giovedì 10 marzo 2011

Demolition man

La trama (con parole mie): John Spartan, un nome che è tutto un programma, è un poliziotto dai metodi parecchio spicci alla caccia di Simon Phoenix, criminale privo di ogni freno che impazza nella Los Angeles del "futuristico" 1996. Il tutore dell'ordine riesce nell'impresa, ma per farlo combina un casino di proporzioni apocalittiche, che gli vale una condanna quasi pari a quella del suo acerrimo nemico, tanto da essere ibernato e risvegliato nel 2032 proprio a causa dell'evasione di quest'ultimo. Peccato che il mondo sia cambiato, le parolacce e la carne siano illegali, tutti girino vestiti con tonache agghiaccianti e si puliscano il culo con tre conchigliette.

Se pensavate di esservi finalmente liberati di Sly - vero, Cannibale? - vi sbagliavate, e di grosso.
Dopo anni e anni ho rimesso occhio su una delle mie pellicole meno del cuore dello Stallone italiano, da sempre in secondo piano rispetto ai suoi veri cult, da Tango&Cash a Over the top, passando ovviamente per Sorvegliato speciale e la saga di Rocky.
Onestamente, ammetto che Demolition man - sarà forse colpa dei "maledetti" anni novanta - mi è parso più di un passo indietro rispetto alle pietre miliari appena citate, sicuramente impreziosito da alcuni spunti mitici - il riferimento, ispirazione di Expendables, a Schwarzy Presidente e la trovata assolutamente cult delle conchigliette - ma appesantito da una sceneggiatura priva dell'ingenuità che era la cifra stilistica delle precedenti fatiche stalloniane e già segnato da una sorta di tramonto del sogno legato alla fine di uno dei decenni più clamorosamente naif - anche se, in realtà, non fu affatto così - della Storia del Cinema.
Continuo a credere, infatti, che gli autori non abbiano saputo definire del tutto l'identità della pellicola, rimanendo pericolosamente in bilico tra l'action movie di infima categoria, la critica sociale in versione pane e salame e le tematiche solo apparentemente secondarie come l'idea di un eroe proveniente da un'epoca più grezza e terribile - guarda caso, non saranno mica proprio gli eighties!? - che affronta una realtà ripulita dagli eccessi che cerca di muoversi verso il futuro o il rapporto di un personaggio con un tempo che non è più suo, legato a situazioni assolutamente interessanti come il rapporto con una figlia divenuta ormai adulta, colpevolmente non approfondito nel corso dello svolgimento della vicenda.
Purtroppo le scelte - sbagliate - sono tutte quelle del più banale dei b-movies, e fanno rimpiangere le più ruffiane e strappalacrime sceneggiature a stelle e strisce di Sly, che viene il dubbio avrebbe fatto un gran bene a mettere mano anche a questa.
Del resto, occorre ammettere che Demolition man resta l'ultimo dei grandi cult made in Stallonelandia - se si esclude il successivo Dredd, sottovalutato ma efficace - prima dell'inesorabile declino che ha portato il Nostro sull'orlo del baratro del dimenticatoio fino alla rinascita vissuta negli ultimi anni.
Di certo parliamo di un prodotto imprigionato nel suo tempo almeno quanto John Spartan, che potrà trovarsi bene quanto vuole, nel futuro, ma resterà per sempre figlio di un passato che non tornerà, e che, ai miei occhi di spettatore non più bambino, assume i connotati di un Randy the ram molto più dei recenti mercenari capaci di farsi una birra e una risata sui loro acciacchi ed il tempo che passa, inesorabile.
Non c'è ghiaccio che tenga, o voglia di ricreare un'atmosfera ben precisa.
Il tempo è trascorso, inutile dirlo, e non basterebbe il più tosto dei Cliffhanger per scalare questa terribile, impietosa montagna.

MrFord

"I still don't know what I was waiting for
and my time was running wild
a million dead-end streets
every time I thought I'd got it made
it seemed the taste was not so sweet."
David Bowie - "Changes" -

20 commenti:

  1. Mitico, ma ora non so se riuscirei a rivederlo. Grande Snipes! :D

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  2. Pur non amando particolarmente il genere (sono più il tipo da pellicola intensa, straziante... :P), questo l'ho visto e mi è piaciuto
    (simpatiche le parti delle parolacce proibite, del sesso coi caschi sensoriali e delle tre conchigliette per il bagno :)), e non è detto che non lo rivedrò prima o poi. ;)

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  3. uno dei miei Stallone preferiti dell'infanzia, forse per quell'aria cyber-pseudo-futurisica che ingenuamente scambiavo per avveniristica.
    alcune trovate geniali le ricordo ancora bene (l'incipit cafonissimo, il sesso-con-casco, ecc), ma a rivederlo ora ho paura che lo smonterei :)

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  4. Ottimista, un pò ti capisco. Ma non ce l'ho proprio fatta a resistere, in questo periodo di revival stalloniano!

