Regia: Chuck Russell
Origine: USA
Anno: 1987
Durata: 96'
Durata: 96'
La trama (con parole mie): nel tentativo di vendicarsi degli ultimi superstiti tra i figli di coloro che furono responsabili del suo linciaggio, Freddy Krueger torna una volta ancora a tormentare gli incubi di un gruppo di adolescenti trasferiti in una clinica di igiene mentale e curati cercando di comprendere cosa abbia potuto spingere un gruppo di ragazzi senza alcun legame tra loro a condividere lo stesso terrore per una serie di sogni clamorosamente simili.
A sostegno del programma viene chiamata Nancy Thompson, laureatasi in psicologia nonchè unica sopravvissuta delle prime razzie di Krueger ad Elm Street, sei anni prima: la donna, aiutata dal potere di una giovane di nome Kristen, unirà i pazienti in un unico gruppo nella speranza di poter combattere Freddy nel suo stesso regno, sfruttando i poteri che i sogni danno anche ad ognuno di loro.
Quando decisi di intraprendere, così come era stato per La bambola
assassina, un viaggio a ritroso attraverso la saga di Freddy Krueger,
ammetto di aver avuto un brivido all'idea di concedere una nuova visione
al terzo capitolo del franchise, all'epoca senza dubbio uno dei miei
favoriti - se non addirittura il favorito - senza contare, ovviamente,
l'inimitabile numero uno.
Merito, almeno per quanto ricordassi, non solo dell'introduzione della
variabile dei poteri che i ragazzi perseguitati da Freddy cominciano a
sviluppare ed a manifestare all'interno dei sogni, ma anche dei primi
semi piantati rispetto alle origini di Krueger e del rapporto con sua
madre Amanda, che sarà analizzato ed esplorato a fondo nei capitoli
appena successivi del brand: senza dubbio, inoltre, il ritorno della
protagonista del primo capitolo, la combattiva Nancy, e la presenza tra
gli sceneggiatori dello stesso Wes Craven e di un allora praticamente
sconosciuto Frank Darabont andava a migliorare la discutibile qualità
del secondo film della serie, definendo, di fatto, quella che ora è
riconosciuta come l'ossatura di uno dei charachters più
importanti della storia dell'horror.
In realtà occorre ammettere che, rivisto a vent'anni di distanza
dall'ultima volta, Nightmare 3 - I guerrieri del sogno finisce per
prestare il fianco al tempo che è trascorso, rivelando diverse ingenuità
soprattutto nello script - alcuni passaggi risultano quantomeno
tagliati con l'accetta, e la parte dedicata alla sepoltura dei resti
dell'omicida da parte del padre di Nancy e del suo collega sconfina
tranquillamente nel trash - ed un'aura senza dubbio molto meno "cult" di
quanto ricordassi: certo, rispetto alla media dei prodotti di genere
anche attuali - e all'orribile, non in senso buono, reboot di qualche
stagione fa - restiamo su ben altri livelli, ma a conti fatti nulla che
possa motivare l'entusiasmo del Ford quasi adolescente di allora.
Per quanto, dunque, sia stato divertente riesumare uno dei titoli
più importanti della storia di Freddy Krueger, ammetto di aver
ridimensionato parecchio I guerrieri del sogno, reso interessante
principalmente dal passato del suo protagonista pronto a tornare a galla
e definirne lo status di incarnazione del Male assoluto e senza
possibilità di redenzione.
In questo senso, le evocazioni infernali del main charachter divengono sempre più importanti, legate alla sua morte "fisica" ma anche ad un'interpretazione quasi dantesca del suo destino di spauracchio pronto a chiedere a gran voce la vendetta per peccati che, e parlo in tutta onestà, meritano sempre e comunque una punizione, e che Craven e soci non hanno paura di mostrare, sia pure con metafore oniriche.
