giovedì 5 gennaio 2017

Free State of Jones (Gary Ross, USA, 2016, 139')




Esistono alcuni casi di film, romanzi o canzoni oggettivamente e tecnicamente non perfetti, lontani per tutta una serie di motivi da quelli che sono gli standard "alti" delle rispettive forme d'arte, in grado comunque, per merito della storia che raccontano e dei loro protagonisti, di colpire al cuore chi ne incrocia il cammino: Free State of Jones, ultimo lavoro di Gary Ross, rientra alla perfezione nella categoria.
Rientra nella categoria perchè spezzettato, troppo dilatato nella prima ora e concentrato nella seconda, disequilibrato nella scrittura, non risollevato neppure da un sempre convincente Matthew McConaughey - che, nonostante tutto, non riesce a colpire come in altre prove strepitose degli ultimi anni -.
Eppure, Free State of Jones è riuscito ad emozionarmi a più riprese, e nel profondo.
Sarà che, fin da bambino, ho sempre trovato assurdo pensare che si potesse pensare come legittime differenze di razza e provenienza tra noi che popoliamo questa terra se non quella tra i clamorosi sacchi di merda e gli uomini e donne illuminati o semplicemente normali, o che qualcuno potesse decidere della vita e della morte di altri sulla base di diritti campati in aria o scritti solo per i propri benefici, o che non si potesse essere liberi di esprimere il proprio voto, o credo, o qualsiasi cosa purchè non fosse, per l'appunto, imposta.
Burn one down, una delle canzoni simbolo di uno dei miei idoli, Ben Harper, gira tutta attorno a questo concetto, e potrei dire di averlo abbracciato da sempre, anche prima di sapere quale sarebbe stata la mia formazione culturale o politica.
La vicenda di Newton Knight, che visse sulla pelle l'assurdità della Guerra di Secessione e si battè dapprima per l'indipendenza mai riconosciuta, dal Nord come dal Sud, di uno "Stato Libero" all'interno degli States, dunque per l'uguaglianza sociale e politica degli afroamericani, e visse fino ad ottenere, forse tra i primi della Storia, una sepoltura accanto alla sua seconda moglie, creola, purtroppo poco conosciuta dalle parti del Vecchio Continente, è un esempio di umanità, passione, voglia di sentirsi vivi e farsi sentire vivi, anche a fronte di imposizioni che non vorrebbero.
Guardando una pellicola come questa, pur in circostanze ben differenti rispetto a quelle narrate da Ross, mi indigno al pensiero dell'ennesimo governo imposto a noi cittadini della Terra dei cachi, sostengo ancora una volta la Libertà di voto e pensiero, preferisco considerare colmabili le distanze culturali e mi sento fiero di fronte a chi, di contro, continua a sostenere violenza ed ignoranza, due delle armi migliori del Potere per soggiogare la gente comune, vero e proprio motore di qualsiasi carriera o decisione politica.
Free State of Jones non è retorico, non è perfetto, non è illuminato - perchè il buon Knight, cavaliere con chi ama e chi comprende, non esita, come non esiterei io stesso in quelle situazioni, ad abbracciare metodi più radicali con i suoi avversari -, eppure esprime talmente tanta umanità che quasi ho avuto voglia di alzarmi dal divano e correre in strada, e tentare di iniziare qualcosa di nuovo, che possa portare un beneficio a chi amo, a chi mi è vicino, al luogo in cui sono nato ed alle persone che lo abitano.
Perchè in fondo siamo tutti uomini e donne semplici, che desiderano godere di quello che hanno e che si sono guadagnati e guadagnano ogni giorno, e che vogliono vivere il più a lungo possibile con i frutti del loro lavoro.
E dell'espressione di loro stessi.
In un modo o nell'altro, credo non smetterò mai di esprimere me stesso, il mio modo di vivere e le mie idee. A prescindere dal prezzo da pagare.
Sarà per quello che per quanto imperfetti possano essere, film come Free State of Jones, da queste parti, avranno sempre un posto speciale.




MrFord



 

12 commenti:

  1. io l'ho trovato veramente un film costruito enon equilibrato, peccato perchè la ciccia c'era ... .-(

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    1. Non è equilibrato per nulla, ma è molto emozionante: per questa volta bene così.

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  2. A me è piaciuto molto,con tutti i suoi difetti e lentumie :)

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    1. Verissimo. Pieno di difetti, ma mi è piaciuto anche così. :)

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  3. L'hai visto in v.o. o doppiato? A me è piaciuto parecchio, comunque.

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    1. Mi pare doppiato, ma sai che non ricordo?
      Con tutti i suoi difetti, è piaciuto anche a me.

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  4. Nonostante un regista cannibale come Gary "Katniss" Ross, questo film mi sapeva già molto di fordianata e, dopo la tua opinione positiva, ancora di più ovviamente.

    Con il 2016 alle spalle ormai sono proiettato già verso i film del 2017 ma, se proprio mi avanza del tempo, potrei comunque tentare un recupero. Però non contarci troppo. ;)

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    1. Non ci conto, anche perchè è davvero una fordianata che non penso proprio ti piacerebbe! ;)

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  5. Solitamente i biopic non mi attirano, ma stranamente questo un poco mi ispira...

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    1. E' imperfetto ma molto interessante, e racconta una storia che da queste parti non si studia o, di solito, si conosce. Provaci.

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  6. Anche io l'ho molto apprezzato, peccato che (a mio avviso) sia uscito troppo in sordina

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