lunedì 19 novembre 2012

Six Ford Under

La trama (con parole mie): ebbene sì, tornano dopo una pausa fin troppo lunga le famigerate Blog Wars che ormai da parecchio tempo periodicamente scoppiano e che vedono opposti il sottoscritto e l'eterno adolescente mio rivale Cannibal Kid.
Questa volta ci - e vi, speriamo ovviamente - divertiremo sfruttando uno dei fenomeni che negli ultimi anni ha, di fatto, cambiato la geografia dell'entertainment: le serie tv.
Oggi tocca al sottoscritto, quindi avrete l'occasione di rifarvi gli occhi con proposte bomba, domani, purtroppo per tutti noi, toccherà anche al mio avversario: e allora non andrà così di lusso!


"Forza, ragazzi! Ancora un piccolo sforzo e il Cannibale è sistemato!"

Nuova Blog War tra me e il mio blogger rivale, tale Mr. James Ford.
Dopo esserci dedicati ai peggiori film della storia del cinema, abbiamo saggiamente deciso di cambiare del tutto genere, spostandoci dal grande al piccolo schermo. La nuova Battaglia Bloggara è infatti dedicata alle nostre 10 serie tv preferite di tutti i tempi.
Ladies first, prima le signore. E allora, da vero gentle(mad)man d’altri tempi, concedo il primo turno di questa sfida a lei, Mrs. Fordero, e alle sue discutibili, discutibilissime scelte.
Tanto per ribadire che non solo ha dei pessimi gusti cinematografici, non solo ha degli ancora più pessimi gusti musicali, ma oggi scopriremo che pure di televisione non ne capisce un’H.
Ecco a voi le 10 serie preferite da Ford, di cui molte parecchio trascurabili. Noi giovani cannibali ci diamo appuntamento per domani, con la mia spettacolare e più variegata decina.
Cannibal Kid

Dall'ultima Blog War dedicata ai film più brutti della nostra storia di spettatori, io e il mio sempre bollito antagonista Cannibal Kid abbiamo lasciato insolitamente passare parecchio tempo, presi dalla nostra rubrica settimanale sulle uscite in sala e convinti che una pausa avrebbe dato fuoco alle polveri all'annuncio della nuova battaglia: e così, in effetti, è stato.
Questa volta l'accelerante per l'incendio destinato a scoppiare nel confronto è dato dalle serie tv, universo letteralmente esploso negli ultimi dieci anni ed in grado, ormai, di regalare al pubblico prodotti di qualità talmente alta da non avere nulla da invidiare alle opere destinate al grande schermo. Oggi avrete la fortuna di rifarvi gli occhi con una selezione con gli attributi, che spazia dal terrore puro all'emozione, passando per
parecchi morti ammazzati, prima di ritrovarvi, domani, a dover fare i conti con le turbe adolescenziali del Peter Pan rinconiglito che mi ritrovo come avversario.
Mr. James Ford

"Non preoccuparti troppo, Cucciolo. Un colpo secco, ed è tutto finito."
1) Twin Peaks (1990-1991) Creata da: David Lynch, Mark Frost


MrJamesFord Se esiste o è mai esistita una serie cui è possibile assegnare l'appellativo di Capolavoro, è senza dubbio Twin Peaks. Vertice massimo del mio terrore durante tutta l'infanzia e l'adolescenza grazie alle atmosfere inquietanti e al terrificante Bob, questo complicato thriller onirico creato da David Lynch, seppur caotico e nella seconda stagione troppo dispersivo, tocca vette ancora insuperate di magnetismo nel suo fotografare la vita della provincia "dorata" di un'America che non è mai esistita, non esiste e non
esisterà. La fine dell'innocenza e dell'epoca della meraviglia passa tutta attraverso il telo di plastica che avvolge il corpo di Laura Palmer.
Cannibal Kid Twin Peaks svetterà naturalmente anche sui picchi ben più interessanti e innevati della mia Twin Kid lista di domani. Una decina talmente tanto potente, che a finire nel telo di plastica non sarà Laura Palmer, ma il povero vecchio Ford.
Oddio, che spettacolo inquietante. Peggio di qualunque visione immaginata da Lynch!

