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mercoledì 16 dicembre 2015

Wednesday's child

La trama (con parole mie): ed eccoci giunti, ormai alla vigilia della schiera di classificoni che intaserà la blogosfera fino alla fine dell'anno, all'ultimo appuntamento del duemilaquindici con la rubrica condotta dal sottoscritto e dal pusillanime per eccellenza della rete, il lato oscuro della Forza Cannibal Kid.
Ultimo appuntamento non tanto perchè quest'ultimo abbia deciso di ritirarsi ufficialmente - decisione che sosterrei senza dubbio alcuno -, quanto perchè si è deciso di raggruppare le poche ma - almeno in alcuni casi - significative uscite che troveranno spazio in sala prima dei festeggiamenti per l'arrivo del duemilasedici.
Sperando, dunque, che il nuovo anno porti un pò di sanità mentale al mio rivale per i suoi giudizi, ecco cosa ci aspetta.



"Fatti sotto, Cannibal The Hutt!"


Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza
(dal 16 dicembre)

"Dannazione, come si guida questo coso!? E' più vecchio di Ford!" "L'importante è non chiamare lui: ci terrei a non schiantarmi."
Cannibal dice: È finalmente arrivato il nuovo tanto atteso episodio di Star Wars. Tanto atteso, ma non da me che di questa saga me ne sbatto altamente. Nonostante questo, pure su Pensieri Cannibali ci sarà modo di parlare più approfonditamente delle vecchie puntate. Riguardo a questo nuovo capitolo, sono moderatamente curioso giusto di scoprire se potrà rappresentare davvero un risveglio per la serie, o se sarà una boiata stile La merdaccia fantasma. Di certo però non ci perderò il sonno a pensarci, come invece farà il superfan Harrison James Ford.
Ford dice: ho sempre amato la saga di Star Wars, e sono riuscito a perdonare a Lucas anche cose decisamente lontane dall'essere esaltanti come La minaccia fantasma, eppure di norma sono piuttosto cauto quando vengono attivate operazioni come quella de Il risveglio della forza, che pare più marketing che altro. Eppure, Abrams con Star Trek ha fatto un lavoro egregio, ed il fascino della Saga resta invariato: fiducioso, io mercoledì sarò in sala. Che la Forza sia con me.



Il ponte delle spie
(dal 16 dicembre)

"Quel Cannibal Kid continua a seguirmi su ogni set: non si sarà mica preso una cotta!?"
Cannibal dice: Il nuovo di Steven Spielberg con Tom Hanks negli Usa ha ricevuto un'accoglienza da parte di pubblico e critica piuttosto tiepidina. Un modo gentile per dire che è passato parecchio inosservato. Considerando che Mr. Hanks mi sta simpatico quasi quanto Mr. Ford e che gli ultimi lavori di Spielberg mi hanno fatto pena quasi quanto un film medio consigliato sempre da Ford, di certo non sto certo a dispiacermi troppo per loro.
Ford dice: oltre a Star Wars, voglio bene anche a Spielberg, anche se, per dirla tutta, questo Il ponte delle spie già dal trailer mi sa di porcata distante un paio di miglia. Sarei lieto di essere smentito, ma purtroppo prevedo un massacro in stereo come fu ai tempi di War Horse, che mise d'accordo in negativo perfino me e quel cavallo goloso di Peppa.



Irrational Man
(dal 16 dicembre)

"Sei uscita con Cannibal? Allora, ragazza mia, puoi scordarti che ti sfiori anche da sbronzo."
Cannibal dice: Woody Allen mi fa un po' lo stesso effetto di Star Wars. Non rientro tra quelli che impazziscono per lui, però un minimo di curiosità per vedere ciò che combina c'è lo stesso. Irrational Man vanta poi un super cast capitanato da Joaquin Phoenix, Emma Stone e dalla sempre sottovalutata e sottoutilizzata Parker Posey, quindi la curiosità è pure più alta del solito. Dubito comunque che questo Irrational Man riuscirà a trasformarmi in un fan di Allen, come dubito che mai diventerò un fan di Ford.
Ford dice: Allen è sempre una scommessa, considerato che riesce a sfornare grandi cose come schifezze subumane, al contrario del Cucciolo eroico che, nel novantanove per cento dei casi, è in grado di consigliare sempre schifezze.
Un tentativo, non fosse altro che per Joaquin Phoenix, si farà, ma con l'asticella dell'hype giustamente bassa.



