martedì 15 maggio 2018

Game night - Indovina chi muore stasera? (John Francis Daley/Jonathan Goldstein, USA, 2018, 100')








Nel corso degli anni sugli schermi di casa Ford sono passate decine - e forse centinaia - di pellicole da neuroni in vacanza perfette per la decompressione da stanchezza nel corso della settimana lavorativa, alcuni decisamente pessimi, altri completamente inutili ed altri ancora che certo non saranno destinati a fare la storia o costituire tasselli importanti della memoria ma che hanno finito per rendere al meglio il loro servizio: Game night - tralascio ogni commento a proposito dell'aggiunta voluta dalla distribuzione italiana - è senza ombra di dubbio parte di quest'ultimo gruppo.
Firmata - in parte - dallo stesso John Francis Daley del guilty pleasure trash personale di qualche anno fa Come ti rovino le vacanze, questa commedia finto nera pronta a ricongiungersi con tutti i voleri del Cinema a grande diffusione funziona nel suo genere dall'inizio alla fine, tiene un ritmo invidiabile e diverte non poco pur rimanendo nel totalmente implausibile e sopra le righe, sfrutta al meglio un gruppo di attori che senza ombra di dubbio si saranno divertiti un mondo a girarlo - è sempre un piacere vedere Rachel McAdams così come Kyle Chandler, indimenticato Coach Taylor di Friday Night Lights - e non porta sullo schermo alcuna pretesa di andare oltre quella che è la sua area di competenza.
In un certo senso, pare quasi di assistere ad una versione comedy di The Game - sopravvalutato film anni novanta per molti divenuto cult - zeppa di citazioni, momenti decisamente spassosi - l'estrazione del proiettile, tanto per citarne uno - ed una serie di situazioni perfette per adattarsi anche e soprattutto al pubblico delle coppie, unendo le speranze di norma maschili di confrontarsi con un pò di azione e quelle di norma femminili di un messaggio o un punto cui arrivare che non sia il semplice esibirsi in pirotecniche sequenze d'azione o gesti al limite dell'incredibile.
Fa il suo ritorno sullo schermo, inoltre, un altro ex grande protagonista del piccolo schermo, quel Michael C. Hall che prima del tracollo delle ultime due annate aveva fatto sognare i fan con Dexter, pronto a rendere ancora più vivace un finale giocato sui colpi di scena ed i continui cambi di prospettiva, degna conclusione di una pellicola senza pause che ha finito per sorprendermi in positivo soprattutto considerate le scarse aspettative che nutrivo fin dalla prima visione del trailer: certo, non aspettatevi qualcosa in grado di cambiare la vostra annata da cinefili, o che possa ispirare post di quelli che si scrivono con il cuore in mano, quanto più che altro uno di quei prodotti che pare una poltrona massaggiante o un piatto particolarmente buono al termine di una giornata non necessariamente andata male, ma che chiede il suo tributo in termini di stanchezza e voglia di staccare la spina da ogni responsabilità mentale.
In questo senso le vicende dei protagonisti fungono da catalizzatore d'attenzione, generatore di risate e antistress per chiunque si accomodi sul divano, aiutando l'audience a dimenticare - o quantomeno non fare troppo caso - a quello che li ha strapazzati durante tutto il giorno e farà lo stesso dalla mattina dopo: come spesso mi è capitato di sottolineare, il Cinema è anche questo, e quando l'idea del popcorn movie finisce per tradursi in intrattenimento senza pretese per quanto mi riguarda tutto fila liscio come l'olio, e pur senza grandi partecipazioni emotive, opere artistiche o colpi di genio, si finisce per crollare nel letto sereni.
E non è cosa da poco.
Anzi, direi che è proprio un bel gioco, come quelli che si fanno tra amici in quelle serate in cui ci si sente leggeri e liberi dai pensieri che si lasciano fuori dal tabellone.



MrFord



7 commenti:

  1. Sarà che se ne è parlato fin troppo bene, sarà che ai giochi da tavolo ultimamente mi sto appassionando, ma mi sarei aspettato più ragionamento, più ciccia. Parte bene, poi diventa la solita commedia d'azione. Che imbroglia per vincere.

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    1. Pensa che invece io partivo super prevenuto e mi sono divertito parecchio.
      Niente di memorabile, ma molto piacevole.

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  2. Nell'economia del film senza pensieri mi è piaciuto parecchio, molto più di quanto mi aspettassi. Mi son trovato a ridere come un imbecille dall'inizio alla fine e questo è tutto dire.

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  3. Una versione comedy di The Game, sono d'accordo.
    Purtroppo anche una versione comedy bruttarella di The Game. Il film parte anche bene e in maniera scorretta, poi finisce ben presto nel solito buonismo famigliare e fordiano. :)
    La parte finale mi ha fatto abbastanza pena, e quindi sono contento di essere tornato in disaccordo con te!

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    1. Effettivamente la parte finale è la tipica concessione alla grande distribuzione, ma tutto sommato il film diverte e fa il suo lavoro. Per me va bene così.

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