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giovedì 21 febbraio 2019

Thursday's child



Settimana delle uscite a dir poco miracolosa qui al Saloon: non tanto per le uscite stesse - anzi -, per qualche novità particolare o per la presenza del mio arcinemico Cannibal Kid, neppure per la pur meno cannibale del previsto partecipazione del cannibaliano Francesco Sciortino, quanto per la puntualità con la quale sto redigendo questa rubrica.
Da almeno un anno, infatti, non mi capitava di completarla e programmarla già il martedì sera. Un vero miracolo capace di alimentare la fiducia nella cadaverica blogosfera.



Sono arrivati a pezzi. Un pò come Cannibal al termine di ogni Blog War.

Modalità aereo

"Pronto, Ford? Per favore, ho bisogno di sapere come preparare un White Russian: con questi sciapi cocktails cannibali non ho speranza di rimorchiare!"
Francesco: Dopo le turbolenze giudiziarie che hanno coinvolto Fausto Brizzi, “Modalità aereo” segna il ritorno del regista sul grande schermo. Il film, però, non mi sembra un ritorno in grande stile e appare come la solita commedia commerciale senza tante pretese. A pelle dirotterei le mie attenzioni su altro e per dirla alla Stanis La Rochelle: “Mi sembra un po’ troppo italiano”.
Cannibal Kid: A quanto pare il tentativo di far passare Fausto Brizzi per l'Harvey Weinstein del cinema italiano da parte delle Iene si è rivelato fallimentare. Un programma, proprio come Striscia la notizia, che ormai non sa più cosa inventarsi pur di costruire della malainformazione. Manco io arrivo a tanto pur di diffamare la mia nemesi James Ford.
Quanto al film, mi sembra che l'analisi fatta da Francesco sia corretta. Una solita commedia commerciale un po' troppo italiana, ma a cui darei una possibilità giusto come segno di solidarietà nei confronti del regista. Non fosse funestata dalle presenze degli insopportabili Paolo Ruffini e Lillo, che lo rendono uno schianto assicurato. E non uno schianto di quelli che dici: “Che schianto di ragazza!”. Anche perché poi rischi che arrivino le Iene ad accusarti di molestie sessuali.
Ford: mai apprezzato Brizzi, e mai apprezzati i titoli "troppo italiani", come giustamente affermano Stanis e Francesco. Lascio dunque a questo poco esaltante volo la mia nemesi Cannibal Kid e parto per altri lidi cinematografici.

The Lego Movie 2

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"Hey amico, come faccio ad uscire da qui?" "Mi dispiace per te, caro Peppa. Sei finito in un'avventura fordiana, ed è impossibile scappare!"
Francesco: Da piccolo ero un grande amante delle costruzioni lego. Poi, crescendo, molti pezzi si sono persi per strada, altri sotto l’armadio di casa. Sinceramente non ho mai capito il senso di realizzare un film sulle lego. Ancora più dubbi mi sorgono sull’utilità di realizzarne un sequel. In questo magari Cannibal e Ford possono darmi una mano a comprenderlo.
Cannibal Kid: Di sicuro io non posso aiutarti a comprenderlo, caro Francesco. Da bimbetto con i Lego c'ho anche giocato, ma non sono mai stati tra i miei passatempi preferiti. Troppo manuali. Troppo da muratori ahahah
Il primo film l'ho patito tantissimo e sono stato tra i pochi a bocciarlo, in mezzo a un mondo omologato che lo considerava meraviglioso. Questo sequel negli Usa si sta rivelando un mezzo flop quindi il lavaggio del cervello fatto dalla Lega... volevo dire dalla Lego sembra finalmente stia per terminare. Nel caso di Ford comunque non ci giurereri. Quello in mezzo a sequel inutili e a bambinate spacciate per film per adulti ci sguazza sempre alla grande.
Ford: io, da buon muratore, adoravo i Lego e attendo al varco i Fordini per poterci rimettere le mani. Il primo Lego Movie era un vero spasso, ed appartiene al filone dal sapore metacinematografico di un altro mito per il Saloon, Spongebob. Avendo poi bissato il successo con il convincente Lego Batman, in barba ai risultati USA sono curioso di questo sequel, sperando possa rivelarsi meraviglioso e di essere in completo disaccordo con Peppa Kid.

Copia originale

"Ascoltami, se restiamo qui tutto il giorno a berci White Russian neanche fossimo Ford in una qualsiasi giornata lavorativa combineremo davvero ben poco!"
Francesco: Devo ammetterlo, quando ho visto per la prima volta il trailer e ho sentito il rumore della macchina da scrivere ho pensato si trattasse di una copia originale de La signora in giallo. Tuttavia, non vedrete Jessica Fletcher portare sfiga a destra e a manca stavolta, ma un film interessante con Melissa McCarthy e Richard E. Grant. Le 3 candidature agli Oscar lo dimostrano. Non so se attirerà l’attenzione dei più sofisticati Cannibal e Ford, ma a me ispira.
Cannibal Kid: La mia attenzione l'ha attirata, infatti me lo sono già visto e ho gradito parecchio la cattiveria della sua protagonista e dell'eccentrico Richard E. Grant. Una delle poche visioni originali e davvero interessanti tra i titoli candidati quest'anno alle peggiori nomination nella storia degli Oscar che ricordi. Una selezione degna dei Ford Awards.
Ford: non ho visto il trailer, ma considerato che gli ultimi mesi non sono stati i più esaltanti della Storia del Cinema e che le nomination 2019 sono tra le peggiori che ricordi potrebbe anche rivelarsi, in barba all'opinione favorevole del Cucciolo Eroico, un titolo interessante e originale, per l'appunto.