Vacanze ai Caraibi - Il film di Natale
(dal 16 dicembre)

"Cannibal, Ford, complimenti! Il prossimo anno i protagonisti del Cinepanettone sarete voi due!"
Cannibal dice: Insieme a Star Wars, torna pure il cinepanettone. Io avrei anche fatto volentieri a meno di entrambi, ma il richiamo del denaro è troppo forte e quindi, quando una cosa funziona, si tende a replicarla all'infinito. Unica cosa: siamo sicuri che il cinepanettone sia una ricetta che funziona ancora?
Ford dice: ho sempre evitato i Cinepanettoni quanto e più di Cannibal, e non comincerò certo ora ad invertire la tendenza.



Natale col boss
(dal 16 dicembre)

"Hai poco da baciare le mani: mi sa tanto che con Ford finirà a pistolettate!"
Cannibal dice: Attenzione perché questo potrebbe non essere il tipico cinepanettone. Potrebbe essere persino peggio! Anche perché al peggio - e ne ho conferma tutti i giorni quando vado a visitare WhiteRussian - non c'è mai fine.
Ford dice: come il Cinepanettone, peggio del Cinepanettone. Il trailer, oltretutto, fa davvero vomitare il culo. Basta con questa roba. Davvero.



Francofonia - Il Louvre sotto occupazione
(dal 17 dicembre)

"Quelli sono Ford e Cannibal: arrestateli immediatamente e trasferiteli nel campo più inospitale e lontano da qui."

Cannibal dice: Non sono fan di Star Wars, né di Spielberg, né di Allen, né dei cinepanettoni, né tanto meno di Aleksandr Sokurov, uno dei registi più noiosi del mondo. Non a caso è amato da Mr. James Boring. E il bello è che questo film si preannuncia ancora più soporifero del solito...
Le probabilità che lo guardi di mia spontanea volontà sono quindi le stesse che questo film ha di superare Star Wars nella classifica degli incassi.
Ford dice: tecnicamente e visivamente parlando, Sokurov è un genio come pochi ne esistono attualmente, al mondo, parlando di Cinema. Peccato che, di norma, risulti quantomeno ostico al grande pubblico ed ai finti intenditori di Cinema come Cannibal, che di fronte a proposte davvero con le palle di norma finiscono per fuggire come un branco di lepri davanti alla volpe.
Personalmente, spero garantisca come al solito meraviglia.



Alvin Superstar - Nessuno ci può fermare
(dal 23 dicembre)

"Ragazzi, ve l'avevo detto di non far guidare Ford, maledizione!"
Cannibal dice: Per completare la serie di pellicole di cui non sono fan in arrivo in queste festività natalizie ci sono pure le bambinate d'animazione. Come Ford, purtroppo nessuno le può fermare.
Ford dice: di Alvin ricordo visioni da bambino del cartone animato, che pure non mi faceva impazzire, ed i primi esperimenti fatti con il fast forward per imitare le voci dei Chipmunks sullo stereo. Per il resto, ho sempre ignorato la loro presenza al Cinema quasi più di quella di Peppa Kid nella blogosfera. E mi sento bene a continuare così.



Masha e Orso - Amici per sempre
(dal 23 dicembre)

Katniss Kid e Ford alle prese con la stesura di questa rubrica.

Cannibal dice: Per 'sta roba credo che ormai persino i miei nipotini siano troppo grandi. Il mio blogger rivale invece mi sa di no...
Io preferisco andare a vedere Cannibal e Ford - Nemici per sempre.
Ford dice: il Fordino adora Masha e Orso, ma per l'esperienza in sala preferisco aspettare primavera e Kung Fu Panda 3.
Per il momento, continueremo con la visione degli episodi in tv.



