giovedì 27 settembre 2018

Thursday's child



Questa è la prima settimana da settimane - se non mesi - a questa parte in cui la maggior parte dei film in uscita potrebbe rivelare sorprese positive. Dite che è un sogno ad occhi aperti? Che lottiamo contro i mulini a vento? Che il vecchio Ford, Cannibal e l'ospite della settimana Guido si sono presi una sbronza mondiale?
Alla sala l'ardua sentenza.


"Con questo look fordiano mi porterò sicuramente a casa il plauso di White Russian."



L’UOMO CHE UCCISE DON CHISCIOTTE

Cannibal e Ford discutono su chi dovrà percuotere l'ospite della settimana.

Guido: Nessun film ha avuto una lavorazione più lunga de L’Uomo che uccise don Chisciotte, cominciata nel lontano 1998 e proseguita con la realizzazione del documentario Lost in La Mancha, in cui il regista Terry Gilliam racconta le peripezie che la produzione ha dovuto fronteggiare. Tantissimi gli attori che si sono alternati sul set in questi 25 anni, da Johnny Depp a Ewan McGregor, passando per Vanessa Paradis (che riesce a fare solo la prova costumi) e John Hurt, ma l’hanno spuntata un ritrovato (e straordinariamente in parte) Jonathan Pryce ed un sempre più prezzemolino Adam Driver. Normale che l’attesa per questo film così sfortunato sia alle stelle, soprattutto per chi, come me, è sempre rimasto affascinato dal cinema visionario di Gilliam. Il trailer promette una scanzonata riflessione sulla necessità di mantenere un pizzico di follia nella nostra vita.
Cannibal Kid: Soltanto quel lumacone di Mr. Ford ci avrebbe messo più tempo a fare un film! Per farsi perdonare di cotanta attesa Terry Gilliam – che poi non è manco colpa sua – dovrà tirare fuori almeno un capolavoro. Per quanto mi riguarda, nel corso della sua carriera ce l'ha fatta in un caso, con lo spettacoloso L'esercito delle 12 scimmie, ma anche i suoi altri lavori bene o male mi sono sempre piaciuti. Persino Tideland, uno dei film più odiati da Ford. Il motivo? Non c'ha capito una cippa.
Ford: ho sempre amato Gilliam dai tempi dei Monty Phyton, e l'ho trovato un personaggio degno di nota anche quando ho avuto modo di conoscerlo qualche anno fa. Fatta eccezione per il terribile Tideland, tutti i suoi film mi hanno sempre conquistato, dunque spero vivamente che questo Don Chisciotte, personaggio perfetto per il regista inglese. renda giustizia all'attesa e non ai radical come Peppa Kid.


BLACKkKLANSMAN

"Adam, dammi retta, se vuoi piacere davvero a Ford, vai ad allenarti con lui in palestra." "Devo andare fino a Lodi? Ma tu sei pazzo!"

Guido: Ritorna Spike Lee in questa comedy intrisa di humour nero ispirata ad una f****a storia vera (citazione dal trailer). Protagonista anche di questo film il lanciatissimo Adam Driver che, dopo Star Wars, sembra non sbagliare un film. Discriminazione razziale nell’America anni ’70 combattuta a suon di battute al vetriolo da un poliziotto di colore (John David Washington che potrebbe avere la consacrazione definitiva) in combutta con un piedipiatti di colore per uno script che promette benissimo. Sicuramente da vedere per devozione a Spike Lee, ma il film potrebbe riservarci delle belle sorprese.
Cannibal Kid: Adam Driver questa settimana vuole far recitare anche gli altri, oppure ha deciso di comparire in tutti i film? Manco io quanto pubblicavo uno o più di un post al giorno ero tanto impegnato!
Quanto alla pellicola in questione, a parte il fatto che non riesco a pronunciare o a scrivere il suo titolo, penso che possa rivelarsi come uno dei filmoni dell'anno. La sceneggiatura pare sia spettacolare e per me la sceneggiatura, insieme alla colonna sonora, è la cosa più importante di un film. Vabbè ok, insieme anche alla figa e in questo senso speriamo che Laura Harrier non deluda. E che non deluda manco Spike Lee, uno che potrebbe mettere d'accordo sia me, che Ford, che Guido.
Ford: Spike Lee è un altro regista che ha sempre avuto il mio rispetto, non fosse che dopo aver sfornato due filmoni totali come La 25ma ora e Inside man ha finito per perdersi parecchio via. Che questo sia il segno del suo grande ritorno? Lo spero, anche perché mi pare che la sceneggiatura sia potenzialmente una bomba. Speriamo bene, anche se questo potrebbe significare essere d'accordo con Peppa Kid.



