Produzione: Fox
Origine: Italia
Anno: 2007
Episodi: 14
La trama (con parole mie): siamo sul set della fiction "Gli occhi del cuore 2", terribile prodotto televisivo che vede alla regia Renè Ferretti - spinto verso il piccolo schermo dai soldi e fortemente legato al suo pesce rosso Boris - guidare le due improbabili star Stanis La Rochelle e Corrina Negri verso nuovi - e pessimi - orizzonti artistici, sostenuto da un cast eterogeneo quanto surreale.
Dall'efficente assistente alla regia Arianna allo stagista Alessandro, passando attraverso il capo elettricista Biascica e il direttore della fotografia Duccio Patanè, scopriamo tutto il marcio delle produzioni nostrane tutte storie scritte a caso da autori che pensano solo al denaro sfruttando l'ignoranza dello spettatore medio - gli impagabili sceneggiatori - e costruite "alla cazzo di cane".
Ricordo quando, non molto tempo fa, in casa Ford ci divertimmo come matti nel corso della visione di Boris - Il film, giunto sul grande schermo a seguito del successo clamoroso dell'omonima serie.
Rimproverato un pò da tutti per non averla mai seguita, sono tornato sui miei passi pronto ad affrontare la prima stagione delle (dis)avventure di Renè Ferretti e soci, alle prese con la realizzazione di una fiction nel peggior stile italiano, di quelle che normalmente evito come la peste le rare volte in cui mi capita di fare zapping in tv, normalmente seguitissime ed amate dal pubblico italiota tradizionale - o tradizionalista? -: Gli occhi del cuore 2.
Avventurandomi sul set di questa "meraviglia" ho ritrovato le atmosfere surreali e grottesche conosciute grazie al lungometraggio, amplificate da una presenza ben maggiore dell'ormai mio idolo Stanis, un personaggio agghiacciante - nel senso fantozziano del termine - che ho potuto quasi rendere reale grazie alle esperienze sul campo di Julez, che ai tempi del Teatro fece qualche comparsata in fiction dello stesso livello di questa - che, ovviamente, furono veri e propri trionfi di pubblico - e in più di un'occasione ha confermato - pur con le dovute, ma neppure eccessive, esagerazioni del caso - lo stile di personaggi come quello del divo de Gli occhi del cuore 2.
Rimproverato un pò da tutti per non averla mai seguita, sono tornato sui miei passi pronto ad affrontare la prima stagione delle (dis)avventure di Renè Ferretti e soci, alle prese con la realizzazione di una fiction nel peggior stile italiano, di quelle che normalmente evito come la peste le rare volte in cui mi capita di fare zapping in tv, normalmente seguitissime ed amate dal pubblico italiota tradizionale - o tradizionalista? -: Gli occhi del cuore 2.
Avventurandomi sul set di questa "meraviglia" ho ritrovato le atmosfere surreali e grottesche conosciute grazie al lungometraggio, amplificate da una presenza ben maggiore dell'ormai mio idolo Stanis, un personaggio agghiacciante - nel senso fantozziano del termine - che ho potuto quasi rendere reale grazie alle esperienze sul campo di Julez, che ai tempi del Teatro fece qualche comparsata in fiction dello stesso livello di questa - che, ovviamente, furono veri e propri trionfi di pubblico - e in più di un'occasione ha confermato - pur con le dovute, ma neppure eccessive, esagerazioni del caso - lo stile di personaggi come quello del divo de Gli occhi del cuore 2.
Quello che, indicazioni e dritte "dall'interno" a parte, è certo, è che Boris rappresenta non solo una nuova frontiera per le produzioni televisive nostrane, ma addirittura, con Romanzo criminale, il miglior prodotto pensato per il piccolo schermo made in Italy degli ultimi anni: la satira applicata a quella che, di fatto, è una delle istituzioni delle case degli italiani è pungente ed acuta, oltre che incredibilmente divertente, ed i personaggi che la popolano, dal primo all'ultimo, risultano talmente pacchiani da essere irresistibili.
Oltre al già citato - ed idolo totale - Stanis spiccano il regista Renè Ferretti - un ottimo Francesco Pannofino - ed il direttore della fotografia cocainomane Duccio Patanè, anche se dal primo all'ultimo i membri del cast sanno farsi valere anche quando a disposizione hanno uno spazio minore.
