venerdì 18 marzo 2011

L'albero della vita - The fountain

La trama (con parole mie): Il buon vecchio Wolverine, dopo essersi sposato con Ipazia, si accorge che è una bella fregatura il fatto che si debba morire, così decide di diventare un santone adorante e new age in modo che il fantomatico albero della vita dell'Eden gli procuri il segreto per la vita eterna e la definitiva sconfitta della dipartita che attende tutti, intesa come una malattia.
Per farlo, però, dovrà sperimentare un'erba particolare applicandola al dna di una scimmia con un tumore al cervello e tornare ai tempi dei conquistadores per confrontarsi con uno stregone maya in grado di aprigli le porte del giardino segreto in modo da sconfiggere i cattivissimi inquisitori che impazzano in Spagna.
Cosa dite!? Che l'erba migliore se l'è fumata Aronofsky!?

Io ho una teoria.
C'era una volta il giovane Darren, regista di belle speranze, cui tutti, ma proprio tutti, dai genitori in poi, dicono che è tanto bravo e tanto geniale da superare in inventiva tutti quei supposti cineasti che girano - in tutti i sensi - dalle parti di Hollywood, e che lui, se si impegna, può fare meglio di tutti loro messi insieme.
Dai genitori in poi devono essere così credibili nell'opera di convincimento che il giovane Darren comincia a crederci davvero, e decide che sì, è ora che la settima arte conosca la portata del suo intelletto superiore.
Arriva dunque il momento, dopo una serie di cortometraggi, dell'esordio in grande stile con Pigreco - Il teorema del delirio, che tiene fede in tutto e per tutto al suo titolo.
Darren è fiero ed orgoglioso, ma se si escludono i giovani critici che, come lui, si professano geniali ed innovatori, il resto del mondo si limita a stroncare, se non ignorare, la pellicola.
Passano due anni, ed ecco Requiem for e a dream.
Le cose migliorano leggermente, anche se, in fondo, non di molto.
Ma Darren è ambizioso, e vuole di più.
Così, per sei dico sei anni lavora ad un progetto che è una dichiarazione d'amore al suo genio e alla compagna, Rachel Weisz, destreggiandosi tra difficoltà di produzione, tagli, nuove stesure del soggetto, momenti di sconforto nel vedere uno dei sex symbol dello stardom hollywoodiano, Hugh Jackman - che, peraltro, pare dirigerà ancora e di nuovo nelle vesti di Wolverine - darci dentro di lingua con la suddetta compagna del regista in una scena decisamente ardita, o quantomeno voyeuristica se si pensa alla sua realizzazione.
Il risultato fu L'albero della vita.
Che, lasciatemelo dire, è uno dei più noiosi, privi di senso, boriosi, rivoltanti pipponi che mi sia capitato di vedere negli ultimi tre o quattro anni, un calderone di cultura che pretende di essere alta e distrugge l'unica buona idea dietro al ridicolo script - ovvero, il fatto che l'amore e la vita eterna si sfiorino negli istanti passati con la persona "giusta", come abilmente sottointeso dall'immenso Inception e magistralmente narrato nella stupefacente apertura di Up! - seppellendola sotto minuti di immagini che farebbero impallidire anche il peggiore degli imitatori di Battiato, sequenze ostinatamente ripetute fino allo sfinimento - dello spettatore - e momenti di imbarazzante, involontaria ironia nelle scene quasi erotiche tra il Wolverine santone e l'albero della vita. 
E non ditemi che la linfa dello stesso non sembra - perdonate la volgarità kevinsmithiana - una bella vagonata di sbubba che il nostro protagonista è pronto a bersi avidamente.
Ovviamente, e giustamente, L'albero della vita si prende un sacco di sonore bottigliate dalla critica di tutto il mondo, e Darren, distrutto dal dolore, si ritira pensando a cosa avrà mai sbagliato, fino a quel momento, e perchè il suo genio sia così terribilmente incompreso.
Riflettendo a proposito di questi massimi sistemi, un bel giorno, probabilmente, assiste per caso ad un incontro di wrestling - che potrebbe essere uno qualsiasi tra quelli disputati da Shawn Michaels negli ultimi anni della sua incredibile carriera, terminata con l'ultima Wrestlemania - e viene colto da una folgorazione improvvisa: il dolore di questi omaccioni in mutande è lo stesso che l'ha divorato nei primi dieci anni dei suoi insuccessi da regista.
Così, sforna The wrestler, una pellicola di stampo altamente eastwoodiano, commovente e potentissima, pane e salame, senza alcuna pretesa pseudointellettualoide, che rilancia Mickey Rourke e consacra il buon Darren portandogli in dono anche il Leone d'oro.
Neanche il tempo di far riprendere i suoi più arcigni detrattori dallo shock, che subito incalza con l'altrettanto - anche se un pelo meno - stupefacente Black swan.
Cosa è successo, dunque, al Darren genietto di mamma e papà di questa ciofeca di L'albero della vita?
Io ho una teoria.
Darren ha un gemello che ha usato il suo nome senza dirglielo girando tre film uno peggio dell'altro, fino a quando il nostro non se n'è avveduto, e dopo averlo tolto di mezzo con una mossa di wrestling, si è rimboccato le maniche e ha deciso di porre rimedio a tutti i danni lasciati dal suo doppelganger.
O, forse, ha semplicemente smesso di farsi tutto quello che si faceva prima.
Probabilmente la sbubba dell'albero della vita.

