lunedì 5 luglio 2010

Semifinali


Le semifinali: Man on wire

 
Dentro o fuori al quadrato.
Quando si arriva alla semifinale, è sempre più che lecito, ad un passo dalla vetta, sperare di vivere l'emozione unica della partita più importante, quella dove ti giochi tutto, in cui le lacrime sono più pesanti o la sbronza da festeggiamento totale.
Personalmente ricordo la mia prima esperienza in questo senso a Italia '90, quando una Nazionale mai così convincente - vincemmo tutte le partite fino, appunto, alla semifinale con l'Argentina - si vide privata della chance più ambita dai rigori, ipnotizzata dalla riserva terribile Goycochea.
Furono lacrime amarissime ed epiteti a non finire all'indirizzo dell'odiato Maradona, capitano dell'albiceleste.
Venne poi la gioia, sempre ai rigori, dell'Europeo 2000, quando Toldo s'improvvisò eroe e riuscì a pararne un numero enorme tra partita e sequenza orange dal dischetto.
Gioia destinata ad una breve durata, considerato che la malefica Francia ci punì in finale, dopo che la nostra panchina era già in piedi, pronta a festeggiare, pareggiando nel recupero prima di castigarci con il golden gol di Trezeguet.
Ai mondiali del 2006, invece, il festeggiamento si prolungò, e anzi, la semifinale con la Germania padrona di casa fu, a livello di calcio giocato, anche meglio della storica vittoria contro la Francia in quel di Berlino.
Reti inviolate nei novanta minuti, supplementari, miracolo di Grosso proprio quando ci si aspettavano i rigori e sigillo conclusivo di Del Piero su contropiede.
Ricordo ancora i telecronisti che gridavano "e adesso andiamo a Berlino!"
Quest'anno le cose sono diverse, e prima che la pelle d'oca lasci spazio alle lacrime, direi che è ora di analizzare quelle che saranno le due partite che definiranno la finalissima, ovviamente, cercando sempre di accostarle a qualche simpatica pellicola.

Uruguay - Olanda: The heat - La sfida

Sulla carta la meno entusiasmante delle due semifinali, questa partita potrebbe riservare, invece, sorprese ed emozioni.
Di fronte si troveranno due formazioni molto diverse - una tattica, fondata sulla squadra e la sua organizzazione, cha la Storia dalla sua e può contare su un allenatore dalla grande esperienza in campo internazionale e dalla notevole intelligenza, e l'altra che punta tutto sulla grande abilità dei suoi assi e sul talento di Wesley Snejider, uno di quei dieci da tempi andati -, che cercheranno di impostare la partita partendo dagli antipodi del calcio, sperando i primi di imbrigliare il talento dei secondi per prenderli sulla distanza e i secondi per colpire nei minuti iniziali, in modo da spianare la strada ad un eventuale goleada.
Il mio cuore dice forte Olanda, che vorrei vedere in finale giocarsi il suo primo titolo, ma la ragione e i numeri sono purtroppo dalla parte dell'Uruguay, che può puntare sull'effetto benefico dei suoi pur lontanissimi nel tempo due titoli e che ha di fronte una nazionale che nelle ultime dieci partite ha solo vinto. Pericolosissima statistica. Specie in questi ambiti.
Ad ogni modo, in ottima compagnia, mi gusterò la partita e fino all'ultimo tiferò arancione.

Germania - Spagna: I duellanti

Ed eccoci al piatto clou delle semifinali.
Replica della finalissima dell'ultimo Europeo - vinsero le furie rosse con un gol di Fernando Torres -, è la rappresentazione ideale di tutto il meglio di questo mondiale.
Si fronteggiano la squadra più compatta e in forma, che ha saputo fare tesoro dei giovani e ha sempre affrontato a viso aperto gli avversari - rifilando quattro pere a Inghilterra e Argentina, che non sono proprio Italia e Francia - e quella più tecnica e imprevedibile, capace di addomrmentare con interi quarti d'ora di passaggi prima di colpire dove fa più male, i due cannonieri per eccellenza del torneo - Miro Klose e David Villa - e due concetti ribaltati, rappresentati da una squadra dalla grande storia portatrice di un calcio modernissimo e di una ancora poco blasonata ma capace di esprimere un gioco superclassico.
So già che sarò in piedi ad applaudire quella che, con ogni probabilità, sarà la partita più bella di Sudafrica 2010, che designerà la più probabile trionfatrice della finale.
Anche qui, come per Uruguay-Olanda, cuore e ragione divergono: ogni battito è dalla parte delle furie rosse, che farebbero uno splendido paio con gli orange per una finale con due squadre ancora mai salite sul tetto del mondo, ma la ragione non può non ammettere che questa Germania è la più forte dai tempi di Matthaus, ed è senza dubbio la favorita numero uno al sollevamento della coppa.
Staremo a vedere. Io, comunque, vedo rosso e carico, da buon latino.
Viva Espana!

"Rise to the challenge,
time is a ticking, so you'd better start linking,
energies surging, vision is blurring."
MrFord

2 commenti:

  1. Spagna-Olanda. La Germania se lo merita ed è simpatica, ma La rossa e L'arancio non hanno mai vinto e sarebbe bella una disputa in cui ci si giochi veramente il tutto per tutto. Il posto d'onore. La memoria nei secoli!

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  2. Olanda Spagna, la mia finale.
    Due squadroni che non hanno mai concluso.
    Una possibilità per entrare nella storia.
    E i diavoli rossi a lottare contro i mulini a vento.
    Ma l'importante è guardarla insieme

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