martedì 18 novembre 2014

Interstellar

Regia: Christopher Nolan
Origine: USA, UK
Anno: 2014
Durata: 169'





La trama (con parole mie): siamo in un futuro prossimo in cui la Terra, in ginocchio a seguito di cambiamenti climatici, vive una profonda crisi legata alle risorse alimentari. Cooper, un ex pilota vedovo diventato agricoltore che vive con i figli Tom e Murph, è convinto dal professor Brand, uno studioso alla ricerca di una soluzione che possa permettere all'umanità di scoprire un'alternativa di vita su un altro pianeta, a prendere parte ad una missione potenzialmente senza un termine che porterà l'equipaggio della nave dallo stesso Cooper condotta attraverso un wormhole vicino a Saturno dall'altra parte dell'universo, sulle tracce di un gruppo di scienziati partiti anni prima alla ricerca di risorse naturali su dodici corpi celesti diversi.
Separatosi a malincuore dalla famiglia, Cooper accetta nella speranza non solo di salvare l'umanità, ma anche di poter tornare a riabbracciare i suoi figli: riuscirà, insieme al suo equipaggio - compresa la figlia dello stesso Brand - ad attraversare Spazio e Tempo riuscendo nell'impresa?






 
Fin da bambino, per quanto negli anni delle superiori non sia certo stato una cima in fisica, l'astronomia ha rappresentato una delle mie più grandi passioni: ricordo ancora - e conservo gelosamente - "Il libro dell'astronomia", tomo di notevoli dimensioni regalatomi per Natale da mia zia quando avevo sette anni all'interno del quale si parlava ancora dell'esplorazione del Sistema Solare grazie alle sonde Voyager, forse le prime ad aver compiuto servizi completi sui pianeti esterni - per intenderci, tutto quello che si può trovare oltre Marte e la fascia degli asteroidi -, quando ancora Plutone non era stato "degradato" a semplice corpo celeste e probabilmente non si aveva idea di cosa fosse un quasar.
Ad alimentare questa passione "spaziale" del sottoscritto fu senza dubbio lo spirito al centro di una discussione tra Cooper ed uno degli scienziati al suo fianco nel corso della missione di salvataggio del mondo, ovvero quello che supera il concetto di studioso e libera l'ispirazione dell'esploratore: fondamentalmente, la scoperta dello spazio profondo e dei suoi silenzi infiniti non è altro che una versione clamorosamente più grande di quello che rappresentò la conquista degli oceani, e l'epoca dei grandi viaggi e dei loro protagonisti, da Magellano a Colombo. 
Seguendo questa linea di pensiero, il lavoro di Christopher Nolan con Interstellar è uno dei più emozionanti, sentiti e visivamente impressionanti che la sci-fi ricordi negli ultimi decenni, un viaggio prima di tutto emozionale e sentimentale che, di fatto, paragona le montagne russe del cuore all'idea di qualcosa di così grande da non poter essere neppure immaginato, l'Universo: un luogo all'interno del quale esistono fenomeni in grado di piegare addirittura il Tempo giungendo ben oltre quella che è la nostra comprensione attuale, e che a volte regalano brividi unici - i già citati quasar, ammassi di stelle pulsanti ai confini del cosmo, riescono a produrre una luce così intensa da essere visibili anche ai nostri telescopi, posti a miliardi di anni luce da loro, permettendo alle singole particelle di viaggiare e giungere a noi dopo un intervallo di tempo che ha avuto inizio quando ancora il Sistema Solare doveva ancora in qualche modo essere immaginato - che neppure la più sfrenata immaginazione visiva e cinematografica potrà mai rendere.
Ma Interstellar non è soltanto questo: è anche un comparto tecnico spaventoso, momenti di impatto enorme - dalle onde gigantesche al Gargantua, passando per Saturno -, mai come prima l'espressione della volontà di quello che, ad oggi, è forse l'erede principale insieme a J. J. Abrams dello Spielberg dei bei tempi, di trovare un punto d'incontro tra autorialità e Cinema popolare, nella speranza di concedere qualcosa ad entrambi e di conseguenza a se stesso.
Ed è un'opera a tratti troppo prolissa e derivativa - inevitabili i riferimenti a Contact, Signs, Inception, Europa Report, Solaris, Stargate e soprattutto l'inarrivabile 2001 -, in grado di regalare momenti di grande impatto emotivo e subito dopo incappare in scivoloni al limite del buonismo hollywoodiano più sfrenato - il confronto finale tra Murph e suo padre -, non sempre limpida a livello di script - ma, con un argomento di questo calibro a livello scientifico, è da mettere in conto - e solo parzialmente convincente a livello di casting - sprecati la Chastain e Affleck, compitino da sei politico per Caine e Lightow, fuori ruolo Damon ed il solo, ormai onnipresente McConaughey a tenere sulle spalle la baracca -.
Come prendere, dunque, Interstellar, attesissimo e celebratissimo ritorno di Christopher Nolan sul grande schermo?
Non come il Capolavoro che, personalmente, ancora attendo dal cineasta inglese, ma neppure come qualcosa di fallimentare o sbagliato.
Ci troviamo di fronte ad un grande prodotto realizzato da un professionista unico e di talento che, da buon illusionista, questa volta non è semplicemente stato in grado di lasciare a bocca aperta con un "prestigio" mozzafiato, quanto, più che altro, con un inganno costruito alla grande.
Eppure, lo spirito che anima questa pellicola ha qualcosa di grande, capace di lasciare non tanto a bocca aperta, quanto a cuore spalancato: è il sapore delle epopee e dei viaggi, lo spirito degli esploratori e dei naviganti, quel "non andarsene docili", "l'amore che muove il sole e le altre stelle", e che soprattutto muove noi, piccoli ed insignificanti esseri al cospetto di un Universo che sarà sempre così enorme anche solo da immaginare da risultare irresistibile e magico.
Perchè il brivido della conquista cresce esponenzialmente tanto più la conquista stessa appare fuori dalla nostra portata.
E l'Universo è ancora fuori dalla portata di Christopher Nolan.
Ma vi assicuro che vederlo tentare è stato come riprendere tra le mani il mio libro dell'astronomia e tornare ai tempi in cui, a sei o sette anni, sognavo un giorno di viaggiare tra quei mondi lontanissimi.
Il Tempo che si piega.
Ci riporta ad essere bambini per tornare al futuro.
E in quasi tre ore di spettacolo sentire il miracolo ed assaggiare la caduta.
La relatività del Tempo - sempre lui - e l'assolutezza della Gravità.
E non c'è Gravità con attrazione più forte dell'amore.
 