The Front Runner

"Perdonami Hugh, ma per essere Wolverine non mi sembri troppo in forma." "Preoccupati della tua, di forma, Jason: ti ho appena prenotato uno steel cage match contro Ford."
Francesco: Ormai la politica è dappertutto. Basta pensare al casino scatenatosi dopo la vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo che ha coinvolto anche Salvini. Un buon motivo per tenerla lontana dal cinema salvo rare eccezioni. The Front Man non sembra una di queste, nonostante la presenza di Hugh Jackman. Voto no.
Cannibal Kid: Io voto no proprio per la presenza di Hugh Jackman, attore troppo fordiano che non mi ha mai entusiasmato molto. Il fatto però che alla regia ci sia il sempre ottimo Jason Reitman, quello di Juno e Tully, e che sembri il classico film da Oscar che dagli Oscar di quest'anno è stato escluso e ciò è solo una cosa positiva, lo rendono a sorpresa interessante. Copia originale a parte, che tanto ho già visto, potrebbe rappresentare il Front Runner delle visioni da affrontare 'sta settimana.
Ford: pur non essendo stato considerato per le nomination già citate, per The front runner vale lo stesso discorso fatto per Copia originale. Nonostante mi scocci poi essere d'accordo con Cannibal, Reitman mi piace, dunque una possibilità la merita senza dubbio.

Quello che veramente importa

Risultati immagini per quello che veramente importa
"Sembriamo usciti da una serie tv anni novanta." "Sarà contento Cannibale, allora!"
Francesco: Arrivato in Italia con più ritardo delle partite in onda su DAZN, potrebbe essere una bella scommessa, considerando il successo che ha avuto in Spagna. Un viaggio tra fede e guaritori che vanta anche la presenza del buon vecchio Hurley di “Lost”. Cannibal e Ford, voi scommettereste su di lui?
Cannibal Kid: Questo sembra essere un “feel good movie”. Genere che nei casi più riusciti, come il recente Green Book, fa davvero stare bene. Nei casi meno riusciti invece ti fa sentire male e ti fa pure venire un gran nervoso. Un po' come la maggior parte delle recensioni che si possono trovare su White Russian. Considerando che i protagonisti sono quella gnoccolona di Camilla Luddington e il potenziale nuovo Jake Gyllenhaal Oliver Jackson-Cohen, da valutare per come si muove all'infuori della casa infestata di Hill House, io un'occhiata gliela darei. Augurandomi che il tocco spagnolo riesca a renderlo qualcosa di distante dalle solite fastidiose robine buoniste hollywoodiane.
Ford: potenziale sorpresa della settimana ma anche potenziale calamita da bottigliate, Quello che veramente importa viaggia sul filo, e solo una visione potrà fare chiarezza a proposito della sua effettiva qualità. Ad ogni modo, quello che veramente importa è rinnovare la rivalità con Cannibal e non trovarsi, come spesso accaduto di recente, purtroppo d'accordo.

Un uomo tranquillo

"E così anche l'ultimo collaboratore di Cannibal è sistemato. Manca soltanto lui."
Francesco: Il titolo italiano ce l’ha messa tutta per togliere l’interesse del pubblico da questo film. Tuttavia, è un thriller con Liam Neeson e sembrerebbe una sorta di The Punisher e Neeson non è nuovo a ruoli del genere. Ford e Cannibal siate buoni con questo film, altrimenti Liam vi cercherà, vi troverà e…
Cannibal Kid: Liam Neeson non l'ho mai sopportato. Da quando poi si è trasformato in un action hero della terza età ancora meno. Se non ricordo male, a sorpresa nemmeno Ford lo ama troppo. Strano, visto che il suo blog è in pratica un monumento dedicato agli action heroes della terza età.
Che Liam mi cerchi e mi trovi pure, io sono un uomo tranquillo. Anche perché sono pronto ad accoglierlo con una bella munizione di pellicole radical-chic e filmetti teen da sparargli contro.
Ford: una cosa che mi innervosisce parecchio è trovarmi d'accordo con Peppa rispetto ad un action hero. Non ho mai amato particolarmente Liam Neeson - anche se per certi ruoli funziona -, in particolare nella sua versione spaccaculi - anche se un paio di eccezioni ci sono, va ammesso -: è legnoso più dell'attuale Steven Seagal, corre peggio di Dolph Lundgren e ha mani così brutte da rivaleggiare con Megan Fox. Una vera ecatombe. Ho visto il trailer di quest'ennesimo revenge movie in sala, e non ho avuto neppure il più debole degli istinti di visione. Preferisco starmene tranquillo a casa ed immaginare un nuovo Taken in cui il cattivo preso di mira da Neeson sia il buon vecchio Marco Goi.

lunedì 17 dicembre 2018

White Russian's Bulletin



Ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno e alle consuete classifiche che, a questo giro, risulteranno particolarmente difficili da compilare considerato che nel corso degli ultimi dodici mesi le visioni sono state clamorosamente più contenute numericamente rispetto alle edizioni precedenti dei Ford Awards e che il duemiladiciotto non sarà certo ricordato come il migliore della Storia del Cinema. Ad ogni modo qui al Saloon si cerca di riprendere un certo ritmo, tra ripescaggi, esperimenti e rispolverate di vecchi classici.


MrFord


LA BALLATA DI BUSTER SCRUGGS (Joel&Ethan Coen, USA, 2018, 133')

La ballata di Buster Scruggs Poster


I Coen sono da sempre una garanzia, qui al Saloon, e nel corso della loro carriera le delusioni sono state poche e di poco conto se confrontate a tutti i cult che hanno sfornato e che ancora oggi fanno parte del mio personale "greatest hits" della settima arte: questo La ballata di Buster Scruggs, antologia di sei storie che rievocano i miti del West e della Frontiera, nato per Netflix - destinato a mio parere come tutti i network di questo genere a prendere progressivamente il posto dei distributori da sala - è una conferma di quella garanzia.
Con ironia, violenza, poesia ed il tocco grottesco che è sempre stato la loro firma, i Coen portano sullo schermo un vero e proprio gioiellino che parte con il fantastico La ballata di Buster Scruggs e cavalca poi attraverso polvere, sangue, amori mai consumati, solitudine, oro inseguito, perso e ritrovato, in una vera e propria antologia di un mondo, quello del vecchio West, che era più spesso crudele che non luminoso e mitico come si è portati a pensare.
L'ombra della Morte aleggia, più o meno pesantemente, su tutti i personaggi, e l'impressione è che, anche nelle storie più tristi, ci sia sempre il pensiero che, per dirla come lo Straniero, "a volte sei tu che mangi l'orso, e a volte è l'orso che mangia te": sta a noi, almeno in una certa misura, decidere come affrontare anche la parte peggiore e inevitabile.