"!eccangerf eus el noc itacnats aveva ic: amic ni àl elabinnaC oseppa omaibbA"
2) Lost (2004-2010) Creata da: J.J. Abrams, Jeffrey Lieber, Damon Lindelof



MrJamesFord Così come Twin Peaks può essere riconosciuta come la serie più clamorosa mai creata, Lost è senza dubbio quella ad aver meglio rappresentato il concetto di esperienza, non soltanto come audience ma anche, e soprattutto, come persone. Un viaggio emotivo accanto ad una serie di personaggi indimenticabili - su tutti il Sawyer cui devo il nickname da blogosfera - che è impossibile dimenticare: e come per la creatura di Lynch e Frost, anche l'opera di Abrams e soci è qualcosa di talmente grande da
riuscire a mettere d'accordo perfino Ford e Cannibale, che se finissero soli su un'isola (quasi) deserta rischierebbero di farla saltare in aria. Sempre che il sottoscritto non decida di dare in pasto il suo antagonista agli orsi polari la prima notte di pernottamento.
Cannibal Kid Piuttosto che finire su un’isola deserta insieme a Ford, preferirei finire con Tom Hanks versione Cast Away. E chi legge abitualmente il mio blog (ovvero persone di un’intelligenza e di un gusto sopraffini) sa che odio Tom Hanks…
Finire con Ford che se ne va in giro per l’isola mascherato da wrestler a cacciare teneri scoiattoli e altre spaventose creature a mani nude (uh, che coraggioso!) è un’esperienza che proprio non mi va di vivere. Un po’ come non rivivrei quei minuti in Chiesa nel finale di Lost. Il punto più basso di una serie altrimenti (quasi) sempre grande.

"Hey Ben, che stai facendo?" "Sai com'è, il cast di Six Feet Under mi ha chiesto di scavare una fossa per il Cucciolo Eroico!"
3) Six Feet Under (2001-2005) Creata da: Alan Ball


MrJamesFord E' difficile descrivere in maniera equilibrata una serie come questa, creata con uno stile impeccabile dall'Alan Ball di American Beauty attorno alla famiglia Fisher, proprietaria di un'attività di pompe funebri. Se esiste un'opera perfetta per comprendere, più che il significato di Famiglia, quello del rapporto tra fratelli e/o sorelle, è questa. Non a caso il suo autore ha deciso di mettere la parola fine sulle
vicende di questo insolito focolare domestico proprio a seguito della perdita della sorella, nonostante non fosse ancora prevista un'ultima stagione. E se non bastassero i personaggi, gli interpreti - Michael C. Hall,
amato da tutti per Dexter, nel corso delle cinque stagioni di Six feet under è riuscito anche a fare meglio -, le vicende profondamente realistiche ed al contempo quasi "ultraterrene", sappiate che, una volta giunti alla conclusione, vi troverete di fronte il miglior finale mai scritto per una serie tv. Nonchè una delle rarissime visioni che è stata in grado di portarmi alle lacrime. E immagino già che quell'imbalsamato di Mummia Kid avrà già la battuta pronta su questo.
Cannibal Kid Ford che piange come una femminuccia…
UAAHAHAHHAHAHAHAHAHH
UAAAAAAAAAAAHAAAAAAH
UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
No, davvero. Non ce la faccio a continuare. Blog War sospesa.
UAAHAHAHAHAAAH UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHAAAAAAAHAAAAAAH
MrJamesFord Come avete visto ormai posso tranquillamente prevedere tutte le mosse del mio avversario, che finge di darsi un'aria distaccata senza pensare di aver palesemente ammesso di essere stato commosso più di una volta dai suoi filmetti da scolaretta. Voi non siate prevedibili come lui, che all'ora della programmazione di Six Feet Under ai tempi era già nel suo lettuccio con le coperte rimboccate ed i peluche dei coniglioni, e lasciatevi sedurre da una delle proposte più incredibili che il piccolo schermo abbia conosciuto, nonchè al finale per eccellenza di un serial - cosa, peraltro, quasi universalmente riconosciuta -.
Cannibal Kid Scusate, ho immaginato Ford che piange come una donzeletta che vien dalla campagna mentre fa la calzamaglia…
UAAHAHAHHAHAHAHAHAHH
UAAAAAAAAAAAHAAAAAAAAH
No, non riesco a proseguire! Blog War cancellata!
JF Quindi, se non sbaglio, questo è un forfait! Ennesima vittoria! Ahahahahahah!