Franny
(dal 23 dicembre)

"Mi sa tanto che prima di vestirmi ho esagerato con i White Russian."
Cannibal dice: Pellicola con Richard Gere che puzza di buonismo natalizio lontano un miglio. Ma spero di sbagliarmi. Su Ford invece non mi sbaglio: lui ormai è più buono e buonista di Fabio Fazio e Babbo Natale messi insieme. Detto questo, buon Natale, dannato Ford!
Ford dice: le pellicole natalizie, di norma, finiscono per infastidirmi più di quanto non faccia nel resto dell'anno Cannibal.
Lascio dunque Richard Gere alla sua dorata pensione e mi preparo a combattere con il mio rivale anche per tutto il duemilasedici.
Nel frattempo mi tocca augurare Buon Natale e Buon Anno perfino a lui.


lunedì 18 giugno 2012

Euro Blog War - Primo tempo

La trama (con parole mie): so che le Blog Wars tra il sottoscritto ed il sempre fastidioso Cannibale vi mancano da morire - forse - quando passa un pò di tempo dall'ultima battaglia.
Così, per mantenerci in un clima adatto agli Europei di calcio in procinto di entrare nella loro fase decisiva, abbiamo deciso di schierare due formazioni che potessero assegnare il titolo continentale anche ad un team della blogosfera.
L'idea originale - sempre del Cucciolo Eroico, occorre ammetterlo - prevedeva che ognuno scegliesse un film e un attore o regista per ogni ruolo, in modo da scatenare le nostre forze fino all'ultimo minuto: oggi tocca a me e alla mia stellare formazione, domani ai ciabattari cannibalos.
A voi - e al campo - l'ultima risposta sulla squadra più fortissima.


I supporters del Team Ford festeggiano la vittoria.

1 - Christopher Nolan (Inghilterra) - Il cavaliere oscuro


Mr. James Ford Per custodire il risultato tra i pali, niente di meglio dell'uomo pipistrello e del regista che è stato in grado di riportarlo ai fasti che solo Tim Burton prima di lui era riuscito a dipingergli sulle ali.
Un maestro dell'illusione in grado di ipnotizzare i troppo leggiadri attaccanti cannibali anche in caso di calci di rigore, sbeffeggiandoli neanche fosse quello sciamannato del Joker prima di serrare i ranghi e chiudere ogni porta della sua Bat-caverna.
Nolan mormorò, non passano i Cannibali.
Cannibal Kid Vedo che Ford pensa già ai rigori, puntando su un soporifero 0 - 0. È davvero un maestro del calcio catenacciaro, l’equivalente sportivo del cinema soporifero che tanto predilige.
Christopher Nolan è uno dei pochi talenti veri messi in campo dal Ford, che astutamente si è premunito mettendo il suo top player in porta, temendo i fuoriclasse cannibali. Ma nemmeno i suoi supereroi riusciranno a fermarlo da una inevitabile e travolgente goleada!

"E' inutile che speri nel rigore, Cannibale! Qui siamo ancora negli spogliatoi!"
2 - Costa Gavras (Grecia) - Missing


JF Terzino destro fluidificante l'espertissimo Costa Gavras, un giocatore navigato pronto a solcare le bassissime maree delle fasce ben poco eroiche del Cucciolo: un film che stupì Cannes e fu premiato con una giustissima Palma d'oro, e che ricordò il dramma e l'epoca terribile dei desaparecidos.
Quello che manca, però, in questa partita, è la squadra in campo ad opporsi alla furia del team fordiano.
Terreno fertile, dunque, per un veterano della fascia come Gavras, in grado di proporre cross su cross invitando al gol come ad un banchetto i compagni d'attacco: non per nulla, il titolo del secondo film in lista del regista greco era Cacciatore di teste.
CK Più che espertissimo, lo definirei bollitissimo visto che saranno almeno 30 anni che nessuno se lo fila più, ammesso e non concesso qualcuno se lo sia mai filato. Un giocatore non solo a fine carriera, ma ormai caduto ampiamente nel dimenticatoio. Azzeccato comunque il titolo del film: Missing, come il talento del tutto mancante alla squadra, vabbè per rispetto alle squadre vere chiamiamola squadretta, di Ford.
JF Solo un allenatore inesperto come Katniss Kid può cadere nella trappola più vecchia del mondo quando si tratta delle grandi competizioni calcistiche: l'esperienza in campo internazionale è uno degli ingredienti per un cocktail dirompente - e di successo -.
Continua a sottovalutare il buon Costa Gavras, che intanto zitto zitto ti infila sulla fascia!