Dunque, dalla caldaia nella vecchia casa di Elm Street alle fornaci portate in scena dal vecchio Freddy per mettere in ginocchio Nancy, Kristen e soci tutto pare richiamare il fuoco e la punizione, nonchè il passato da girone infernale che portò Amanda Krueger all'incontro con il suo destino e la sua duplice natura di dannata e salvatrice.
Il sacrificio per la salvezza, il rischio della voglia di riscatto contro la supponenza del mostro: in realtà Nightmare 3 nasconde molti lati ben più profondi di un semplice film di genere, seppure non supportati come si dovrebbe da uno spessore che differenzi un semplice intrattenimento horror molto anni ottanta da una visione in grado di resistere alla prova del tempo.
MrFord
"In my dreams--it's still the same
your love is strong, it still remains
in my dreams--you're still by me
just the way it used to be."
your love is strong, it still remains
in my dreams--you're still by me
just the way it used to be."
Dokken - "In my dreams" -
per me questo film è quasi una leggenda ma sono vari anni ( diciamo una ventina) che non lo rivedo, quasi anche io ho paura di sciupare l'aura di mito che lo accompagna...
RispondiEliminaSe la sua aura è così leggendaria, non rivederlo. Si potrebbe inesorabilmente rovinare.
EliminaCi credi che non lo vedo da eoni? Forse proprio per paura di sbriciolare quello che ormai nella memoria è collocato nel cassetto "mito".
RispondiEliminaMargheresa
Anche io non lo vedevo da un paio di secoli. E forse sarebbe stato meglio lasciarlo nel cassetto dei ricordi. ;)
EliminaQuesto terzo capitolo, assieme al settimo, è l'unico che salvo dell'intera saga, primo capitolo escluso. Il secondo è vergognoso, quelli successivi al terzo diventano quasi delle macchiette.
RispondiEliminaPiù che d'accordo: rivedendo la saga - primo escluso - ho ridimensionato di molto la qualità complessiva del brand. Peccato.
Eliminanon l'ho visto, ma dev'essere abbastanza trash...
RispondiEliminacomunque per battermi devi ancora fare un piccolo sforzo.
con un film a caso di van damme potresti farcela :)
Non l'hai visto!? Ma che film horror guardavi, da bambino!? ;)
EliminaComunque, Van Damme non lo spreco per così poco! ;)
Anche io l'ho rivisto qualche mese fa e l'ho trovato invecchiato maluccio. Anche se la scena con Freddy burattinaio rende ancora molto bene. Ho pronti il 4 e il 5 ma non so se spararmeli o meno...
RispondiEliminaFratello, onestamente il quattro e il cinque, se questo ti è parso invecchiato male, risulteranno decrepiti e pessimi.
EliminaEvita, se puoi. ;)
per me è un gran film, forse non tra i migliori come alcuni dicono, ma le ingenuità 80's per me sono un punto a favore.
RispondiEliminaQuesto è anche il capitolo in cui Freddy inizia ad essere ironico vedi la mitica scena "non volevi entrare in televisione" ahahahha troppo bella
Dei Dokken però dovevi citare la splendida Dream Warrior fatta apposta per il film, canzone che esplode nei titoli di coda e della quale han fatto anche un bellissimo videoclip con protagonista proprio Freddy e la band
Effettivamente regala un paio di chicche niente male, ma il tempo non è stato clemente, un pò come con la maggior parte della saga di Freddy. A Chucky è andata meglio! ;)
EliminaGran segnalazione quella del pezzo dei Dokken!
Se non sbaglio fu diretto da Chuck Russell, il regista di The Mask.
RispondiEliminaDa adolescente, Nightmare 3 era uno dei miei Film Horror preferiti in assoluto, ma ammetto di non rivederlo da almeno 15 anni.
Non voglio rovinarmene il ricordo.
Poco tempo fa, però ho rivisto il primo griffato Wes Craven e devo dire che tutto sommato è invecchiato abbastanza bene. :-)
Il primo è ancora un gioiellino: con gli altri il tempo non è stato altrettanto clemente. Fossi in te mi terrei il ricordo di horror favorito dei tempi dell'adolescenza!
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