Molti gli ospiti speciali, da Roberto Herlitzka a Valerio Mastandrea, tutti pronti a prendere parte allo scherzo - che poi tanto scherzo non è - e a sfoderare anche una discreta dose di autoironia nel giocare con i loro ruoli: non mancano i risvolti di quasi attualità - le raccomandazioni, le mogli dei senatori, i tormentoni - ed i momenti così trash da risultare memorabili - su tutti, l'episodio legato a Martellone, che già con il lungometraggio era immediatamente diventato un cult con i suoi "e 'sti cazzi!" e "bbbusciodeculo!" -, giusto per non farsi mancare nulla e godersi, nonostante il breve minutaggio, ogni episodio dall'inizio alla fine, consci che ci sarà sempre un Biascica pronto a tirare fuori la tamarrata o l'ultimo degli stagisti al posto giusto per essere trattato rigorosamente a pesci in faccia.
Una serie così fresca, insomma, da poter quasi pensare che potrebbe essere addirittura esportata - non in Grecia, magari, giusto per citare Gli occhi del cuore 2 -, allo stesso tempo "profondamente italiana" nel senso che non piacerebbe per nulla al buon, vecchio Stanis, che è abituato ad interpretazioni e livelli "decisamente anglosassoni": se invece di essere invasi dalle Elisa di Rivombrosa ed affini avessimo più prodotti di questo tipo, forse riusciremmo a farci prendere un pò più sul serio dei tedeschi e dei loro agghiaccianti telefilm polizieschi.
O forse è proprio grazie alle Cinzia T. H. Torrini e al nostro panorama legato alla fiction che una serie come Boris ha potuto vedere la luce, e giocare su tutti i nostri limit.
O forse, semplicemente, c'è sempre bisogno di una bella smarmellatona, e di un'inquadratura fatta alla cazzo di cane.
MrFord
Oltre al già citato - ed idolo totale - Stanis spiccano il regista Renè Ferretti - un ottimo Francesco Pannofino - ed il direttore della fotografia cocainomane Duccio Patanè, anche se dal primo all'ultimo i membri del cast sanno farsi valere anche quando a disposizione hanno uno spazio minore.
Molti gli ospiti speciali, da Roberto Herlitzka a Valerio Mastandrea, tutti pronti a prendere parte allo scherzo - che poi tanto scherzo non è - e a sfoderare anche una discreta dose di autoironia nel giocare con i loro ruoli: non mancano i risvolti di quasi attualità - le raccomandazioni, le mogli dei senatori, i tormentoni - ed i momenti così trash da risultare memorabili - su tutti, l'episodio legato a Martellone, che già con il lungometraggio era immediatamente diventato un cult con i suoi "e 'sti cazzi!" e "bbbusciodeculo!" -, giusto per non farsi mancare nulla e godersi, nonostante il breve minutaggio, ogni episodio dall'inizio alla fine, consci che ci sarà sempre un Biascica pronto a tirare fuori la tamarrata o l'ultimo degli stagisti al posto giusto per essere trattato rigorosamente a pesci in faccia.
Una serie così fresca, insomma, da poter quasi pensare che potrebbe essere addirittura esportata - non in Grecia, magari, giusto per citare Gli occhi del cuore 2 -, allo stesso tempo "profondamente italiana" nel senso che non piacerebbe per nulla al buon, vecchio Stanis, che è abituato ad interpretazioni e livelli "decisamente anglosassoni": se invece di essere invasi dalle Elisa di Rivombrosa ed affini avessimo più prodotti di questo tipo, forse riusciremmo a farci prendere un pò più sul serio dei tedeschi e dei loro agghiaccianti telefilm polizieschi.
O forse è proprio grazie alle Cinzia T. H. Torrini e al nostro panorama legato alla fiction che una serie come Boris ha potuto vedere la luce, e giocare su tutti i nostri limit.
O forse, semplicemente, c'è sempre bisogno di una bella smarmellatona, e di un'inquadratura fatta alla cazzo di cane.
MrFord
"Userò gli occhi del cuore,
per capire i tuoi segreti,
per capire cosa pensi,
nei tuoi primi piani intensi,
nei tuoi piani americani
così intensi e così italiani,
fatti un po' così a cazzo di cane."
per capire i tuoi segreti,
per capire cosa pensi,
nei tuoi primi piani intensi,
nei tuoi piani americani
così intensi e così italiani,
fatti un po' così a cazzo di cane."
Questa è una dimostrazione, che volendo, in Italia riusciamo a fare ancora roba valida, come con Romanzo Criminale.
RispondiEliminatutto giusto, ford. ma mi sa che hai dimenticato di aggiungere quei sei o sette bicchieri, lassù.