BEVERLY HILLS COP (Martin Brest, USA, 1984, 105')

Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills Poster


Nel pieno di un sabato pomeriggio da famiglia, giochi con i Fordini e voglia di relax a mille non c'è niente di meglio di un recupero d'annata - anche se, lo ammetto, clamorosamente fuori stagione -: Eddie Murphy ai tempi della mia infanzia era uno degli idoli indiscussi dell'allora casa Ford - insieme a Bill Murray -, complice la faccia da culo e la sfrontatezza che da bambino sognavo di arrivare a sfoggiare al posto della timidezza.
Beverly Hills Cop, a trentaquattro anni dalla sua uscita, ancora regala perle a profusione, e benchè risulti assolutamente lineare nello svolgimento - quasi scolastico, direi - risulta uno degli esempi più riusciti dell'action pop anni ottanta, funziona dall'inizio alla fine e diverte ad ogni visione, sia essa la prima - come nel caso dei Fordini - o la chissàquantesima - come nel caso del sottoscritto -.




MOWGLI - IL FIGLIO DELLA GIUNGLA (Andy Serkis, UK/USA, 2018, 104')

Mowgli - Il figlio della giungla Poster


Sempre restando nell'ambito "weekend prenatalizio passato in casa cercando di rilassarsi il più possibile e farsi prendere in ostaggio dai piccoli della tribù" Netflix ha fornito un'altra visione perfetta per i pomeriggi di gioco sul tappeto, nonchè la sua risposta alla versione live action de Il libro della giungla diretta non troppo tempo fa da Jon Favreau: in questo caso dietro la macchina da presa ritroviamo l'ex Gollum Andy Serkis, che sarà pure un buon caratterista ma che non riesce a dare il piglio di Favreau alla vicenda, forse più in linea con l'originale scritto di Kipling rispetto alla controparte disneyana ma in qualche modo un pò troppo rapida nell'evoluzione e nello svolgimento.
L'impressione, a prescindere dal fascino dei luoghi e degli animali - che come al solito hanno ipnotizzato i Fordini -, è che si sia trattato di una "compressione", quasi come se una stagione di una serie fosse compattata in un film da poco più di un'ora e mezza.
Peccato, perchè i temi trattati sono evergreen, così come i personaggi, eppure la sensazione è che manchi davvero qualcosa, prima fra tutte la meraviglia che stava dietro ai vecchi cartoni animati ma anche alle nuove frontiere dei vari "Vita di Pi".



lunedì 10 dicembre 2018

White Russian's Bulletin



Appuntamento con il Bulletin piuttosto ricco, considerati gli ultimi mesi, per questa settimana, con ben tre film portati all'attivo, un vero e proprio avvenimento rispetto alla media tenuta dalle vacanze estive in avanti: altra cosa interessante, il primo titolo in grado di mettere d'accordo questo vecchio cowboy con suo fratello, neanche fossimo tornati con la memoria ai tempi in cui guardavamo allo sfinimento e sempre insieme un film dietro l'altro.
In attesa delle classifiche di fine anno, un'iniezione di fiducia nel Cinema davvero niente male.


MrFord



ATERRADOS (Demian Rugna, Argentina, 2017, 87')

Aterrados Poster


Il tam tam della blogosfera, per quanto agonizzante, non smette di regalare possibilità e potenziali titoli interessanti: Aterrados, horror d'atmosfera realizzato in Argentina, rappresenta senza dubbio un esperimento da tenere in considerazione, soprattutto nella prima parte, d'effetto e coinvolgente.
Come molti titoli appartenenti allo stesso genere, patisce alla distanza la troppa carne messa sul fuoco a scapito delle sensazioni primarie - basate su suggestioni domestiche, di suono e sensazioni quasi fisiche - di partenza, ma resta in ogni caso un prodotto che per gli appassionati è in grado di regalare quantomeno spunti di cui tenere conto.
L'ineluttabilità della vicenda ed una manciata di sequenze ben piazzate fanno il resto, anche se prima di considerare Rugna come un nome da tenere d'occhio per il futuro del Cinema di paura, a mio parere, c'è ancora parecchio su cui riflettere.




LA PREDA PERFETTA (Scott Frank, USA, 2014, 114')

La preda perfetta Poster


Consigliato da mio fratello, questo noir d'altri tempi snobbato clamorosamente dal sottoscritto quando uscì qualche anno fa si è rivelato come una delle sorprese più interessanti dell'ultimo periodo: cupo, cinico, violento, con il miglior Liam Neeson - e sapete quanto lo detesti - di sempre o quasi, La preda perfetta, ispirato da uno dei romanzi dedicati al charachter del detective ex alcolista Matt Scudder, è un ritratto perfetto del passaggio tra gli Anni Novanta e gli Zero, un ritratto della Grande Mela nel suo lato notturno e spietato, tra trafficanti di droga e serial killers, dove nessuno viene risparmiato e nessuno esce davvero indenne. 
Ottime atmosfera e fotografia, splendida l'ultima sequenza che chiude con le Twin Towers sullo sfondo, neanche fossimo in piena riflessione in stile La 25ma Ora: da quel buio, da quella paura, da quella violenza potrebbe nascere comunque qualcosa di buono, nonostante la "camminata tra le lapidi" - titolo originale del lavoro di Scott Frank - lasci presagire decisamente il contrario.
Sottovalutato, e troppo, rappresenta senza dubbio uno dei titoli "pulp" più interessanti e tosti degli ultimi dieci anni.




