lunedì 28 novembre 2011

Friday night lights Stagione 1

Produzione: Nbc
Origine: Usa
Anno: 2006
Episodi: 22



La trama (con parole mie): a Dillon, in Texas, si vive e sopravvive come in ogni cittadina della provincia americana. La differenza la fanno i Panthers, squadra di football del liceo locale e trampolino di lancio per quelli che potrebbero essere i futuri talenti dell'Nfl.
All'esordio come allenatore c'è Eric Taylor, appena trasferitosi in città con la moglie Tami e la figlia Julie, al primo incarico come head coach di un team, sul quale pesano l'ingombrante presenza di Buddy Garretty, finanziatore principale dei Panthers, e quella dell'intera comunità, legatissima alle imprese agonistiche dei giovani giocatori.
Punto fermo per il coach è il quarterback Jason Street, praticamente il figlio che Taylor non ha mai avuto, leader in campo e fuori: con lui spiccano i runningback "Smash" Williams e Tim Riggins e la giovane riserva Matt Saracen.
Quando, alla prima della partita della stagione, Street sarà costretto ad abbandonare il campo da gioco a causa di un infortunio, toccherà proprio a Saracen prendere in mano la squadra, con la benedizione di Taylor.



Smaltita - più o meno - la delusione per American horror story, Cannibale si è clamorosamente preso la sua rivincita introducendomi - ringrazia sentitamente anche Julez - ad una serie che pare l'archetipo della materia fordiana per eccellenza, e che non era ancora entrata a far parte del novero delle preferite del sottoscritto: Friday night lights - inizialmente battezzata High school team - è stata una vera e propria bomba dall'inizio alla fine di questa più che ottima stagione d'esordio, conquistando da subito uno spazio nel mio cuore di spettatore con il suo giusto equilibrio tra drama e sport, una scrittura ed un lavoro sulla costruzione dei personaggi splendido, uno stile di ripresa che ricorda quello della mia amata The Shield ed un'ambientazione da confine che pesca nell'immaginario Usa da frontiera e losers allo sbando, grandi amori e grandi sogni accanto ad altrettanto clamorose cadute.
Ma la cosa che ha reso già dal pilota Friday night lights un cult assodato è stato l'ottimo rapporto tra l'onestà delle vicende e la capacità delle stesse di entrare in contatto con l'audience, anche grazie ad un cast semplicemente perfetto che da corpo e anima a personaggi a tutto tondo: dal solido Eric Taylor, coach duro eppure paterno alla sua inseparabile moglie Tami, dal timido Matt Saracen al potenzialmente autodistruttivo Tim Riggins - ed anche qui ho trovato il Sawyer della situazione, ovviamente il preferito del sottoscritto nonostante la cotta che Julez ha coltivato per il personaggio dall'inizio fino quasi alla conclusione della stagione -, dallo spaccone Smash al golden boy Jason Street, tutti i protagonisti risultano credibili, e crescono, con i loro errori e le loro esperienze, formandosi ed acquistando sempre più spessore episodio dopo episodio.
Non abbiamo di fronte esperienze eccezionali, storie grandiose, eppure le vicende dei membri dei Panthers e delle persone che stanno loro accanto risultano grandi proprio nel loro essere quotidiane, guadagnate, giocate sul filo e fino all'ultimo secondo come un'indimenticabile partita di football - sport che, pur non seguendo dai tempi dei Miami Dolphins di Dan Marino, mi ha sempre fatto impazzire: se non l'avete fatto, a tal proposito, concedete una visione anche al tostissimo Ogni maledetta domenica -.
Inoltre, all'emozione e all'immediatezza, la serie aggiunge quel tocco di magia che permette allo spettatore di tornare ai tempi del liceo, in cui tutto pareva possibile ed il futuro era - o si sentiva - praticamente nelle mani di chi lo costruiva giorno per giorno senza però dimenticare quanto l'esperienza della maturità possa essere fondamentale nella nostra formazione come individui - in questo senso, il coach Taylor e sua moglie risultano pressochè perfetti, quasi fossero i genitori non soltanto di Julie, ma degli altri personaggi e dell'audience stessa, che trova in loro il sostegno anche e soprattutto nei momenti di maggior tensione di questi ventidue incredibili episodi.
Certo, quest'anno ci sono state la scoperta di Misfits e l'affermazione di Game of thrones, così come l'incredibile esplosione di Romanzo criminale: eppure un insieme di emozioni costante come quello garantito da Friday night lights dalla prima all'ultima puntata non l'avevo ancora provato.
Merito, forse, di una semplicità che si avvicina più alla vita che viviamo ogni giorno, e sentiamo nostra anche quando potrebbe non piacerci, e ci spinge, in un modo o nell'altro, a lottare per lei, sempre, come in attesa di una vittoria che bramiamo, di cui abbiamo bisogno come dell'aria, per mostrare al resto del mondo che siamo qui, e siamo vivi.
"Chi ha cuore e coraggio, non perde!", è il motto dei Dillon Panthers.
Certamente a Friday night lights non mancano nè l'uno, nè l'altro.
Non mancano ad Eric Taylor, che è solido come una roccia, e sulle spalle porta tutto il peso della pressione di questa piccola, non sempre facile, città. E protegge i suoi ragazzi, come figli.
Non mancano a Tami Taylor, perchè accanto ad un grande uomo, c'è sempre una grande donna. E tutta la forza del coach passa dalla saggezza di una compagna con palle e fascino da vendere.
Non mancano a Matt Saracen, che da riserva quasi invisibile diviene la star della squadra riuscendo a mantenere la dolcezza dei campioni silenziosi. Senza contare che esce con la figlia del coach, mica roba da poco.
Non mancano a "Smash" Williams, che da fuoriclasse impara a conoscere le proprie debolezze, per maturare e diventare grande forse addirittura prima dei suoi compagni.
Non mancano a Jason Street, che da protagonista assoluto finisce a dover ripartire da zero, e reinventarsi una vita intera. E con la forza della passione per lo sport che ama, a dimenticare rabbia e frustrazione.
Non mancano a Tim Riggins, che da sbandato dedito ad alcool, botte e ragazze rinsalda il legame con il fratello e nella mancanza di una figura paterna si riscopre un futuro padre molto migliore di quanto il suo sia mai stato.
Non mancano a Dillon, che nello sperduto panorama di un Texas troppo grande, tra voci e maldicenze, amarezze e delusioni, trova nella sua squadra un simbolo, una speranza, un sogno.
"Chi ha cuore e coraggio, non perde!", è il motto dei Dillon Panthers.
E chi vince non dimentica mai quante sconfitte ci sono volute per arrivare in cima.


