Mettiamo in chiaro tutta una bella serie di cose: Robert De Niro, attore mitico parte della Storia del Cinema e di molti di noi appassionati cresciuti a Taxi driver, Il cacciatore e Quei bravi ragazzi è da anni bollito, quasi avesse deciso di pensionarsi interpretando la parodia di se stesso.
Zac Efron, ex teen idol uscito dalla "cantera" di High school musical è probabilmente già ora una parodia di se stesso.
Le commedie di grana grossa ma dal lieto fine, quasi una versione per adulti delle fiabe Disney, sono uno dei mali peggiori che il Cinema mainstream possa generare alimentando l'astio dei radical ed il livello basso del pubblico fin troppo grande ed occasionale.
Nonno scatenato, a conti fatti, è un film molto mediocre e prevedibile, di quelli davvero in cui buttare i neuroni nelle serate in cui si è talmente stanchi che si finisce per resistere giusto per non pensare di aver solo lavorato, sistemato casa e dormito.
Eppure, a dispetto di tutto questo, mi sono divertito come un povero stronzo ridendo di gusto da solo per la quasi totalità della visione, immaginandomi da qui ad una quarantina d'anni nelle vesti indossate per l'occasione proprio dall'ex "Toro scatenato" Bob, che come in una versione di grana molto più grossa del nonno di Little Miss Sunshine sfodera una perla dietro l'altra facendo di tutto - e anche di più - per cercare di riportare il suo nipote prediletto, incanalato in una carriera e in una vita preconfezionate, sulla cattiva strada, come canterebbe fiero De Andrè.
Sarà che, invecchiando io stesso, ho finito non solo per superare la timidezza giovanile, ma anche e soprattutto per uscire sempre più spesso e sempre più volentieri dalle righe e dal seminato, abbassando di conseguenza il mio livello sbattendomene dell'apparenza e godendomi il momento, ma ho trovato gli scherzi e le trovate di questo filmetto praticamente irresistibili, e pensato di cominciare ad allenarmi da "dirty grandpa" già ora, semplicemente da padre, o anche solo da amico, pensando agli scherzi che quasi quotidianamente rifilo al mio collega Max, "mascotte" non ufficiale della mia squadra di lavoro.
Per il resto, a parte un paio di scivoloni decisamente di cattivo gusto con protagonista De Niro, la pellicola intrattiene come è giusto che facciano questi prodotti, mostra il fianco ad una censura italiana scandalosa - tagliate clamorosamente due sequenze che vedono i protagonisti fare uso evidente di droghe pesanti, quasi fossimo tornati negli anni ottanta dei tagli a cazzo di cane - per il Nuovo Millennio e regala il tipo di divertimento bramato dal tipico gruppo di amici o colleghi in bilico tra il bromanticismo e la bieca animalità maschile - che non esclude, però, dalla visione, eventuali spettatrici illuminate pronte a non scandalizzarsi per il rutto libero di regista e sceneggiatori -.
Considerato che partivo dall'idea di una serata in apnea nell'immondizia cinematografica, direi che è andata piuttosto bene, un pò come quando si finisce ad una festa senza conoscere nessuno ed avere alcuna aspettativa e si rimedia la scopata dell'anno.
E forse della vita.
MrFord