mercoledì 4 novembre 2015

Reversal - La fuga è solo l'inizio

Regia: Josè Manuel Cravioto
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 80'





La trama (con parole mie): Eve, una giovane ragazza dalla vita piena, felice e normale, si ritrova incatenata in uno scantinato, dopo aver subito violenze ed abusi ed aver trascorso non si sa neppure quanto tempo in quella prigione. Recuperata un'arma di fortuna e messo al tappeto il suo carceriere, tenta la fuga, ma resasi conto di essere in un luogo isolato decide di scoprire di più a proposito di chi l'ha rapita.
Venuta a conoscenza dell'esistenza di altre ragazze tenute prigioniere proprio come lei, decide di iniziare un percorso di salvataggio proprio accanto a quello che era il suo "custode", divenuto ora prigioniero, in modo da liberarle tutte: ma l'impresa si rivelerà più difficile del previsto, e finirà per condurre la ragazza ad una scoperta agghiacciante che la porterà a completare la missione principalmente per vendetta.








Lo ammetto, mi sono rimangiato la parola.
Dopo aver letto quanto di peggio possibile a proposito dell'ennesimo horror o pseudo tale inutile, avevo promesso a me stesso e dichiarato in casa di più colleghi bloggers che avrei volentieri passato la mano, questa volta.
Ma credo di essere giustificato: tra i film che avevo in lista, Reversal - La fuga è solo l'inizio, adattato terribilmente in italiano, era quello dal minutaggio meno importante: e questo, alla fine di una giornata iniziata alle sei del mattino con l'allenamento quotidiano, continuata al lavoro e chiusa in bellezza con una sessione di gioco a cavallo della cena con il Fordino, conta più di qualsiasi pregiudizio, che sia sensato oppure no, come già sottolineavo ieri.
A ben guardare, poi, di fatto, il lavoro di Josè Manuel Cravioto non risulta essere neppure così tanto peggio di altri prodotti simili ed anche più blasonati, almeno per quanto riguarda la parte tecnica.
Peccato che, dalla seconda scena in poi, tutta l'ossatura del racconto si perda inesorabilmente nell'abisso più terribile che un prodotto di questo tipo può portare in dono per essere massacrato più felicemente da noi recensori: la mancanza di logica.
Qualche anno fa ricordo che una reazione simile a quella provocatami da Reversal fu scatenata dall'assolutamente assurdo ed inutile The Strangers, che ora pare una sorta di fratello maggiore di questa robetta che risulta, a conti fatti, essere una sorta di wannabe Big bad wolves senza avere, ovviamente, neppure per sbaglio lo spessore, il carattere e la profondità dello stesso.
Se, infatti, sulla carta il fatto che una prigioniera inizialmente definita solo da riprese video legate alla sua vita precedente al rapimento pronta a ribellarsi al suo carceriere ed invertire i ruoli può far pensare ad ottimi spunti, niente di tutto ciò che poteva essere fatto pare, in conclusione, essere stato fatto.
Non voglio tediarvi con una sorta di lista della spesa legata alle scelte quantomeno surreali della protagonista - per quanto mi riguarda, se dovessi liberarmi da una prigionia simile dopo aver subito abusi, le mie prime preoccupazioni potrebbero essere la vendetta verso il mio carceriere e la fuga, non una sorta di indagine che potrebbe essere lasciata benissimo alla polizia, tanto per fare un esempio -, sappiate soltanto che l'intero film - fortunatamente, come scrivevo poco sopra, molto breve - si trasforma ben presto in un campionario di assurdità talmente clamorose da risultare quasi incredibili, e che aggiunte al telefonatissimo "colpo di scena" finale pongono tranquillamente il lavoro del già citato Cravioto tra i peggiori degli ultimi mesi e, forse, dell'anno.
Dunque, a parte lasciarmi con l'interrogativo legato al perchè in Italia si debba addirittura cercare di sforzarsi - male - per vendere un titolo di questo genere mentre veri e propri cult restano non distribuiti, poco altro resta della visione, e neppure la violenza - che mi ha riportato alla mente Alta tensione firmato da Aja - e l'impatto "emotivo" riescono a fare la differenza rispetto ad un film forse non brutto nel senso più sguaiato nel termine, ma profondamente sbagliato.
Una cosa senza dubbio anche peggiore.