3 - Ingmar Bergman (Svezia) - Il posto delle fragole


JF Il talento incontrastato del più grande Maestro del Cinema nordeuropeo si concretizza nel fluidificante sinistro dei mattatori del campo fordiani, un Bergman che mette d'accordo con il suo cristallino talento anche i due mister più rivali della blogosfera.
A rappresentarlo, un film che è un Capolavoro di tecnica, leggerezza, profondità, ironia e magia: la summa della poetica di uno dei più importanti artisti che la settima arte abbia mai conosciuto, nonchè un omaggio alla vecchiaia che pare quasi rappresentare l'ultima grande vittoria per uno degli ultimi, grandi fuoriclasse.
CK Grande Bergman e bellissimo Il posto delle fragole. L’allenatore Fordman sbaglia però clamorosamente la sua posizione, visto che lo svedese avrà tante doti, ma certo non la velocità richiesta a un terzino. Uno dei pochi giocatori buoni della tua squadra, sprecato così. Non ti smentisci proprio mai, Ford!
JF Non c'è bisogno di alcuna velocità, quando c'è classe. E i lanci di Bergman sono lampi millimetrici da una parte all'altra del campo.

"Ragazzi, date retta a nonno Ford. Non ci sono speranze per la squadra Cannibale!"
4 - Luis Bunuel (Spagna) - Il fascino discreto della borghesia


JF Davanti alla difesa, chi meglio di un beffardo regista come Bunuel poteva tenere a bada le avanzate a suon di punta di piedi degli attaccanti cannibaleschi imbastendo al contempo le geometrie per il contrattacco fordiano? E quale film meglio del manifesto anti radical chic per eccellenza, Il fascino discreto della borghesia, perfetto per ubriacare di dribbling i mediani egotici della squadra avversaria giusto in tempo per servire l'assist decisivo all'incisivo attacco blaufordiana?
CK Film recuperato di recente e su cui ci sarebbe parecchio da dire. Sicuramente una visione molto interessante e ricca di spunti. Eppure, nel suo giocare su una struttura di un sogno dentro un altro sogno dentro un altro sogno e così via finisce per incartarsi da solo. Va bene il surrealismo, ma a un certo punto è troppo.
Anche in questo caso, è sbagliatissima la posizione scelta dall’allenatore per un giorno (e si spera non di più) Ford. Bunuel sarebbe il jolly da mettere in campo nel secondo tempo, quello che può risolvere la partita nel bene e nel male. Ma in difesa è surreale, visto che tra un sogno e l’altro non sarebbe in grado di distinguere e quindi difendere nemmeno se stesso. Altra mossa fallita per il fascino inesistente della fordesia.
JF Ennesimo errore tattico dell'egotico Cucciolo Eroico: l'imprevedibile Bunuel è perfetto davanti alla difesa, quasi nascosto dal resto dei centrocampisti e pronto ad uscire dal letargo con una magia improvvisa.


