Nuova settimana e nuovo Bulletin insolitamente in orario rispetto all'uscita e insolitamente variegato in termini di proposte: a causa della breve vacanza al mare, infatti, ho potuto chiudere i conti con un romanzo che giaceva sul comodino da troppo tempo, tentare la strada della sala e quella delle serie televisive. Non tutto, purtroppo, ha però regalato emozioni e gioie dalle parti del Saloon. Forse è l'ora, una volta festeggiata l'estate con l'ennesimo passaggio su questi schermi de Il grande Lebowski, trovare titoli che non richiedano particolare impegno: i neuroni saranno in vacanza anticipata e non si rischieranno delusioni.
MrFord
SLEEPING BEAUTIES (Stephen&Owen King, USA, 2017)
Regalatomi da Julez più o meno all'inizio dello scorso anno e subito iniziato, il romanzo a quattro mani scritto dal Re del terrore e da suo figlio - un genere di nepotismo che non apprezzo particolarmente per quanto, forse, nella sua posizione farei esattamente lo stesso per i Fordini -, nato per essere venduto come base per una serie televisiva, ha praticamente tutte le carte in regola per essere una di quelle letture da divorare: una trama non originalissima ma interessante, un interrogativo attuale - cosa combinerebbero gli uomini in un mondo privo o quasi di donne? -, momenti onirici ed altri violenti e reali.
Eppure.
Eppure Sleeping Beauties non riesce mai ad ingranare la marcia, non incolla alla pagina e, soprattutto, non stuzzica affatto la curiosità di scoprire come andrà a finire. Nella pratica, non crea quella dipendenza che prodotti del genere dovrebbero creare quasi per contratto.
E dunque le seicento e oltre pagine sono diventate una sorta di tappa obbligata intervallata da qualche romanzo di più veloce scorrimento nell'ultimo anno e mezzo, chiuse proprio nel viaggio in treno che mi ha portato dal resto dei Ford. Una liberazione, per quanto mi dispiaccia ammetterlo.
HELLBOY (Neil Marshall, USA/UK/Bulgaria, 2019, 120')
Chi frequenta il Saloon da un pò ben conosce la stima che io nutra per Neil Marshall dai tempi dell'ottimo esordio Dog Soldiers e dello strepitoso The Descent, che ho mantenuto negli anni nonostante il calo nella resa dei suoi lavori sia risultato anno dopo anno evidente.
Il rilancio di Hellboy, charachter creato da Mike Mignola e portato benissimo sullo schermo qualche anno fa da Guillermo Del Toro, poteva essere l'occasione della vita per il regista scozzese di tornare a fare parlare di sé in positivo: peccato che questo Hellboy convinca poco, risulti confusionario e privo di spessore, troppo preoccupato di seminare in vista della creazione di un eventuale franchise ma davvero poco convincente sia se guardato dal punto di vista del cinecomic a largo consumo che da quello della proposta insolita e violenta di nicchia.
Un vero peccato, perchè il protagonista è un personaggio da homerun in termini di potenziale appeal, contrasti e scrittura, e in questa sede viene sfruttato davvero poco e male, finendo per risultare addirittura pesante, più che grottesco e magnetico.
Un'occasione sprecata che, purtroppo, segna e non poco il percorso di Marshall sul grande schermo, almeno per quanto riguarda il Saloon.
SUBURRA - STAGIONE 1 (Neftlix, Italia, 2017)
Nata ispirandosi all'omonimo film e sull'onda lunga del successo di Gomorra, Suburra rappresentò, un paio d'anni or sono, la risposta di Netflix al successo targato Sky dei Savastano, poggiandosi sulle solide spalle, parlando di talento attoriale, di Alessandro Borghi, pronto con il sorprendente Giacomo Ferrara a prendere per mano un prodotto partito in sordina e forse artigianale rispetto al già citato Gomorra ma episodio dopo episodio divenuto sempre più interessante, principalmente grazie proprio al rapporto tra i personaggi di Aureliano e Spadino, interpretati rispettivamente dagli appena citati Borghi e Ferrara.
Il loro rapporto, nato nell'odio e sviluppatosi come un'amicizia che nasconde la situazione complicata di Spadino, è forse la cosa più interessante della stagione, a prescindere dalle sottotrame che vedono la Roma Capitale percorsa da intrighi che passano dalle sue strade ai salotti d'alto bordo, dal Vaticano fino alla Sicilia della Mafia: un quadro inquietante all'interno del quale i tre giovani protagonisti sono costretti a sopravvivere come pesci gettati dalla vasca di un acquario in un oceano popolato da squali.
Non parliamo di un titolo destinato a fare la storia del piccolo schermo, ma di un prodotto che, per chi ama il genere, rappresenta una buona alternativa made in Italy e, potenzialmente, potrebbe perfino fare "il grande salto". Un pò come i suoi protagonisti.
settimana un po' deludente direi, peccato :(
RispondiEliminaAbbastanza, purtroppo.
EliminaDi Hellboy ricordo di avere apprezzato solo il secondo film. Il primo l'avevo trovato un po'loffio. Per questo nuovo, credo che attenderò una comoda uscita homevideo. Certo che voler creare a tutti i costi un franchise non aiuta a creare buoni film, cosa che una volta non succedeva, e l'eventuale sequel veniva ideato solo dopo aver visto i risultati al botteghino. Esempio tipico è Ritorno Al Futuro, che era nato come film autoconclusivo, e i cui due seguiti vennero realizzati molto tempo dopo il primo forzando anche un po' le cose, ma il pubblico chiedeva gran voce di sapere come sarebbe proseguita l'avventura di Marty e Doc, per cui... accontentati.
RispondiEliminaEffettivamente questa fregola da saghe ha un pò rotto il cazzo, condiziona troppo i film. Ad ogni modo, purtroppo, Marshall qui ha proprio toppato.
EliminaKing in libreria da anni, non a caso...
RispondiEliminaHellboy, nonostante tutto, continua a ispirarmi: a mio fratello, amante dei B movie, aveva divertito parecchio.
Lo aveva divertito questa versione? Perchè quella di Del Toro era moooolto meglio!
EliminaHellboy è una tamarrata divertente, bisogna prenderla così.
RispondiEliminaSleeping Beauties... aveva tutte le carte in regola per farmi impazzire visto che adoro i romanzi corali kinghiani, ma qualcosa non ha funzionato. Evidentemente, Owen non è Joe Hill.
Senza dubbio, il fatto è che io non l'ho trovata nè troppo tamarra, nè troppo divertente, purtroppo. ;)
EliminaPeccato per King, perchè effettivamente le carte in regola c'erano tutte.
Un libro tuo coi Fordini?
RispondiEliminaNon so se nemmeno loro riuscirebbero a sollevare il tuo livello ahahah
Comunque sarebbe uno spunto buono per un nuovo horror di King, doppio ahahah
Hellboy a questo punto, dopo la tua stroncatura a sorpresa, potrebbe rivelarsi quasi quasi interessante... anche se mi preccupa lo stesso.
Suburra ormai l'ho abbandonato e non c'ho voglia di riprenderlo. Soprattutto ora che ne hai parlato bene, li mortacci tua. XD
Un mio libro con i Fordini sarebbe uno spasso, altro che King e figlio! ;)
EliminaDubito che, nonostante la mia stroncatura, troveresti interessante questo Hellboy, invece. Troppo lontano dalla cannibalezza. ;)