Questa volta è il turno dei primi contatti con la magia delle visioni e della musica.
Ricordo molto bene Lo stretto indispensabile, tratto dal meraviglioso Il libro della giungla, uno dei Classici Disney che ho più amato da bambino.
La imparai a memoria a furia di visioni - e la conosco a menadito anche ora -, benchè, di fatto, nella mia vita io sia stato senza dubbio più simile a Bagheera che non a Baloo: da qualche tempo, però, questa canzone decisamente lebowskiana - e dunque perfetta per il Saloon - rappresenta il must quando mi cimento nell'operazione nanna con AleLeo, compito che di norma spetta a Julez, pronta in questo campo a battermi clamorosamente in termini di metodo e tempistiche.
E proprio dall'esplorazione della dottrina dell'orso più simpatico del mondo del Cinema è nato l'impulso di parlare dell'approccio alla visione del Fordino, che dopo mesi passati a ballare qualsiasi musica abbastanza ritmata passasse su Spotify o dallo stereo o dalla tv ora esprime preferenze sui cartoni animati - Kung Fu Panda, Oggy e i maledetti scarafaggi, i Dalton, Peter Pan e Jules Verne sono i suoi preferiti quando si rimbalza tra Boing e K2 - e sulle canzoni, tanto da costringere soprattutto il sottoscritto a sessioni intensive di Youtube con i brani preferiti: da Il ballo del qua qua - usato anche come richiamo indicando il monitor o afferrando il mouse dopo essere salito sulla sedia - inizialmente sponsorizzato dalla nonna a Il coccodrillo come fa - sfruttato anche e soprattutto per esercitarsi nei versi degli animali, attività amatissima dal più piccolo di casa Ford -, passando per Volevo un gatto nero e Whiskey il ragnetto - al momento il mio personale favorito, vuoi per il nome del simpatico protagonista, vuoi per l'incedere immediato e semplice della melodia -.
Ma questo post non vuole essere una sbrodolata da lista della spesa delle scelte "cinematografiche" del Fordino, quanto un ritorno alla sensazione alla base della theme song del già citato Baloo: proprio oggi rientro dalle prime ferie estive, in una situazione lavorativa che mi sta sempre più stretta, eppure il pensiero di aver visto, in pochi giorni al mare, AleLeo diventare la mascotte della pensione, stringere amicizia con ragazzini di undici anni - cosa mai vista, considerata l'ovvia differenza di visioni delle due età -, cominciare con cognizione di causa a rispondere "NA!" con il sorriso quando gli si offre qualcosa che non vuole, nuotare con i braccioli e girarsi a trecentosessanta gradi in acqua come se fosse la cosa più istintiva e naturale al mondo rende il mio mondo decisamente più leggero e migliore.
E così, mi pare di essere catapultato nel cuore de Il libro della giungla.
A prescindere da quali siano le conquiste dei propri figli - che paiono sempre enormi e clamorose, vissute dall'interno -, essere genitori diventa anche questo: tutti noi ben sappiamo quanto la vita non sia, spesso e volentieri, quello che ci eravamo aspettati, o avremmo desiderato, che il tempo sfugge senza che ce ne si possa accorgere - come in Questione di tempo, per l'appunto, non si può più pensare di tornare indietro, una volta che nasce un figlio -, e ci si ritrova ad allargare le spalle più spesso di quanto non si voglia, o non si dovrebbe.
Eppure basta un loro gesto, l'entusiasmo negli occhi per qualcosa che scoprono, la manifestazione di curiosità, vedere con quanto istintivo trasporto ti corrano incontro per abbracciarti, e tutto il resto scompare. Non solo come se non esistesse, ma come se non fosse mai esistito.
E proprio come dicevo l'altro giorno a Julez, se lei è l'unica con la quale un egoista e caotico, scombinato ingordo come il sottoscritto condividerebbe il piatto, AleLeo è l'unico - almeno fino a quando non arriveranno fratellini o sorelline - che potrà sempre avere il mio cibo, anche a costo di restare a digiuno io stesso, senza neppure pensarci.
Perchè in fondo, "mi bastan poche briciole, lo stretto indispensabile, e i miei malanni posso dimenticar".
Ma lui, lui so che resterà. Sempre.
MrFord
"Mi piace vagare,
ma ovunque io sia
mi sento di stare
a casa mia."
da "Lo stretto indispensabile" - Il libro della giungla (1967) -
Cuore di papà! *_*
RispondiEliminaChe ci vuoi fare, non c'è postura da duro cowboy che possa reggere quando c'è di mezzo il Fordino.
Eliminain un battileno te lo trovi sedicenne
RispondiEliminaSperiamo non troppo presto.
EliminaCi sono un sacco di cose che voglio fare con lui prima della tempesta adolescenziale.
E anche dopo, a pensarci bene.
Applausi, bravo papone Ale è fortunato ad averti come genitore.
RispondiEliminaGrazie Fratello, so che mi capisci.
EliminaE sono molto piu fortunato io ad avere lui! ;)
ma sono finito per sbaglio sul portale delle mamme italiane, o questo è ancora il vecchio saloon? :D
RispondiEliminaTranquillo, che al Saloon il Fordino già si allena per prenderti a cazzotti! ;)
Eliminatanti tanti cuori per il Fordino <3 <3 <3
RispondiEliminaTanti eccome! :)
Eliminacome mi piace il James Ford in daddy style...
RispondiEliminaNon troppo, spero. Devo pur sempre mantenere l'aria da cowboy. ;)
EliminaMooolto mooolto tenero questo post! :) Continua a farlo crescere a pane e vecchi film disney, vedrai che verrà sù bene! :)
RispondiEliminaPuoi contarci, e mi ci metterò sempre con tutto me stesso.
EliminaSei già alla fase danzereccia del ballo del qua qua e del coccodrillo o solo a quella cantante?Comunque, come ho già detto a Julez in altra sede l'ometto è sempre più bello...
RispondiEliminaEh, lo so. È il vero figone della famiglia! :)
EliminaIl Fordino cresce bene e non avevo dubbi!!! :D
RispondiEliminaE noi Ford ce la metteremo tutta per farlo crescere sempre meglio!
Eliminaebbravo il fordino, un approccio simpatico al cinema e alla musica, un baciottolone da Arwen diglielo, non è che non glielo dai? :D
RispondiEliminaSarà recapitato, tranquilla. ;)
EliminaNA!
RispondiElimina<3
Come lo dice lui, non lo dirà mai nessuno! :)
EliminaEvviva i boccia.
RispondiEliminaPS Hai provato con le Silly Simphony di Walt Disney?
Non ancora. Ma se dici che funzionano bene provo! :)
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