RICCHI DI FANTASIA

"Dite che siamo tamarri abbastanza per Ford?" "No, manca qualcuno in canotta!"

Guido: Ecco la prima commedia italiana della stagione che vede il ritorno di Sergio Castellitto al genere e una ritrovata Sabrina Ferilli che, nonostante quello che dicano i suoi detrattori, è dotata di una certa vis comica che la rende la protagonista ideale di una certa tipologia di cinema nostrano (ricordate Virzì?!). Dite quello che volete, ma a me quest’inedita accoppiata solletica non poco la fantasia. Certo, la trama non è delle più originali, addirittura sembra omaggiare un certo cinema italico degli anni ’70, ma il film potrebbe funzionare anche grazie ad un cast di comprimari che comprende Valeria Fabrizi, Antonio Catania, Gianfranco Gallo e Paolo Calabresi.
Cannibal Kid: Nei confronti sia di Castellitto che della Ferilli ho sempre delle aspettative bassissime. Sarà per questo che, in pratica tutte le volte che ho visto dei loro film, mi hanno sorpreso in positivo. Pure in questo caso la voglia di vedere una commedia con loro due protagonisti che pare ben poco ricca di fantasia non abita di casa, ma ho il presentimento che, se un giorno per caso decidessi di guardarla, potrebbe stupirmi. Cosa che Ford sapeva fare, ma solo in negativo, e negli ultimi tempi manco più quello.
Ford: nei confronti della commedia all'italiana recente sono sempre parecchio dubbioso, e non amo particolarmente nè Castellitto nè la Ferilli. Eppure, considerate le sorprese che sono state alcune produzioni nostrane passate su questi schermi nell'ultimo periodo, potrei perfino decidere di lanciarmi in una scommessa che soltanto qualche mese fa non mi sarei neppure sognato di fare. Staremo a vedere.



GIRL

"In barba a tutti i pregiudizi, voglio essere meglio di Katniss Kid."

Guido: Una sorpresa dal Belgio, Girl racconta la struggente storia di un ragazzo che sogna di diventare una ballerina professionista ma prima deve liberarsi dalla trappola fisica e psicologica a cui il suo corpo da uomo lo costringe. Praticamente The Danish Girl riveduto ed ambientato ai giorni nostri, per un film che potrebbe andare bene ai festival ma che forse faticherà a trovare spazio nelle sale del nostro Paese senza un adeguato sostegno mediatico.
Cannibal Kid: Questo film era stato considerato da molti come la vera rivelazione dell'ultimo Festival di Cannes, ora è stato selezionato come rappresentante del Belgio ai prossimi Oscar e, dopo lo splendido Chiamami col tuo nome e l'un pochino deludente Tuo, Simon, potrebbe essere la conferma del cinema a tematica “queer” come tendenza forte dell'anno. Un'altra ragione per vederlo? Racconta la storia di un ragazzo che sogna di diventare una ballerina. Quindi è la mia storia, vero Ford?
Ford: pensavo che la tua storia fosse quella di un ragazzo che voleva diventare un Coniglione gigante, ma forse la questione "animali" non è stata ancora sdoganata abbastanza. Ad ogni modo, titolo potenzialmente molto interessante che, se si dimostrasse d'Autore e non radical, potrebbe perfino aspirare ad essere una delle sorprese di questa parte finale dell'anno, che necessita di titoli forti almeno quanto Cannibal di gusto cinematografico.





SEI ANCORA QUI - I STILL SEE YOU

"Meglio che mi nasconda: quei due stalker di Ford e Cannibal sono ancora in giro."