5 - Andreij Wajda (Polonia) – Katyn


JF In ogni difesa che si rispetti si trova uno stopper pronto ad allungare la gamba anche soltanto per fare capire all'attaccante avversario di che pasta si è fatti.
Wajda, nome simbolo della Polonia organizzatrice dell'Europeo, era l'uomo giusto per il team Ford: e Katyn, film potentissimo che rievoca il massacro operato dai russi - che incolparono i tedeschi occupanti - dei soldati polacchi in cui perse la vita anche il padre del regista è il muro perfetto per annichilire le spaesate e leggerine punte cucciole troppo azzardatamente mandate allo sbaraglio al suo cospetto.
Un'opera incredibile in grado di tagliare le gambe.
Un valico insormontabile per le forze del povero, piccolo, Kid.
CK E questo scarpone chi sarebbe? Un giocatore nemmeno degno di giocare nella serie F di Ford, figuriamoci se può competere contro i campionissimi cannibali.
Più che Katyn, una scelta cretyn uahahah!

"Arrestate questo facinoroso: è uno degli infiltrati del Cannibale in cerca dei nostri schemi di gioco."
6 - Federico Fellini (Italia) - I vitelloni


JF Il libero per antonomasia, l'unico leader possibile per una difesa impenetrabile.
Fantasia e concretezza, interventi decisi e colpi di genio in grado di spingerlo addirittura in attacco.
E come nella migliore scuola italiana, a rappresentarlo un film che è l'inno alla spensieratezza che non dimentica la malinconia, un pò come le lacrime che arrivano con la vittoria sui rivali più agguerriti.
I vitelloni fordiani, guasconi e sorprendenti, fanno polpette di tutti i pallidi "lavoratori" Cannibali.
Cannibali? Prrrrrrrrrrrrrr!
CK Questa scelta ci sta, però Ford come al solito si dimostra prevedibilissimo. La presenza di Fellini me l’aspettavo e quindi con un mio colpo di genio tattico gli ho messo subito addosso il mastino Von Trier a spaccargli le gambe.
Fellini fuori subito per infortunio al primo minuto, e il misero team del Mister rimane con i suoi soli scarponi in campo a guardarsi in faccia senza sapere cosa fare di quel misterioso oggetto rotondo che gravita loro davanti, palleggiato con una fitta rete di passaggi dai fenomeni cannibali.
E le lacrime sono solo quelle del coach Ford che, rimasto senza più carte da giocare, è già stato esonerato e pure radiato dalla F.I.C.A. Federazione Italiana Cannibale Antifordiana.

Un saluto più che Europeo, Mondiale per la squadra del Cannibale.
7 - Abdellatif Kechiche (Francia) - Cous cous


JF Ala destra il Best d'oltralpe, fenomeno di una Francia in grandissimo spolvero nelle ultime stagioni ed autore di una delle pellicole più incredibili, potenti e sentite degli ultimi dieci anni: sto parlando del meraviglioso Cous cous, un ritratto di famiglia al ritmo di danza del ventre e cucina, magico e profondo, in grado di scomodare paragoni con il respiro che solo Bergman riusciva a dare ai suoi film corali.
Il polmone del team Ford, infaticabile e pronto a sacrificarsi per il bene della squadra, come fosse un fratello maggiore.
E dato che il Cannibale faticherà a capire il concetto, lo semplifico in termini bianconeri: il "soldatino" degli anni migliori.
CK Non ho visto il suddetto Cous cous, anche perché già come cibo è per me ben poco appetitoso, ma dubito fortemente che questo Ke chi è? possa essere tra le cose migliori offerte dallo spettacolare cinema francese di ieri e di oggi. Più che ai paragoni con Best o con il già più modesto soldatino Di Livio, direi che è come scegliere Ibrahim Ba, tenendo a casa Platini e Zidane. Robe che solo un allenatore che vuole eliminare tutti i veri talenti per concentrare le attenzioni solo su di sé può fare. Ford, starai mica cercando di diventare più egocentrico di me?

