sabato 7 novembre 2015

Knock knock

Regia: Eli Roth
Origine: USA, Cile
Anno:
2015
Durata:
99'






La trama (con parole mie): Evan Webber, ex dj divenuto architetto sposato con l'artista Karen, padre di due figli e marito modello, rimane solo nella casa di famiglia a Los Angeles per il weekend mentre i suoi ragazzi e la moglie partono per il mare.
Quando, alla prima notte "in solitaria" una coppia di ragazze bussa alla sua porta chiedendo aiuto per trovare un taxi dopo essersi perse, per Evan ha inizio un vero e proprio incubo: le due fanciulle, dichiaratesi hostess e presentatesi come Genesis e Bel, infatti, lo mettono sempre più alle strette con il passare del tempo provocandolo sessualmente in maniera sempre più esplicita.
Evan resiste il più possibile, ma quando, alla fine, cede alle lusinghe dell'insolita coppia di ospiti, il comportamento delle stesse cambia radicalmente: il resto del weekend sarà teatro di una vera e propria battaglia tra l'uomo, i suoi sensi di colpa e lo sfogo delle due ragazze terribili, che paiono non essere nuove a questo tipo di "attività".










Eli Roth mi sta simpatico. Davvero.
Trovo sia un cazzone appassionato di Cinema fino al midollo, un pò come siamo noi che frequentiamo in queste vesti "critiche" la blogosfera, o per usare un esempio certo più celebre, Quentin Tarantino.
Certo, il buon Eli ha probabilmente il talento dell'unghia del mignolo sinistro del vecchio Quentin, come la sua produzione ampiamente dimostra, eppure mi sono trovato quasi sempre a volergli tutto sommato bene: il suo modo di approcciare all'horror, anche quando pare andare sopra le righe, non pare mai nocivo, quanto più che altro tendente all'esagerato.
Quest'ultimo Knock knock, uscito in sala ad una velocità supersonica rispetto a The Green Inferno - che, lo ricordiamo, ha ritardato due anni la distribuzione -, però, per quanto supportato da un'idea di fondo molto, molto interessante - la natura animale dell'uomo che, per quanto si sforzi, finisce per non essere mai davvero capace di resistere alle tentazioni - e graziato da una singola scena che da sola vale non solo l'intera pellicola, ma forse l'opera tutta di Roth - spoiler alert: Keanu Reeves ormai umiliato e sconfitto dalle sue due nemesi, lasciato sepolto in una buca mentre con la mano che ha liberato cerca di cancellare il video che le caotiche e non volute ospiti del suo weekend terrificante hanno postato su Facebook sfruttando il suo account, e riesce soltanto a cliccare il temutissimo "mi piace", impagabile - resta forse il film più brutto realizzato dal regista.
Dal sapore fin troppo anni novanta, recitato da cani dal suo protagonista - non avevo mai visto un Reeves così terribile -, terribilmente lento nonostante le continue trovate delle ragazzacce psicopatiche che il main charachter si ritrova a dover gestire, Knock knock odora di stantìo lontano un miglio, appare come una finta produzione di serie a quando il livello è ben al di sotto anche delle categorie minori, non avvince o diverte come vorrebbe - del resto, è tutto giocato sull'utilizzo massiccio di ironia nerissima - e solletica in un vecchio spettatore come il sottoscritto la nostalgia di chi questo tipo di film li sapeva davvero girare, e li avrebbe girati con le palle: qualcuno ha detto Wes Craven?
Resta, per l'appunto, la riflessione legata al fatto che anche il migliore tra i padri e i mariti, messo con le spalle al muro da due ventenni disinibite pronte a prodigarsi in un'escalation di allusioni fino ad arrivare ad un pompino in stereo, non riuscirebbe a resistere alla tentazione e finirebbe per cedere inevitabilmente alle "interlocutrici" - e, spesso e volentieri, ne basta anche una soltanto -: ma, in qualche modo, è qualcosa che, uomini o donne, tutti già sappiamo o pensiamo di sapere, e dunque non finisce per scavare davvero fino in fondo, o almeno non come dovrebbe.
Resta, dunque, un two-women show di fanciulle pronte a fare il culo a strisce al buon Keanu - che pare essersi già dimenticato dei fasti di John Wick - riuscendo a rendersi davvero, davvero irritanti al punto da desiderare di eliminarle fisicamente pur essendo dall'altra parte dello schermo e nonostante i loro interessanti argomenti di natura fisica, ma resta davvero troppo poco per considerare questo film degno non solo di nota, ma anche di una pur passeggera visione.





