Con ogni probabilità, This is us potrebbe essere considerata una delle serie più fordiane mai prodotte: se, infatti, titoli come Californication stuzzicano il lato wild, beone e artistico del sottoscritto, la storia dei Pearson massaggia il cuore di quello che vorrebbe essere il fratello, il padre, il marito, il nonno migliore possibile.
E nelle vicissitudini di Jack, Rebecca, Randall, Kate e Kevin c'è un massaggio che pare magia, che stringe un groppo in gola ad ogni episodio, fa riconoscere all'interno di essi, vibra attorno al patriarca dei Pearson, un uomo talmente grande da inghiottirsi, nel bene e nel male, tutti i membri della famiglia, da vivo o da morto, da eroe o da uomo con le sue debolezze e fallimenti.
Ed è proprio attorno al charachter perfettamente reso da Milo Ventimiglia che ruotano l'intera proposta e questa seconda stagione, pronta finalmente a rivelare l'episodio che portò alla morte di Jack ed introdurre un nuovo schema nell'equazione dell'epopea di questa famiglia che potrebbe regalare nuova linfa e nuove emozioni con la terza annata già confermata per il prossimo anno, pronta a mostrarci non più soltanto quello che è stato dei Pearson, ma quello che sarà.
L'idea degli autori, perfetta per rendere la serie ancora più appetibile dopo la rivelazione che aveva tenuto sulle spine l'audience nel corso di tutta la prima stagione, è assolutamente perfetta e legata, in partenza, al complesso e decisamente interessante Randall, pronto a fare da traino per i suoi fratelli e condurre nel futuro anche chi non fa parte della "cerchia ristretta", dei "tre più grandi", di chi finisce a fare da spettatore allo spettacolo dei Pearson e di Jack ancor più dei Pearson stessi.
Ma mi riesce davvero difficile cercare di scrivere un post razionale ed analitico per una serie che è tutta cuore, e che quasi ad ogni episodio commuove i Ford più maturi e conquista i più piccoli, pronti a buttarsi nelle avventure di Randall - il preferito del Fordino - e a tempestare di domande i vecchi di casa rispetto ai passaggi temporali ed ai decenni che si rimbalzano la narrazione.
Mi riesce difficile non ammettere di aver sentito le lacrime bussare agli occhi a più riprese, e di avere avuto un colpo al cuore nel corso di tutto l'episodio legato al matrimonio di Kate, quando Jack, con un equilibrio difficile da raggiungere per un padre rispetto alla figlia, le ricorda - o la avverte - che un giorno conoscerà qualcuno che non solo amerà senza confini, ma che sarà più bello, più forte e più qualsiasi cosa voglia di lui, e sarà per quel qualcuno che lui la accompagnerà all'altare.
In quel momento ho posato lo sguardo sulla Fordina, che ora mi cerca al mattino presto per attaccarsi al mio petto e spingere la sua faccia sulla mia, e dice "Papà ti mamo", e che quando mi siedo a giocare sul tappeto con loro istintivamente viene a sedersi sulle mie gambe, e ho pensato a quando dovrò lasciarla andare, affidarla a qualcuno che in questo momento detesto, sperando possa essere migliore di me promettendo il peggio se dovesse farla soffrire.
E penso al Fordino, che ricorda proprio Randall nella sua maniacalità, nella passione per quelle cose che possono apparire troppo controllate o "smielate", ma che rivelano solo un grande cuore. Sinceramente, spero non soffra troppo, e che in questo impari invece ad essere un pò più stronzo, come il suo vecchio, perchè la vita non regala nulla.
Ma a prescindere da tutto, spero vivano la loro vita al meglio, e che possano prendere da me e Julez il meglio possibile, per trasformarlo in quelle che saranno le loro vite, le loro strade e le loro storie.
O le nostre.
Perchè, in fondo, questi siamo noi.
MrFord
P. S. Tutto questo senza contare che, con l'apparizione di Sylvester Stallone nel ruolo di se stesso e di preferito di Jack Pearson con Rocky - considerato che Milo Ventimiglia interpretò proprio il figlio del mitico pugile in Rocky Balboa -, This is us è entrata di diritto nel pantheon del mio cuore.
Che è una serie fordianissima, te l'ho sempre detto, ancora prima che cominciassi a seguirla. Anche quest'anno, in questa seconda stagione, dove qualche calo l'ho trovato, ma le lacrime sono arrivate lo stesso (soprattutto grazie o a causa di Kevin).
RispondiEliminaBeh, il calo è fisiologico, ma sono anche riusciti a regalare episodi stupendi ed avere idee notevoli se ben sfruttate per il futuro.
EliminaMi sono commossa molto più nella tua ultima parte che non nella prima della serie, dove troppi difetti si son fatti sentire. Ma dal superbowl in poi, lacrime copiose, e la nuova trovata à la Lost per il futuro già mi ha convinto e fa ben sperare.
RispondiEliminaInsomma, ai Pearson e ai Ford si vuole un gran bene :)
Con un commento così, anche i Ford ti vogliono bene! :)
EliminaDetto questo, quella trovata potrebbe essere una miniera d'oro per il futuro della serie.
Oh, ma che post tenero!
RispondiEliminaOrmai non sei più il duro & puro di una volta, nemmeno lontanamente. Non so se ciò sia un bene o un male...
Stallone comunque è da Razzie Award televisivo. ahahah
Stallone innalza il livello. Come sempre. ;)
EliminaAnche a me This is us ricorda molto voi!
RispondiEliminaE batto il 5 al Fordino!Miticissimo Randall!
Mi manca solo il finale di stagione,cmq meravigliosa e super empatica anche questa seconda <3
Un finale degno del resto della stagione.
EliminaE trasferisco il cinque al Fordino! ;)