HELL FEST (Gregory Plotkin, USA, 2018, 89')

Hell Fest Poster


Nella migliore tradizione degli horror teen prevedibili e senza logica, per lo scorso Halloween era giunto sugli schermi italiani Hell Fest, omaggio agli slasher anni ottanta ed in parte settanta che avrebbe probabilmente voluto essere una sorta di nuova versione dei due - unici - film davvero degni di nota di Rob Zombie, La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo: peccato che non sia così, e che la visione risulti una minestra riscaldata di una serie di luoghi comuni da record, e che nonostante non si tratti del peggio che sia passato sugli schermi negli ultimi dodici mesi non solo non aggiunge nulla ad un genere già abbastanza bistrattato, ma alimenta alla perfezione tutti i pregiudizi che i detrattori dello stesso possono coltivare.
Dalla sua parte Plotkin ha solo il merito di aver ricordato al sottoscritto l'esperienza "live" del Circo de Los Horrores di qualche anno fa, e stimolato la tentazione di incontrare, una volta o l'altra, un gioco in stile escape room con interazioni fisiche e recitative il più coinvolgenti possibili.
A parte questo, poco resta di una pellicola che fa del luogo comune il suo punto forte. Che punto forte non è.



giovedì 12 aprile 2018

Thursday's child



Prosegue la corsa della rubrica a tre più nota della rete, nonostante la crescente penuria della blogosfera e l'altrettanto crescente fancazzismo di Cannibal Kid, che mi ha costretto ad impaginare come solo io so fare questo post.
Per fortuna, a rendere tutto più interessante ed inserirsi nel mezzo delle ormai note Blog Wars, giunge Michele "Mick" Paolino, che trovate tra le pagine di Pulp Standoff.


"Pronto, parlo con The Rock? Dovresti fare un salto da queste parti per dare una ripassata a Cannibal."


Rampage - Furia Animale

"Cannibal, io ti spiezzo in due!"

Mick: Mostri, distruzione e The Rock. Ispirato a un videogioco. Di solito su di me è il fattore revival che fa la differenza, ma in questo caso devo dire che già sopportavo poco il videogame e va bene per la trama semplice, però magari sarebbe stato meglio inserire qualcosa che non sembri un gioco inventato da un ragazzino con la playstation guasta.
Cannibal Kid: Mostri, distruzione, The Rock e videogame. Sembra la ricetta ideale per una cena fordiana. Si astengano i palati fini. O chiunque cerchi un film anche solo vagamente decente. Qui si preannuncia il lato peggiore di Dwayne Johnson, quello più buonista e catastrofico, già mostrato nel pessimo San Andreas. Solo che qui non c'è manco Alexandra Daddario a rendere consigliabile la visione a chiunque non sia un gorillone cinematografico come il mio blogger rivale.

Ford: da bambino adoravo giocare a Rampage, forse inconsciamente già sulla strada che mi avrebbe portato all'essere un tamarro fan del wrestling e di The Rock, dunque anche se questo film promette di essere una porcata totale ovviamente non vedo l'ora di vederlo, anche perchè so che è il tipo di prodotto che infastidisce tantissimo il mio pusillanime rivale.


Io sono Tempesta

"Se non vuoi fare la fine di quei bloggers poveracci fidati di me, non metterti a scrivere di Cinema."

Mick: Marco Giallini ed Elio Germano per me sono tra i migliori attori italiani in circolazione. Ci sono i ricchi che sono cattivi (dal luglio del 1789 è così) e i poveri che sono….cattivi uguale o forse di più. E i buoni? Finalmente un film senza i noiosissimi buoni.
Cannibal Kid: Marco Giallini ultimamente rischia di ripetersi un po' sempre nella stessa parte, però lo si vede comunque. Se poi recita in un film ad alto tasso di cattiveria, meglio ancora. Alla faccia del buonismo imperante dei finti duri dal vero cuore tenero come The Rock e The Ford.
Ford: Giallini mi piace - anche se trovo sia "solo" un buon caratterista che ha trovato la parte della vita -, e i film cattivi pure. Che sia una proposta italiana tra le poche pronte ad essere promossa al Saloon? O mi toccherà essere cattivo neanche mi trovassi per le mani Cannibal?
 
 
The Happy Prince

"Quelle, caro Mick, sono le bianche scogliere di Dover dalla cima delle quali The Rock ha scagliato nell'acqua Cannibal Kid."

Mick: Se un giorno istituissero il reato di maltrattamento di artista e lo rendessero retroattivo nella storia allora non si potrebbe non risarcire i discendenti di Oscar Wilde (se ce ne sono) per come è stato trattato negli ultimi anni della sua vita. Per fortuna che qualcuno scrive dei film così per rendergli onore.
Cannibal Kid: Rupert Everett esordisce alla regia e recita la parte di Oscar Wilde in quello che si preannuncia come un omaggio sentitissimo. Il rischio è quello di non avere il distacco oggettivo sufficiente nei confronti del personaggio. Considerando però che a me dell'oggettività importa un fico secco, un'occhiata a questo promettente biopic penso la darò. A pensarci bene comunque qualcosa di oggettivo c'è: l'incompetenza di Ford è sotto gli occhi di tutti, uahahah.
Ford: anche Rupert Everett mi piace, così come Oscar Wilde, uno che ha lottato tutta la vita, artisticamente e socialmente parlando, per affermare la bellezza della diversità e dell'apertura mentale. Se le premesse sono quelle che sono, questa potrebbe essere un'altra bella sorpresa. Un pò come il ritiro di Cannibale dalla rete.


The Silent Man
"Cannibal, ti stalkererò come tu fai con Jennifer Lawrence e Ford!"
Mick: Si intitola The Silent Man ma è un film su Gola Profonda. No, non è quello che pensate voi! Gola Profonda è il nome in codice di Mark Felt, vicedirettore dell’FBI che all’inizio degli anni 70 rese noti i fatti dello scandalo Watergate che provocarono la fine dell’era Nixon. Ah, questi americani e la loro limpida storia….
Cannibal Kid: Ma se Mark Felt era Gola Profonda, The Silent Man chi ca**o è? E soprattutto, Liam Neeson cosa c'entra con il cinema? E Ford? Ford che c'azzecca con questa rubrica che questa settimana sfoggia non uno, bensì due grandi intenditori come me e Michele Paolino?
Ford: sarebbe proprio bello se, accanto a me e a Michele, a condurre questa rubrica fosse The Silent Man al posto di Liam Neeson o Cannibal Kid. Così non saremmo costretti ad ascoltare un sacco di cazzate.


Il viaggio delle ragazze

"Sono davvero felice che non ci sia Ford alla guida del nostro aereo!"