MrFord


"You can take me outside
you can take me apart
you can take me upstairs
you can take me to hear
you made me love you when
you thought you were so smart
don't try to stop me when
you told me to start."
Elvis Costello - "Inch by inch" -



10 commenti:

  1. la prima stagione di friday night lights è veramente una figata... purtroppo non sono riuscito ad andare oltre alla già deludente seconda. è bello anche il film :D

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  2. Frank, io sono molto curioso di scoprire come procede, anche perchè ho letto in giro che le altre sono assolutamente all'altezza della prima!

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  3. è probabile che ciò che hai letto sia giusto, io purtroppo per un non nulla accanno le serie :D

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  4. Frank, non sapevo fossi così inflessibile. ;)
    Ti farò sapere come proseguirà, comunque.

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  5. e come al solito il cannibale ci ha visto giusto ;)

    le stagioni successive proseguono tra (molti) alti e (pochi) bassi, fino alla recente e ottima quinta, purtroppo anche l'ultima

    ma comunque tim riggins non è un po' troppo autodistruttivo per i tuoi gusti?

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  6. Mmmm, non credo che lo guarderó. Attualmente, in quanto a serie tv, sono fermo alla prima stagione di Glee.

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  7. L'ho recuperato anche io, dopo aver letto la recensione di "adorkannibal" :)
    Sono ancora all'inizio, continuo a dargli fiducia, in attesa di affezionarmi, a volte ci metto un po'.
    Lo stile di ripresa non mi fa impazzire, anzi sì, mi fa impazzire: mi fa incrociare gli occhi o_O

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  8. Cannibale, Tim Riggins sarà anche distruttivo, ma la sua voglia di vivere sprizza da tutti i pori, mica come quei mortaccioni dei tuoi amichetti depressi! ;)
    Comunque, grandissima serie.

    Perso, questa serie Glee la mangia e la digerisce senza passare dal via. Recuperala.

    Jay, continua fiducioso: è uno dei serial migliori che ho visto quest'anno. Tosto e profondo. E allo stile di ripresa ti abituerai. :)

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  9. ELAMADONNA, è proprio da vedere? Sembra di sì. Provo a recuperare la prima puntata e vediamo. Cmq appena ci vediamo mi devi passare il mondo sulla chiavetta.
    Dobbiamo farla esplodere.
    Quando arriva il GRANDE Ong?
    ;)

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  10. Dembo, questa è proprio una delle nostre serie.
    Da vedere alla grandissima.
    Appena ci vediamo ti faccio scoppiare la chiavetta, e tu in cambio ti offri per una sbronza, che ne dici!?!?

    Ong arriva domenica, se non ricordo male la programmazione dei post. Anche se non sarà tanto grande. ;)

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