"Fratellino, te l'ho detto che ci saremmo divertiti, alle esequie del Cannibale!"
4) Romanzo criminale (2008-2010) Creata da: Stefano Sollima



MrJamesFord Come ormai tristemente tutti noi sappiamo, gli ultimi anni non sono stati propriamente i migliori della nostrana storia cinematografica. Per quanto riguarda le serie tv, ci va anche peggio, dato che qui nella Terra dei cachi si continua ad essere intrappolati nell'orripilante meccanismo delle fiction. Fortunatamente qualche anno fa è accaduto un piccolo miracolo, e dall'ottimo romanzo di De Cataldo è nato l'unico, vero, incredibile prodotto per piccolo schermo che potremmo mai sperare di esportare,
ispirato dalle vicende della nota Banda della Magliana. Un affresco violento ed emozionante come pochi se ne sono visti e vissuti anche tra le serie made in Usa, con una manciata di sequenze da capogiro - il Bufalo con la bara del Libanese e la morte di quest'ultimo su tutte - ed una galleria di personaggi de paura. Un
prodotto profondamente italiano che andrebbe mostrato con orgoglio, e che invece i pariolini come il Cannibale continuano a snobbare. In questi casi, resta solo una cosa da fare: pijamose Roma! E già che
ci siamo, pure Casale Monferrato!
Cannibal Kid Se lo consideriamo all’interno del panorama italiano, va bene, è un prodotto accettabile. Sebbene a dover proprio scegliere una serie nostrana, avrei preferito nettamente inserire Boris. Romanzo criminale è meglio di Carabinieri e Don Matteo, wow, che impresa! Ma se lo consideriamo all’interno del panorama tv americano o britannico, questo romanzetto criminale sparisce del tutto.
Vogliamo mettere la grandiosità dei Mad Men con questa burinata girata dal regista del modestissimo ACAB? Inserire ‘sta robetta porella tra le migliori serie di sempre è davvero una Fordianata tra le peggiori mai viste!
Per fortuna che grazie a me hai scoperto la prossima serie (Friday Night Lights), Ford, se no eri capace di inserire pure I Cesaroni vendendocelo come “un affresco violento ed emozionante” della famiglia italiana di oggi hahaha.
MrJamesFord Ovviamente un esterofilo radical chic come il Cannibale non poteva che snobbare un prodotto che stilisticamente non ha nulla da invidiare ad alcuna serie prodotta oltreoceano - anzi, è superiore a molte di loro - ed emotivamente travolge lo spettatore fornendo una serie di ritratti spettacolari di ragazzi che non hanno fatto nient'altro se non vendicarsi di un mondo che li aveva buttati al
fondo della catena alimentare. Ma che ve lo dico a fare!? In fondo il Cannibale sarebbe giusto un Ranocchia qualsiasi, in una banda di Bufali fordiani! Ahahahahahah!
Cannibal Kid La prossima sparata fordiana qual è? A questo punto non mi sorprendrebbe che definisse Elisa di Rivombrosa il più grande capolavoro della serialità mondiale…

"A Libano, sò annati tutti al funerale del Canibbale, qui semo rimasti solo io e te!"
5) Friday night lights (2006-2011) Creata da: Peter Berg


