Voglio sia chiaro a tutti che, come molti della mia generazione, voglio un bene sconfinato a Steven Spielberg: grazie a lui e ad alcuni film come E.T., Indiana Jones, Incontri ravvicinati del terzo tipo ma anche Duel, Lo squalo, L'impero del sole ho avuto le prime esperienze sulla pelle della meraviglia del Cinema, consolidate, nonostante qualche scivolone, in tempi più recenti con Schindler's List, Munich o Prova a prendermi.
Ad oggi, posso contare davvero sulle dita di una mano le opere del regista che ancora non ho affrontato da spettatore.
Eppure, con il Nuovo Millennio, qualcosa tra me ed il vecchio Steven si è rotto: La guerra dei mondi, War Horse e Lincoln, nello specifico, hanno messo così a dura prova la pazienza da farmi dubitare di molto di quel bene, e soltanto il recente e più che discreto Il ponte delle spie aveva riacceso la speranza.
Ma evidentemente anche Spielberg non deve volermi troppo bene, perchè con questo Il GGG ce l'ha messa davvero tutta per farsi detestare come nei momenti peggiori delle tre rotture di coglioni quantomeno di ottavo livello - per dirla come Rocco Schiavone - citate poco sopra: a prescindere, infatti, dall'aspetto tecnico - come sempre curatissimo e lavorato ad uso e consumo dell'hd e del 3D neanche fossimo in un parco tematico da Universal Studios -, e dal romanzo per ragazzi che l'ha ispirato - e che, occorre ammetterlo, non ho mai particolarmente amato -, Il grande gigante gentile è la favoletta per bambini buonista e noiosa per eccellenza, una sorta di Hugo Cabret - altro titolo che avevo detestato con tutte le mie forze - all'ennesima potenza, resa ancora più insopportabile da una piccola protagonista saccente e fastidiosa - ed io adoro i bambini - ed un modo di parlare dei giganti - ma questa, va detto, non è certo colpa del regista - assolutamente insopportabile ed adattato neanche tutti gli spettatori fossero un pò indietro di cottura, per dirla in termini metaforici ed edulcorati.
In buona sostanza, Il GGG ha tutte le carte in regola per essere il tipico film da sabato pomeriggio su Italia Uno, di quelli che perfino i piccoli - ormai tutti troppo svegli ed esposti a molte delle visioni non solo degli adulti, ma anche più adulte dei film d'animazione di nuova generazione - snobbano vinti dalla noia dopo qualche minuto, figurarsi dopo un paio d'ore.
Non basta, dunque, la sola perizia tecnica o meraviglia di effetti - la sequenza della caccia ai sogni è sicuramente una gran cosa, visivamente parlando -, se le stesse mascherano semplicemente carenza di idee e coinvolgimento: in questo senso Spielberg dovrebbe imparare da se stesso, quando con Hook riuscì nell'impresa certo non facile - seppur confezionando un prodotto imperfetto - di unire la magia della favola con l'epicità del titolo ad ampio respiro, portando gli spettatori adulti a riscoprirsi bambini ed i bambini a sentirsi un pò più "grandi".
Nel caso del GGG, tutto pare, semplicemente, una presa per il culo.
Adulti o bambini, conta poco.
E sinceramente, dopo aver amato incondizionatamente Swiss Army Man, ho vissuto la sequenza dedicata alle scoregge verdi degna della volgarità del peggior Cinepanettone.
E del peggior Cinema.
Cinema di cui, tristemente, Il GGG fa senza dubbio parte.
MrFord
Concordo pienamente.
RispondiEliminaPesante, brutto, né per grandi né per piccoli.
Sottoscrivo in pieno. Davvero robetta.
EliminaUn film ben confezionato ma odioso e noioso come pochi. Poi la gente si lamenta di Silence! XD
RispondiEliminaChi si lamenta di Silence e non di questo di Cinema non ha capito un cazzo! ;)
EliminaHo dovuto darmi un pizzicotto, perché pensavo di sognare.
RispondiEliminaAnche se non so se poteva essere un sogno o un incubo, visto che siamo perfettamente d'accordo su quanto sia buonista e noiosa e fastidiosa questa favoletta confezionata dal peggior Spielberg di sempre, War Horse escluso.
Mi hai pure citato Rocco Schiavone!
Condivido anche il pensiero sulle scoregge. E se siamo d'accordo persino sulle scoregge c'è davvero da preoccuparsi. :D
Mi sa che sto proprio sognando...
ah no, almeno su quell'altra lagna de Il ponte delle spie non siamo d'accordo, per fortuna!
Mi sto preoccupando anch'io, in questo inizio anno, considerato che siamo un pò troppo d'accordo.
EliminaGiusto per rompere l'idillio, posso dirti che questo mi è parso peggio di War Horse. :)
A me non è dispiaciutissimo,ma avevo un'influenza addosso come non mi capitava da anni.
RispondiEliminaDiamo la colpa alla febbre,vìa!!!
Meglio se incolpi la febbre, sì! ;)
EliminaSai... sono tra quelli che non riconosce più Spielgberg. Alla fine lo ritengo utile per i ragazzini...
RispondiEliminaSecondo me purtroppo film come questo non sono utili neppure a loro.
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