Guido: Un po’ Twilight, un po’ the Conjuring, la domanda che mi pongo è: ma quanti horror adolescenziali vengono realizzati a Hollywood? Trama pasticciata ed effetto déjà-vu sin dalle prime immagini del trailer per un filmetto di serie B che, onestamente, non vedrei neanche se fosse l’ultimo dvd rimasto sulla Terra. Wes Craven, perdonali perché non sanno quello che fanno.
Cannibal Kid: Guido, ma che dici? Di horror adolescenziali non ne vengono più realizzati così tanti, soprattutto da quando al cinema ci vanno solo vecchi e bambini, ovvero la famiglia Ford, mentre noi ggiovani ormai guardiamo solo le robe in streaming. Detto questo, il film sarà una probabile porcatona, che però io mi guarderò di sicuro. Non posso mica perdermi Bella Thorne che fa la finto dark-alternativa, un po' come lo faccio io. Vero Ford? Questa settimana mi sto massacrando già da solo, quindi tu cosa ti inventerai per pigliarmi per il culo?
Ford: posso inventarmi che, per vedere Bella Thorne finto dark-alternativa, potrei anche fare lo sforzo di vedere questa porcatona. Che facciamo, andiamo al Cinema insieme?



MIO FIGLIO

"Mi rendo conto solo ora che guido peggio di Ford. E non c'è cosa più grave."

Guido: Diciamo pure che i francesi e la tensione narrativa non sono mai andati molto d’accordo, quindi fatico a pensare che un thriller girato oltralpe mi faccia restare incollato alla poltrona. Poco e nulla si evince dal trailer (e non sempre questo è un bene), nonostante Guillaume Canet sia uno degli attori più interessanti del cinema francese. Mi ritiro per deliberare.
Cannibal Kid: I francesi sanno fare tutto. D'altra parte hanno inventato il cinema e sono gli attuali campioni del mondo. Per quanto mi riguarda, sanno fare pure i thriller, checché ne dica Guido, che presto riceverà in casa la visita di una pattuglia della Germanderie. E poi vediamo se pensa ancora che i francesi e la tensione non vanno d'accordo, uahahah!
Quanto al film, spero sia un thriller coi fiocchi, e non un drammone paternalistico strappalacrime perfetto per Puff Daddy Ford, o per J-Ax. Ma l'avete sentita la sua nuova paraculissima canzone “Tutto tua madre”? Ford, il testo gliel'ha scritto tu?
Ford: purtroppo no, anche se ovviamente a me piace tantissimo. Ahahahahah! J-Ax a parte, per una volta mi trovo d'accordo con Cannibal, considerato che ricordo diversi thriller francesi molto buoni, che si tratti di titoli più sofisticati come Sulle mie labbra o tamarri come Nido di vespe. Dunque, altro film potenzialmente interessante per una settimana stranamente potenzialmente interessante.

LA CASA DEI LIBRI

"Manca Peppa Kid per il salottino delle cinque?" "No, questa settimana ha mandato Guido."

Guido: Amo leggere, amo le librerie ed amo il cinema spagnolo, così eccentrico e non curante delle regole. Un trailer che intriga dalla sua prima visione per una commedia dolceamara che parla di rivalità, passioni e legami. Il rischio “polpettone-alert” è dietro l’angolo ma La Casa dei Libri potrebbe riservarci delle belle sorprese. Sicuramente piacerà alle attempate frequentatrici delle sale della domenica pomeriggio.
Cannibal Kid: Non sono un topo da libreria come Guido, non amo particolarmente il cinema spagnolo, non quanto quello francese se non altro, e questo mi sembra il classico polpettone da tè delle 5. Io – e credo anche Ford – lasciamo Guido alla visione insieme a qualche attempata signora. E sono stato ancora gentile a dire attempata.
Ford: per quanto non abbia più tempo come prima anch'io amo leggere, la Spagna più della Francia e via discorrendo, ma mi trovo costretto ancora una volta a mettermi dalla parte dell'insolitamente non pusillanime Cannibal per evitare una visione che ha davvero tanto il sapore della merenda delle cinque.



TUTTI IN PIEDI

"Quei due finti rivali sono così teneri! Dovrebbero girare un film, magari diretto da Guido!"

Guido: Sesso e amore politicamente scorretto per una commedia francese che strizza l’occhio al campione di incassi Quasi Amici. Il protagonista di Tutti in Piedi è un dongiovanni senza scrupoli che non esita a mentire spudoratamente per conquistare una nuova preda. La situazione si complica quando fa credere ad una donna invalida di essere costretto anche lui su una sedia a rotelle. Trailer frizzante e divertente, per un film che cavalca l’onda del successo delle commedie d’oltralpe.