Mick: Film su stile rimpatriata: ci sono quattro amiche che si sono allontanate a causa delle vicissitudini della vita. Per riallacciare i rapporti decidono di partecipare a un festival musicale. Ci sono black music e buoni sentimenti. Il regista è il cugino di Spike Lee. Appeal non pervenuto.
Cannibal Kid: Tra tutti i poco fenomenali film di questa settimana, questa americanata mi sa che è l'uscita che mi guarderei più volentieri. Negli Usa è uscita quasi un anno fa ed è stata un successone, ma da noi quando il protagonista non è l'uomo biango certe pellicole preferiscono non farle arrivare, se non con un ritardo clamoroso. Io sono in curioso in particolare di vedere all'opera Tiffany Haddish, che a quanto pare è la nuova fenomena della comicità d'Oltreoceano.
Ford: ai tempi non mi sarebbe affatto dispiaciuto fare un bel viaggio da solo con quattro ragazze. Purtroppo non è mai accaduto ed ora mi ritrovo vecchio e costretto a condividere una rubrica a tre con Michele e il Cucciolo Eroico. Neanche Spike Lee ci farebbe un film sopra.


Il prigioniero coreano

"Preferisco tornare in Corea del Nord piuttosto che stare qui in compagnia di quei cosiddetti esperti di Cinema!"
Mick: Il buon Kannibal Kid non poteva saperlo ma Kim Ki-Duk è il regista che mi ha fatto innamorare della regia e del cinema fatto bene in generale. In questo film affronta il tema del regime totalitario e lo ridicolizza. Ha vinto.
Cannibal Kid: Mi spiace per Mikele, e molto meno per un altro suo fan kome Mr. Ford, ma konsidero Kim Ki-duk uno dei registi più noiosi e sopravvalutati di tutti i tempi. Se ripenso a Ferro 3 ancora kiedo Pietà! Per kostringermi a vedere questo suo nuovo Il prigioniero coreano, Mikele e Ford mi dovranno trasformare nel loro prigioniero italiano.
Ford: mi dispiace per Mikele, che skopre kosì l'ignoranza abissale di Kannibal Kid, pronto a rifiutare un regista certamente a tratti perso in se stesso come Kim Ki-Duk, ma incredibilmente talentuoso e magiko. Pekkato per lui.


La casa sul mare

"Mi può mettere anche la panna!? Senza White Russian non posso vivere!"

Mick: Crisi di coscienza, analisi introspettive, bilanci con il passato. La casa sul mare è uno di quei bei film francesi leggeri come il martello di Thor o la parmigiana di melenzane a ferragosto. Però il pretesto da cui la storia ha inizio sembra buono.
Cannibal Kid: Se parliamo di pesantezza, credo che questa settimana, e forse quest'anno in generale, niente possa superare Kim Kiii? Duk. Forse giusto Ford e i suoi commenti da finto esperto di Cinema, e più in generale di Vita. Io invece nel mare francese ci sguazzo leggiadro come un delfino e quindi un soggiorno in questa casa potrei anche farlo.
Ford: una casa sul mare non mi dispiacerebbe affatto, anche perchè potendo farlo, vivrei perennemente in estate come gli Ex-Presidenti. Ma la pesantezza la lascio volentieri sulle spalle di Cannibal Kid. Fino all'ultimo grammo.


Transfert

"Forse in questo modo mi prenderanno per un piccolo Keanu!"

Mick: Se devi lanciare la tua carriera da regista scegli un tema facile e scorrevole: la psicoterapia. Ecco, come non detto. Massimiliano Bruno ci fa confrontare con un tema delicato come quello del rapporto terapeuta – paziente. Anzi terapeuta – paziente saccente. Ne vedremo delle belle.
Cannibal Kid: Già solo il trailer (https://youtu.be/DevYw5DUehU) mi ha fatto venire un attacco epilettico. Se devo pensare di vedermi tutto il film, quasi quasi preferisco fare una sessione con il Dr. Ford come psicoterapeuta. Tanto la follia in entrambi i casi è garantita.
Ford: probabilmente si rischia di finire in terapia dopo aver visto questo film. Passo, e piuttosto vado a farmi un filetto dal vero Cannibal del Cinema, il Dottor Lecter.


Sherlock Gnomes

"Corriamo a metterci in salvo da questo film!"

Mick: Ma si, non bastasse la marea di film tratti da romanzi classici, perché non ne facciamo anche delle versioni animate? Ecco fatto. Prendiamo quello che è forse il lavoro più conosciuto di zio Bill da Straford-upon-avon e lo facciamo diventare un cartone animato dal nome ridicolo. Che dite? Esistono pure i sequel? Ecco l’idea: facciamo un secondo episodio con Sherlock Holmes, però cambiamogli il nome che questo è troppo serio. Mr. Ford ci salvi lei.
Cannibal Kid: Dopo Gnomeo & Giulietta, ecco Sherlock Gnomes. Manca solo Mr. James Gnomes, e poi la trilogia più assurda e inutile nella storia degli uomini, e pure degli gnomi, e bell'e che servita.
Ford: caro Michele, io ti salverei anche, ma considerato che hai deciso di condividere questo magico appuntamento con me e soprattutto con Cannibal, direi che hai propositi suicidi almeno quanto chiunque decida di vedere Sherlock Gnomes spontaneamente.

giovedì 25 gennaio 2018

Thursday's child







Signore e signori, tenetevi forte: questa settimana, a completare il terzetto pronto a dedicarsi alle uscite in sala con il vecchio Ford e l'ormai ribattezzato Cannibal Chic è stato chiamato Un tipetto impertinente, giovanissimo ma talentuoso blogger affacciatosi da pochi mesi in questo universo.
Risultato: non solo il fanciullo ci ha sorpresi, ma si è rivelato come un futuro protagonista di Blog Wars, rubriche a più mani ed affini quanto e meglio siamo stati io e il mio nemico per tutti questi anni. Enjoy!


"Hey, Matt, chiamami col tuo nome!" "Ma cosa vai farneticando, Jason!? Certo che sei proprio un tipetto impertinente!"