MrJamesFord Curioso che nella lista delle dieci serie migliori made in Saloon spicchi un titolo scoperto proprio grazie al mio antagonista, che ne aveva parlato in modo lusinghiero rispetto all'ultima stagione. Al momento in casa Ford stiamo concludendo la quarta, ma posso assolutamente affermare che abbiamo di fronte uno dei migliori ritratti dell'american way of life mai realizzato: nel Texas profondo dei bovari e dei rednecks, la famiglia del coach Taylor vive la sua quotidianità scandendola con le partite dei Dillon Panthers prima e degli East Dillon Lions poi, facendo del football un metronomo per amori, litigi, nuovi nati e drammatiche morti. Ovviamente il Cannibale c'entra poco e nulla con sbronze, risse, fango, rodei, football e vita di provincia, così il sottoscritto, approfittando dell'esca data dall'ambiente del liceo, lo metterà sottotorchio a suon di giri di campo ed allenamenti selvaggi anche nei giorni di hangover.
Cannibal Kid Ecco una serie che Ford aveva snobbato per i suoi soliti enormi pregiudizi, probabilmente considerandola come una trascurabile serie teen. E invece, spesso le cose più interessanti e fresche vengono proprio dalle serie a prima vista adolescenziali. Per fortuna, grazie a me persino il milanese da aperitivo fighetto Ford che pure lui con risse, fango, rodei, football e vita di provincia non c’entra proprio nulla è riuscito a scoprire questa piccola chicca della serialità.
Dimostrando che Pensieri Cannibali è utile a tutti, anche a Ford. L’utilità di WhiteRussian invece devo ancora scoprirla, visto che da quando ahimé frequento codesto blog non ho ancora trovato una dritta interessante. Ultimamente ad esempio sto rivalutando Modern Family, ma il merito non è certo del poco modern Ford che ne aveva parlato bene, bensì di Mtv che finalmente l’ha inserito in programmazione.
MrJamesFord Una vera chicca, questo Friday night lights che stagione dopo stagione stupisce ed emoziona. Peccato per il Cannibale che non l'abbia snobbato bollandolo come una delle serie teen che lui tanto adora, quanto per il fatto che tra le mille visioni mi era semplicemente sfuggito, essendo tra l'altro qui da noi (purtroppo) poco noto e mai uscito (purtroppo) sul mercato home video. Ad ogni modo, grazie al coach Taylor, anche il molto più milanese fighetto di me Kid ha trovato una sua utilità in casa Ford a parte quella del sacco da boxe.

"Arbitro, chiedo un time out anticipato per la lista del Cannibale di domani!"
6) OZ (1997-2003) Creata da: Tom Fontana


MrJamesFord Ed ecco il tipico prodotto duro, crudo e potente che Bimbominkia Kid farà fatica anche soltanto a guardare coprendosi gli occhi con quelle sue ossute manine ancora appiccicose per le caramelle
che gli ha dato la mammina. Quasi sconosciuta al pubblico italiano, questa serie firmata Tom Fontana ci va talmente pesante da far apparire cose come I Soprano o The Shield come prodotti nel pieno rispetto del PG: la storia del Paradiso - un angolo a statuto speciale di una prigione di massima sicurezza - è una sequela di morti, stupri, violenze, protagonisti fatti secchi ad ogni episodio come mai era accaduto prima. Non mancano i charachters cult come il malvagio Adebisi - il futuro Mr. Eko lostiano -, il nazista Schillinger e gli impagabili fratelli O'Reilly. Ma è solo la punta dell'iceberg per un viaggio nell'inferno del carcere duro: più o meno lo stesso cui destinerei il Cucciolo Eroico, che in caso di sopravvivenza, forse, potrebbe uscirne finalmente ometto.
Cannibal Kid Bimbominkia Kid fa fatica a considerare memorabile una serie trascurabile e per nulla appassionante che giusto Ford poteva inserire tra le sue preferite. In ambito carcerario, risulta più interessante ad esempio un Prison Break, che pure non ho mai amato particolarmente. Questo poco magico Oz è una serie sì pesante, ma solo per la pazienza dello spettatore. D’altra parte a uno come Ford abituato alle favolette di Aki Kaurismaki o alle bambinate della Disney, basta poco per apparire come una cosa “dura, cruda e potente”.
E, a proposito di serie “dure, crude e potenti”, mi sorprende che tu non abbia inserito la serie dei tuoi veri eroi: i Power Rangers! E Walker Texas Ranger? Come ha potuto uno pseudo expendable come te lasciare fuori quell’attorone di Chuck Norris?
MrJamesFord Ovviamente al Bimbominkia Kid attento alla confezione e alla moda non poteva che piacere quella robetta sciapa di Prison break - che abbandonai schifato dopo il pilota - invece della bomba buttata
in faccia a noi tutti da Tom Fontana. Per il resto, sarebbe divertente scoprire cosa accadrebbe a Mingherlino Kid una volta caduto nelle mani dell'Adebisi di turno: forse la favoletta finirebbe piuttosto male, un pò come il mio rivale che, spaventato dall'eccessivo realismo, finge di fare lo snob rispetto a quella che è senza dubbio la serie più violenta mai trasmessa in tv.
Cannibal Kid Come ho scritto, Ford se non vedi mettiti gli occhiali oppure se non sai leggere segui un corso per imparare, Prison Break non mi ha mai entusiasmato. In confronto a ‘sta roba però fa ancora la figura della seriona.
MrJamesFord Prison break può fare la figura della seriona solo rispetto alla robetta che proporrai tu domani!

