domenica 2 novembre 2014

Fuori di testa

Regia: Amy Heckerling
Origine: USA
Anno: 1982
Durata: 90'





La trama (con parole mie): siamo nei primi anni ottanta in California, e gli studenti della Ridgemont High si preparano ad affrontare l'ennesimo tour de force scolastico. Per alcuni sarà l'ultimo, per altri il primo a portarli dall'altra parte della barricata e, dunque, nel pieno della vita da "adulti": assisteremo dunque alle peripezie sessuali e sentimentali di Stacy Hamilton, perplessa sulla prima volta e dunque alla ricerca di una storia d'amore, più che del sesso, e di suo fratello Brad, sconvolto dalla perdita del lavoro e della fidanzata storica, alla ribellione pacifica e casinara di Jeff Spicoli e dei suoi compagni dediti al surf e alle droghe leggere, alle teorie di conquista di Rat e Mike, prima che l'età adulta li proietti in un mondo che ancora conoscono soltanto in superficie, e che finirà per far sentire loro la mancanza dei tempi dei banchi di scuola.








Avete presente quei libri che, a giudicare dalla copertina, promettono vere e proprie scintille ma che, purtroppo per il lettore, una volta iniziata l'avventura tra le pagine si rivelano veri e propri fuochi di paglia? Se esistesse un corrispettivo cinematografico per questo tipo di esperienza Fuori di testa - lavoro di gioventù di Amy Heckerling, più nota per aver portato sullo schermo, tempo dopo, i titoli del brand Senti chi parla - ci starebbe dentro con tutte le scarpe.
Cast delle grandi occasioni - anche se allora si trattava solo di giovani promesse -, da Sean Penn a Jennifer Jason Leigh, passando per Judge Reinhold, Phobe Kates, Forest Whitaker, atmosfera eighties da far venire un groppo in gola a chi quegli anni li ha vissuti e chi, sfiorandoli, ha finito per sognarli, colonna sonora da urlo: eppure il risultato è tra i più piatti che uno dei decenni più scintillanti in materia di teen ed action movies abbia mai regalato al pubblico.
Probabilmente le colpe principali andrebbero imputate allo script, che parte dai presupposti del film corale per poi perdersi in vicende quotidiane senza mordente e completamente slegate l'una dall'altra, prive del sentimento e del pathos che l'epoca meriterebbe - paradossalmente, un film recente che è riuscito a coinvolgermi molto più di questo pur omaggiandone, di fatto, i tempi, è stato Take me home tonight - e lontane dalla qualità che i lavori del suo autore - un certo Cameron Crowe - avrebbero raggiunto in seguito - una su tutte, Almost famous -.
Un vero peccato, dunque, perchè se c'era un titolo sul quale potevo puntare nella selezione di teen movies imposti al sottoscritto dal rivale di sempre Cannibale era proprio questo, svanito invece come una bolla di sapone in un pomeriggio estivo senza lasciare un segno che non fosse la nostalgia per aver, di fatto, passato un'ora e mezza ad osservare una cornice senza quadro, o aver preso parte ad una festa sulla carta selvaggia con una selezione musicale da sbronza del secolo alla quale gli organizzatori hanno finito per dimenticare gli inviti. 
Eppure, ad essere onesti, le potenzialità c'erano tutte, da una Jennifer Jason Leigh passata da verginella a giovane avventuriera del sesso prima di scoprire di volere più di ogni altra cosa una vera storia d'amore al suo rapporto con la migliore amica Linda - lasciata troppo sullo sfondo, considerata la cotta che Brad, fratello di Stacy, ha per lei ed il rapporto da presunta "navigata" che mantiene con la stessa Stacy - ad uno Sean Penn simbolo della ribellione pacifica dei surfisti rispetto agli schemi della scuola e delle istituzioni, con tanto di quasi riconciliazione finale con l'odiato professore di Storia - altro charachter che avrebbe meritato maggiore spazio -: probabilmente, ai tempi, la priorità della produzione fu quella di confezionare un titolo che entrasse a far parte del filone divertito e divertente che aveva inaugurato Animal House senza, però, avere lo stesso appeal di titoli divenuti, con il passare del tempo, veri e propri cult.
Peccati di gioventù, dunque, per la Heckerling e Crowe, che entrambi, pur senza eccellere particolarmente, avrebbero finito per lasciarsi alle spalle in seguito, e tutti assolutamente perdonabili: resta però indubbio il poco carattere di questo Fuori di testa che tanto fuori non è, ed al quale non penserei di certo dovendo immaginare a mia volta una manciata di titoli simbolo tra i teen movies.
E approfittando di un genere che, al contrario, è più congeniale al Saloon e al sottoscritto, direi che il diritto di fregiarsi di questo adattamento è, resta e resterà saldamente in mano allo splatter davvero oltre ogni limite che Peter Jackson confezionò qualche anno dopo settando uno standard cui gli amanti dell'horror guardano con ammirazione ancora oggi.
Ma questa è un'altra storia.




MrFord




"She's got to be somebody's baby;
she must be somebody's baby;
she's got to be somebody's baby.
She's so....
She's gonna be somebody's only light.
Gonna shine tonight.
Yeah, she's gonna be somebody's baby tonight."
Jackson Browne - "Somebody's baby" - 




6 commenti:

  1. negli stati uniti è (giustamente) uno dei cult assoluti della commedia 80s.
    un film scoppiettante e spassoso con una grande sceneggiatura di cameron crowe.
    troppo una figata per il noioso e sempre più invecchiato (male) saloon fordiano ;)

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    1. Scoppiettante e spassoso!? Quasi mi addormentavo!
      Senza contare che come cult assoluto è conosciuto e nominato pochino! ;)

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  2. L'avevo visto qualche volta da piccolo, ma non ricordo nulla.

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  3. Dio mio... mi hai fatto ricordare una cosa che avevo totalmente dimenticato!!
    Mammia quanto tempo

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    1. Evidentemente, nonostante quello che può dirne Cannibal, non è un film che resta impresso! :)

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