CHIAMAMI COL TUO NOME

"Quel Tipetto sì, che è uno sveglio. E' giunta l'ora di cambiare i miei vecchi assistenti, Cannibal e Ford."

un|tipetto|impertinente: Mai visto un film di Guadagnino, però mi sta già simpatico perché ha girato il video di Vamos a Bailar (esta vida nueva), figo inno pop e tuttora suoneria del cellulare|citofono usato dal vecchio cowboy con l'insospettabile passione per le melodie spagnoleggianti. Lo so, 'sta premessa dice già tutto su spessore|credibilità dei miei interventi ma, finite le blog|star da invitare, Kid and Ford hanno raschiato il fondo della blogosfera e hanno trovato solo me per questa partecipazione che può essere definita in tanti modi tranne che straordinaria! Andando al film, sento che mi incanterà occhi|cuore|orecchie (il brano Mistery of Love ci è già riuscito). Spero però che i due protagonisti non passino tutto il tempo a passeggiare, scaramucciarsi, filosofeggiare e che ci diano anche dentro come si deve. Mi vien facile identificarmi nel 17enne Elio alle prese con le prime sconvolgenti passioni per un tipo più grande, passioni che per Kid e Ford sono ormai un vago|lontanissimo ricordo. Ho una domanda, però: nel 1983 i 24enni sembravano 31enni? Perché l'Oliver del figo 31enne Armie non mi pare proprio un 24enne. Ma son dettagli che noto solo io e i teen|drama tanto amati dal Cannibal|Teen-inside ci insegnano che pure attori di età fordiana possono risultare assolutamente credibili nei panni di liceali con gli armadietti pieni di stickers.
Cannibal Kid: un|tipetto|impertinente parte subito alla grande, citando un pezzo vintage di Paola & Chiara che appartiene alla mia generazione. Roba che una volta avrebbe fatto sanguinare le orecchie dell'un tempo metallaro Mr. Ford, mentre oggi che si è convertito al reggaeton probabilmente gli viene una gran voglia di bailar.
Quanto al film l'ho già visto e quindi non potete fare altro che attendere la mia recensione. Posso comunque anticipare che Armie Hammer come 24enne si può anche spacciare e, considerando che nei panni del 17enne Elio c'è il 22enne Timothée Chalamet, diciamo che la differenza d'età tra loro resta pressoché invariata. Ma poi io sono cresciuto con Dawson's Creek, quindi certi problemi non me li pongo nemmeno.
Ford: do il benvenuto al Tipetto che, mi tocca convenire con Cannibal, parte alla grande citando il mio pezzo preferito di Paola e Chiara, cavallo di battaglia che ho più volte sfoderato ai tempi della Playstation 3 e del suo karaoke, gli stessi in cui il buon Tipetto probabilmente non era ancora nato. Sono fresco di visione del film, che è decisamente più stile Cannibal che Ford, ma non è detto, come fu lo scorso anno per L'Avenir, che non s'incontrino sorprese. Oppure no?
Di sicuro, la parte del liceale io non la posso più fare. Ma quella dell'universitario senza dubbio.

DOWNSIZING

"Ecco i miseri resti di Ford e Cannibal dopo lo scontro con il Tipetto. Hanno chiesto di essere cremati abbracciati."

un|tipetto|impertinente: C'è chi cerca in tutti i modi di aumentare le proprie dimensioni, tipo affidandosi ad un banner pieno di promesse trovato su Xhamster (a proposito, Cannibale, come procede? funziona?) e chi invece, come Matt Damon, sceglie di rimpicciolirsi proprio tutto, dalla testa ai piedi, per il bene della Terra, dell'umanità e non solo. Piccolo|futuro cult o gigante cagata di un alano? Non ho tutta questa fretta di sciogliere il dilemma.
Cannibal Kid: Ho provato ad aumentare le mia dimensioni, ma proprio non c'è niente da fare. Forse perché è già troppo grande? Ahahah!
Al contrario però il mio cervello si rimpicciolisce ogni giorno sempre di più. E non so se sia un bene per l'umanità. Penso inoltre che il film possa proporre un Alexander Payne poco a suo agio con la materia scientifica e risolversi in una gigante cagata di un alano. Che non ho mai visto, e nemmeno ci tengo a farlo. La pellicola invece la voglio comunque vedere, sperando sia una visione simpatica ai livelli di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, piccolo|grande cult di quando io ero un bimbo e Ford era già un pensionato.


Ford: Payne mi è sempre piaciuto, Damon mi sta simpatico, non sono mai stato fanatico delle dimensioni - di qualsiasi cosa si parli -, eppure qui temo che ci si possa trovare di fronte alla possibile cagata cosmica di inizio anno. Felice di essere smentito, ma sinceramente non mi aspetto chissà quali prestazioni. Un po' come quando Cannibal recensisce un film.

MADE IN ITALY

"Come faremo, senza Cannibal e Ford a criticare i film di Ligabue in cui lavoriamo?" "Ho idea che il Tipetto lo sappia già bene."

un|tipetto|impertinente: Il mio interesse per Ligabue cantante|regista è sotto|zero e questo suo terzo film ha tutta l'aria di essere la solita|muffosa rottura di coglioni sulle crisi di mezza età in un paese in crisi, farcita di retorica e battute scartate dai baci|perugina. Quindi, no, grazie, non andrò a vedere questo film, né veloce come il vento né lentissimo come Ford ahahaha! Come dici, Stefano? Se ci faccio una recensione a 5|stelle anche senza vederlo mi regali un orsacchiotto pieno di baci perugina? A' Stè, guarda che tra un paio di mesi piglierò la patente (Kid and Ford, allacciate le cinture!), perciò come minimo voglio una Peugeot!
Cannibal Kid: Ligabue come cantante mi fa pena, anche se mai quanto un Vasco, che rappresenta la sua nemesi, un po' come Ford con me. Come regista non saprei. Di Radiofreccia ho un vago ricordo positivo, mentre Da zero a dieci, recuperato proprio a causa di una Blog War contro Mr. Ford, m'era sembrato abbastanza penoso, però da allora sono passati 16 anni. Io comunque, da buon 90s kid, ai film e alle serie con Stefano Accorsi non ce la faccio a voler male e quindi sono pronto a sorbirmi persino una buona dose di frasi da Baci Perugina incorporata. Anche se l'idea di una colonna sonora infarcita di brani del Liga mi mette addosso una certa dose di brividi. Un po' come se dovessi andare in auto insieme al mio blogger rivale, o al tipetto|quasi|patentato.
Ford: per prima cosa sconsiglierei ai miei due compari di rubrica di salire in auto con me al volante, perchè potrei essere peggio del Tipetto quasi patentato. Per seconda, sconsiglierei anche di buttarsi in una nuova visione di un film di Ligabue, che dopo gli ottimi esordi come cantante - ha costruito parte della mia adolescenza - e regista - Radiofreccia era carino -, si è totalmente sputtanato neppure fosse il Vasco della terza età, e il trailer di questo Made in Italy pare confermarlo.
Detto questo, il suddetto Tipetto ha capito già tutto: io sono lento, terribilmente lento in tutto. Chiedete pure a Julez.