MrFord


"But now I am jaded
you're out of luck
I'm rolling down the stairs
too drunk to fuck."
Dead Kennedys - "Too drunk to fuck" -

30 commenti:

  1. questo film l'ho trovato orribile, deludente, noioso. e la cosa l'ho vissuta come un fatto tragico perché, proprio a parte questo, ho amato ogni singolo altro lavoro di Aronofsky.
    però davvero non salvi neppure Pi greco e Requiem for a dream? alla fine c'è roba molto più radical-chic in giro :D

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  2. Einzige, questo film è davvero una schifezza mondiale! ;)
    Hai ragione quando dici che c'è roba più radical chic di Pi greco e Requiem, in giro, ma decisamente non sono proprio riuscito a sopportare neppure quelli!

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  3. La cosa peggiore che possa capitare ad un uomo è essere pompato dai suoi genitori. Se la tua "diagnosi" è esatta e al povero Aronofsky è accaduto questo, non ci resta altro da fare se non compiatirlo profondamente.
    Comunque...ok,ok "L'albero della vita" non è un buon film, ma mi unisco a quanto dice Einzige: Requiem lo salverei. Non fosse altro per il cameo di Hubert Selby Jr...

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  4. la trama è assurda, ma non più di quella di grosso guaio a chinatown, per dire.
    comunque, solo perché non tutto è spiegato per filo e per segno in maniera didascalica (come ad esempio fa inception, ed è il suo forse unico difetto) non vuol dire che non abbia senso. alcune cose magari non ce l'hanno :) ma la storia al centro del film credo sia tra le più personali e toccanti che aronofsky abbia raccontato.

    questo film comunque è stato stroncato da molti, ma il tuo giudizio sui primi due è assolutamente soggettivo e, diciamolo, fazioso! visto che sono stati salutati come capolavori, soprattutto requiem for a dream che tra l'altro ha una delle colonne sonora più belle e memorabili di sempre e già solo per questo merita un posto nella storia del cinema. un film poi molto apprezzato non solo dalla critica ma anche dal pubblico (vatti a vedere il voto medio su imdb!)

    the wrestler non mi stupisce che sia il tuo preferito, visto che è di certo il film meno aronofskyano e coraggioso della sua carriera..

    poi adesso con black swan ha dimostrato che i genitori e i critici che lo incoraggiavano come genio avevano pienamente ragione. e tutti gli altri torto. sorry, pure tu :D

    la bella notizia poi arrivata adesso è che NON dirigerà wolverine, personaggio (e attore) che non ho mai sopportato!

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  5. L'albero della vita devo ancora vederlo, cmq nulla togliere a Requiem, bellissima colonna sonora, tecnicamente indiscutibile, i movimenti della mdp sono orgasmici, di una perfezione infallibile, però io aspetterei un pò a definirlo capolavoro, preferirei gran bel filmone drammatico.
    Tanto per la cronoca: Rourke con la cuffietta in alimentare NON SI TOCCA!!!

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  6. ah dimenticavo, se parliamo di capolavoro allora bisogna nominare BLACK SWAN

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  7. C'è da dire che c'è solo una cosa che odio di più della religione ed è la "religione filosofica" (vedi new age, new wave, buddismo, canne per connettersi al proprio Dio interiore etc)
    Wolverine pelato e nella posizione del loto è UNA MERDA. Il film non va da nessuna parte, è inutilmente insistito e non tocca nessuna delle mie corde.