 
 
MrFord
 
 
 
"Parlami dell' esistenza di mondi lontanissimi
di civiltà sepolte di continenti alla deriva.
Parlami dell'amore che si fà in mezzo agli uomini
di viaggiatori anomali in territori mistici...di più.
Seguimmo per istinto le scie delle Comete
come Avanguardie di un altro sistema solare."
Franco Battiato - "No time no space" -
 
 
 
 

38 commenti:

  1. Direi che ci siamo quasi fotocopiati i pareri. Alla fine buonissimo film (ne avessimo uno al mese, di pellicole tali!) ma lontanissimo anni luce dal capolavoro detto da molti.
    E mitica la citazione al buon Battiato!

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    1. Ho pensato a quella citazione praticamente dal primo quarto d'ora del film. ;)

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  2. James, non ho letto la recensione.
    ho troppo paura di spoiler.
    ma c'è Cristopher Nolan, poi ho visto 2 bicchieri e mezzo...
    più che sufficiente per validare una visione

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    1. Non ho spoilerato praticamente nulla, tranquillo.
      Comunque, una visione la merita senza dubbio.

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  3. "l'amore che muove il sole e le altre stelle" splendida ed adattissima cita, ma anche impietosa e crudele...tirando fuori uno scrittore intelligente sembra quasi, e giustamente, che vuoi perculare la scrittura scema, ovvia e lacunosa dei Nolani...Perche' diciamocelo...tutto molto bello, ma scritto davverodavvero coi piedini. :P ;)

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    1. Beh, scritto con i piedini mi pare esagerato: anche perchè se così fosse, si dovrebbe cancellare più o meno il novanta per cento delle sceneggiature che arrivano fino ai film in sala! ;)

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    2. Dunque sei più radical di Peppa Kid! ;)

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    3. ..E piu' tamarro di te ;))

      "La strada degli eccessi porta al palazzo della saggezza" ;)

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    4. Se lo legge gli viene un infarto! ;)

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  4. Tre ore è una durata monumentale...conto comunque di vederlo perchè sono superaffascinata dalla storia,e Matthew dopo Dallas buyers club mi ha veramente conquistata anche come attore e non solo come "bel ganzo da commedia romantica".Forse lo spezzerò in due serate,in ogni caso ripasserò a raccontarti che ne penso!!!

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    1. Spezzare in due un film è sempre un delitto, quindi fossi in te mi armerei di pazienza e resistenza e mi ci tufferei a capofitto, magari un pomeriggio, per evitare la stanchezza del dopo lavoro! ;)

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  5. hai dimenticato di citare Incontri ravvicinati, ché nella parte iniziale qualcosa c'è... ;) detto ciò, come hai ben scritto, emozioni battono imperfezioni un bel po' a zero

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    1. Effettivamente hai ragione, ma in un film così derivativo si trovano sempre riferimenti nuovi! ;)

      Comunque, concordo: emozioni decisamente più importanti della parte razionale e scientifica.

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  6. Imperfetto, come tutti i film di Nolan, certo, ma un tripudio al cinema come non se ne vedevano da tantissimo tempo. A me è piaciuto un sacco.

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    1. E' piaciuto molto anche a me, ma siamo ben lontani dal filmone che mi sarei aspettato da uno con le potenzialità di Nolan.