TUTTI GLI UOMINI DI VICTORIA

"Quei due ubriaconi sono Cannibal e Ford?" "Già. Essere stati scavalcati dalla nuova generazione deve averli proprio buttati giù."

un|tipetto|impertinente: Il cinema francese ci sta abituando a piccole|grandi chicche che non hanno nulla da invidiare alle produzioni d'oltreoceano (minchia come scrivo professional, dopo il diploma devo assolutamente inviare il CV a quelli di MyMovies|ComingSoon). Ma, un secondo: "Un amico molto speciale" e "Love is in the air | Turbolenze d'amore" possono essere considerati delle chicche? Comunque. Victoria e tutti i suoi uomini arrivano nelle nostre sale con appena 2|anni di ritardo, un po' come Ford quando nelle sue classifiche del 2017 piazza pellicole del 2015 ahahaha! Questa commedia si rivelerà un buon bicchiere di Merlot o una baguette stantia|indigesta? Credo che Cannibal|Chic sia l'uomo giusto per rispondere a questa domanda.
Cannibal Kid: Oh, finalmente qualcuno che apprezza il cinema, e pure le commedie francesi quanto e forse pure più di me. E finalmente qualcuno che tira delle frecciatine contro Ford al mio livello. Anzi, ancora più cattive. Mi sa che ho trovato il mio erede ideale. Quasi quasi mi ritiro per godermi una meritata pensione dorata. Peccato che mi manchino giusto quei 40|50 anni di contributi per poterla incassare.
In ogni caso non divaghiamo, che a questo tipetto impertinente piace divagare più che a me. Cazzo, questo vuole proprio rimpiazzarmi su tutta la linea! Sul film dico solo una cosa: j'adore la protagonista Virginie Efira, splendida|sexy attrice già vista in 20 anni di meno, Una famiglia in affitto, Elle e Un amore all'altezza, quindi me lo guardo di sicuro.
Ford: io apprezzo il Cinema francese fatto bene, che non deve necessariamente essere radical come quello che piace tanto a Peppa e al piccolo George qui presenti. Se gli uomini di Victoria dovessero far parte del novero, tanto meglio per tutti. Altrimenti, bottigliate a profusione a cominciare da ora.

L'UOMO SUL TRENO - THE COMMUTER

"Ford, è giunta la tua ora: così la smetterai di criticare il mio ruolo di action hero e le mie mani brutte quasi quanto quelle di Megan Fox!"

un|tipetto|impertinente: Proprio l'altro giorno un uomo sul treno ha tentato di cheeky|showare il suo... bagaglio a mano davanti a me. Peccato non avesse manco un pelo del fascino|stagionato di Liam Neeson. Ops, un momento: questo non è il mio blog|diario. Scusatemi. Sì, ecco la trama seria: Norma Bates chiede al pendolare Liam di scovare un passeggero misterioso a bordo di un treno: "se accetti ti pago bene, altrimenti faccio ammazzare te, gli altri pendolari e tutti quelli che ti conoscono, compresi il Cannibale e Ford!" Ottimo! Finalmente ci liberiamo di questi due! Ah, invece no. Il solito Liam ovviamente risponde: io lo troverò! L'idea al binario di partenza mi sembra intrigante tanto da salire a bordo per godermi questo viaggio claustrofobico. Sarà avvincente o mi verrà voglia di rompere il vetro e lanciarmi fuori dal finestrino? Gli autori stagionati dei 2 blog più stagionati della stagionata blogosfera che dicono? A sensazione mi sembra un action|mistery più nei gusti dell'aspirante|Expendable Ford che del Cannibal|Chic.
Cannibal Kid: Io Liam Neeson non lo sopporto e se me lo trovo su un treno chiamo immediatamente il controllore per farlo scendere, che con quel menagramo lì a bordo di certo qualcosa di brutto sta per accadere. Altrimenti scendo io, cambio treno e già che ci sono cambio anche film, da buon Cannibal|Chic. Hey, questo potrebbe diventare il mio nuovo nickname ufficiale!
Ford: Liam Neeson come action hero non mi è mai andato giù. È sempre stato vecchio - dentro e fuori -, è l'equivalente maschile di Megan Fox in quanto a bruttezza delle mani e corre peggio del peggiore degli ubriachi nella peggiore delle sbronze. Detto questo, gli anni di treni e pendolarismo mi hanno insegnato ad isolarmi alla grande tra musica e libri, quindi avrei ignorato qualsiasi Liam Neeson a meno che non fosse Jennifer Lawrence mascherata.
Dunque, caro tipetto, sappi che se non si tratta di Stallone, Van Damme o Schwarzy, per me diventa difficile. Al massimo, passo la palla a Cannibal Chic giusto per irritarlo.

PARADISE

"Tipetto, vedi di bere tutto quanto." "Hai sentito cosa dice Papà Ford? Obbedisci." "Ma Cannibal Mom, il White Russian alla mattina presto è troppo per un bimbo come me!"

un|tipetto|impertinente: Para-para-paradise, para-para-paradise. Mmh, forse sarò troppo impertinente|superficiale, e non me ne vergogno, ma questo mattonazzo in bianco|nero da 130 minuti lo lascio volentieri a voi vecchietti. Io preferisco spararmi il pezzo dei Coldplay per 130 minuti di fila.
Cannibal Kid: Coldplay per 130 minuti di fila anche no, thank you! Questo mattonazzo nemmeno. Facciamo che lascio Chris Martin e compagni al tipetto|con|la|permanente e 'sto mattonazzo di pellicola paradisiaca pseudo impegnata all'infernale|Ford, mentre io mi sparo 130 minuti di Virginie|pezzo|di|Efira.
Ford: sinceramente non ho voglia di mattonazzi così come di Coldplay per due ore, considerato che l'unico disco davvero forte di Martin e soci dev'essere uscito mentre il Tipetto nasceva. Meglio un bel centrotrenta minuti di wrestling o di canotte di Jennifer Lawrence. O delle due cose insieme. O di Cannibal costretto ad un qualsiasi film con Stallone.

