giovedì 29 novembre 2012

Le ali dell'inferno

Autori: Joe R. Lansdale, Nathan Fox
Origine: USA
Anno: 2008
Editore:
BD




La trama (con parole mie): Claire e Janet Blassenville hanno da poco ereditato dalla vecchia nonna una casa sperduta nelle paludi della Louisiana che intendono sistemare per poterla sfruttare al meglio, che sia per loro o per una vendita.
Peccato che, una volta giunte nella "ridente località" insieme ad un gruppetto di amici, le due sorelle scoprano sulla loro pelle che la villa, un tempo di proprietà di una famiglia bianca che rese un inferno la vita degli schiavi, non solo è infestata, ma pare ben decisa a non lasciare che qualche visitatore indesiderato le sopravviva.
Con l'aiuto di uno strano sceriffo a cavallo e di un vecchio stregone voodoo che si dice abbia centocinquant'anni, Claire e Janet dovranno armarsi di fede e di un paio di efficaci incantesimi per confrontarsi con la responsabile delle apparizioni, siano esse letali, oppure no.




Il fatto che Joe Lansdale faccia capolino quasi regolarmente in casa Ford in una forma o nell'altra è diventato, negli anni, un piacevole rituale cui continuo a restare legato dai tempi della rivelazione che fu il ciclo degli incredibili Hap e Leonard - a proposito, Joe, vedi di sfornarci una loro nuova avventura presto! -: data la produzione davvero notevole del romanziere texano, però, a volte finisco per perdermi inesorabilmente alcuni suoi lavori, che fortunatamente Julez è sempre brava a scovare nelle occasioni più speciali.
Tra i regali del mio ultimo compleanno, infatti, figurava anche quest'opera a fumetti datata duemilaotto firmata dal buon Lansdale e dal disegnatore Nathan Fox, e che ha segnato il mio ritorno alle pubblicazioni Dark Horse dopo fin troppo tempo - da quando ho smesso di seguire con cadenza fissa il mondo delle "nuvole parlanti" ho finito per perdermi anche molte proposte singole che prima mi capitava di pescare ad ogni visita in fumetteria -, ricordandomi, al contempo, il periodo in cui mi dedicai alla sceneggiatura ed impazzii spesso e volentieri dietro agli sconnessi ritmi di lavoro dei disegnatori.
Tratto da un racconto del Robert E. Howard che fu creatore di Conan, Le ali dell'inferno - in originale Pigeons from hell - si inserisce nel tipico filone horror delle case infestate, differenziandosi da proposte come per il Cinema furono The others o The orphanage da una robustissima dose di contenuti pulp legati al gusto decisamente action dello scrittore, che non si sarebbe mai accontentato di portare sulla pagina spiriti e presenze senza indugiare su sangue a fiumi o qualche testa spaccata: in questo senso il tratto di Fox si incastra alla perfezione con i dialoghi di Lansdale - nonostante a mio avviso il ragazzo sia ancora acerbo, alle matite, e con ampi margini di miglioramento -, e contribuisce ad aiutare lo sceneggiatore nell'operazione di svecchiamento attuata rispetto ai protagonisti e al setting, ovviamente più vintage nell'edizione originale.
Claire, Janet ed i loro sventurati amici divengono così espressione della gioventù attuale, contrapposti allo sceriffo quasi eastwoodiano e allo stregone ultracentenario che riporta alla mente personaggi incontrati in più di un'occasione tra le pagine dei romanzi made in lansdaleandia, su tutti In fondo alla palude e L'ultima caccia.
Un'altra componente molto cara all'autore che torna a fare capolino anche tra le pagine di un fumetto legato ad un'opera non firmata da lui come questa - e dalle basi profondamente distanti dal realismo del tema, trattandosi di un horror fatto e finito - è senza dubbio quella legata alle questioni razziali negli stati del Sud, che Lansdale tratta spesso e volentieri con una sensibilità ed un'ironia che farebbero invidia al più pungente degli Spike Lee.
Cinematograficamente il soggetto si presterebbe molto bene ad una trasposizione assolutamente trash e grindhouse, firmata da gente del calibro di Robert Rodriguez o Rob Zombie, che troverebbero davvero pane per i loro denti in questo cocktail di voodoo, occultismo, ossa spezzate, pistoleri a cavallo, vecchi sciamani ed una maledizione che affonda le sue radici ai tempi dei campi di cotone e della schiavitù.
Sicuramente non una proposta per tutti, e se dovessi tracciare un percorso per un neofita del fumetto non partirei certo da un volume che ha nel caos - anche di struttura - e nelle atmosfere i suoi punti di forza, ma senza dubbio un piccolo cult da recuperare a man bassa per tutti gli appassionati di splatter, zombies, profondo Sud e di Joe R. Lansdale.


MrFord


"Well, I stand up next to a mountain
and I chop it down with the edge of my hand
well, I stand up next to a mountain
chop it down with the edge of my hand
well, I pick up all the pieces and make an island
might even raise just a little sand
'cause I'm a voodoo child
Lord knows I'm a voodoo child."
Jimi Hendrix - "Voodoo child" -

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Un buon fumetto davvero, che ripesca lo stile di Lansdale e le atmosfere del Sud!

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  2. Risposte
    1. E' insolito, rispetto al solito Lansdale, ma le atmosfere sono tutte sue! Mitico!

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