Con ogni probabilità, se si pensa di vivere una vita piena, pronta a concederci gioie, dolori, amore, morte, crescita, esperienze, la stessa sarà sempre superiore a qualsiasi film, romanzo o canzone possa colpirci da quando arriviamo a quando ce ne andiamo.
Del resto, esistono avvenimenti, casualità, cadute e risalite che provate sulla pelle assumono il valore unico di renderci protagonisti del film incredibile che resta la nostra vita, nella sua semplicità, a prescindere da quanto siamo destinati a combinare su questa palla di fango.
This is us non è certo la migliore serie televisiva che abbia mai visto in termini oggettivi ed assoluti, ma senza ombra di dubbio mi è parsa quella più toccante nel raccontare con sincerità - pur trattandosi, per l'appunto, di un'opera di fiction - la meraviglia assoluta che è e resta l'esistenza quando viene vissuta, specie a partire da quello che è il suo cardine più importante ed ingombrante: la Famiglia.
Che lo si voglia o no, che si tratti di quella che viviamo per questioni di sangue o costruiamo per amore, la Famiglia è la scintilla che accende ed accenderà le braci più roventi sulle quali andremo a camminare, e che regalerà a chiunque i momenti migliori o peggiori che potremo ricordare.
La storia dei Pearson, tra presente e passato, amarezze e grandi gioie, lacrime e speranze, è qualcosa che si sente sottopelle perchè portato sullo schermo con la stessa disarmante sincerità del racconto di un padre, una madre, un nonno, un fratello, una sorella: si ritrovano una colonna sonora - magnifica -, momenti di commozione - a profusione: onestamente penso che This is us abbia conquistato il primato del serial con il più alto numero di lacrime strappate ai Ford da sempre - e divertimento, conquiste e perdite, piccoli e grandi gesti, scelte e destino, e non dovrei aver bisogno di aggiungere altro, considerato che tutti noi conosciamo le sensazioni per averle provate nel corso della nostra vita.
In Jack - il tipico personaggio che uno stronzo come me sogna da sempre di diventare da grande -, Rebecca, Randall, Kevin, Kate, William - il tipico personaggio che uno stronzo come me spera di diventare da vecchio -, c'è tutta la magia dei sentimenti che, più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia assurdo negare, fanno parte della vita di tutti noi.
Percorrendo la storia dei Pearson - che, per usare le parole di Jack nell'ultimo episodio di questa folgorante prima stagione, "è solo all'inizio" - mi sono tornati in mente momenti che non potrò mai cancellare dalla memoria: la morte di mia nonna quando avevo undici anni e quella forza che mi si sgretolò tra le mani quando mia madre in lacrime aprì la porta di casa, quella di mio nonno poco prima dei diciotto, il primo bacio e la prima scopata, il giorno del matrimonio, quello in cui incontrai Julez e volai di corsa dal mio capo di allora a complimentarmi per la nuova assunzione, le lacrime sulle note de Il cielo d'Irlanda al funerale del mio amico Emiliano, la nascita del Fordino ed il parcheggio mancato sotto la neve, quella della Fordina con il neo fratellino a correrci incontro nel corridoio dell'ospedale con un mazzo di fiori in mano, i momenti in cui ogni giorno troviamo la magia in piccoli gesti, due notti fa quando la più piccola di casa Ford mi si è addormentata sul petto stringendomi così forte da farmi mancare il fiato, quel terribile ventotto maggio duemilaquattordici quando scoprimmo che quella che sognavamo sarebbe stata la nostra bambina era perduta, il sorriso di AleLeo al nostro ritorno a casa, pronto a salvarci entrambi da un dolore troppo forte.
E in tutto questo, la voglia di essere ancora qui, di vivere questa vita fino in fondo, di costruire una Famiglia che sarà gioie e dolori, ma anche quel qualcosa che ameremo più di qualsiasi altra, sempre e comunque.
"Questa storia d'amore è solo all'inizio", dichiara Jack a Rebecca in chiusura di stagione.
Ed è giusto, umano, vero, straordinariamente bello che sia così.
Perchè questi siamo noi.
MrFord
Giusto mercoledì, con un episodio della seconda stagione, mi ha fatto fare un piantone esagerato.
RispondiEliminaBelissimo post, per una serie che sapevo avrebbe fatto breccia facile a casa vostra. :)
Effettivamente pare fatta apposta per noi. :)
EliminaSe i Pearson non venivano amati in casa Ford gridavo allo scandalo ;)
RispondiEliminaPrima stagione di lacrime vere, e di tanta bellezza, Jack e William padri e nonni da prendere a modello.
Jack e William mi hanno spezzato. Davvero una serie fordiana fino al midollo.
EliminaFord che piange?
RispondiEliminaahahahahah
Sei proprio un pappamolle!
Comunque questa serie sta commuovendo anche me. Anche se la seconda stagione forse esagera...
E alla buon'ora tu hai recuperato la prima. Sebbene priva di action e tamarrate, grazie alla centralità del tema della famiglia è una serie perfettamente fordiana. Se dessi retta a Pensieri Cannibali l'avresti già recuperata l'anno scorso...
Secondo me è difficile non commuoversi su alcuni episodi di questa serie, davvero fordianissima.
EliminaStrano che sia piaciuta anche a te. ;)