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  8. Mi manca. Però devo dire che se all'inizio ne parlavano tutti male, poi ho sentito gente che lo ha apprezzato. E qualcuno lo ha perfino rivalutato. Devo vederlo, anche se non è una delle priorità (e il tuo post non mi ha fatto sicuramente voglia di inserirlo fra le priorità ^_^)
    ciao, c

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  9. Madame, come ho detto anche a Einzige, Requiem è la cosa migliore dell'Aronofsky pre-wrestler, ma a mio parere resta comunque un pippone.
    Certo, rispetto a L'albero della vita è quasi come 2001. ;)

    Cannibale, vediamo di ricapitolare: Grosso guaio a Chinatown, oltre ad essere una vera figata senza pretese, ha una trama molto più logica di questa merda qui. Detto ciò, se in una trama non tutto è spiegato, non fa nulla - vedi Enter the void o 2001, per l'appunto - soltanto il non spiegato non deve apparire come un trip finito male del regista.
    Aronofsky ha trovato la sua vera dimensione proprio quando ha smesso di farsi una serie infinita di seghe mentali e ha deciso di tirare fuori palle e cuore - in The wrestler e Black swan, entrambi coraggiosissimi - invece che confezionare "capolavori" buoni giusto per gli studenti di Cinema che credono di essere Kubrick. Svegliatevi, di Kubrick uno ce n'era.

    Lorant, per me Capolavoro non è compatibile con Aronofsky, anche se quello che ci si avvicina di più è The wrestler. Black swan grandissimo, ma un pelo sotto. Requiem è una martellata nei maroni, cazzo.

    Julez, credo non sia nelle corde proprio di nessuno che ami il Cinema. E anche no. Merdazza galattica e zen. :)

    Cineddoche: io non lo metterei proprio in cima alla lista delle priorità. Anzi. Come diceva Elio, lo classificherei più come "l'ultimo degli stronzi". ;)

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  10. Lasciando stare tutti i giudizi sul film (sul quale ho pensieri ultra contrastanti) direi che il tema da entrambi trattato si avvicini molto… io però l'eternità non voglio nemmeno vederla da lontano, dù palle! :)

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  11. Petrolio, pensa che invece io, l'eternità me la vorrei vivere tutta eccome!
    Se solo penso a quante cose potrei fare, a quanti luoghi potrei visitare, quante persone conoscere, mi viene voglia al volo di starmene qui in eterno!

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  12. dai me lo fai apposta! erano anni che cercavo di dimenticare sta merda (al cinema ho provato a suicidarmi con i popcorn!) ma non c'è proprio verso, appena penso che sia sparita c'è sempre qualcuno che la tira fuori.
    non concordo su pigreco che mi è piaciuto pure molto, ma sono con te per requiem... una noia, belle le musiche, ma una noia.

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  13. non l'ho visto. ma almeno in qualche scena c'è jackman ignudo?

    (e cmq, come finisce? muore o no la moglie?)

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  14. Frank, sapevo che su questa merda mortale l'avremmo pensata nello stesso modo!
    Però ti dico, a me Pigreco è sembrato solo un millimetro più in alto di questo, quindi merda minore, ma sempre merda.
    Requiem belle musiche e troppe pippe, ribadisco.
    Aronofsky prima di The wrestler e Black swan praticamente non esisteva.

    Ciku, non c'è nemmeno Jackman ignudo, in compenso è pelato e vestito da santone. Fai tu.
    La moglie muore, grazie a dio. Se mi fossi schiaffato un'ora e mezza di 'sto schifo per assistere ad una resurrezione avrei costretto a bottigliate Aronofsky a vedere mille volte Antichrist.

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  15. io certe volte mi domando ancora quale fosse il senso di tutto questo!due ore di vita perdute per un film presuntuoso e per me inconcludente al massimo della potenza(della serie canne di bambù oscillanti per il vento nella radura metafora dell'umanità )!poi per fortuna Aronofsky è rinsavito con i lavori successivi (the wrestler mi manca ma black swan is great!) ^^

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  16. Fantastica la tua ricostruzione cinematografica di Aronofsky. :D
    Questo film, insieme ai primi di Darren, mi mancano, ma forse questo me lo evito!!!

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  17. Alesya, recupera The wrestler! Quello e Black swan sono il vero Aronofsky, mica questa robaccia! ;)

    Rossana, muchas gracias! Ho voluto concentrarmi su un lavoro biografico! ;)
    Sinceramente, Pigreco e Requiem, per quanto mi abbiano fatto cagare, una visione la meritano. Questo proprio no.

