Regia: Marcel Langenegger
Origine: USA
Anno: 2008
Durata: 107'
La trama (con parole mie): Jonathan
Quarry, timido contabile dalla vita monotona e sempre uguale a se
stessa, conosce durante una revisione l’affascinante avvocato Bose,
socio dello studio per il quale sta lavorando e personaggio
all’opposto rispetto ai suoi standard. Donnaiolo, estroverso,
deciso, sempre pronto a fare un passo oltre piuttosto che uno
indietro, l’uomo riesce da subito a portare sotto la sua ala – ed
influenza – il nuovo amico, che ben presto si ritrova custode del
cellulare di Bose – nel frattempo a Londra per affari – e
coinvolto in un giro di sesso legato ad una misteriosa lista
all’interno della quale uomini e donne di successo programmano
incontri di letto per scacciare stress e tensioni senza conoscere
nulla gli uni delle altre. Quando, però, uno di questi incontri
porta ad un innamoramento da parte di Jonathan, i guai iniziano.
Ricattato da Bose, il contabile si troverà costretto a perpetrare
una frode bancaria e privare di venti milioni di dollari di fondi uno
degli studi suoi clienti.
In casa Ford una delle materie
difficilmente messe in discussione quando si tratta di scegliere un
film da vedere o un romanzo da condividere è quella del thriller, in
grado di soddisfare sia il gusto per la tensione ed il fascino dei
morti ammazzati di Julez che l’antica passione per i serial killer
e gli psicopatici in genere ed il bisogno di un pò di noir del
sottoscritto: non troppo tempo fa, fomentati da un trailer
pubblicitario legato ad un passaggio in tv, abbiamo dunque finito per
recuperare quello che poteva sembrare un ottimo riempitivo da serata
tesa sul divano, evitando il classico sonno dei giusti della signora
Ford che pare calare con la precisione di un orologio svizzero nel
momento in cui decido di proporre qualche titolo di ambizioni più
alte – le classiche fordianate d’autore, come le definirebbe la
mia nemesi Cannibal Kid -.
Non che ci fossimo fatti particolari
aspettative, rispetto a questo Sex list – tra l’altro, adattato
con i piedi dai distributori italiani -, ma senza dubbio non avremmo
mai neppure immaginato il risultato assolutamente fallimentare del
lavoro di Langenegger: nonostante un cast di prim’ordine, infatti –
Michelle Williams, Ewan McGregor, Hugh Jackman -, principalmente a
causa di uno script scellerato e più vicino alle proposte da sabato
sera su Italia Uno che non ad una piccola chicca del genere, il tutto è
naufragato in un delirio di scelte contro ogni logica, la ritirata
strategica sempre di Julez – saggiamente corsa a fare compagnia al
Fordino a nanna neppure a metà visione – ed un finale tra i più
brutti ed assolutamente insensati degli ultimi mesi, pronto a far
precipitare le quotazioni di un film già non destinato a finire tra
i titoli imprescindibili di un’estate già di suo povera di
proposte.
L’idea alla base del lavoro, quella
di una sorta di doppio “malvagio” che porta dalla sua parte il
“buono” per poi sfruttarlo per gli scopi più biechi è nota
alla settima arte recente fin dai tempi di Fight club, e benchè
interessante sulla carta – chiunque di noi, anche e soprattutto i timidi ed i
tranquilli come McQuarry, tiene dentro, spesso ben nascosto, uno
spirito selvaggio e pericoloso -, si rivela poco incisiva sotto ogni
punto di vista, a partire dalla prevedibilità – chi non avrebbe
scommesso in un coinvolgimento da parte di Michelle Williams nella
vicenda, e scusate lo spoiler? – fino al pessimo sfruttamento dei
pochi punti di forza che la pellicola poteva avere – decisamente
troppo evidente il progetto di truffare ed usare McQuarry da parte di
Bose, quando avrebbe funzionato con efficacia maggiore una corruzione
progressiva dell’anima “pura” del contabile –, senza
contare i risvolti dati per scontati ma più vicini alla fantascienza
che non ad un serrato thriller a tinte fosche – la morte del
portiere del palazzo di McQuarry, lo stesso Jonathan che, da
impacciato topo da ufficio sfodera uno stile ed un approccio da
agente segreto fingendo la propria morte per comparire in men che non
si dica a Madrid con tanto di nuova identità e documenti falsi -.
La stessa componente più torbida ed
erotica del film – la Sex list adottata dai titolisti italiani –
viene sfruttata per poco più di una decina di minuti al principio
della vicenda per essere accantonata come nulla fosse, di fatto
rendendo la stessa solo un pretesto per unire i due main charachters concentrandosi su risvolti meno scomodi e scabrosi – almeno per la
grande distribuzione – e gestibili in termini assolutamente
improvvisati – come già sottolineato poche righe fa -.
Un film, dunque, neppure troppo buono
per una serata estiva da vacanze con il cervello staccato anche dal
Cinema, che segna – e non poco – soprattutto il curriculum di
McGregor, che di norma ha il buon uso di non avventurarsi in cose
particolarmente agghiaccianti – fatta eccezione per schifezze
atomiche come The island – che ci si aspetterebbe di più, per
l’appunto, dal collega ben più tamarro Hugh Jackman.
A questo punto ai
Ford non resta che mettersi in cerca di una proposta che possa tenere
con il fiato sospeso almeno il doppio, considerato che, in questo
caso, più che ad un thriller, pareva di essere di fronte ad una
sessione di rilassanti massaggi – neppure troppo ben fatti –
pronti a conciliare il sonno.
MrFord
"Il triangolo no, non l'avevo considerato,
d'accordo ci proveró, la geometria non é un reato,
garantisci per lui, per questo amore un po' articolato...
d'accordo ci proveró, la geometria non é un reato,
garantisci per lui, per questo amore un po' articolato...
Mentre io rischierei, ma il triangolo io lo rifarei..."
Renato Zero - "Il triangolo" -
hahaha, a me il film non è dispiaciuto ma come si dice, de gustibus xD
RispondiEliminaDavvero? Questa robetta!? Altro che de gustibus! ;)
Eliminaaaaaaaaaaaaaaaaaaah no, così non si fa ford, non sarà perfetto, non sarà un capolavoro ma a me ha divertito parecchio, soprattutto il finale xD
EliminaPensa che io ho trovato il finale la cosa peggiore! :)
EliminaUn gran cast, ma film molto dimenticabile. L'ho visto all'epoca, infatti, e non lo ricordo per nulla. Non mi aveva particolarmente schifato, perché nel caso l'avrei sicuramente ricordato come inguardabile. :P
RispondiEliminaPiù che inguardabile, decisamente inutile! :)
Eliminaclassiche fordianate d'autore?
RispondiEliminamai detto ciò. semmai classiche fordianate finto autoriali hahaha :)
e questo sembra il classico film da evitare, nonostante la presenza dei miei protetti williams + mcgregor.
si saranno fatti influenzare dalla nefasta presenza di hugh jackman...
O forse tutti sono stati influenzati dalla mia curiosità di recuperare questo film, che ne dici!? ;)
EliminaPer me è partito male già dal titolo italiano...
RispondiEliminaSe il problema fosse stato solo il titolo, non sarebbe stato un problema così grande! ;)
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