Cannibal Kid: Questa settimana i film mi sembrano stranamente tutti guardabili o quasi. Anche questa particolare commedia francese, che poi ormai così particolare rischia di non essere. Intitolare Tutti in piedi un film con protagonista femminile una donna paraplegica comunque è una scelta decisamente coraggiosa e inaspettata. Un po' come lo sarebbe intitolare “Dì una cosa furba” un film con protagonista Mr. Ford.
Ford: trailer molto divertente che invoglia la visione di una commedia tipicamente francese in senso buono. Niente radicalchicchismi ed una certa comicità sociale intelligente. Strano, in questo senso, che possa attirare l'attenzione del mio finto giovane rivale: un pò come strano è che Guido sia giunto fin qui ancora sopportandoci.

mercoledì 26 settembre 2018

Escape plan 2 - Ritorno all'inferno (Steven C. Miller, Cina/USA, 2018, 96')




- Considerato il suo status di idolo fordiano imperituro, qualsiasi pellicola che veda tra i protagonisti Stallone diventa una visione praticamente irrinunciabile per il sottoscritto, a prescindere dal valore effettivo della stessa.

- Qualche anno fa il primo Escape Plan, che riuniva Sly e Schwarzy sotto un unico tetto, mi divertì non poco nonostante alla vigilia non fossi propriamente speranzoso.

- Escape Plan 2 è una marchettazza commerciale che dovrebbe lanciare il brand sul mercato orientale, assolutamente risibile a livello di sceneggiatura e spesso e volentieri televisivo nella regia e nella messa in scena, con uno Stallone troppo poco presente e decisamente svogliato ed un Bautista sfruttato bene ma troppo poco - anche se continuo a pensare che il vecchio Dave dovrebbe tentare la strada della commedia -.

- Nonostante tutti i suoi difetti e gli evidenti limiti, devo ammettere di essermi parecchio divertito: la star cinese che Sly dovrebbe lanciare - Xiaoming Huang - se la cava bene quando si tratta di muovere le mani, e lo scontro finale tra il primo degli Expendables ed il cattivo di turno regala una mossa di chiusura davvero ad effetto.

- Senza dubbio il lavoro di Steven C. Miller è quanto di peggio potreste consigliare ad un radical chic incallito o a qualcuno che apprezzi esclusivamente il Cinema d'autore, e dovrebbe essere conservato per una serata da neuroni in vacanza o con gli amici più stretti ad accompagnare una bella sbronza.

- Nel caso vogliate recuperare un action carcerario degno di nota, sono molti i titoli decisamente più indicati di questo, da Sorvegliato speciale a The Raid: Redemption, ma sono certo che i più tamarri e pane e salame tra voi potranno apprezzare nel suo piccolo comunque anche questo filmaccio.

- Credo pagherei per assistere alle reazioni di Cannibal alla visione di Escape plan 2. Dal primo all'ultimo fotogramma.



MrFord



 

martedì 25 settembre 2018

Hereditary - Le radici del male (Ari Aster, USA, 2018, 127')




- Quando un horror o presunto tale giunge da queste parti spinto da recensioni entusiastiche anche al di fuori del bacino degli appassionati di genere, sono sempre molto preoccupato: trovare titoli degni di nota in un panorama così difficile, infatti, è un'ardua impresa. Hereditary ha aperto le porte del Saloon con le stesse premesse.

- La regia di Ari Aster è interessante, viene piazzata una sequenza davvero notevole - quella dell'incidente d'auto - davvero da brividi ed inaspettata, tutto si appoggia su una Toni Collette come al solito estremamente valida in un ruolo che le è congeniale, il messaggio non è banale, eppure Hereditary è, a conti fatti, un film che di incisivo ha davvero poco o nulla.

- Nonostante le premesse che l'avevano dipinto come un film angoscioso ed inquietante, credo di non aver avuto mezzo brivido neppure per sbaglio, ripensando per tutto il tempo all'effetto opposto che mi fece quel gioiellino purtroppo nascosto di Lake Mungo, che scavava nel dramma di una famiglia trasmettendo decisamente più terrore di quanto si possa sperare di trovare qui.

- Perfino quella che dovrebbe essere una sorta di nuova promessa dei bimbi spaventosi da horror Milly Shapiro pare più che altro una sorta di versione triste e depressa del piccolo protagonista di Wonder, e poco più. Il Danny di Shining è davvero tutta un'altra storia.

