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lunedì 21 agosto 2017

007 - Missione Goldfinger (Guy Hamilton, UK, 1964, 110')





E' curioso come e quanto, a volte, i vecchi classici vengano in nostro aiuto quando le nuove frontiere non offrono alternative valide: non troppo tempo fa, in vista di un pomeriggio di fuoco da passare con i Fordini sul tappeto a giocare, tra animali, libri, pennarelli e le richieste di attenzione del Fordino da contrapporre alle prime volontà d'indipendenza della Fordina - che sta sviluppando un caratterino davvero niente male -, mi sono ritrovato a combattere con formati di file non compatibili con qualsiasi riproduttore avessimo in casa che non fosse uno dei computer, ripiegando, prima che il caldo potesse suscitare reazioni inconsulte, su un ripescaggio che avevo in serbo da tempo, uno dei dvd della collezione dedicata a James Bond omaggiati ai tempi della pubblicità fatta qui al Saloon alla collana uscita in allegato a non ricordo quale quotidiano.
Goldfinger, da sempre uno dei titoli più amati dell'epoca di Sean Connery nei panni dell'agente segreto più noto della Storia del Cinema, è un solidissimo film d'avventura dal ritmo invidiabile e dalle grandi trovate che ora potranno apparire naif ma che funzionano alla grande in barba ai decenni ed alla malizia che tutti noi abbiamo guadagnato con l'avvento del "futuro": non raggiunge, forse, i livelli di Licenza di uccidere, ma resta un saggio di quanto possa essere godurioso e perfetto per qualsiasi età e tempo il film d'intrattenimento ben costruito, con i suoi buoni ed i suoi cattivi - il Fordino attraversa quella fase in cui necessita di un'identificazione delle figure che vede sullo schermo -, il suo stile inimitabile - tra macchine e località turistiche da "fascia alta", dalla Svizzera a Miami - ed alcune sequenze davvero indimenticabili per i tempi come quelle dell'assalto a Ford Knox nella parte finale, l'agguato ai boss della malavita nella proprietà di Goldfinger e la lotta con il guardaspalle coreano di quest'ultimo, una vera e propria macchina da guerra su gambe.
Perfetto, ovviamente, il già citato Connery, forse meno fisico di altri Bond - come l'ultimo Craig - ma carismatico come nessun'altro, pronto a fare da centro di gravità permanente a battute mitiche che mi sono ritrovato ad approvare in pieno - "Sull'aereo ho fatto caricare da bere per tre", comunica uno dei suoi superiori all'agente, "Chi viaggia con me?" la risposta di Bond, "Nessuno, ma sapevo che avrebbe apprezzato": praticamente un sogno per il sottoscritto - ed al solito giro di belle signore che ai tempi erano una regola per ogni film di questa serie che si rispettasse.
Come se la cornice, l'atmosfera, il ritmo non bastassero, lo stesso Goldfinger finisce per rappresentare uno dei villains più interessanti dell'intera saga di Bond, dalla bellissima partita a golf giocata sui sottintesi al confronto finale a bordo dell'aereo pilotato dall'altrettanto indimenticabile Pussy Galore: e l'omicidio a Miami da "Re Mida" è una chicca che soltanto l'innocenza dei tempi poteva permettere, come l'interrogatorio subito da Bond in Svizzera: momenti magici che non solo non invecchiano un film che pare la definizione di Classico, ma che fanno rimpiangere tutto quello che, anno dopo anno, abbiamo finito per perdere.
Nel mio piccolo, spero di poter continuare fino a quando mi sarà possibile e me lo permetteranno, a condividere visioni come questa - anche se distratte, ovviamente, da parte loro - con i Fordini, e che possano germogliare sbocciando in una futura passione per questo straordinario mezzo che è il Cinema.