MrFord




"All of the sinners, they're playing their game
only the good people listen
over and over it's always the same
committing the crime, and yet no one's to blame."
Yngwie Malmsteen - "Vengeance" - 





23 commenti:

  1. Ne ho letto male praticamente dappertutto,noi passiamo senza rimpianti ;)

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  2. visto ma non mi ha ispirato per parlarne: buono lo spunto ma realizzazione pessima con scelte senza senso della protagonista come giustamente sottolinei...

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    1. Anche io avrei dovuto passare la mano, ma ancora non riesco a non recensire anche robetta come questa. ;)

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  3. Inizia molto bene secondo me (la scena della doccia vestita è la prova che avevano intuito la via da seguire, come dicevo dalle mie parti), peccato che sia realizzato male e al limite del tragicomico... Cheers! ;-)

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    1. Io l'ho trovato privo di logica praticamente dalle prime scene, e da quel momento è iniziato il crollo. Peccato, poteva essere sfruttato molto meglio.

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  4. Cavoli, mi hai ricordato che ce l'ho lì da vedere (se non sbaglio). Adesso ho capito perché ho preferito dare spazio a film che mi sembravano un po' più "pregni", alla faccia del minutaggio...

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    1. Hai fatto un gran bene a lasciarlo dov'era.
      Fossi in te proseguirei così. ;)

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  5. Ma sì dai, si lascia guardare e regala un paio di sequenze niente male e in più far partire il film subito con la revenge tralasciando il rape l'ho vista come una scelta coraggiosa.
    Ps: fratello se devi recuperare i classici allora mi permetto di usufruire del free drink -è ancora attivo, right?- e ti chiedo di recensire Vite vendute di Friedkin, vedrai che 3 bicchieri belli pieni non te li leva nessuno :)

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  6. Fuck! Avevo postato un commento ma è sparito... lo riscrivo...

    Ma sì dai, si lascia guardare e regala anche un paio di sequenze niente male -scena della doccia- e, il fatto di partire subito con il revenge tralasciando il rape è stata una scelta davvero coraggiosa. Dimenticabile, ma a suo modo godibile.

    Ps: fratello se devi recuperare dei classici mi permetto di richiedere un free drink -esiste ancora right?- per Il salario della paura di Friedkin -te l'avevo passato vero?- che 3 bicchieri belli pieni non te li leva nessuno. Trust me.
    ;)

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    1. Il salario della paura me lo segno tutto per te.

      Per quanto riguarda questo, invece, io salvo poco o nulla.
      E l'unica cosa che mi sono goduto è che è durato molto poco. ;)

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  7. Praticamente sono concorde con te, forse persino meno buono. Per questo non ne ho parlato, trovo veramente poco da dire a proposito. Per me è un film inutile

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    1. Capisco bene perchè tu non ne abbia parlato.
      Io, però, non ce l'ho fatta e mi sono voluto male due volte. ;)

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  8. Ecco, questo anche se è horror lo salto tranquillamente! ;)

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  9. Se fosse capitato a me dopo essere scappato al massimo avrei chiamato la polizia, comunque rapido ed indolore :)

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    1. Prima, magari, una bella tempesta di legnate al rapitore, però, le avrei date volentieri. ;)

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  10. Sinceramente le premesse narrative del film proprio non mi hanno convinto e non ho nemmeno preso in considerazione di guardarlo.

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  11. Anche per me al centro di tutto ci sta la sua assoluta mancanza di logica.
    E il fatto che io e te si sia d'accordo è anch'esso privo di logica e quindi ora vado via prima che tutta questa situazione assurda mi faccia esplodere la testa! :D

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    1. Comincia a fare paura anche a me, questa settimana priva di logica che ci ha visti fin troppo d'accordo! ;)

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  12. E pensare che volevo vederlo...vabè un occhiata gliela darò se è come dici tu allora glie metto due hahaha xD

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