sabato 25 marzo 2017

The grey (Joe Carnahan, USA, 2011, 117')




Liam Neeson non è mai stato tra i miei attori favoriti.
Fin dai tempi di Darkman - a memoria, il primo film in cui lo vidi come protagonista -, l'ho sempre trovato fisicamente brutto, poco adatto al ruolo di protagonista - quantomeno dei film che guardavo allora, in cui anche un antieroe come la creatura di Raimi doveva essere figo -, compagno adatto in termini di aspetto terrificante delle mani di Megan Fox.
Negli anni della mia formazione come cinefilo, però, il buon Liam si riscattò prendendo parte a progetti importanti come Schindler's List o Gangs of New York, scalando almeno in parte le graduatorie del Saloon in quanto garanzia di qualità delle pellicole che rappresentava.
A seguito della morte della compagna - avvenuta nel duemilanove a causa di un incidente sugli sci simile a quello che di fatto ha ucciso, per quanto si possa pensare il contrario, anche Schumacher -, forse per cercare in qualche modo di esorcizzare il dolore, il Liamone ha deciso di cambiare completamente direzione artistica, prendendo parte a progetti principalmente action e principalmente trash appartenenti al grande filone esploso negli ultimi dieci anni dei "nonni alla riscossa", che se nel caso di vecchie glorie del genere come Sly, Schwarzy, Van Damme e soci risulta una piacevole e divertente operazione di amarcord, nel suo risulta decisamente fuori tempo massimo.
Ricordo bene le sonore bottigliate piovute a cascata su tutta la saga di Taken, ma anche un paio di altre cosette che la mia mente ha giustamente fatto di tutto per rimuovere dalla memoria: dunque questo The Grey, datato duemiladodici, era rimasto nonostante alcuni pareri incoraggianti in naftalina senza che avessi mai abbastanza voglia di recuperarlo neppure nelle serate di stanca invernali, dato che la collocazione temporale di un film è per me fondamentale - non potrei mai e poi mai concedere una visione ad un titolo come questo in piena estate, per intenderci -.
Spinto, però, da una serie di casualità - la promozione di un paio di settimane gratuite per Cinema e Serie tv sul box di Now TV, una domenica mattina di fine inverno con i Fordini da intrattenere dopo colazione per concedere un pò di giusto riposo a Julez -, ho deciso di tuffarmi, su suggerimento di AleLeo - che appena ha sentito dei lupi ha dato il suo benestare immediato -, in questa avventura al freddo e al gelo di Neeson, che interpreta - guarda caso - il ruolo del vedovo tormentato e sull'orlo del suicidio al lavoro in Alaska per far fuori i lupi pronti ad avvicinarsi agli impianti di estrazione.
Impostato come fosse un survival horror, con la presenza animale che assume connotazioni quasi mitiche - più volte mi è tornato alla mente Gmork de La storia infinita -, ma raccontato come una sorta di palestra del riscatto nel cuore della Natura più selvaggia e crudele di un gruppo di uomini apparentemente cattivi e che in realtà così cattivi non sono, quanto più esuli e sopravvissuti, non aggiunge sicuramente nulla di nuovo al genere o a livello tecnico - del resto, dietro la macchina da presa troviamo il regista dell'agghiacciante A-Team, uno dei film action peggiori del Nuovo Millennio -, eppure riesce ad assumere una connotazione quasi epica e sopra le righe nel senso positivo del termine, regalando al pubblico l'aspettativa di un'escalation in pieno rispetto delle regole non scritte dell'action e dei suoi eroi trasformandosi poi, minuto dopo minuto, in una sorta di racconto crepuscolare di una sconfitta a testa alta che non ci si aspetterebbe da un prodotto di questo tipo, con tanto di finale da brividi che regala senza dubbio qualcosa di più all'intero film.
L'inverno, e non posso che esserne felice, dato che io vivo per la bella stagione dodici mesi all'anno, è ormai alle spalle, ma se dovesse capitarvi, ai primi freddi o per festeggiare la neve, di aver voglia di un prodotto di genere solido e fracassone il giusto, crudo e tosto, una sorta di versione povera di Revenant, allora per una volta fidatevi del Liam action man e buttatevi in questo confronto terribile con Madre Natura ed i suoi lati più oscuri.
In fondo, non fa male ricordarsi chi è che davvero comanda, sulla Terra.




MrFord




 

12 commenti:

  1. Oh, finalmente non siamo d'accordo!
    Io questo film l'ho trovato davvero terribile, e non solo perché Liam Neeson non lo sopporto in nessuna delle sue versioni recitative, ma perché mi è sembrato 'na vera schifezza.
    Al confronto la saga di Taken è un capolavoro. :)

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    1. Di solito Liam Neeson in questi ruoli non lo sopporto neanch'io, ma secondo me questo è il suo miglior action.

      E meno male che non siamo d'accordo! :)

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  2. Un film magnifico a mio avviso, sarà che è un tipo di film che mi compra, ma Neeson qui, con il suo vissuto è l'uomo giusto per far fare il salto di qualità al film, al resto ci pensa Joe Carnahan. Cheers

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    1. Il film funziona, ed è decisamente meglio di quanto mi aspettassi.
      Magari non lo definirei proprio magnifico! ;)

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  3. Non un film eccezionale ma il suo lavoro lo fa bene, ed alla fine anche se non resta impresso si fa apprezzare ;)

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    1. Il suo lavoro lo fa, eccome.
      E pensare che ero partito con l'idea che l'avrei massacrato.

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  4. Un dignitoso action movie e niente più. In giro, comunque, c'è di peggio. E viva l'inverno! :)

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    1. Io sono decisamente più per l'estate, ma il film si lascia effettivamente guardare bene. :)

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  5. l'ho visto anche io tempo fa, a me non è dispiaciuto ^_^

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    1. Neanche a me. Ed ero partito con i peggiori propositi. :)

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  6. Ah non l'avevi mai visto? Mah si dai, per me piú che guardabile con un paio di scene davvero notevoli e un ottimo finale.
    Ps: Io vi troveró capolavoro XD

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    1. Finale davvero ottimo, regala un senso epico a tutto il film.
      Io vi troverò schifezzona. :)

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