Regia: Robert Schwentke
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 96'
Durata: 96'
La trama (con parole mie): Nick, poliziotto non proprio pulito di Boston recentemente passato a miglior vita per mano del suo ancora più sporco collega Hayes, viene reclutato per entrare a far parte del R. I. P. D., dipartimento di agenti con il compito di stanare nell'Aldiquà quelle anime fuggite al Giudizio eterno.
Affiancato al ruvido cowboy Roy, l'ex sbirro si ritroverà ad imparare in fretta le regole della sua nuova condizione in tempo per sventare un piano dei fuggitivi che avrebbe il compito di aprire un varco che riporterebbe sulla Terra i morti: inaspettatamente, a capo di questo progetto apocalittico ed oscuro Nick ritroverà il responsabile del suo trapasso.
A volte capita - spesso, fortunatamente per noi comuni mortali costretti a fare fronte quotidianamente alle menate della vita - di incontrare titoli assolutamente senza pretese - e senza particolari qualità - in grado di sollevarci dalla briga del pensiero regalando ai neuroni - pochi o tanti che siano - un intervallo dalla loro attività.
E' il caso di Poliziotti dall'Aldilà, pellicola firmata dallo stesso Robert Schwentke di Red che vede protagonisti il cane maledetto Ryan Reynolds ed il coriaceo fordiano Jeff Bridges, che per noi vecchi lupi di mare è sempre un piacere vedere nel ruolo del cowboy tutto d'un pezzo: il film in se non dice certo nulla di nuovo, e rappresenta il tipico giocattolone nato ad uso e consumo del 3D come molti altri blockbuster usciti negli ultimi anni, e mantiene l'impronta quasi ludica di Men in black richiamando il ben più interessante Sospesi nel tempo, che ancora oggi molti finiscono per snobbare - sbagliando di grosso, direi -.
Eppure, nonostante si tratti praticamente di una robetta da nulla, il titolo funziona, distrae, diverte - grazie anche e soprattutto agli scambi da piena amicizia virile tra i due protagonisti - e non si fa affatto volere male per l'ora e mezza di durata, finendo per assumere pienamente e senza mire più alte le vesti di intrattenimento senza alcun impegno: a volte si ha bisogno anche di pellicole così, buone per il pomeriggio del giorno di riposo o da accompagnare ad una visione distratta, dai temi ormai triti e ritriti ma presentati con la giusta dose di panesalamismo che da queste parti guadagna sempre punti.
Chiarito tutto questo, onestamente consiglierei la visione di R.I.P.D. in lingua originale principalmente per l'ottimo lavoro svolto sulla pronuncia di Bridges, che seppur guidato dal portafoglio verso un'operazione di questo tipo - al pari di Kevin Bacon - mostra una professionalità ed una voglia di divertirsi notevoli - decisamente più di Kevin Bacon -: per il resto aspettatevi tutto quello che probabilmente già avrete finito per aspettarvi guardando il trailer, ovvero una baracconata con effetti che paiono un ibrido tra il digitale e l'analogico molto fumettosa con i due eroi spesso e volentieri intenti ad agire fuori dagli schemi e dalle regole, il classico cattivo senza possibilità di redenzione, la damigella in pericolo, un cocktail tra vendetta, sovrannaturale, amore e humour ed il gioco è fatto.
Senza dubbio agli occhi dei puristi del Cinema o agli amanti delle sole visioni d'autore un titolo come questo assumerà le sembianze di una sorta di aborto della settima arte, robaccia buona per le masse pronte a prendere d'assalto i centi commerciali nel week end, eppure anche film di questo tipo hanno la loro dignità, se pronti a prendersi il ruolo giusto nel gioco: e senza dubbio, R.I.P.D. riesce in quest'impresa senza farsi troppi problemi, azzeccando un paio di trovate decisamente divertenti - la percezione fisica che i viventi hanno dei poliziotti venuti dall'altro mondo su tutte - e girando ad una velocità sostenuta, come è giusto che sia per tutto quello che vuole arrivare ad essere considerato la sacrosanta ricreazione quotidiana, neanche fossimo tornati ai tempi della scuola.
E' il caso di Poliziotti dall'Aldilà, pellicola firmata dallo stesso Robert Schwentke di Red che vede protagonisti il cane maledetto Ryan Reynolds ed il coriaceo fordiano Jeff Bridges, che per noi vecchi lupi di mare è sempre un piacere vedere nel ruolo del cowboy tutto d'un pezzo: il film in se non dice certo nulla di nuovo, e rappresenta il tipico giocattolone nato ad uso e consumo del 3D come molti altri blockbuster usciti negli ultimi anni, e mantiene l'impronta quasi ludica di Men in black richiamando il ben più interessante Sospesi nel tempo, che ancora oggi molti finiscono per snobbare - sbagliando di grosso, direi -.
Eppure, nonostante si tratti praticamente di una robetta da nulla, il titolo funziona, distrae, diverte - grazie anche e soprattutto agli scambi da piena amicizia virile tra i due protagonisti - e non si fa affatto volere male per l'ora e mezza di durata, finendo per assumere pienamente e senza mire più alte le vesti di intrattenimento senza alcun impegno: a volte si ha bisogno anche di pellicole così, buone per il pomeriggio del giorno di riposo o da accompagnare ad una visione distratta, dai temi ormai triti e ritriti ma presentati con la giusta dose di panesalamismo che da queste parti guadagna sempre punti.
