venerdì 5 maggio 2017

Shameless - Stagione 7 (Showtime, USA, 2016)





Per quanto io sia un disadattato, casinista e scombinato, anche nei miei periodi peggiori e più wild ho sempre avuto un forte, enorme desiderio di Famiglia: un pò come se Hank Moody combattesse a parole la filosofia da focolare, preghiere e cazzotti di Dom Toretto.
E se penso al piccolo schermo, così come a quello che mi porto dentro, fatta eccezione per lo straordinario finale di Six Feet Under, non ho mai trovato nulla che si avvicini al mio pensiero di Famiglia come Shameless.
Sarà che il motto "siamo tutti Gallagher" è stato mio e del Saloon fin dalla prima stagione di questa straordinaria serie, o che tra sconfitte, vittorie sudate, risate scomposte, lacrime amare, salite e ricadute mi sono sentito affine a quasi tutti i membri di questo caotico focolare domestico: certo, Fiona mi appare sempre più distante per ambizione, Debbie per limitazioni culturali, Liam per età, ma d'altro canto trovo Carl alla ricerca di un ordine per se stesso, Ian di una maturazione emotiva e sentimentale che non dimentica il percorso compiuto fino al punto in cui si trova - stupendo il viaggio ed il momento del distacco da Mickey Milkovich, forse uno dei personaggi secondari più riusciti della produzione - e soprattutto Lip alle prese con i propri demoni, non tanto figli dell'alcool ma dell'essere per talento il predestinato della famiglia, ma non per questo necessariamente costretto ad avere successo.
Ed in mezzo a tutto questo comprensibile marasma, Frank.
Il maledetto Frank.
Un charachter che sono riuscito, nel corso di questi sette anni, ad odiare profondamente perchè lontano anni luce dal concetto di padre che applico e che cerco di essere, eppure umano e vitale come mi dipingo ogni giorno quando dico di voler restare da queste parti il più a lungo possibile e godendo il più possibile, considerato che si tratta, a quanto penso, dell'unica possibilità che ho ed avrò di farlo.
Il maledetto Frank che, come tempo fa sul lago ghiacciato con Carl in piena sfida a dio, rompe i suoi argini al funerale dell'amata Monica, e rivela il suo lato umano, sentimentale e profondo come forse mai prima.
Il maledetto Frank, uno degli esempi di egoismo puro più fulgidi che piccolo e grande schermo abbiano prodotto, che si rivela capace di amare.
Una cosa che, per quanto la società cerchi di imporre, sottolineare e consigliare, pochi sono davvero in grado di fare.
E viene quasi il dubbio che, bravura incredibile di William Macy a parte, sia proprio questo il senso.
Per poter amare davvero, profondamente, incondizionatamente, occorre poter conoscere così bene questo sentimento complesso e devastante, meraviglioso e potente, a partire da se stessi.
Non voglio giustificare Frank, neanche per idea.
E neanche per un istante.
Ma è assolutamente vero che, se tutti i Gallagher sono Gallagher, irresistibili, tenaci, determinati, pronti a rialzarsi a fronte di ogni sconfitta, lo sono anche per Frank e Monica.
La trappola della Famiglia.
Il peggio che potrai trovare, lo troverai indiscutibilmente lì.
Ma troverai anche indiscutibilmente il meglio.




MrFord




 

11 commenti:

  1. Per me, una delle stagioni meglio riuscite degli ultimi anni (la quarta però è imbattibile). Tocca e diverte, e poi risulta Mickey: resto sempre ai margini delle tifoserie dei fandom, sarà che non sono fan di niente in particolare, ma è una coppia che shippo proprio, diciamolo.

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    1. A parte la sesta, secondo me sono tutte molto riuscite.
      Ma io adoro questi cazzo di Gallagher. ;)

      E anche Mickey.

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  2. Un post "famigliare". Sarà perché parla di famiglia, o sarà perché è molto simile agli altri tuoi post precedenti dedicati a Shameless? :)
    Anche la serie è così, stranamente famigliare. Ormai pure troppo. Questa stagione mi è sembrata un po' ripetitiva e ha ripreso situazioni già viste nelle precedenti...

    Maledetto Frank, e maledetto Ford! :D

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    1. Ahahaha se mi maledici come un Gallagher mi va quasi bene! ;)

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  3. Spero chiuda presto e lo dico da fan della serie, proprio perché il percorso naturale di crescita e separazione dei personaggi renderebbe disgregante il tutto.
    Già Fiona come personaggio mi risulta abbastanza tedioso ed egoista rispetto all'inizio.

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    1. Io invece sono troppo legato ai Gallagher per rinunciarci, almeno per ora.
      E se il livello resta questo, mi schiaffo altre sette stagioni. ;)

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  4. Stagione di nuovo fra i binari dopo quella più di passaggio dello scorso anno. Lip è sempre più il mio Gallagher di riferimento, e Frank, no, non lo giustifico ma ammetto che pure io, mio malgrado, lo capisco.

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    1. Frank, nonostante lo detesti, riesce sempre a sorprendere. E' un charachter pazzesco interpretato in modo pazzesco da Macy.

      E Lip è anche il favorito di casa Ford.

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