- Alcune idee funzionano, altre sono troppo presto abbandonate, altre ancora - la medium - solo potenzialmente interessanti: di certo tutto si sviluppa troppo in fretta nonostante il minutaggio nella parte finale, che pare una corsa a perdifiato verso la troppa carne messa sul fuoco.

- Quando introdussi i voti nel blog e di conseguenza le bottigliate, pensavo proprio ad occasioni come questa: titoli con un grande potenziale, un buon cast e trovate non banali - come i modellini creati dal charachter di Toni Collette -, spinti a dismisura e chissà per quale motivo dalla critica anche al di fuori del genere che, alla fine, si rivelano inconsistenti e privi di carattere.

- Con più di due ore di visione alle spalle, mi sono reso conto di quanto poco Hereditary avesse lasciato, proprio come, per citare il mitico Maestro Miyagi, se non avesse radici abbastanza forti per reggere l'albero che avrebbe voluto mostrare e la casa costruita tra i suoi rami. E senza radici forti, si sa, non si resta in piedi a lungo.



MrFord



lunedì 24 settembre 2018

Gli Incredibili 2 (Brad Bird, USA, 2018, 118')




- Quattordici anni fa, all'uscita del primo Gli Incredibili, rimasi folgorato dalla consueta perfezione del comparto tecnico Pixar messo al servizio di un regista che mi aveva colpito da tempo con lo splendido Il gigante di ferro, e che mostrava di amare la fantascienza e l'avventura classiche figlie degli anni cinquanta e sessanta ed i fumetti di supereroi, Brad Bird. Sono contento che il tempo non abbia reso meno interessante e di qualità questo sodalizio artistico.

- Ho letto diverse recensioni, in questi giorni, che lamentavano troppa linearità e classicità nel racconto, quasi l'impronta Disney ed il fatto che, per natura, i sequel mostrano sempre il fianco rispetto alla sorpresa degli originali pesassero come una condanna: a mio parere, invece, Gli Incredibili 2 si presenta per scelta come un racconto di stampo classico che ha nella sua classicità anche il suo bello, un pò come è stato di recente per Solo.

- Il già citato comparto tecnico Pixar è sempre pazzesco, dalle "location" al lavoro sui dettagli delle tute dei supereroi: quando si tratta di Cinema d'animazione non realizzato a mano, credo non esista una realtà come quella della costola Disney in circolazione.

- In barba alla linearità della trama ed alla facile intuizione a proposito dell'identità del "cattivo", i riferimenti alla Famiglia ed al rapporto tra genitori e figli risulteranno sicuramente veri, profondi ed interessanti per tutto il pubblico adulto, che finirà per immedesimarsi in un Mr. Incredibile stremato dalle incombenze domestiche e sosterrà come un padre o una madre orgogliosa la riscossa guidata proprio dalle "nuove generazioni" nel finale.

- Sempre spassoso il personaggio di Edna, la sarta dei super, ma la vera star della pellicola è senza dubbio Jack Jack, motore inesauribile di risate e smorfie impagabili nonchè sorpresa continua rispetto ai superpoteri: dalla lotta con il procione al confronto con i nemici "veri", il più piccolo di casa Parr è destinato a diventare l'idolo del pubblico come ora lo è per i Fordini, che all'uscita dalla sala per tutta la sera hanno continuato senza sosta ad imitarlo.

- In barba ai pregiudizi dei radical antidisneyani e pixariani, grazie a Jack Jack e alla cura nella resa del prodotto, le probabilità, dati gli incassi, della realizzazione di un terzo capitolo della saga di questa famiglia tanto super da apparire splendidamente normale sono a mio parere - così come, credo, dei vertici commerciali di Mamma Disney - molto alte.

- Molto emozionante e piacevole anche il corto "Bao", che precede la pellicola: non siamo ai livelli dell'Agnello rimbalzello o di Partly Cloudy, ma la tradizione di queste piccole chicche pixariane procede su ottimi binari.

- Gli Incredibili 2, a conti fatti, rappresenta il film perfetto per la Famiglia intesa come nucleo e come concetto: divertimento, sentimenti, azione, risate e bellezza per gli occhi condensati in due ore che volano ed accontentano chi si è appena affacciato alla meraviglia del Cinema e della Vita e chi, invece, comincia a vedere entrambi attraverso gli occhi dei piccoli "super" che rumoreggiano per casa.