Un gioco di fianchi come questo se lo sognano i centrocampisti del Cucciolo Eroico!
8 - Fatih Akin (Germania) - La sposa turca


JF L'Ozil del continente fordiano, il genio della lampada e perno del centrocampo pronto ad avanzare all'occorrenza divenendo quasi un fantasista aggiunto.
Passione ed esplosività, il regista di origini turche cresciuto ad Amburgo è l'uomo giusto per fare la differenza in mezzo al campo: capace di colpi ad effetto come di entrate decise, Akin ha dalla sua tutto il fascino del film che lo portò all'attenzione del mondo, quel La sposa turca vincitore a Berlino che stupì le platee per la sua forza tragica quasi almodovariana e per i suoi personaggi pieni di vita ed ubriachi di autodistruzione.
Il Best del Cinema. Quello che tutti vorrebbero avere in squadra.
Ma che trova la collocazione ideale solo nell'undici ideale. Quello di Ford.
CK Ed eccolo, il bidone del cinema tedesco. L’autore di Soul Kitchen, una delle commedie meno divertenti che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi. Sarà che i crucchi sono tra le poche persone al mondo ad avere un senso dell’umorismo (quasi) più discutibile di quello di Ford. Un regista talmente risibile che non mi preoccupo nemmeno di marcarlo, lasciandolo libero di autodistruggersi. E la sposa turca la abbandono sull’altare.
Fatih chiiii?
JF Non sto neanche a commentare il tuo parere sull'ottimo Soul Kitchen, e già mi pregusto la doppietta di Akin che, libero da marcature, impazzerà nella retroguardia Cannibale concentrata tutta sui temibili attaccanti fordiani!
CK Ma Fatih chiiiiiiiiiiiiiiii?

"Questo è il metodo migliore per spezzare le gambe agli attaccanti cannibali."
9 - Nicolas Winding Refn (Danimarca) - Valhalla rising


JF Punta centrale perfetta per una formazione destinata alla vittoria finale.
Imprevedibile come il più arrabbiato degli Ibrahimovic e pronto a pungere come uno scorpione, Refn porta alla carica il suo guerriero One Eye per fare piazza pulita dei difensori avversari ed incornare ogni pallone che arriva dalle fasce, castigando a più riprese una difesa che pare proprio non avere i numeri e la stazza per contrastarlo.
I suoi voli a cercare l'impatto con la sfera sui calci d'angolo saranno vere e proprie epopee visionarie, in grado di mandare in visibilio il pubblico, pronto alla standing ovation per il capocannoniere del torneo.
L'ariete per eccellenza, il guerriero vichingo pronto a conquistare terreno e reti sulle indifese praterie popolate solo da conigli dark spauriti.
CK Refn contro la difesona cannibale potrebbe andare a segno giusto con Drive, un filmone che si fa fatica a credere sia stato realizzato dallo stesso autore di questo misero Valhalla Rising, una delle visioni più noiose e soporifere della Storia.
Se la tua tecnica è quella di fare addormentare la mia difesa, Ford, il tuo obiettivo è centrato in pieno. Peccato che pure i tuoi tifosi si siano stufati della tua squadra e abbiano abbandonato le tribune, lasciando i supporter cannibali a fare la ola lungo tutto la Cannibal Arena.
JF Sono soltanto usciti per andare a prendere da bere: i festeggiamenti per la vittoria, qui a Fordlandia, dureranno almeno una settimana!
CK Sul fatto che i tuoi tifosi (ma quali?) abbiano bisogno di bere hai ragione. Sì, però per dimenticare…


"Ecco fatto, Nicolas. Questo era l'ultimo dei giocatori della squadra del Cannibale."
10 - Alexandr Sokurov (Russia) - Arca russa