    Vince, avrei detto che eri più il tipo da Over the top, ma con Stallone si va sempre sul sicuro! ;)

    Einzige, l'incipit è effettivamente la fiera della cafonaggine, e alcune trovate sono irresistibili, ma il tempo è stato sicuramente meno generoso con questo che con altri suoi film.

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  5. ahah, grande Demolition Man... concordo, forse l'ultimo film godibile di Stallone prima del crollo... poi c'è anche una giovane sandra bullock. Ricordo di aver preso la prima copia di Ciak della mia vita con Stallone nudo in copertina a promuovere il film! Sono cose che ti traumatizzano alquanto :-) ciaoo, c

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  6. Cineddoche, io come ultimo forse metto ancora Dredd, ma devo rivederlo - saranno passati quindici anni dall'ultima visione! - prima.
    Mi ricordo anch'io l'agghiacciante promozione con Stallone nudo!
    Alla prossima, niente male il tuo blog!

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  7. oddio ciak col pisello di stallone me lo ricordo benissimo!!! il film non lo vedo da secoli, ma non so se avrei il coraggio di vederlo, voglio restare col ricordo del mito.
    ogni volta che penso/leggo/sento demolition man mi viene in mente in automatico quella truzzata di double team con van damme! è normale?

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  8. Frank, Double team è davvero una tamarrata terrificante!
    Quello sì, che non credo avrei il coraggio di rivederlo!

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  9. Over the top non l'ho ancora visto, ma leggiucchiando un po' la trama, mi pare abbastanza "straziante"... quindi, sì, forse hai ragione. ;)

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  10. Double Team è decisamente troppo tamarro :D

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  11. sei proprio uno stallone maniaco, dovresti andare in rehab. anche perché se stallone è l'attore più volte premiato e nominato a razzie awards un motivo alla fine ci sarà. che per caso non sia proprio uno dei migliori attori del mondo?? :D

    detto questo, demolition man è uno dei miei stalloni preferiti, pur lungi dall'essere un buon film.. e con questo credo di aver detto tutto

    anzi, no! se dredd è stato sottovalutato pure qua una ragione ci sarà: è inguardabile!!

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  12. Dimmi la verità, leggendo questa notizia, ora, sarai un po' più contento vero?? http://www.funweek.it/cinema/la-figlia-di-un-produttore-gli-rompe-loscar-vinto.php

    :)

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  13. Cannibale, Stallone è un genio incompreso dell'acting! Dove lo trovi un altro labbro sofferente come il suo!? ;)

    Il fatto che Demolition man sia uno dei tuoi Sly preferiti denota che siamo sempre i soliti antagonisti, e ti prometto che a breve rivedrò Dredd e scriverò un post esaltante anche solo per darti contro! ;)

    Pesa, la notizia mi ha aperto il cuore.
    I bambini, a volte, sono avanti anni luce rispetto agli adulti.
    L'unica differenza è che io, la statuetta, l'avrei spaccata nella testa di ogni responsabile della creazione de Il discorso del re! ;)

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  14. non sottovalutate double team (non lo vedo da anni), ma potrebbe essere uno dei film più comici degli ultimi 20 anni!
    e con questa affermazione mi gioco quel che resta della mia reputazione

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  15. Frank, ho proprio paura di vederlo. Davvero. Molto più di qualsiasi altro Van Damme. Forse. ;)

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  17. ti dirò questo per me è uno dei migliori film di Sly, la trama è assolutamente geniale e il duo Sly/Snipes e soprattutto le 3 conchigliette sono stupendi XD

    ne parlai anche io

    http://fabiobraccioni.blogspot.it/2013/07/demolition-man.html

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    1. Senza dubbio è divertente, ma prima di arrivare ad essere incluso tra i migliori con Sly ce ne vuole! ;)

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    2. boh a me è uno di quelli che più amo, non so spiegare perchè, ma mi piace troppo, e poi è diretto da un italiano il che non può che farmi piacere

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    3. Posso capirti, anche se sono decisamente più legato agli Sly anni ottanta!

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