MrFord



giovedì 20 settembre 2018

Thursday's child




Nuova "incredibile" puntata per la rubrica più incredibilmente a tre della blogosfera, che a questo giro, oltre ai consueti rivali protagonisti Ford e Cannibal sfoggia uno dei nomi ormai storici di queste lande, quello di Pier(ef)fect: come si sarà trovato questo giovane - vero, non finto come Peppa Kid - ospite al cospetto dei due vecchiacci inaciditi?



"Cannibal, esci da questa rubrica!"


Gli Incredibili 2

Tipico momento in cui Ford si addormenta cercando di far dormire i Fordini.

Pier: Intanto fatemi dire che sono rimasto shockato: sono passati 14 anni da Gli incredibili 1! Avevo 15 anni, andavo ancora al liceo, avevo i brufoli. Insomma, troppi brutti ricordi.
Comunque non avendo visto il primo capitolo di questi super eroi impegnati con quotidiane beghe, non credo vedrò questo ritorno, ma non lo escludo del tutto. Non c’è una particolare motivazione, anzi ho sempre avuto buone vibrazioni da questi film di animazione, penso siano ben fatti, hanno ritmo e battute simpatiche ed ho sempre apprezzato (dal poco che ho visto in giro) anche come venga gestita la figura femminile di Elastigirl, mai troppo “fanciulla in pericolo”, ma alla pari col marito.
Penso che se ci portate figli e nipoti a vederlo li tenete buoni per un po’ e non vi annoierete troppo sulla poltrona, io però al momento passo.
Cannibal Kid: Io invece ai tempi del primo Gli Incredibili di anni ne avevo 22 e il film purtroppo l'ho visto. Si è trattata di una delle peggiori esperienze nella storia delle mie frequentazioni delle sale cinematografiche. Sarà che mi sono presentato alla visione del tutto ubriaco dopo una grigliata particolarmente impegnativa e ho cominciato ad avere mal di testa da hangover, fatto sta che ho patito ogni singolo minuto, ogni singolo istante di un film sopravvalutatissimo che mi è sembrato giusto la brutta copia animata di Spy Kids. Comunque Pier, pur non avendolo visto, sembri più preparato in merito rispetto a me e di sicuro anche a quel Pixar-groupie di Ford. Che sia ora per noi di farci finalmente da parte?
Ford: Gli Incredibili è l'esempio della validità della proposta Pixar, l'ho amato da impazzire ai tempi e continuo ora, con i Fordini che si divertono un mondo a vederlo e a contendersi il "ruolo" di Flash. Ovviamente sono in pieno hype e la sala, per il weekend imminente, è già prenotata per tutta la tribù. Spero ovviamente che possa essere un sequel interessante e non una cosa realizzata prettamente con finalità commerciali.

The Nun - La vocazione del male

"Pensavo che quel coniglione di Cannibal si aggirasse da queste parti, e invece ho trovato solo un Ford Mannaro!"

Pier: Intanto volevo ringraziare Goi per avermi costretto a vedere il trailer di un film horror. Gli ho già spedito le parcelle delle mie sedute psicanalitiche. Scherzi a parte, un altro sequel, anzi uno spin off, che pare in America stia avendo successo, ma mi sembra una roba di quelle per cui ti piace vincere facile, d'altronde a chi stanno simpatiche le suore? Fanno paura anche solo all’idea, specie a ritrovarsele in una abbazia in Romania. Comunque complimenti a Taissa Farmiga che fra American Horror Story e questo, deve avere delle giornate piacevolmente serene.
Ovviamente non è il mio genere, a meno che Goi e Ford non mi tengano per mano al cinema. Immagine forse ancora più horror di The Nun.
Cannibal Kid: Io e Ford che ti portiamo al cinema come fossimo una normale famigliola felice? Questo sì che sarebbe un ottimo spunto di partenza per un horror!
Quanto al film, che comunque vedrò perché non posso mica perdermi Taissa Farmiga in versione suora, fa parte della rischiosa saga di The Conjuring. L'evocazione - The Conjuring e The Conjuring - Il caso Enfield erano anche validi, mentre il precedente spin-off Annabelle è una delle cose più brutte e noiose che mi sia capitato di vedere dai tempi in cui facevo le Blog Wars con Ford ed ero obbligato a guardare delle robe allucinanti.
Ford: nonostante sia uscito dalla costola dei due più che discreti Conjuring, questo The Nun mi pare il classico horror da niente buono giusto per spaventare i pusillanimi come Peppa Kid. Potrei vederlo giusto per massacrarlo e sottolineare ancora una volta la mia antipatia per le suore, a meno che non si tratti di comparse di film di un certo tipo. E non parlo di horror.