JF Il fantasista immarcabile, il numero dieci più ambito del mondo, il Messi del Cinema attuale.
Sokurov, vincitore all'ultimo Festival di Venezia, è tutto questo e anche di più: per rappresentarlo, ho scelto un film che è il saggio perfetto della sua tecnica incredibile, novanta minuti di piano sequenza ininterrotti nei corridoi dell'Ermitage di San Pietroburgo, un viaggio incredibile nella storia russa e nella meraviglia della settima arte.
L'uomo che più di ogni altro, da ogni posizione e a seguito di ogni punizione procurata dai fallosissimi difensori avversari saprà infilare la porta lasciando che il pallone ipnotizzi come la più imprevedibile delle "foglie morte".
CK Ambito, ma da chi? A parte il radicalchicchissimo pubblico dei festival cinematografici, Sokurov non se lo sooka nessuno. Terrence Malick semmai può essere considerato il Messi del Cinema attuale, visto i cast della Madonna con cui sta lavorando per i suoi nuovi film.
Se la fantasia della tua squadra è affidata a un russo pretenzioso e noioso come pochi, stai messo proprio bene, stai messo…
JF Senza contare il fatto che Malick non c'entri un tubo con questa Blog War in quanto statunitense, resta bollito con il suo albero della noia, e certamente il suo genio passato non va valutato dalla consistenza del cast delle sue pellicole!
CK A parte il fatto che tu hai tirato fuori Messi, che è argentino, comunque era solo un esempio di regista davvero ambito. Sokurov invece se lavora è solo grazie ai soldi del suo unico sostenitore: il suo infausto amichetto Vladimir Putin.

"Ragazze, state pronte a festeggiare fino all'alba la vittoria del Team Ford!"
11 - Milos Forman (Rep. Ceca) - Qualcuno volò sul nido del cuculo


JF E a proposito di imprevedibilità, lungo l'out di sinistra a farla da padrone è Milos Forman, che vola dal nido del cuculo fino all'area Cannibale servendo un cross dopo l'altro ai suoi compagni senza dare il minimo segno di cedimento.
Folle come McMurphy e solido come il Capo Bromden, l'uomo di fascia più imprevedibile che la settima arte abbia mai concepito è pronto a lasciare sul posto tutte le infermiere pazze frutto delle fantasie irrefrenabili del coach più teen mai visto sui campi di calcio prima di affondare come un coltello nel burro - o come un lavandino in una parete di manicomio - liberando tutta la magia del Cinema vero.
E regalando il passaggio vincente alla squadra del Cowboy.
CK Milos Forman era un grande regista. Ormai però non ha più nulla da offrire e giusto un allenatore fuori di testa può ancora dargli un’occasione di giocare invece di lasciarlo al meritato riposo.
Ford, la partita è finita e non possiamo fare nemmeno scambio di maglie: gli inservienti infatti per te hanno già pronta una bella camicia di forza! uahahahah

"E' una depressione il ritiro della squadra di Cannibale, eh!? Roba da manicomio!"

giovedì 1 marzo 2012

Faust

Regia: Alexandr Sokurov
Origine: Russia
Anno: 2011
Durata: 134'
 
La trama (con parole mie): Heinrich Faust ha studiato per tutta la vita, sviluppando un sapere che molti uomini invidierebbero. Eppure, tra una discussione di astronomia ed una dissezione di cadavere, pare non riuscire a cogliere il segreto dell'anima.
Così, peregrinando da un assistente troppo presente ad un padre completamente distante, l'uomo decide di approcciare il gestore del banco dei pegni, un vecchio dall'aspetto deforme che si dice in giro possa essere niente meno che il Diavolo.
Inizia in quel momento per lui un viaggio alla ricerca di risposte che lo condurranno al solo luogo in cui un uomo pare riuscire a trovarne, e comprendere - o almeno tentare di farlo - se stesso: il sesso di una donna.





