domenica 9 novembre 2014

Hearts of darkness - Viaggio all'Inferno

Regia: Fax Bahr, George Hickenlooper, Eleanor Coppola
Origine: USA
Anno: 1991
Durata: 96'





La trama (con parole mie): fin dal 1969, in cima alla lista dei progetti di Francis Ford Coppola si poteva trovare quello di un adattamento del romanzo Cuore di tenebra trasposto nel Vietnam, un viaggio nel lato oscuro dell'American dream esportato a suon di proiettili. Soltanto dopo il successo dei primi due film della saga de Il padrino, però, Coppola ebbe le possibilità economiche e produttive per avviare il progetto più ambizioso, titanico e destabilizzante della sua carriera, un'impresa che costò fatica, energia, milioni di dollari messi di tasca propria ed integrità fisica non solo del regista, ma anche del protagonista Martin Sheen.
Attraverso le immagini dei dietro le quinte girate dalla moglie Eleanor, scopriamo la genesi di uno dei più grandi Capolavori della Storia del Cinema.







Non ho mai creduto troppo nelle classifiche e graduatorie, che si parlasse di Cinema, Musica o Letteratura: i gusti personali e le esperienze di vita, in fondo, segnano talmente tanto da rendere ogni approccio "assoluto" decisamente poco utile se non per dare una qualche indicazione a chi per la prima volta si avvicina ad una qualsiasi forma d'arte.
Eppure, se esistesse un baule dove chiudere dieci film fondamentali da salvare da una qualsiasi catastrofe, credo che nessuno avrebbe dubbi nell'inserire nel novero Apocalypse now, che si parli della sua versione originale o del Redux.
Un film monumentale, gigantesco, assoluto, apice emotivo ed artistico della carriera di uno dei più grandi cineasti statunitensi viventi - e non solo -, un monumento al viaggio nel cuore del lato oscuro dell'Uomo ispirato da uno dei romanzi più affascinanti della Letteratura degli ultimi due secoli, Cuore di tenebra di Joseph Conrad, perfetto sotto ogni punto di vista, dalla tecnica alla recitazione, dalla carne al cervello.
Ma quale fu la strada che Francis Ford Coppola percorse per arrivare a regalare al pubblico l'esperienza quasi mistica di questo affresco incredibile?
Grazie ai filmati di repertorio girati dalla moglie Eleanor durante la sfiancante sessione di riprese nel cuore delle Filippine e al contributo dei due registi Bahr e Hickenlooper ogni spettatore avrà modo di scoprire il viaggio dentro il viaggio, il percorso devastante - fisicamente, economicamente ed emotivamente - che Coppola per primo dovette intraprendere per giungere a quello che, ad oggi, può essere considerato uno dei trionfi più clamorosi della Storia della settima arte, dai due Oscar e tre Golden Globes vinti alla Palma d'oro a Cannes, passando per l'aura mitica che questo film si è giustamente conquistato nel corso dei decenni.
Veniamo dunque a scoprire che, prima ancora di passare alla Storia grazie a Quarto potere, Orson Welles cercò di portare in scena una sua versione di Cuore di tenebra - poi mai realizzata per questioni di costi di produzione -, che il primo attore selezionato per la parte di Willard fu Harvey Keitel, clamorosamente scartato da Coppola dopo solo una settimana di riprese, che il regista arrivò ad impegnare perfino la sua casa per poter garantire la fine delle riprese, che Marlon Brando, oltre a creare problemi sulle tempistiche ed avere una paga da capogiro per i tempi e non solo - un milione di dollari a settimana per tre settimane - si presentò sul set ignorando sia la lettura del Capolavoro di Conrad che le promesse fatte a Coppola di mettersi in forma, che Martin Sheen ebbe un infarto nel corso delle riprese, e che il cast dei main charachters passò la maggior parte del tempo sotto l'effetto di alcool, marijuana, acidi e speed, senza contare il tifone che distrusse gran parte dei set e gli accordi con il governo delle Filippine rispetto all'utilizzo degli elicotteri del loro esercito - gli USA non misero a disposizione alcun mezzo a causa della posizione critica della pellicola rispetto alla Guerra in Vietnam -.
Un documentario completo, teso e ben girato, che rimbalza dai tempi delle riprese ai primi anni novanta - curioso vedere un Lawrence Fishburne quattordicenne, dunque adulto ai tempi della realizzazione di questo Hearts of darkness, e rivederlo ora, da Mystic river alla recente serie Hannibal - e che riesce ad avvincere non solo i fan di questo enorme Capolavoro, ma chiunque possa manifestare anche solo un parziale interesse per la Storia del Cinema e per gli enormi sforzi produttivi che vengono compiuti affinchè il pubblico possa sognare in sala davanti al grande schermo: il finale, inoltre, con un Coppola pronto ad accogliere un futuro più maneggevole e ad uso e consumo di tutti gli appassionati - "Anche una ragazza sovrappeso dell'Ohio potrà essere Mozart, e a quel punto il Cinema sarà diventato solo arte, e non mestiere" - apre uno spiraglio oltre il vero e proprio "orrore" che fu riuscire a sopravvivere ad un viaggio come questo, che dal Cuore di tenebra letterario passa da quello cinematografico, per aprirsi completamente nel profondo dell'anima di chi lo sta vivendo sulla pelle.




MrFord




"Fear of the dark, fear of the dark
I have constant fear that something's
always near
fear of the dark, fear of the dark
I have a phobia that someone's
always there."
Iron Maiden - "Fear of the dark" - 




10 commenti:

  1. Genesi analoga a quella di Dersu Uzala per Kurosawa, fra l'altro...Grazie della dritta, dev'essere una bomba :)

    (E noi che si e' pure scoperto che tanto Intoccabe Capolavoro NON e'.. D: xD

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    1. E' davvero un gran film: mostra il lato nascosto di un Capolavoro, alla faccia di chi la pensa diversamente! ;)

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  2. non l'ho visto...direi che un'ottima occasione per recuperarlo...

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    1. Assolutamente. Io devo ringraziare l'edizione tutto compreso in bluray che me l'ha fatto riscoprire! :)

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  3. ce l'ho anche io il super cofanetto bluray con il documentario, uno di questi giorni me lo sparo.. qualche anno fa ho letto diario dell'Apocalisse sempre di eleonore coppola, bello e interessante, immagino che questo documentario sia simile.
    A proposito di documentari, è uscito quello su Milius l'hai visto?

    Fratello recuperati anche Automata con Banderas...

    Interstellar?

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    1. Fratello, sparatelo perchè vale la pena.
      Quello su Milius ancora mi manca, e anche Interstellar, ma spero di recuperare presto!
      Automata già segnato! ;)

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  4. apocalypse now è il mio film bellico preferito, ma di questo documentario da te sponsorizzato posso farne bellamente a meno :D

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    1. Puoi anche rivelare al mondo che conosci Apocalypse Now grazie a me! ;)

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  5. A me è sempre piaciuto più il documentario del film. A costo di prendermi sonore parolacce, il film ad un certo punto mi spinge al sonno, pur riconoscendone la bellezza. Questo documentario invece è un capolavoro.

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    1. Più che parolacce, anche se ti voglio bene, Frank, qui ti toccano sonore bottigliate! ;)

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