domenica 25 gennaio 2015

Mean girls

Regia: Mark Waters
Origine: USA, Canada
Anno: 2004
Durata:
97'




La trama (con parole mie): Cady è una teenager appena rientrata negli States dopo una vita trascorsa in Africa al seguito dei suoi genitori studiosi, da sempre istruita in casa e completamente a digiuno dall'esperienza terrificante e formativa dell'istituzione scolastica.
Il suo arrivo nella nuova scuola la porterà a confrontarsi con le diversità ed i gruppi che all'interno della "catena alimentare" contano più o meno: quando, spinta dalla ribelle Janis, Cady si infiltrerà nel ristrettissimo circolo delle Barbie capitanato dalla spietata Regina George, il mondo della ragazza cambierà radicalmente.
E tra una cotta ed una trasformazione in quello che al principio pareva odiare, la strada verso se stessa ed un ritrovato equilibrio risulterà essere decisamente in salita: riuscirà Cady a tornare Cady, o dovrà rassegnarsi ad un destino da "queen bee"?
E come reagiranno i suoi genitori e gli amici veri che nel frattempo si sarà fatta?







Quasi non ci credo, di essere qui a scrivere la recensione di un film come Mean girls.
In effetti, se non fosse stato per il Cannibale e la Blog War Teen VS Action che abbiamo orchestrato, titoli come questo sarebbero rimasti felicemente nel dimenticatoio del Saloon senza troppi problemi, snobbati non tanto per presa di posizione quanto per incompatibilità, un pò come quando capita di uscire con qualcuno che fin da subito capite non potrà darvi nulla, e cominciate a pensare ad una qualsiasi scusa per tornare a casa prima.
Per la verità, devo ammettere che da questa robetta enormemente sopravvalutata dagli amanti del genere mi sarei aspettato perfino di peggio, se non fosse che, in alcuni passaggi, qualche risata è riuscita a strapparla perfino ad un non avvezzo come il sottoscritto, forse ancora memore di quella che è la bestialità - azzeccati i riferimenti della protagonista al suo passato in Africa a contatto con la Natura - del mondo selvaggio del liceo, con i suoi gruppi, le caste ed i piccoli e grandi drammi di un'età in cui si è, fondamentalmente, più scemi di quanto non si sarà mai nel resto della vita.
Il cast è quello delle grandi occasioni - almeno per la fetta di pubblico cui è indirizzato e rispetto a dieci anni fa esatti -, con la Lohan prima del tracollo fisico e di condotta, Amanda Seyfried ed una Rachel McAdams nel ruolo della stronza fatta e finita decisamente diverso rispetto a quelli che avrebbe avuto in seguito almeno nella maggior parte dei charachters interpretati: per il resto, si assiste alla consueta parabola di caduta e risalita della brava ragazza divenuta quello che più detestava e pronta a tornare a galla e riconquistare tutti a seguito di una svolta più drammatica come spesso se ne sono viste non soltanto nei teen movies ma anche nel periodo d'oro degli stessi, quegli anni ottanta che, paradossalmente, sono stati la vera e propria miniera d'oro per i due generi di riferimento del sottoscritto e del già citato Cannibal Kid.
Certo, resto stupito all'idea che un ultratrentenne - soprattutto di sesso maschile -possa in qualche modo apprezzare una visione di questo genere, che non viene neppure impreziosita da una qualche performance al limite del soft porno delle protagoniste, e che risulta essere una sorta di raccolta di luoghi comuni abilmente mescolati e ripresentati dalla sceneggiatura di Tina Fey - che si ritaglia il ruolo dell'insegnante di matematica - come se fossero una cosa cool e alla moda in quello che, qualche anno dopo, sarebbe stato lo stile di Diablo Cody.
Un filmetto per ragazzine, dunque, in buona sostanza, forse meno agghiacciante di quanto avessi previsto ma comunque ben lontano da qualsiasi pensiero possa essere associato al Cinema, e che vede perfino lo "spietato" inserviente di Scrubs finire rinchiuso in un ruolo da padre zuccheroso: se non fosse che la distribuzione è targata Paramount e che in almeno un paio di occasioni si registrano battute e situazioni abbastanza sopra le righe, penserei quasi di trovarmi di fronte ad un prodotto di Mamma Disney, non per nulla dimensione d'origine di dive poi divenute ribelli come la Lohan o Miley Cyrus.
Niente di particolarmente "mean", dunque, quanto l'ennesima dimostrazione dei colpi bassi che si finiscono per dare e ricevere nella scuola di vita più spietata e simile alla giungla che esista: le superiori.
E come le superiori stesse, una cosa che, vista con occhi da adulto, viene senza troppi problemi ridimensionata.
Un pò come questa pellicolina.



MrFord



"Heavy hitter, rhyme spitter, call me Re-Run
hey hey hey, I'm what's happ'nin
hypnotic in my drink (that's right!)
shake ya ass till it stink (that's right!)
Mr. Mos' on the beat (that's right!)
put it down for the streets (that's right!)"
Missy Elliot - "Pass that dutch" - 



25 commenti:

  1. Il film non l'ho visto, però che inferno le superiori, si è stupidi come non mai nella vita e circondati da persone altrettanto stupide. Un delirio insomma! :D

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    1. Un inferno davvero.
      Ma in fondo, è un inferno utile per formarsi.

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  2. Ti dirò, per me sei stato troppo cattivo. Robetta, però per certi versi anche meno stupido di quel che sembra. Purché lo si prenda per quel che è: un filmetto, appunto.

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    1. Robetta, è vero, e forse sono stato troppo cattivo: ma ero davvero al limite della resistenza dopo le visioni consigliate dal Cucciolo! ;)

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  3. Io alle superiori ero diventata "quella strana" ed in un certo senso cool...era alle medie che ho preso valangate di merda.Vabbè,cmq pure questo non l'ho visto e continuerò a risparmiarmelo,anche perchè ormai sono decisamente fuori target XD

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  4. Io resto stupito all'idea che un ultratrentenne italiano si esalti e si commuova come una femminuccia di fronte a una pellicola repubblicana su un assassino psicopatico spacciato per eroe da una sceneggiatura agghiacciante che sembra scritta da George W. Bush con la consulenza di Matteo Salvini e Oriana Fallaci, ma ognuno è libero di stupirsi per ciò che preferisce... :)

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    1. Ahahaha a dire il vero non mi sono esaltato e neppure commosso, così come la sceneggiatura "repubblicana" in questione è tutto tranne quello che pensi: ma forse sei troppo giovane per capire queste cose da grandi! ;)

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    2. È una citazione dal mio blog preferito,si usa per definire una controbattuta che zittisce l'avversario in quanto vincente.

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    3. Secondo me sì ;) qui hai un esempio tipico con spiegazione,se scrolli in giù fino alle foto di Tywin Lannister(campione mondiale di STACCE)e Joffrey.

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    4. Beh, ci sta. In fondo Cannibal è il Joffrey della blogosfera! ;)

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  5. ma no dai, Mean Girls è un cult assoluto! Non gli si può davvero dire nulla, nulla :)

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  6. non me lo ricordavo così infame ma l'ho visto eoni fa...

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  7. Non l'ho mai visto. Mi sono sempre rifiutato. Chissà se un giorno mi deciderò a dargli un'occhiata.

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    1. Fossi in te, rimarrei saldo sulla posizione di non vederlo.

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  8. Questo film è tempo perso.
    Spero tu abbia fatto qualcosa di utile mentre lo guardavi, tipo tagliarti le unghie dei piedi.

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