venerdì 20 gennaio 2017

Allied - Un'ombra nascosta (Robert Zemeckis, UK/USA, 2016, 124')




Ogni volta che incrocio il cammino con produzioni come Allied rimpiango - e non poco - i tempi del Bullettin, quando mi bastavano quattro o cinque righe per chiudere la recensione.
Devo ammettere, giusto per non apparire prevenuto, che, nel caso dell'ultimo lavoro di Zemeckis, pensavo di restare molto, molto più deluso: in fondo, questo Un'ombra nascosta - consueto ed inutile adattamento italiano - è a conti fatti un film innocuo che non aggiunge nulla alla storia di uno spettatore navigato quanto di uno casuale ed alle prime armi, incapace di fare davvero incazzare, e neppure così terribile da annoiare.
Ma resta il fatto che, perizie tecniche a parte, il pensiero che ha accompagnato la visione dal primo all'ultimo fotogramma è stato uno ed uno soltanto: se qualcuno come Hitchcock avesse avuto la possibilità di lavorare a sceneggiatura e regia, incattivendo il finale e lasciando la sua firma, Allied avrebbe avuto tutte le carte in regola per poter diventare un grande film, complici temi importanti e profondi come l'amore, il matrimonio, il legame con un'altra persona cui affidiamo la vita e dalla quale per molti versi, da esseri umani, dipendiamo pur non conoscendone i segreti più profondi.
A fronte di tutto questo è senza dubbio molto triste il fatto che, per quasi tutta la durata della pellicola, il mio pensiero principale sia stato quello che, per la prima volta - e forse complice un look sempre precisino e poco wild -, mi è parso di notare davvero il fatto che anche Brad Pitt - con Tom Cruise e Johnny Depp una delle icone della mia generazione - stia cominciando davvero ad invecchiare: un'aggravante senza dubbio per quello che dovrebbe essere un titolo profondamente drammatico - seppur non coraggioso fino alla fine, da buon, vecchio film USA - e carico di tensione, che avrebbe il dovere di vivere sul dubbio istillato nello spettatore e non sulle osservazioni legate alla pelle in lento rilascio sul collo del protagonista, sex symbol di almeno un paio di generazioni di spettatrici.
In un certo senso, Allied rappresenta il prototipo del film manifesto di una mancanza di idee e stimoli che induce l'autore di turno a rispolverare l'atmosfera di un grande periodo ormai passato - in questo caso, l'epoca d'oro degli Studios - fallendo nel suo intendo proprio a causa delle basi poco solide del progetto: niente di particolarmente brutto, quanto più che altro qualcosa di ininfluente ed a suo modo molto noioso.
E purtroppo, non parlo di noia in termini di rottura di coglioni di vario livello, quanto di incapacità di sorprendere davvero, portando in scena un prodotto che pare un manichino senza vita, un pò come la protagonista femminile, una Marion Cotillard per la quale appaiono lontanissimi i tempi di Un sapore di ruggine ed ossa ed essersi adagiata su una bellezza che, conviene cominci ad abituarsi, il Tempo - e già si comincia a notare - non lascerà intatta.
In un certo senso, l'unica speranza di godere davvero del risultato di produzioni come questa, è di non aver masticato nulla di Cinema, in modo da rimanere sul filo nell'attesa di scoprire la risoluzione della trama ed immaginare cosa accadrebbe se qualcuno vi dicesse che la vostra amata - o amato - è una spia che dovete, in caso di conferma del sospetto, giustiziare: nel mio caso, ho immaginato un finale ben peggiore di quello che Zemeckis ha portato sullo schermo.
E che, ai miei occhi, non è parso neppure il difetto più grande di un film senza vizi di forma ma privo di qualsiasi idea.




MrFord






14 commenti:

  1. Azz...addirittura le bottigliate..spero di riuscire a vederlo presto comunque, ammetto che mi intrigava abbastanza..

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    1. Il film non è malaccio, semplicemente non dice granchè. Una visione, comunque, ci sta.