Mi associo - e ben volentieri, cosa più unica che rara - a quello che disse il Cannibale in proposito: diffidate da chi spaccia il Faust di Sokurov per un film metafisico, mosso da chissà quale spirito religioso o mistico, ultraterreno o quant'altro.
Il Faust di Sokurov è qualcosa di estremamente fisico, concreto, sporco e clamorosamente terra terra.
E' un film denso come il fango dopo un temporale, un insieme di sabbie mobili all'interno del quale è difficile muoversi, e dal quale è difficile uscire.
Un'opera che richiede tempo perchè possa essere compresa, affrontata, depositata sul fondo delle nostre miserie e rielaborata come si converrebbe.
Il Faust di Sokurov è erede della tradizione russa di Dostoevskij e Tarkovskij, passa dall'epopea dei poveri di Raskolnikov al viaggio sfiancante di Stalker, senza dimenticare i riferimenti all'Uomo della parte più terrena di quello che ritengo il film più impegnativo - potete leggerlo anche come "pesante", se vorrete - che abbia mai visto: Andreij Rublev, firmato dallo stesso Tarkovskij.
E' una pellicola che mi guarderò bene dal rivedere almeno per qualche anno, e che resterà lì, nella mia videoteca, in attesa che io sia abbastanza in forze per tornare a confrontarmici, con il suo incedere che richiede attenzione o ispirazione fulminante, il suo inizio che pare sospeso, lontano dal realismo di potenza di Alexandra, lavoro precedente di quello che continuo a considerare come uno dei più grandi geni - almeno visivamente parlando - ancora viventi della settima arte.
Eppure c'è qualcosa, nascosto tra le righe di questo Faust: qualcosa che va ben oltre il suo protagonista, che riporta tutti noi ad una dimensione clamorosamente umana e che - questo è il bello, o il terrificante - non può e non potrà mai essere imputata al Diavolo di turno, per quanto repellente, disgustoso, provocatorio o ingannatore potrà essere.
Perchè non esiste sapere, coscienza, saggezza che non comprenda o sappia nascondere la forza del desiderio, l'impulso che ci rende umani e vivi, la voglia incontrastata di quel brivido che ha sempre mosso il mondo, da una metà all'altra del suo cielo.
Il Faust di Sokurov non è quello di Goethe, quanto quello di Dostoevskij, che dei peccati di cui ogni giorno ci macchiamo si fece carico come fosse un De Andrè dei tempi, e costruì tutta la sua opera sul ritratto umano che dalle strade che rendiamo pulsanti mostrava il fianco alle interpretazioni filosofiche sul perchè fossimo animali così biechi eppure così clamorosamente sospinti verso un confine da superare.
Questo, in sostanza, è il fulcro di un film difficile ed ostico, non lento quanto a tratti estemporaneo e grottesco, terreno all'inverosimile, sporco e poco comprensibile: l'andare oltre.
Perchè andare oltre è una delle nostre principali caratteristiche, un nostro limite ed il nostro più grande pregio.
Ma non è niente che passi dalla religione o dai massimi sistemi: per un uomo come Faust, in un mondo affetto da ogni male possibile, con il Diavolo accanto ed un confine che preme, l'ago della bilancia diviene il calore del sesso di una giovane donna in grado di sconvolgerlo nel profondo, tanto da indurlo a lasciarsi alle spalle ogni materia ultraterrena, ed il confine stesso che pensava fosse così insuperabile.
E' attorno a quello, che si gioca la partita più importante di un uomo.
E' attorno a quello, che si trova la forza di valicare quel confine.
O valicare e basta.
E' attorno a quello che l'omicidio, il sapere, le convenzioni, la verità e la menzogna perdono ogni significato. O lo acquistano.
E' attorno a quello che si gioca tutto.
Sokurov questo lo sa bene, tanto da associare a questo suo Faust le figure di potere che aveva umanizzato, sensibilizzato, demolito con Taurus, Moloch e Il Sole.
Poco importa che lo faccia attraverso mezzi tecnici come al solito straordinari.
Perchè quei mezzi sono solo un contorno.
Non per nulla Alexandra, sua prima opera dedicata quasi esclusivamente ad una protagonista femminile, non ha avuto bisogno di lenti deformanti o artefatti stilistici.
Faust è un film sull'Uomo.
Che quando gioca sul terreno che porta tra le gambe di una Donna, è in grado di superare ogni confine.
E chissà che il Diavolo, questo, non lo sapesse già.
Dopo tutto, è finito sotto un cumulo di pietre.
Neanche fossimo tornati indietro di millenni, a chiedere che ci si possa guardare negli occhi senza che un sesso chieda alcun tributo all'altro.


MrFord


"E a te, che cercavi il motivo
d'un inganno inespresso dal volto,
lei propose l'inquieto ricordo
fra i resti d'un sogno raccolto."
Fabrizio De Andrè - "Il ritorno di Giuseppe" -



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