lunedì 21 maggio 2018

Rampage - Furia animale (Brad Peyton, USA, 2017, 107')







Ricordo più che bene - pur se velati da un alone misto di nostalgia, alcool ed età - i tempi in cui andavo in sala giochi con una scorta di monetine - che andavano dalle cinquanta alle duecento lire, a seconda della località - ed un amico - oppure mio fratello - per giocare a Rampage, divertendomi come un pazzo a distruggere palazzi ed ingoiare soldati utilizzando il gorilla in stile King Kong - a dire il vero il meno interessante dei tre personaggi a disposizione, per quanto mi riguarda -, il lupo gigante o il lucertolone.
Tempi semplici, lontani, in cui i videogiochi erano qualcosa di quasi incredibile e lontano dalla quotidianità e dalle case.
Tempi passati, ma che evidentemente sono rimasti nel cuore di chi, come me, li ha vissuti, ed ora si ritrova a tentare di riportarne i fasti in sala sfruttando la popolarità di quello che è l'action hero per definizione di questo secondo decennio degli Anni Zero - Dwayne Johnson, ovvero The Rock, uno dei wrestlers più importanti di sempre - e gli effettoni che, ai tempi, si sarebbero soltanto potuti sognare, sia sulle console da gioco che sul grande schermo.
Rampage - Furia animale, di fatto, non inventa assolutamente nulla di nuovo, pare una sorta di versione aggiornata di San Andreas che sostituisce l'impatto della Daddario con quello degli animali giganti - e non me ne vogliano i bestioni, non mi pare uno scambio equo - e presenta un The Rock come sempre in grado di fare tutto e anche di più, eppure, così come San Andreas, spassoso e divertente da vedere, in barba a prevedibilità e tamarraggine di questo tipo di proposte.
In effetti, quando questo tipo di titoli finiscono per non prendersi sul serio e fare il loro lavoro, è difficile non digerirli, soprattutto quando giunti alla conclusione di una giornata lavorativa - a casa e fuori - rimangono davvero poche energie per affrontare la visione del consueto film da divano: qui al Saloon, infatti, ci siamo goduti Rampage dal primo all'ultimo minuto e senza ritegno, indovinando tutte le scelte del suo protagonista e perfino quelle degli animaloni pronti a fargli da spalla - compreso il faccia a faccia finale con George il gorillone - ed apprezzando proprio questo tipo di prevedibilità neanche fossimo tornati i bambini che inserivano la moneta nel videogioco con nessun'altra aspettativa se non quella di distruggere più palazzi fosse possibile.
In questo senso il lavoro di Brad Peyton - già accanto al buon Dwayne nel già citato San Andreas e Viaggio nell'isola misteriosa - rende assolutamente onore al vecchio videogioco, portando sullo schermo il più classico dei popcorn movies da distruzione totale, senza pretese e logica, giocato scandalosamente a favore del main charachter ed incurante di qualsiasi regola anche in un contesto che regole non prevede: personalmente non avrei chiesto altro se non una Daddario in più ed un pedale premuto con decisione ancora maggiore sul trash volontario, ma ammetto di essermi piacevolmente accontentato e di essermi fatto intrattenere da questo giocattolone pronto a tenere lontano qualsiasi radical della blogosfera senza alcun pensiero neanche avessi deciso di farmi una sessione in più del solito in palestra, o quel cocktail pronto a regalare la sbronza durante un'uscita.
Anzi, personalmente avrei bisogno di un film come Rampage a settimana, che con The Rock, qualche esplosione e tanta implausibilità potrebbe portare allegria e spensieratezza e, chissà, anche convogliare il sonno dei giusti una volta terminata la visione.
Un pò come quando, da bambino, terminati i gettoni, si tornava a casa ridendo e ricordando le gesta più eclatanti della lotta tra gli animali giganti e l'esercito di piccoli umani che tentavano di fermarli.
Tempi semplici, lontani, che a volte - più spesso di quanto sembri - è davvero piacevole rievocare.




MrFord




6 commenti:

  1. Il sacchetto con i gettoni con cui andavo in sala giochi è stata un'istituzione della mia infanzia, Rampage non è spassoso come il videogioco, ma ti ringrazio per il momento amarcord ;-) Cheers

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    1. Concordo in pieno: non spassoso come il gioco, ma l'amarcord mi è piaciuto non poco.

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  2. Pensavo peggio, come film ignorantone ci sta pure

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  3. "Dwayne Johnson, ovvero The Rock, uno dei wrestlers più importanti di sempre"...
    perché, esistono dei wrestlers importanti? °___°

    Se questa porcheria ricorda San Andreas, a parte Alexandra Daddario davvero tremendo oltre che prevedibile e noioso, c'è davvero da preoccuparsi.
    Comunque mi stupisco del fatto che non gli hai assegnato 4 bicchieri. Come mai? Ti senti poco bene? :)

    Quanto al videogame io non lo ricordo per nulla, sarà che appartengo a una generazione di molto successiva alla tua uah ah aah

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    1. Senza dubbio questo, come il wrestling e il videogioco di Rampage, rappresentano ottimi esempi di anti-cannibalismo. ;)

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