giovedì 18 ottobre 2012

Fringe Stagione 1

Produzione: Fox
Origine: USA
Anno: 2008
Episodi: 20




La trama (con parole mie): quando un volo che dalla Germania atterra a Boston portando i passeggeri uccisi ed infettati da un virus mai visto in precedenza, l'agente dell'FBI Olivia Dunham viene reclutata per avviare le indagini che la condurranno alla scoperta del misterioso "schema", una sequenza di eventi che numerose organizzazioni governative e private seguono con interesse perchè legato a scoperte incredibili e nuove frontiere della scienza.
La giovane donna recluta così Walter Bishop - una sorta di "scienziato pazzo" responsabile nel corso degli anni settanta di numerose sperimentazioni segrete per conto del governo, da tempo ormai ricoverato in un istituto di igiene mentale - e suo figlio Peter, un giovane dall'altissimo quoziente intellettivo ma decisamente incostante che ha vissuto sempre al confine della legge, e spesso oltre.
A loro si aggiunge l'analista Astrid Farnsworth, che farà da assistente al professore mentre Olivia si occuperà di mantenere i rapporti con l'agenzia ed il suo capo Philiph Broyles, legato a doppio filo con la misteriosa Massive Dynamic.





Era dai tempi di Alias che non mi divertivo così tanto con una serie "giocattolo": evidentemente, quel matto di J. J. Abrams sa sempre come fare breccia nel cuore degli occupanti di casa Ford, e con Fringe piazza l'ennesimo colpo di una carriera che, fino ad ora, ha portato sui nostri schermi quasi esclusivamente successi - se si eccettua il noioso terzo capitolo di Mission impossible -.
A dire il vero questa prima stagione di un serial che ha raccolto, negli anni, sempre più fan andando di fatto ad unire gli appassionati dell'action - e torniamo ad Alias - a quelli della fantascienza - siamo di fronte, di fatto, all'erede più riuscito di X-files - giunge in ritardo dalle parti del Saloon a seguito di un inizio non proprio convincente: ormai quattro anni fa, infatti, spinti dallo stesso amico che consigliò Lost, io e Julez ci dedicammo con poca attenzione all'episodio pilota senza rimanerne particolarmente colpiti, riponendo di fatto l'intera produzione nel cassetto a prendere polvere mentre una dopo l'altra numerose proposte da piccolo schermo sfilavano regolarmente davanti ai nostri occhi.
Tornare sui nostri passi si è rivelato, in questo caso, un'ottima scelta, tanto da tenerci inchiodati alla sedia episodio dopo episodio nel corso dell'interessantissima prima stagione di un serial che, a quanto so e a quanto sembra, pare ancora avere in serbo numerose carte da giocarsi, oltre a dare l'impressione di una scorta di potenziale pronto ad esplodere un'annata dopo l'altra: i personaggi - anche secondari - risultano azzeccati e sicuramente in grado di alimentare il sentimento di affezione nel pubblico - personalmente, la mia preferenza va allo scombinato ed instabile Walter Bishop -, i colpi di scena sono ben distribuiti e decisamente sconvolgenti - dal pilota incentrato sulla figura dell'agente Scott al season finale con le rivelazioni sul mondo delle realtà alternative e Peter Bishop - e soprattutto la varietà di casi che la Divisione Fringe affronta - e che fornisce da scheletro per la struttura ad episodi - permette agli appassionati e non di confrontarsi con i numerosi volti della sci-fi, dalla distorsione di spazio e tempo alle creature mostruose - l'episodio quasi horror dedicato al mostro mutato geneticamente fuggito da un laboratorio farmaceutico mi ha divertito tantissimo -, dai viaggi nella coscienza dei defunti ai programmi per computer in grado di friggere il cervello.
Senza dubbio l'intero prodotto deve ancora trovare una sua identità precisa - alcune sottotrame risultano piuttosto abbozzate, e a tratti si ha l'impressione che gli episodi di casi all'esterno dello "schema" siano troppo slegati dal resto della narrazione, quasi fossero riempitivi -, eppure la creatura dei padri di Alias funziona, avvince e diverte, e con il climax che ha chiuso la stagione ha di fatto posto le basi per una seconda tornata che suona già come un passaggio effettivo alla maturità della proposta: il fatto, poi,  di non essere troppo nerd rende possibile l'avvicinamento da parte dei più incalliti amanti dell'action, e ad un tempo grazie alle parti più pane e salame - rappresentate idealmente dalle spesso e volentieri estemporanee esternazioni di Walter - è in grado di "umanizzare" anche i più maniacali tra i fan della fantascienza, rimasti orfani di Mulder e Scully e da allora praticamente inconsolabili - non fosse per qualche fiammata come l'ottimo Star Trek sempre targato Abrams -.
A questo punto, è praticamente ovvio non solo che esistano altre forme di vita, ma anche che in casa Ford non lasceremo passare quattro lunghi anni prima di buttarci sulla seconda stagione.