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  2. Amen, ne parlerò a breve dalle mie parti, non è brutto, ma è talmente una cosina che diventa pure difficile parlarne. Zemeckis fa un lavoro più che decente, ma il film si vede e presto si dimentica, quindi concordo con le bottigliate, la mancanza di personalità si paga a caro prezzo. Cheers

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    1. Verissimo: film che funziona, ma che non aggiunge nulla, anche e soprattutto se lo spettatore è un pò smaliziato.

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  3. Dovrei vederlo presto, ma senza entusiasmo.
    Le numerosissime nomination ai Razzie - e quest'anno, tra Collateral Beauty e Assassin's Creed, ci hanno azzeccato particolarmente - mi avevano avvertito. Però, secondo me, il discorso sulla Cotillard che fai vale solo per il cinema americano, dove le propongono solo le parti di femme fatale: dovrebbe starsene in Francia per un po', e Imdb dice che così fara quest'anno. :)

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    1. Secondo me le nominations ai Razzie sono eccessive, il film è comunque un buon prodotto: semplicemente manca di spessore.
      La Cotillard, secondo me, ultimamente invece sta recitando troppo con il pilota automatico: spero non si sputtani, almeno sulle produzioni mainstream.

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  4. Il fatto che Brad Pitt stia cominciando a invecchiare, per un fan di tutto ciò che è vecchio come te dovrebbe essere qualcosa di positivo... :)

    Comunque del film ho sentito parlare sia molto bene che molto male e, dopo la tua come al solito innocua stroncatura, mi sa che potrei gradirlo.

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    1. Se ricordo bene alcune tue stroncature dello scorso anno, questo potresti tranquillamente giudicarlo una palla fordiana. ;)

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  5. A me invece è piaciuto molto... questione di gusti, certo, però un paio di cose mi sento di dirle:
    - non è che ad un autore bisogna sempre chiedere il "capolavoro", a volte ci si può accontentare anche solo di un "buon" film. Tra l'altro Zemeckis è un regista iper-sottovalutato, nonostante abbia girato grandi film e vinto tanti premi, nessuno lo prende mai in considerazione come autore...
    - Allied è un omaggio, raffinato e sincero, ai vecchi spy-movies degli anni '40, e questo mi pare che in pochi lo abbiano capito. Non rifà Hitchcock ma OMAGGIA Hitchcock, così come omaggia un buon genere che non c'è più. Tutto il film è palesemente e volutamente finto, proprio perchè l'idea NON era quella di rifare Casablanca, ma ri-condurci alle atmosfere di Casablanca.
    Per me è un ottimo prodotto, come tutti quelli di Zemeckis, e... onestamente vorrei invecchiare io come invecchia Brad Pitt!! :D :D

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    1. Kris, che sia un buon prodotto tecnicamente è indubbio: Zemeckis aveva reso alla grande anche la parte finale di The walk, che purtroppo come questo mi pareva mancare totalmente di piglio e carattere.
      L'omaggio mi va benissimo, specie rispetto ad un'epoca cinematografica che adoro, eppure ho trovato questo Allied più che altro un film dal sapore retrò per mancanza di idee, più che altro.
      Ma i punti di vista sono personali, ed è il bello del Cinema.

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  6. lasciatelo dire...
    ultimamente sei stitico di promozione!
    stai invecchiando di brutto

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    1. Ahahah dici?
      Sinceramente non mi sento semplicemente di regalare voti a film mediocri. ;)

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  7. Questa è la prima recensione del film, non ti nego che mi spiazza. Pensa che quando ho visto il trailer inizialmente credevo che fosse un remake di Casablanca (cosa che non è così da quello che ho capito). Comunque sono ancora più curioso di vederlo per farmi un'idea definitiva.

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    1. Non è un brutto film, anzi, è realizzato benissimo e l'atmosfera è proprio quella dei classiconi, ma manca la scintilla, a mio parere.

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