RispondiEliminala prima stagione l'avevo seguita anch'io: mitica
RispondiEliminapoi alla seconda l'ho un po' persa di vista, più che altro perché ci sono troppe serie da seguire.
per l'italia rimane un prodotto quasi fantascientifico...
e per una volta tanto tu non hai espresso un giudizio alla cazzo di cane ahahah :)
Harmonica, meno male che ci sono Boris e Romanzo, altrimenti qui saremmo davvero sommersi dalle cose fatte alla cazzo di cane! ;)
RispondiEliminaCiku, bentornata da queste parti!
Guarda che due bicchieri e mezzo, per l'Italia, sono quasi un miracolo! :)
Cannibale, sono incredibilmente d'accordo con te: nel panorama nostrano è quasi fantascienza che esista una serie così.
Certo, però, anche tu che la molli!?!?
Ti meriti di subire tutti i tormentoni di Martellone! ;)
Che nostalgia...ricordo quanto mi divertivo a vedere questa serie...peraltro mi sono bruciata tutte le stagioni in pochissimo tempo, una puntata dietro l'altra...irresistibile...René the best ovviamente...effettivamente una serie che per il panorama italiano è più un alieno che altro...ma meno male, dico io! :-D
RispondiEliminaBuon proseguimento!
grandissima la prima stagione, mi ha fatto completamente innamorare della serie.
RispondiEliminale battute di Stanis sono una cosa immensa :))
Questa è una serie che mi sono ripromessa di vedere, devo solo trovare il tempo tra le mille cose da fare!!! :)
RispondiEliminaah ford, nel mio post dedicato a steve jobs di oggi ho inserito un finto spot che ti cita scherzosamente:
RispondiEliminaenjoy! ;)
(ma non ho intenzione di pagarti i diritti d'autore per lo sfruttamento del tuo nome)
http://pensiericannibali.blogspot.com/2011/12/steve-jobs-man-of-year-2011-n-4.html
Il film mi è piaciuto, come sai. La serie non credo che troverò mai tempo x guardarla!
RispondiEliminaStrawberry, io sto resistendo in modo da godermi le tre stagioni con calma!
RispondiEliminaEinzige, Stanis è un mito. Tutti gli altri sono decisamente troppo italiani! ;)
Melinda, recuperala: vale davvero la visione!
Cannibale, sono andato a vederlo solo ora.
Devo riconoscere che stavolta mi hai davvero divertito, tanto che non ti citerò per aver usato il mio nome senza comunicarmelo in anticipo! ;)
Perso, secondo me dovresti recuperarla: è davvero uno spasso!
proprio perchè è una serie miracolosa merita più fiducia e più bicchieri, io credo.
RispondiEliminaapri. apri tutto!
Ciku, se io apro però tu mi devi fare una smarmellata come si deve! ;)
RispondiEliminaconcordo, un prodotto televisivo talmente riuscito da non sembrare nemmeno italiano. Adoro il suo stile grottesco e romanesco-tamarro :)
RispondiEliminaMargherita, pure io.
RispondiEliminaBbbbbbbusciodeculooooo! ;)
L'altra sera l'ho visto per la prima volta ma ero troppo stanco per capirci qualche cosa. Intanto però ho capito che non è una serie americana (o tedesca) su un ex del KGB cosa di cui ero abbastanza convinto. Forse ho bisogno di una vacanza.
RispondiEliminaGae, secondo me se ci riprovi un giorno che sei bello riposato te la godi alla grande. ;)
RispondiEliminaPuro amore! Amo questa serie e anche le due a seguire. Ironia della sorte, tutti quelli a cui l'ho consigliata l'hanno interrotta perché a loro dire "Non fa abbastanza ridere", o manco l'hanno iniziata "Perché è italiana".
RispondiEliminaPS: dato che lo citi, te faccio morì... io ho 'lavorato' con lo sceneggiatore di "Romanzo criminale" U.U
Questa serie è una vera ficata, un supercult di casa Ford!
EliminaE sai che ti dico? Io avrei volentieri lavorato alla sceneggiatura di Romanzo criminale! ;)
Una ficata, certo. La seconda serie l'ho vista tutta in una giornata... follia!
EliminaBeh se vuoi glielo faccio sapere :)
Se Romanzo criminale non fosse già finita, volentieri! ;)
EliminaLa prima e la seconda serie fantastiche,peccato il crollo verticale della terza.
RispondiElimina"Dài dài dài!Portiamola a casa!"
Serie mitica, tra le migliori mai prodotte in Italia: e ti dirò, a me è piaciuta moltissimo anche la terza serie!
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