Una storia senza nome

"E così Pier ha deciso di partecipare a quella rubrica." "Poverino, chissà cosa gli combineranno quei due!"

Pier: Un film italiano con Micaela Ramazzotti e una storia misteriosa che si avvolge alla scomparsa della Natività di Caravaggio, possono portare a due cose: un giallo interessante con uno sfondo affascinante o una ciofecona di cui ti penti ad aver assistito. Già il fatto che nel trailer si sentano dei siciliani che parlano col classico accento marcato, che, vi giuro, non parlo così, non promette bene; e temo che alla fine sia un film un po’ troppo (inutilmente) incasinato. Aggiungeteci anche che i dialoghi mi danno l’impressione di essere cheappissimi e avrete il risultato. Ma, vi stupirò dicendovi che lo vedrei, per ricredermi e per dare speranza al cinema italiano, ma soprattutto per darvi un voto più realistico rispetto a quello gonfiato che darà Goi per colpa della Ramazzotti.
Cannibal Kid: Pier, non sapevo fossi siciliano. Amunì, picciotto, a saperlo prima potevo tirare fuori tutta una sfilza dei peggiori stereotipi su voi corleones... volevo dire su voi siciliani. Ma hey, sono ancora in tempo per farlo!
Su Micaela Ramazzotti, riconosco che in effetti i film in cui è presente hanno preso tutti dei votoni assurdi, però devo dire che fisicamente non è che mi faccia poi impazzire così tanto. Sarà quindi perché la ritengo davvero un'ottima attrice?
Nonostante la sua presenza, questo Una storia senza nome mi appare fin dal titolo del tutto privo di appeal. Cioè, ma come si fa a intitolare un film così? Non vi siete manco sforzati di trovare un nome, e volete che io stia a sentire la vostra storia?
Considerando che il regista è Roberto Andò, già autore di quella pretenziosa porcheruola di Le confessioni con Toni Servillo, la cosa non mi stupisce manco più di tanto.
Ford: in tempi recenti ho concesso fin troppo al Cinema italiano, con il quale sono solitamente più severo che con Cannibal, dunque direi che per il momento eviterò i pregiudizi e i preconcetti a proposito della sicilianità - neppure io sapevo fossi siculo, Pier - ed una probabile recensione negativa legata ad una visione dimenticabile. E se proprio dovessi aver bisogno di rispolverare la Ramazzotti, tornerei a La prima cosa bella.

Un amore così grande

"Guarda, siamo più carini di Romeo e Giulietta, e perfino di Cannibal e Ford!"

Pier: L’unica cosa così grande che un film con la partecipazione straordinaria de Il Volo mi provoca, è la voglia di prendere la borsa ed andarmene lontano. Nemmeno la presenza di Fioretta Mari può salvarci da questa catastrofe. Se Una storia senza nome poteva avere una minima chance giusto perché voglio credere che il cinema italiano non sia finito in un baratro, questa roba, che sembra un misto fra un libro di Moccia e una puntata di Pomeriggio Cinque, no.
Cannibal Kid: Esce un musicarello lirico che vede tra i protagonisti i tre membri de Il Volo e il Dipartimento della Protezione Civile non ha manco diramato un'allerta nazionale? Non lamentiamoci poi delle tragedie che succedono in questo paese e che con un po' di attenzione si potrebbero scongiurare.
Ford: l'unica cosa così grande che meriterebbe questo film è un uragano di bottigliate. Ma non ho intenzione di sottopormi ad una tortura simile neanche sotto compenso.

Un figlio all'improvviso

"Ecco un pò di liquore al caffè, così puoi farti un bel white russian già dal mattino!"