MrFord


"Se non esistessero i fiori
riusciresti ad immaginarli
se non esistessero i pesci
riusciresti ad immaginarli
in altre zone di questo universo
è facile da realizzare
che esiste tutto ciò che io non riesco
ancora ad immaginare."
Bluvertigo - "Altre forme di vita" -


16 commenti:

  1. Eh, bè, la Season 01 è ancora a un ottimo livello. Poi si scende un filo, ma poco (02). Si scende ancora un po' (03). Si scende parecchio (04). Si precipita (05). E poi basta, perché la Quinta sarà anche l'ultima (e per fortuna breve).

    Diciamo che se la finivano alla fine della Terza sarebbe stato ottimo. Alla fine della Quarta sarebbe stata una dignitosa eutanasia. Adesso sono veramente, non alla frutta, all'ammazzacaffè.

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    1. Marziano, io avevo visto il pilota anni fa, dunque era stata accantonata, ma questa prima non l'ho trovata affatto male.
      Comunque è la prima volta che ne sento parlare male, ho amici e colleghi letteralmente impazziti per questa serie, tanto da definirla la nuova Lost.

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  2. io l'ho abbandonata praticamente subito, tipo alla sesta puntata della prima stagione... e gli ho concesso pure tanto per i miei standard di tolleranza ;)

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    1. Frank, come dicevo al Marziano, è la prima volta che sento qualcuno prenderla male: finora avevo sentito e letto soltanto cose positive!

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  3. Io, al solito, esco dal coro. Sarà che adoro la caratterizzazione profonda dei personaggi ma per me fringe è un cultone della madonna.
    Come dice il marziano la prima è notevole, però la seconda e la terza sono molto buone. La quarta è terribile, dovuto al fatto che volevano chiudere tutto l'ambaradàn già alla terza. La quinta devo ancora iniziarla ma aspetto. Mi vien già da piangere... ;)

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    1. Eddy, staremo a vedere. Questa prima mi è piaciuta, e Julez l'ha adorata, quindi sicuramente si continuerà.
      Vedremo se con il tempo pioveranno bottigliate o no! :)

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  4. La prima stagione è stata ostica anche per me, ma è ovviamente indispensabile per capire tutto il resto. Dalla seconda infatti il ritmo si fa più serrato (e sensato)... concordo con i commenti sulla quarta, decisamente discutibile, ora però sono molto speranzosa per la final season :)

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    1. Lisa, ti saprò dire. Qui in casa Ford alterniamo sempre le varie serie, quindi prima del prossimo passaggio si dovrà attendere qualche mese.
      Comunque prodotto (finora) interessante.

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  5. Io ho appena concluso la seconda. Per me è un ottimo prodotto, unico nel suo genere e ti posso assicurare che anche la seconda stagione vi lascerà soddisfatti!!!

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    1. Bene, almeno so che non ci attende una qualche fregatura o stagione moscia che non si vede l'ora di finire!

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  6. Come te ho visto il pilot tempo fa, per poi metterla da parte.
    In questi mesi l'ho recuperata ed ora attendo la quinta ed ultima in italiano. Che dire... grandissima serie, nonostante gli alti e bassi. La prima stagione ha troppi episodi autoconclusivi, ho preferito di gran lunga la 2 e la 3, dove la trama orizzontale si fa più articolata e complessa, forse anche troppo... non ti nascondo che a volte mi son perso :) ma una volta che ti affezioni ai personaggi - il mitico Walter e Aspirin-Asterix-Astrid su tutti - non la molli più ;)

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    1. Jay, effettivamente Walter è già il mio preferito ora, e devo dire che anche Astrid si difende bene.
      Per adesso, lo considero un pò il fratellino minore di Alias.

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  7. Mi sono fermato alla prima domandandomi come fossi riuscito ad arrivare fino in fondo. Walter Bishop sarà un personaggione favoloso e indimenticabile, e Anna Torn è gnocca da paura, ma gli episodi fanno pena per la pochezza delle idee e per la superficialità con cui sono svolti. Certo, qualcosa di interessante pareva prospettarsi all'orizzonte, ma sono molto felice di essermi fermato qui e di odiare profondamente J.J. Abrams. :§)

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    1. Io non odio affatto Abrams, come sai, e devo dire di essermi divertito con questa prima stagione: vedremo che cosa accadrà con le prossime.
      Comunque è stranissimo: fino a quando ho pubblicato il post avevo sentito solo pareri positivi, mentre ora sono usciti tutti i detrattori del prodotto! ;)

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  8. Sai che anche io e Mr. Ade abbiamo fatto la stessa cosa? Cominciato a guardarlo e niente di che. Ora sta lì. Nell'hard disk. Chissà. Magari dopo la recensione del Ford...

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    1. Ade, ti dirò: recuperarlo dopo anni a noi l'ha fatto apprezzare.
      In caso mi farai sapere!

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