MrFord




 

lunedì 23 novembre 2015

Spectre

Regia: Sam Mendes
Origine: UK, USA
Anno: 2015
Durata: 148'






La trama (con parole mie): spinto da un mistero che pare avere radici nel suo passato e coinvolgere tutti i criminali con i quali si è confrontato negli ultimi anni di attività, orfano di M, malvisto dai nuovi vertici dei servizi segreti anglosassoni, James Bond parte da Città del Messico per dipanare la matassa che risponde al nome di Spectre, un'organizzazione criminale con agganci e mezzi pari, se non superiori, a quelli degli stessi servizi segreti.
Viaggiando tra l'Italia, l'Austria ed il Nordafrica, braccato da Hinx, uomo di forza della stessa Spectre, deciso a mettere in salvo Madeleine, figlia di un suo vecchio nemico, Bond sarà costretto a sfruttare tutta la sua abilità, il coraggio e la sfrontatezza, nonchè i pochi agenti ancora fidati all'interno dell'MI6 per portare a casa la pelle, minare le fondamenta dell'organizzazione rivale e portare alla luce i doppiogiochisti all'interno del suo governo prima di prendere una propria strada, magari accanto a Madeleine.









Il personaggio di James Bond mi è sempre piaciuto: bastardo il giusto, uomo d'azione, ottimo bevitore, con un debole per le belle donne, l'agente segreto figlio della penna di Ian Fleming ed ormai parte dell'immaginario collettivo ha da sempre tutte le carte in regola per essere il benvenuto al Saloon.
Qualche anno fa, quando con l'ingaggio di Daniel Craig avvenne una sorta di svolta muscolare nella serie, rimasi letteralmente ammirato dal lavoro fatto sullo strepitoso Casinò Royale, probabilmente uno dei film migliori dedicati allo 007 di sempre, concentrato d'azione eppure in grado di raccontare una storia non banale, tamarro ma allo stesso tempo traboccante stile.
Venne poi il sicuramente meno convincente ma quantomeno divertente da vedere Quantum of solace, prima dell'approdo dietro la macchina da presa di Sam Mendes, regista celebratissimo - e dall'enorme talento - che con Skyfall e questo Spectre ha deciso di portare la dimensione di Bond a quella dell'action d'autore, ambizioni comprese: ed è proprio qui, come si direbbe in Inside man, che sta l'inghippo.
Perchè se da un lato la tecnica è indiscutibile almeno quanto la messa in scena, di fatto Spectre patisce - in misura comunque minore, sia chiaro - gli stessi difetti di Skyfall, celebrato un pò ovunque e da queste parti selvaggiamente bottigliato: minutaggio eccessivo, ambizioni eccessive, eccessiva voglia di dare alla pellicola ed al main charachter uno spessore da film drammatico che appesantisce il complesso dell'opera e finisce per remarle contro decisamente più di quanto non accadrebbe con un approccio più easy e scanzonato.
La sequenza d'apertura, decisamente ottima, di Città del Messico, tutta adrenalina e mistero, è un ottimo esempio dell'approccio che Mendes avrebbe dovuto tenere in tutta la pellicola, senza preoccuparsi troppo di romanticismo, introspezione, spiegoni ed approfondimenti assortiti: dalla logica di alcuni passaggi - perchè, se cominci a presentare un action o un film d'avventura come un prodotto d'autore, è naturale che si comincino a fare le pulci allo stesso - come la resa dei conti con l'Hinx interpretato dall'ex wrestler Dave Bautista - senza dubbio ingaggiato per le sue doti attoriali e premiato per questo con una sola battuta - a bordo di un treno lussuoso in stile Orient Express che viaggia nel deserto nordafricano all'interno del quale paiono non esserci passeggeri o personale anche a fronte di uno scontro che prevede spari e corpo a corpo da corpi speciali all'interpretazione insopportabile di Christophe Waltz, condannato ormai ad essere la caricatura degli indimenticabili charachters di Bastardi senza gloria e Django Unchained, scesa l'adrenalina dell'apertura si assiste ad una lenta, noiosa esibizione di tecnica e budget di quasi due ore e mezza, che non lascia nulla e che, più che rimandare al Classico, pare una sbiadita fotocopia dello stesso.
Personalmente, sono molto dispiaciuto che per la seconda volta Mendes non abbia centrato il bersaglio con Bond - nonostante in molti abbiano sbrodolato parole di giubilo alla vista di Spectre quanto e forse più che rispetto a Skyfall -, perchè la mia speranza era quella di potermi godere Spectre dall'inizio alla fine e, chissà, in una certa misura rivalutare anche il capitolo precedente: invece mi sono trovato a rimpiangere - e molto - Licenza di uccidere, che con classe ma altrettanta leggerezza, regalava un cult d'avventura senza altre pretese se non far evadere il pubblico per un'ora e mezza.
Al contrario, qui ne ho affrontate più di due con il desiderio di evadere.
Dal film.