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  7. Bello il paragone tra lo spazio e l'oceano... anche io tutto sommato sono uscito soddisfatto, qualcosina nel finale non mi ha convinto e, come tutti i film di Nolan, sarebbe meglio guardarlo una 2 volta ma avercene di film così....
    ah e poi finalmente delle immagini nello spazio in silenzio assoluto

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    1. Sicuramente anche io lo rivedrò quando uscirà in bluray, ma avrei voluto davvero trovarmi di fronte ad uno dei film dell'anno, lo ammetto.
      Comunque, grande goduria ugualmente.

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  8. da me ho scritto che ho trovato il film "non lineare", cosa che per me è necessaria in un film di fantascienza. che poi, attento, io sono un nolaniano (inception l'avrò visto cinque volte). e non ti dico neanche che sia un brutto film, anzi. ma non è un capolavoro. e ti dirò: per me Nolan ha dato il suo massimo. quel capolavoro che aspetti non arriverà mai.

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    1. Io spero invece che prima o poi possa arrivare, e che non sia lineare neanche per sbaglio.
      Per il momento, mi godo il massimo che Nolan può dare ora.

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  9. Interessantissimo punto di vista. Mi piace sempre capire cosa le altre persone vedono diversamente da me.
    Comunque la caduta è inevitabile, anche per Ulisse dopo le colonne d'Ercole, non possiamo pretendere di più da Nolan!

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    1. Ottima riflessione, questa sui punti di vista differenti. Sono assolutamente d'accordo.
      Per quanto riguarda le cadute, invece, sono convinto servano quasi più delle risalite: e speriamo serva anche a Nolan.

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  10. Un buon prodotto ma niente più, soprattutto per chi non è granché appassionato di fantascienza o viaggi nello spazio, come la sottoscritta. Io il capolavoro di Nolan devo ancora vederlo :P

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    1. Lo attendo anche io, questo Capolavoro. ;)
      Nell'attesa, comunque, tentativi come questo non mi dispiacciono affatto!

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  11. a me è piaciuto tanto forduccio, se vuoi http://lafabricadeisogni.blogspot.it/2014/11/interstellar.html qui c'è la mia rece, lo so l'ho scritta in maniera fin troppo appassionata, ma è quello che mi ha fatto sentire durante la visione :D

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    1. Per un film appassionato occorrono sempre recensioni appassionate. Va bene così! :)

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  12. Mi è piaciuto...
    Ma sto nella fase "lo devo assimilare e capire quanto mi piace"..

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    1. Posso capire. In fondo, come ha scritto Dembo poco sopra, i film di Nolan andrebbero rivisti almeno un paio di volte.

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  13. sul film possiamo anche pensarla in maniera simile, però mi rincuora il tuo amore per l'astronomia, che io invece detesto. come anche tutte le altre pallosissime cose scientifiche... :)

    così come per il film frank, anche questa volta siamo arrivati alle stesse conclusioni, ma partendo da punti molto differenti e con viaggi altrettanto differenti.
    a questo punto, se ci mandassero nello spazio a cercare un pianeta che rappresenti un'alternativa alla terra, credo finiremmo per scegliere lo stesso. ma per ragioni del tutto opposte.

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    1. Io temo più il fatto che potremmo, in quel caso, trovarci insieme sullo stesso pianeta, magari isolati dal resto degli esseri umani! ;)

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  14. A me Nolan piace ed i suoi film si guardano! Punto. E sono talmente stufo di film per bambini che figurati se non lo trovo, anche questo, eccellente ;)

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    1. Senza dubbio, dopo una serie infinita di film per bambini, questo ti apparirà come un'epopea clamorosa.
      E Nolan è sempre Nolan.

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    2. Torno per dirti che confermo la tua analisi. Però non mi sono addormentato e a distanza di giorni ancora mi tornano in mente alcuni passaggi. Insomma, non sarà il miglior Nolan, ma è comunque sopra la media.

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    3. Senza dubbio, Gae. Ma forse, da Nolan, ci si poteva aspettare anche di più.

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  15. Mi è piaciuto quel tuo "vederlo tentare...", io credo che alla base ci sia questo, tentare laddove nessuno oserebbe, oppure osando fallirebbe completamente.
    Io trovo che Interstellar sia il film più coraggioso di Nolan, e mi piace valutare ciò che vedo secondo quel che mi lascia dentro. E Nolan fino ad ora non ha mai deluso le mie aspettative. ;-)

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    1. Mi ero perso il commento, sorry!
      Capisco bene quello che intendi, e dalla tua recensione si intuiva: eppure, nonostante si tratti di una cosa molto bella da vedere e coinvolgente, credo ancora che Nolan avrebbe potuto fare di più.

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  16. Per me è un film potente, ambizioso ed epico. Ci saranno pure i buchi di sceneggiatura, passaggi poco chiari, ma sinceramente questa volta non me ne frega nulla, mi sono goduto le emozioni che Nolan è stato in grado di regalarmi e mannaggia a lui perché se fosse finito dieci minuti prima mi sarei spellato le mani.
    Non è un capolavoro, ovvio, ma è uno dei migliori film dell'anno.

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    1. Senza dubbio potente, e senza dubbio splendido da vedere, ma certo non uno dei migliori dell'anno, per quanto tifassi per Nolan.

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