MrFord




"Feel it coming
it's knocking at the door
you know it's no good running
it's not against the law
the point of no return
and now you know the score
and now you're learning
what's knockin' at your back door."
Deep Purple - "Knocking at your back door" -





25 commenti:

  1. Il buon Keanu pare non invecchiare mai. Il trailer non sembra male. peccato che sia una stronzata a quanto pare!

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    1. Effettivamente Keanu è in formissima, per la sua età.
      Per quanto riguarda il film, per me dimenticabilissimo.

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  2. devo essere sincera, a me non è dispiaciuto, ne parlerò prestissimo dalle mie parti ^_^

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  3. Ho abbandonato il Khal sul divano a finire di guardarlo,mi davano troppo fastidio tutti e tre:le due vacche e Keanu che fa il solito ometto che davanti alla figa perde l'uso della materia grigia.Tristezza e squallore.
    Senza contare che il film è recitato da cani e non ha ritmo."Sa di stantìo"calza perfettamente!

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    1. A prescindere dai limiti maschili, che tutti conosciamo, il problema è che il film è recitato davvero da cani ed è assolutamente trascurabile.

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    2. Onestamente, avrei preferito non essere d'accordo ed aver visto un film valido. ;)

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  4. il pezzo musicale che hai messo è una delle canzoni del mio cuore...il film sarà la solita scifezzuola ma lo recupero per dovere di completezza...

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    1. L'ho recuperato anch'io per lo stesso motivo, in questi giorni vado con Roth. ;)

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  5. Penso che lo vedrò ugualmente.
    Bene o male, alla fine i film di Eli finisco comunque di vederli ugualmente, schifo o non schifo.

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    1. Lui si fa voler bene, è un simpatico cazzone. Anche se questo film è davvero poca cosa.

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  6. Pompino in stereo is the password
    (Forse lo guardo)

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  7. A me, invece, dopo la delusione di The Green Inferno, ha divetito molto.
    Un dignitoso b movie (s)vestito da commedia nera. :)

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    1. Ricordavo che non ti era dispiaciuto: io speravo di divertirmi mooooolto di più.

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  8. Lo pensiamo quasi uguale, anche se pensavo che avresti usato i Kiss come canzone finale ;-) Cheers!

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    1. Effettivamente, i Kiss avrebbero richiamato il film: ma Detroit rock city con la storia non c'entrava nulla! ;)

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  9. Per me invece un film fighissimo e divertentissimo! Oltre che cattivissimo.
    Una pellicola che fa a pezzi il mito della famigliola felice di cui tu Ford ormai sei illustre rappresentante, mi sa che è questo che ti ha irritato...
    Certo che tutte le pellicole che non sono buoniste e/o disneyane proprio non le reggi, vero? ;)

    Per Keanu Reeves, per quanto attore sempre limitatissimo, il primo film decente da anni a questa parte, altroché quella schifezza di John Wick!

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    1. A me non è parso divertente, e tantomeno cattivo.
      Il mito della famiglia felice fatta a pezzi per me è espresso meglio in cose decisamente superiori a questa - La guerra dei Roses, per esempio, quello sì, divertente e cattivissimo -.

      E Keanu Reeves, qui, fornisce la peggior prestazione della sua carriera. ;)

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  10. Aiuto, leggendo il tuo post avrei una voglia di vederlo pari allo zero assoluto.
    Chissà...

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    1. Provaci. Se poi ti fa cagare, io ti avevo avvisato. ;)

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  11. Questa me l'ero persa e posso dirmi abbastanza d'accordo tranne che su Reeves che a me non è dispiaciuto

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