Pier: Il fatto che Un figlio all’improvviso sia una commedia francese gli fa perdere già diversi punti dal mio punto di vista, ma aggiungeteci che mi sembra un racconto telefonatissimo dove le differenze dei rapporti intergenerazionali vengono gonfiate ed enfatizzate da altre differenze sociali, culturali, personali, in un modo un po’ posticcio. Il risultato è che quel minimo di empatia che potrei provare (sono un animo sensibile io, non come i due compari qui) si perde come si perde la credibilità delle vicende. Una di quelle storie che già dal trailer capisci e sai dove va a parare, in cui ti aspetti l’occhio inumidito che potrebbe anche non arrivare.
Quindi scusate se all’improvviso mi sono ricordato di avere un impegno e non potrò vedere questo film.
Cannibal Kid: C'è da dire che negli ultimi tempi questi francesi stanno sfornando più commedie famigliari di quanti figli sfornino i Ford. Premesso questo, io e il mio blogger rivale stranamente ci troviamo dalla stessa parte della barricata quando si tratta di commedie francesi e quindi è meglio se non ne parli troppo male, caro Pier. Anche perché la protezione della Mafia non basterà a salvarti dalla nostra ira, uahahah!
Ford: le commedie francesi, di solito, riescono a divertirmi, sarà perchè sono l'unico ambito in cui i nostri cugini paiono sfoggiare una certa (auto)ironia. Forse anche Cannibal potrebbe pensare di buttarsi in questo genere. D'altro canto, Pier, mi sa che stavolta ti va perfino peggio che a vedere The Nun con me e Peppa a tenerti per mano!

Lola + Jeremy

"Ti vesti peggio di quel tamarro di Ford, lo sai!?"

Pier: Ancora Francia, ancora commedia, ancora Tre metri sopra il cielo versione rimasticata. Lola e Jeremy sono una coppia, e non paghi di appendere un lucchetto su di un ponte, decidono di pubblicare dei vlog su internet in cui raccontano la loro storia d’amore. Tuttavia, invece di farne un grande business come due tronisti qualsiasi, si lasciano proprio perché Lola crede che Jeremy l’abbia sfruttata per fare questi video. Perché il problema non è sbattere alla mercé di tutti i fatti propri in rete, ma il fatto che non sia stata resa partecipe. Insomma, non vedo tenerezza, non vedo romanticismo, vedo solo la banalità di sapere come va a finire prima che, per fortuna, sia finito. L’aggiunta degli amiconi nerd che si fingono super eroi la trovo anche velatamente imbarazzante. Passo.
Cannibal Kid: Filmetto teen romantico molto social e ad alto tasso di bimbominkiosità dritto dritto dalla Francia? Anche se dal trailer sembra una mezza porcheruola, potrei aver trovato il mio film della settimana, e forse della vita!
Ford: nonostante si tratti di pseudo commedia francese, a questi livelli non arrivo neppure se sono sbronzo marcio. Roba da Cannibal in pieno trend adolescenziale. Evito come la peste e opto per un weekend al mare in Sicilia con Pier come consigliere.

Museo - Folle rapina a Città del Messico

"Cannibal e Ford mi hanno invitato ad essere il prossimo ospite della rubrica: parto per l'isola più sperduta si possa immaginare di trovare."

Pier: A questo punto sembrerò disfattista ma non c’è molto che mi convinca anche di questo film, nonostante l’Orso d’oro per la sceneggiatura. Un po’ storia vera, su una grande rapina ad un museo in Messico, un po’ di finzione e rimaneggiamenti. Anche qui svisceramento più o meno approfondito di rapporti con la propria famiglia e con la propria terra. Non so, non mi dice nulla, penso che possa far un po’ di compagnia, specie per le parti magari più movimentate, può essere interessante conoscere vagamente ciò che è accaduto all’epoca del furto, ma personalmente, piuttosto che spendere due ore della mia vita appresso a questo film, andrei a fare una rapina con Cannibal e Ford.
Cannibal Kid: Ottima idea, Pier. Accettiamo la tua candidatura volentieri. Per le nostre scorribande criminali stile Casa de papel con cui ci manteniamo da vivere, visto che ormai i nostri blog non rendono più come un tempo, io e Ford abbiamo giusto bisogno di un picciotto mafiosetto come te, hahaha. ;)
Ford: concordo anch'io. Del resto, ormai, essere bloggers non rende più nulla, dunque la carriera criminale è l'unica che ci possa garantire una vita da scansafatiche come piace a me e Cannibal. Dunque, nel nome di "un'estate senza fine", dovrai aggiungerti alla versione blogosferiana degli Ex Presidenti.

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