Chiarito tutto questo, onestamente consiglierei la visione di R.I.P.D. in lingua originale principalmente per l'ottimo lavoro svolto sulla pronuncia di Bridges, che seppur guidato dal portafoglio verso un'operazione di questo tipo - al pari di Kevin Bacon - mostra una professionalità ed una voglia di divertirsi notevoli - decisamente più di Kevin Bacon -: per il resto aspettatevi tutto quello che probabilmente già avrete finito per aspettarvi guardando il trailer, ovvero una baracconata con effetti che paiono un ibrido tra il digitale e l'analogico molto fumettosa con i due eroi spesso e volentieri intenti ad agire fuori dagli schemi e dalle regole, il classico cattivo senza possibilità di redenzione, la damigella in pericolo, un cocktail tra vendetta, sovrannaturale, amore e humour ed il gioco è fatto.
Senza dubbio agli occhi dei puristi del Cinema o agli amanti delle sole visioni d'autore un titolo come questo assumerà le sembianze di una sorta di aborto della settima arte, robaccia buona per le masse pronte a prendere d'assalto i centi commerciali nel week end, eppure anche film di questo tipo hanno la loro dignità, se pronti a prendersi il ruolo giusto nel gioco: e senza dubbio, R.I.P.D. riesce in quest'impresa senza farsi troppi problemi, azzeccando un paio di trovate decisamente divertenti - la percezione fisica che i viventi hanno dei poliziotti venuti dall'altro mondo su tutte - e girando ad una velocità sostenuta, come è giusto che sia per tutto quello che vuole arrivare ad essere considerato la sacrosanta ricreazione quotidiana, neanche fossimo tornati ai tempi della scuola.
MrFord
"It's been a month or two since I was sleepin' with you
I'm comin' home again
I've been to east and west, but baby I like best
the road that leads to you."
I'm comin' home again
I've been to east and west, but baby I like best
the road that leads to you."
Kiss - "Comin' home" -
Nonostante io adori questo genere di stronzate, l'ho trovato davvero pessimo. Ma tanto proprio.
RispondiEliminaNon farai mica la parte del Cannibale! ;)
EliminaCerto, non è Sharknado, ma c'è di molto peggio!
e invece io a sorpresa non l'ho trovato così male, pur trattandosi di una robetta.
Eliminaperò mi è sembrato molto più in palla kevin bacon in versione cattivone di un imbolsitissimo jeff bridges...
Imbolsitissimo sarai tu, semmai! ;)
EliminaComunque mi stupisce che non ti abbia fatto schifo.
Kevin Bacon ha fatto le cose migliori come cattivone, secondo me.
EliminaEro e rimango un po' scettico, però. Non mi sono ancora ripreso dal pessimo Ryan Reynolds dell'inguardabile Lanterna Verde.
Reynolds è una pippa, su di lui fai bene ad essere scettico.
EliminaComunque rispetto a Lanterna verde questo è praticamente un filmone.
Come dice poison, come ho detto io già in altri commenti se proprio uno deve avere dei motivi per guardarlo devono essere questi, in ordine di importanza: Jeff Bridges e Kevin Bacon :)
RispondiEliminaEffettivamente il vecchio Jeff è sempre un buon motivo. :)
Eliminatotalmente d'accordo con te ;)
RispondiEliminaDel resto tra Expendables ci si capisce! :)
EliminaDimmi la serena verita': quanti M.I.B. Ci sono? 1,2, o 3?
RispondiEliminaTre. Serenissimamente.
EliminaMinchia. Allora farò come Frank , qui sotto.
EliminaE fai più che bene!
EliminaHo già commentato dalla Poison, comunque: voglio vederlo, anche se non mi aspetto niente di che.
RispondiEliminaMi pare l'atteggiamento giusto per questo genere di film.
EliminaDalle mie parti non è uscito, ma gia dal trailer non mi diceva granchè, l'unico motivo per vederlo era la presenza di Jeff "drugo, o drughetto o drugantibus" Bridges XDXDXD
RispondiEliminaPS Reynolds sencondo me non è male, in Buried regge tutto il film da solo e se la cava bene in Blade 3 il suo Hannibal King mi faceva scompisciare dalle risate, a me come attore sta simpatico
Ricordo che Buried venne bottigliato selvaggiamente, quindi non conta! ;)
Eliminaazz come mai??? secondo me è un buon film di certo è diverso dal solito e il regista è riuscito a mantenere un buon livello di coinvolgimento/tensione per tutta la durata e non era facile essendo tutto il film ambientato dentro una bara e con un solo attore, il finale poi è devastante.
EliminaIo l'ho trovato davvero inutile. Devo anche averlo recensito qui nel blog.
EliminaMi è parso un'operazione di marketing e nient'altro.
due risate due me le ha strappate anche se sono pochine per il genere...e poi c'è sempre lo scimmione di Men in Black attaccato dietro la schiena...
RispondiEliminaSenza dubbio, ma tutto sommato è scivolato via tranquillo.
EliminaPensavo peggio.