GLI INVISIBILI

"Alziamo le mani di fronte ai commenti del Tipetto. Un pò come hanno fatto Ford e Cannibal."

un|tipetto|impertinente: Sto ancora segnato dal recupero tardivo, in puro stile Ford, di Jona che visse nella balena, e nei prossimi giorni con la scuola andrò a vedere La signora dello zoo di Varsavia. Quindi credo che per il momento, con i titoli legati alla Giornata della Memoria, possa bastare, ché non voglio esagerare con le visioni impegnate|toccanti. Anche se forse la storia di questi Invisibili una possibilità, prima o poi, se la merita.
Cannibal Kid: Qualche tempo fa era già uscito un film intitolato Gli invisibili, con Richard Gere nella parte del barbone, e adesso, giusto per rubarsi un po' di visibilità a vicenda e confondere le acque, ecco che ne arriva un altro con il medesimo titolo. La voglia di vedere delle pellicole pesanti e probabilmente deprimenti non è mai troppo alta, però queste storie anti-nazi in genere finiscono per piacermi parecchio, quindi non escluderei del tutto una visione. E poi poveri invisibili, qualcuno deve pur cagarli.
Ford: Tipetto, posso venire anch'io con la scuola a vedere La signora dello zoo di Varsavia, che devo recuperare, o rischio di passare per il professore? Sono sicuro che sarei molto meno scolastico della distribuzione rispetto all'ormai troppo commercializzato Giorno della Memoria.

LA TESTIMONIANZA

"Ma quanti libri ci sono, in questo posto!? Questa è la settimana del Tipetto, mica dell'altro supergiovane Mr. Ink!"

un|tipetto|impertinente: Sto ancora segnato dal recupero tardivo, in puro stile Ford, di Jona che visse nella balena, e nei prossimi giorni con la scuola andrò a vedere La signora dello zoo di Varsavia. Quindi credo che per il momento, con i titoli legati alla Giornata della Memoria, possa bastare, ché non voglio esagerare con le visioni impegnate|toccanti. No, non comincio a perdere colpi come già capita a Kid and Ford. Questa si chiama arte del copia|incolla, cioè come rimediare quando non hai la minima idea di cosa scrivere.
Cannibal Kid: Mi inchino di fronte al geniale copia|incolla del genietto|impertinente. Una trovata da scansafatiche degna di me e di Ford. Questa è la mia testimonianza. Quella del film invece non mi interessa granché e, nella guerra cinematografica sulle pellicole a tema che si combatte nelle nostre sale in occasione della Giornata della Memoria, a questo preferisco Gli invisibili.
Ford: testimonio volentieri che il Tipetto ha colto in pieno lo spirito della rubrica e raccolto il testimone di quello che io e Cannibal abbiamo costruito in questi anni. Forse, d'ora in poi, questa rubrica dovrà essere interamente gestita e scritta da lui nelle sue tre parti.

EDHEL

"E' finita l'era del Cucciolo eroico. E' ora dell'Impertinenza!"

un|tipetto|impertinente: Sui siti autorevoli che scrivono di cinema - quindi NON da queste parti - la favola della giovane Edhel dalle orecchie a punta è stata accostata al recente Wonder. I temi, infatti, sono bullismo, diversità, amicizia, qui raccontati sfiorando il genere fantasy, elemento indubbiamente coraggioso|apprezzabile per un film nostrano. Tuttavia, si tratta di una produzione a basso costo girata in pochi giorni e i limiti che ne derivano si vedono tutti - almeno nelle clip in giro qua e là - specie nella recitazione poco sciolta dei giovani attori, che un po' mi ricorda le mie, spesso nei panni|nelle ali di un dolce angioletto, alla recite delle elementari. La curiosità però in parte c'è. Magari sotto a quel cappuccio di difetti si cela una bella storia.
Cannibal Kid: Sarebbe più interessante vedere una recita scolastica con il tipetto impertinente, o questo film italiano tanto promettente nelle premesse, quanto amatorial-giffonesco nella realizzazione, stando al trailer?
Qualcosa mi dice che in entrambi i casi i livelli dei film da Oscar sono lontani. Molto lontani. Dunkirk a parte LOL.
Ford: preferirei anch'io vedere la recita del Tipetto, anche perchè una roba italiana amatoriale proprio non credo di riuscire a digerirla.

FINALMENTE SPOSI

"Anche se sei abbigliata peggio di Ford durante un incontro di wrestling, vuoi sposarmi?"

un|tipetto|impertinente: Dopo anni di rivalità e blog|wars, Cannibal Kid e Mr. James Ford si sono finalmente arresi al vero sentimento che li lega, l'amore, e sono lieti di annunciare la loro unione|civile che verrà celebrata il prossimo sabato alle 16|30 presso il Rainbow Palace Hotel. Durante il banchetto verrà proiettato il video prematrimoniale di tutta la barbosa storia dei 2 futuri|prossimi sposi, girato nientepopodimenoche dall'inedita accoppiata Malick|Eastwood (dù palle!). Eh? Come dite? Probabilmente il video risulterà più divertente|avvincente di questa commediola made in sud? Mi sa proprio di sì. Ah, p.s.: sono graditi generosi regali in busta, altrimenti i 2 registi chi li paga?
Cannibal Kid: Io ho invitato il tipetto impertinente sperando che avrebbe scritto qualche commento più o meno brillante, ma devo ammettere che qui ci troviamo di fronte al futuro del blogging nazionale!
Sono sempre di più tentato di farmi da parte di fronte a un giovincello che ha appena aperto il suo blog da una manciata di mesi e che, senza alcun timore reverenziale, in poche righe sputtana alla grande due (ex?) glorie del web come me e Ford. Chapeau.
Ford: ora che c'è il Tipetto, io e Cannibal potremo senza troppi patemi d'animo partire per un viaggio di nozze intorno al mondo lasciando la rubrica e la blogosfera intera nelle sue mani. Questo è il giovane padawan che cercavamo da un pezzo.
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