MrFord





"I'm prepared for this
I never shoot to miss
but I feel like a storm is coming
if I'm gonna make it through the day
then there's no more use in running
this is something I gotta face."
Sam Smith - "Writing's on the wall" - 





giovedì 5 novembre 2015

Thursday's child

La trama (con parole mie): l'autunno ormai impazza, al contrario di una blogosfera sempre più spenta, e come ogni settimana io ed il mio purtroppo socio e co-conduttore di questa rubrica Cannibal Kid ci ritroviamo a combattere tra noi e soprattutto per rivitalizzare un pò queste lande sempre più desolate scrivendo la nostra a proposito delle uscite in sala di questo weekend.
Grande spazio alla scommessa del nuovo 007 di Sam Mendes, ma anche un occhio puntato su titoli che potrebbero rivelarsi gran fordianate - dunque imperdibili - o terrificanti cannibalate - dunque evitabili -: quale visione la spunterà?


"Hey, Ford, tu si che sei proprio forte!"
Spectre

"Ford e Cannibal si avvicinano: sarà meglio preparare l'artiglieria pesante."
Cannibal dice: Il mio nome non è Ford, James Ford.
E meno male!
Il mio nome non è nemmeno bondiano, jamesbondiano, visto che l'unico film della serie che ho visto è stato l'ultimo, Skyfall, che a sorpresa non m'è manco dispiaciuto. In occasione dell'arrivo di questo nuovo capitolo m'era venuta la tentazione di recuperare anche gli episodi precedenti, ma poi ho pensato: “Sto già sprecando la mia vita, perché sprecarla ancora di più?”. E così per il momento ho accantonato l'idea.
Quanto a Spectre, preannunciato da un'operazione di marketing sfiancante e dal pezzo di Sam Smith che è probabilmente la peggior canzone bondiana di sempre, potrebbe essere un ricalco più o meno spento di Skyfall. Prima o poi magari lo guarderò per curiosità, e per vedere Lea Seydoux più che la MILF Bellucci, ma senza fretta.
Ford dice: il suo nome è Kid. Peppa Kid. E di Cinema non capisce una fava.
Per quanto abbia sempre stimato il personaggio di James Bond, non ho mai completato la visione di tutti i film che l'hanno visto protagonista: ho adorato fin da piccolo le versioni di Connery e Moore, ignorato fondamentalmente le altre fino a riavvicinarmi grazie all'incarnazione di Craig.
Peccato che, dopo un primo episodio bomba - Casinò royale - ed un secondo guardabile - Quantum of solace - sia seguito il tanto osannato ma mortalmente noioso Skyfall, che quasi mi costò una sonora ronfata in sala.
Speriamo che Spectre, in questo senso, tiri fuori un po' di più l'anima action di Bond. Considerata la presenza dell'ex wrestler Batista, posso quantomeno essere positivo.




Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts

"Quei due blogger spara-cazzate sono molto più divertenti del nostro film!"
Cannibal dice: Sarà che sono cresciuto in un periodo in cui i Peanuts erano un po' passati di moda, ma non mi sono mai particolarmente avvicinato al loro mondo. Sarà questa la volta buona per farlo?
Ne dubito e lascerò la visione a Mr. Ford, che probabilmente con le prime strisce di Charlie Brown, Linus e Snoopy pubblicate negli anni '50 c'è cresciuto.
Ford dice: per quanto mitiche, le strisce dei Peanuts non sono mai state tra le mie letture preferite neppure nei miei anni da fumettofilo incallito, dunque penso che girerò al largo da quella che mi pare un'operazione di marketing di quelle abominevoli.
Perfino più abominevoli delle opinioni cinematografiche di Cannibal.


Freeheld: Amore, giustizia, uguaglianza

"Siamo la coppia del momento: altro che Ford e Peppa Kid!"
Cannibal dice: Drammone che affronta le tematiche del cancro e dell'amore lesbico con Ellen Page e Julianne Moore, qui su Pensieri Cannibali potrebbe anche essere il filmone della settimana. Non so perché, però, temo nel rischio fregatura. Così come quando vedo un film esaltato su WhiteRussian.
Ford dice: tipico film finto impegnato che probabilmente spera di sfruttare proprio l'apparente impegno per guadagnarsi un posticino alla prossima notte degli Oscar. Personalmente, non ci casco.

Un po' come quando il mio rivale finisce per consigliare caldamente qualche teenata delle sue.



Rock the Kasbah

"Bill, lo sai che sta guidando Ford!?" "Non ci trovo proprio un cazzo da ridere, amico."

Cannibal dice: Pellicola rockettara con un cast interessante, composto da Bill Murray, Zooey Deschanel, Kate Hudson e Bruce Willis. Eppure, anche in questo caso sento l'odore di fregatura e di possibile diludendo lontano un miglio. O sarà solo l'odore di Ford che, per solidarietà con i messinesi rimasti senz'acqua, ha deciso pure lui di non lavarsi?
Ford dice: commedia rock che riporta in auge l'incarnazione forse più amata di Bill Murray sul grande schermo che potrebbe essere la visione della settimana. Speriamo non si riveli una delusione come un disco che si attendeva da tempo della propria band preferita o l'ennesimo film sponsorizzato come un capolavorone su Pensieri Cannibali.


Alaska

"Lo sapevo che una maratona di teenate sarebbe stata troppo, per lui."
Cannibal dice: Elio Germano di rado sbaglia film. E il cinema italiano, checché se ne dica, attualmente è tra i più vitali in circolazione. Questa pellicola potrebbe quindi meritarsi una visione, mentre Ford si merita qualcos'altro: un biglietto di sola andata per l'Alaska.

Ford dice: Elio Germano è uno dei nostri attori più interessanti, eppure, considerato il mio rapporto con il Cinema italiano attuale, resto sempre piuttosto dubbioso, un po' come quando mi tocca leggere i commenti alle uscite settimanali del Cucciolo Eroico.



Malala

"Ford, Cannibal, mi dispiace: voi non vincerete mai un Nobel per la Pace."
Cannibal dice: Documentario dedicato alla giovane premio Nobel per la pace Malala Yousafzai che sembra piuttosto interessante, anche perché su di lei ne so poco e vorrei saperne di più. L'unica cosa che so adesso è che né io né Ford potremo mai vincere il Nobel per la pace. Abbiamo combattuto troppe Blog Wars, troppe.
Ford dice: documentario che potrebbe rivelarsi la sorpresa della settimana, se non fosse che probabilmente sarà distribuito in una sala e mezza per un giorno e che in rete risulterà introvabile. Peccato, perchè la figura, secondo me, merita approfondimento.


45 anni

"Dici che riusciremo a stare insieme più di Ford e Cannibal?" "Ne dubito, quelli non si scollano neanche una settimana."