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  18. i primi due sono grandi film, questo per me è solo troppo scorso, se avesse fatto una cosa più pulita sarebbe stato il gemello di pi greco, tanto è vero che in una scena di quest'ultimo si parla già dell'idea del film....ribadisco, i primi due grandi film

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  19. a parte che non puoi, e ripeto NON PUOI, rasare a zero Wolverine e farmelo piangere... è contro natura! come ti passa solo per la mente.

    la falsissima e furba sinossi sul foglietto del cinema diceva: The Fountain è un'odissea sulla lotta millenaria di un uomo per salvare la donna che ama. Il suo epico viaggio ha inizio nella Spagna del XVI secolo, dove il 'conquistador' Tomas Creo (Hugh Jackman) inizia la sua ricerca dell'Albero della Vita, una pianta leggendaria che si racconta possa donare la vita eterna a chi ne beve la linfa. Come scienziato nella nostra epoca, Tommy Creo cerca disperatamente di trovare una cura per il cancro che sta uccidendo la sua amata moglie Isabel (Rachel Weisz). Viaggiando attraverso lo spazio profondo come astronauta nel XXIV secolo, Tom comincia a comprendere i misteri della vita che lo hanno consumato per più di un secolo.

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  20. presto o tardi dedicherò anch'io un post all'opera di aronofsky, volevo farlo in occasione dell'uscita di black swan ma poi era troppo complesso e ho lasciato perdere. anche perché questa retrospettiva è alquanto discutibile un po' come se io ne facessi una sui coen... :)

    comunque per quanto mi possa far arrabbiare l'idea che ci possano essere dei miscredenti che non reputano aronofsky uno dei più grandi (e uno dei pochi) geni viventi, la situazione mondiale in qualunque direzione si guardi è così tragica che sono felice ci sia il cinema e ci siano blog su cui poterne parlare civilmente.
    o quasi :D

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  21. Ivan, tremo alla sola idea di un gemello di Pigreco. Fortunatamente Aronofsky è migliorato negli anni, ed è diventato quello che è oggi! ;)
    Per punizione, doppia razione di single malt alla prima occasione!

    Frank, concordo pienamente. Wolverine pelato in lacrime è come Clint che invece del pistolero spaccaculi fa il pretino di paese.
    La sinossi è terrificante.

    Cannibale, a questo punto aspetto la tua retrospettiva sui Coen! ;)
    Per il resto non posso che essere d'accordo: le rivalità, per quanto accese, quando sono costruttive sono sempre un piacere da godersi, e momenti in cui io maltratto Aronofsky o tu Stallone diventano un rifugio di quelli in cui si rifugiano tronfiamente e grantorinescamente quelli che cercano di mantenere una certa facciata da duri. ;)

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  22. stai buono che clint innamorato che fa le foto d'amore esiste e mi fa una pena!

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  23. eastwood fotografo non me lo toccate!

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  24. ok ok, anche se non prima di giugno, non trovandomi più in terra lombarda ma bensì in territorio austro-ungarico....

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  25. Frank, guarda che I ponti di Madison County è un film magnifico! Lo difendo a bottigliate! ;)

    Ciku, tranquilla, lo proteggo io!

    Ivan, non c'è problema. Intanto facciamo invecchiare il single malt. Ma che ci fai in territorio austo-ungarico?

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  26. eheh...diciamo che lavoro, anche se non mi pagano..:)
    sto facendo uno stage alle nazioni unite a vienna...

    per ho girato poco, ma non ho ancora trovato un single malt!!!

    la ricerca continua....

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  27. Ivan, grande esperienza, questa!
    E poi Vienna dev'essere una figata, è una città che manca al mio carnet di viaggiatore!
    Tranquillo per i single malt, ci penso io al tuo ritorno!

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  28. i ponti di madison county sarebbe stato un film magnifico se clint si limitava alla regia. vedere clint che non spara, non pesta qualcuno o non insulta nessuno, per me è colpo al cuore. manco una zanzara spiaccica!

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  29. Lo volevo vedere solo per Hugh Jackman,ma si è rivelato uno di quei pacchi insostenibili,e anche se la trama romantica un pò mi ha coinvolto,tutte quelle sequenze ripetute mi hanno ammorbato da morire.Sembra davvero incredibile che sìa lo stesso regista di Wrestler o Black swan.

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    1. Una vera schifezza di proporzioni colossali. Soltanto The tree of life mi ha annoiato di più, per restare sul genere!

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