domenica 18 dicembre 2011

Il buono il matto il cattivo

Regia: Jee Woon Kim
Origine: Corea del Sud
Anno: 2008
Durata: 139'


La trama (con parole mie): dietro l'assalto ad un treno che pare proprio una comune rapina si cela un intrigo che coinvolge uomini d'affari, banditi, truffatori e addirittura l'esercito giapponese in Manciuria in un periodo non identificato che potrebbe stare tra i due conflitti mondiali.
Ad incrociare i loro cammini nel corso dell'assalto ci sono il Buono, il Matto e il Cattivo: il primo è un cacciatore di taglie alla ricerca di Manciuria Kid e la sua banda e del misterioso Mozza pollici, il secondo è un trafficone sempre pronto ad arricchirsi e a scoprire nuovi tesori mentre il terzo è proprio il Kid più ricercato dell'Asia, un assassino lucido e spietato con qualche problema di ego.
Quando dal caos che genera l'assalto esce il Matto in possesso di una misteriosa mappa che tutti paiono volere nelle loro mani, i tre pistoleri si ritroveranno ad inseguirsi e darsi la caccia senza sapere che, a loro volta, si ritroveranno nel mirino di bande e soldati.
L'unica speranza di dare un senso a tutto pare proprio essere quella di scoprire la verità sul tesoro.
E sopravvivere per goderselo, ovviamente.




Come ormai tutti quanti ben sapete, qui al saloon in Western è sempre tenuto in palmo di mano, ed un film che omaggi uno dei cult più amati della sua storia - qui da noi e non solo - parte già con più di un punto a suo favore.
Quando, a questo, si aggiungono un rispetto in grado di mantenere l'equilibrio tra citazionismo ed originalità, un comparto tecnico di tutto rispetto - produzione e regia sono effettivamente notevoli, la prima curata fin nei minimi dettagli, la seconda assolutamente in linea con gli standard autoriali asiatici, sempre alti - ed una commistione di generi che parte indubbiamente dal suddetto Western ma si ritrova segnata anche dal mondo del fumetto, dalle arti marziali, dall'epica delle grandi avventure ed anche da una certa dose di casereccio steampunk le credenziali per tirare fuori un piccolo cult ci sono proprio tutte.
Eppure Il buono il matto il cattivo non mi ha convinto fino in fondo, arrivando a tratti quasi ad annoiarmi, e pur riconoscendo molte buone idee ed una messa in scena notevole mi sono ritrovato a paragonare il lavoro di Jee Woon Kim all'americano Cowboys&aliens, altra operazione di ripescaggio e mescolanza di generi portata sugli schermi con  perizia ma assolutamente priva anche della più piccola traccia di anima.
Certo non aiuta la resa complessiva il paragone naturale che passa tra Eastwood, Van Cleef ed il mitico Eli Wallach con il terzetto di pistoleri scelti per questa nuova interpretazione del trio: fatta eccezione, infatti, per Kang Ho Song - già visto all'opera sia con Park Chan Wook che con Joon Ho Bong -, che come di consueto interpreta il personaggio più sopra le righe, sia il Buono che il Cattivo mostrano il fianco ad una complessiva mancanza di carisma che si traduce in una sorta di "invisibilità" del primo e di una deformazione a macchietta da cartoon del secondo.
Non vorrei però generalizzare troppo, o ridurre ai minimi termini l'opera di Jee Woon Kim continuando a paragonarla al supercult di Sergio Leone, così vi consiglio, nel caso decideste di buttarvi nella visione, di non pensare affatto al titolo e ai suoi rimandi, alla colonna sonora assolutamente non all'altezza dell'originale di Ennio Morricone e agli attori non sempre adatti a sostenere il peso di personaggi tanto abbozzati quanto clamorosamente mitici: godetevi questa bella avventura e basta, come fosse una sorta di film wu xia con le pistole al posto delle spade, le panoramiche mozzafiato, gli ottimi movimenti di macchina e la sottotrama legata all'esercito giapponese, la più interessante tra quelle raccontate dallo script e senza dubbio la miccia accesa e pronta ad esplodere nel confronto finale, non eclatante in sè - e purtroppo, tornano i paragoni con l'opera di Leone, pur cercando di tenerli lontani - quanto assolutamente interessante nella chiusura, decisamente più originale e coraggiosa - ma il tempo, da questo punto di vista, è dalla parte del regista coreano - di quella de Il buono il brutto il cattivo.
La reinterpretazione del concetto di tesoro, infatti, rappresenta l'idea migliore di questo film, certamente interessante per chi ama il genere e coltiva sogni da regista ma un pò troppo insipida per raggiungere un pubblico particolarmente ampio o strappare consensi entusiastici all'appassionato.
E a stare così, nel mezzo - parola del Maestro Miyagi -, si finisce "schiacciati come grappolo d'uva".