Cannibal dice: Uno dei trend più incomprensibili degli ultimi tempi sono i film sui vecchi, ormai purtroppo molto più numerosi dei film teen. Questa pellicola sul 45esimo anniversario di una coppia di nonnini è persino troppo old e fordiana per essere vera. E per essere guardata, almeno da me.
Ford dice: il titolo mi fa pensare a quando io e Cannibal festeggeremo il quarantacinquesimo anniversario della prima Blog War.
E mi fa venire i brividi.


Il prezzo della gloria

Katniss Kid e Ford osservano la desolazione della blogosfera.

Cannibal dice: Film franco-belga-svizzero dal sapore radical-chic, ma non abbastanza da sperare in una visione gloriosa. Sarà la vicinanza con quel musone di Ford, ma questa settimana sono davvero sfiduciato e non mi ispira manco mezzo film.
Ford dice: pellicola shakerata radical chic europea che mi attira quanto l'idea di un'altra maratona di teen movies suggerita dal mio antagonista. Passo più che volentieri.


Corpi

Corpi: un film così allegro da far apparire una visione di Antichrist come una vera pacchia.

Cannibal dice: Film polacco che affronta temi leggeri quali morte e malattia. Al confronto, la lettura di WhiteRussian potrebbe quasi passare come un'esperienza divertente.
Ford dice: considerata la provenienza e le tematiche da party selvaggio, questo film potrebbe rappresentare una visione raccapricciante o una vera sorpresa.
L'ideale sarebbe che lo sperimentasse Peppa, in modo da avere un'idea precisa andando nella direzione opposta a quella del suo giudizio.

domenica 31 agosto 2014

007 Collection

 
La trama (con parole mie): nel mondo della settima arte, pochi personaggi sono noti a livello planetario e perfino tra i non appassionati come James Bond.
Nato dalla penna di Ian Fleming, l'affascinante agente segreto ha conosciuto, nel corso degli anni, incarnazioni ed interpretazioni completamente diverse tra loro, eppure unite dallo stile inconfondibile dell'uomo di punta dei servizi segreti di Sua Maestà.
Dal 27 agosto, in edicola con Il Corriere della sera e La Gazzetta dello sport, sarà possibile collezionare le pellicole che hanno visto 007 conquistarsi un pezzo importante della Storia del Cinema.




Pochi charachters, nel corso della lunga Storia della settima arte, hanno segnato l'immaginario pop quanto James Bond, agente segreto con la licenza di uccidere creato dalla penna di Ian Fleming e celebrato una volta ancora ed una volta di più a cinquant'anni di distanza dalla scomparsa del suo creatore: La Gazzetta dello Sport e Il Corriere della sera segnano dunque questa importante ricorrenza presentando in edicola a soli 9,99€ per uscita ventiquattro dvd dedicati alle gesta di Bond, alle sue indimenticabili auto, ai nemici ed alle ancor più indimenticabili Bond girls, che da Ursula Andress a Eva Green hanno fatto sognare gli spettatori forse anche più di quanto gli Sean Connery, i Roger Moore o i Daniel Craig hanno fatto con le spettatrici.
A partire dall'appena trascorso 27 agosto con il recente e di grande successo Skyfall firmato da Sam Mendes avrete dunque la possibilità di completare una delle collezioni più importanti che il Cinema moderno possa offrire, e di conoscere a fondo le gesta di un personaggio che non ha mai fatto mistero delle sue ombre, usandole come ulteriore strumento di seduzione dell'audience.
La guida all'intera operazione è consultabile a questo indirizzo, in modo da trovarvi pronti a decretare quello che, a vostro insindacabile giudizio, sarà stato l'interprete più adatto, la donna più ammaliante, il gadget più curioso, o semplicemente, il film meglio realizzato.
Materiale ce n'è in abbondanza, e soprattutto, c'è sempre lui.
Bond.
James Bond.
Che con un nome così, non potrà certo deludere.
Parola di Ford.
James Ford.


MrFord



   
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