MrFord


"Please go after him
cause he delayed them there
I see the proud man
he delayed to see them all."
Dead Can Dance - "Frontiers" -



11 commenti:

  1. Ma come due bicchieri! Ma come il paragone con quella brodaglia di Cowboys & Aliens! Ma come, Ford, come ha fatto ad annoiarti! :D

    The Good The Bad The Weird è puro divertimento, due ore e un quarto di acrobazie registiche e sparatorie spettacolari, personaggi sopra le righe e simpatici al primo sguardo, battute irresistibili e azione a non finire!

    E insomma, è la prova che Jee Woon Kim è un regista della madonna, capace di scrivere e dirigere quello che vuole passando da un genere all'altro senza alcun problema, che, cioè, dopo la spensieratezza di questo sono arrivate le ultra mazzate di I saw the Devil, impressionante. :)

    RispondiElimina
  2. Simone, concordo sul fatto che Jee Woon Kim sia un regista con le contropalle, le acrobazie con la macchina da presa sono fenomenali, eppure ho avuto l'impressione che il film non decollasse mai davvero, senza contare che a parte il matto gli altri due protagonisti - soprattutto il buono - mi sono parsi assolutamente anonimi.
    I saw the devil ancora mi manca, vedrò di recuperarlo al più presto.

    RispondiElimina
  3. ho provato a vederlo qualche anno fa, e mi sa che non l'ho mai finito (una cosa bruttissima lo so). fui colto anche io "fattore" noia!

    RispondiElimina
  4. Frank, posso capirti.
    Realizzato benissimo, eppure secondo me privo del "carisma" dei cult.

    RispondiElimina
  5. Non male come film western.
    Però secondo me, i sud - coreani sono un pò troppo paranoici.
    Sembra che tutto il mondo ce l'abbia con loro( come già lo stesso regista aveva fatto in "The host")

    RispondiElimina
  6. Stepharon, a me più che la paranoia ha preso la noia! ;)

    RispondiElimina
  7. bel film, a me è piaciuto abbastanza- gli avrei dato qualcosa in più di due bicchieri :D
    certo, parecchi difetti, non ultima la prolissità di certe parti, ma in sostanza l'ho trovato estremamente gradevole, ottimamente realizzato, belle musiche e grande recitazione.
    probabilmente, come scrivi tu, non ho pensato nemmeno un attimo al paragone con Leone e forse per questo me lo sono goduto meglio- ma ormai l'avrò visto un paio di anni fa se non di più, quindi meglio che non mi sbilanci troppo :)

    RispondiElimina
  8. Einzige, sono stato combattuto fino all'ultimo se sparare due bicchieri e mezzo, ma il fatto è che, nonostante sia girato ottimamente, non ha risvegliato in me quel qualcosa in grado di far passare un film da "carino" a "yeah"! ;)
    Capisco comunque il tuo punto di vista.

    RispondiElimina
  9. se questo western ha annoiato te, io se lo vedo potrei finire dritto in coma per 6 mesi :D

    RispondiElimina
  10. Cannibale, chissà!?!? Magari diventerebbe invece un tuo cult, dato che a me non ha entusiasmato! ;)

    RispondiElimina
  11. I like the helpful information you provide in your
    articles. I'll bookmark your weblog and check again here frequently. I am reasonably certain I'll be informed plenty
    of new stuff proper here! Best of luck for the following!


    Take a look at my web page; site

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...