"Non c'è verso, Kareem! In cella a spassarmela con il Cucciolo eroico vado io: ho fatto anche il bidet per l'occasione!"
7) The Shield (2002-2008) Creata da: Shawn Ryan


MrJamesFord Ecco un'altra delle serie fordiane per eccellenza: già dal pilota, con l'omicidio dell'informatore degli Affari interni sulle note di Bawitaba di Kid Rock per mano di Vic Mackie sapevo che le vicende della Squadra d'assalto avrebbero avuto un posto speciale nel mio cuore, e gli anni successivi non hanno fatto che confermare la prima impressione. Le vicende di questo manipolo di poliziotti molto oltre il limite della legge e del loro distretto - il mitico Ovile - riuscirono ad unire il poliziesco, l'hard boiled, il noir, il thriller ed una dose di adrenalina in continua crescita fino al climax a dir poco incredibile dell'ultima stagione.
Non vedo l'ora di sentire le lamentele di quel Wagonbach Kid del mio antagonista, che in una Squadra d'assalto che si rispetti non troverebbe spazio neanche come portaborse!
Cannibal Kid Già una serie che usa il fake kid, ovvero Kid Rock, in colonna sonora, merita di non essere seguita. Eppure c’ho anche provato a farmela piacere, però niente. The Shield è una serie apprezzabile per lo stile, grazie alle riprese a mano, peccato che a breve facciano venire il mal di mare. Per il resto, giusto un Cucciolo Non Eroico come Mitt Fordey può trovare un posto speciale nel suo cuoricino (ma quanto ca**o sei smielato, Ford?) per una serie così fredda ed emotivamente poco coinvolgente. Oltre che talmente adrenalinica che la guardavo giusto per prendere sonno.
Persino all’interno del suo limitatissimo mondo “fordiano”, Ford è riuscito a fare scelte assai discutibili, lasciando fuori I Soprano, di cui pure non sono un fan, per serie nettamente inferiori come Oz o questa. Insomma, Ford riesce a deludere persino come fordiano. Solo lui riesce in imprese del genere. Chapeau.
MrJamesFord Evidentemente il piccolo Cannibale è talmente abituato a stare chiuso nella sua cameretta in totale solitudine da non cogliere le sfumature di un personaggio come Vic Mackie, capace di uccidere a sangue freddo così come a fare qualsiasi cosa per proteggere la sua famiglia, o, in qualche modo, gli indifesi. Un codice etico deviato che, nonostante tutto, riesce ad emozionare almeno quanto le vicende
dei membri della Squadra d'assalto, che anche nel poco sopportabile Shane trovano nel finale un ruolo quasi da tragedia shakespeariana. Ma forse Pattinson Kid troverà smielate anche quelle.

"Voglio sapere dove si è rifugiata quella fighetta di Katniss Kid, o ti faccio un buco in testa!"
8) Dexter (2006-?) Creata da: James Manos Jr


MrJamesFord Nonostante una sesta stagione enormemente deludente, non potevo non includere nella lista uno dei serial che per anni ho più amato: il serial killer interpretato da Michael C. Hall è uno degli alter ego che sento di più sul piccolo schermo, tanto da provare una profonda empatia con le riflessioni scaturite dal bisogno di controllare il suo "passeggero oscuro" del protagonista. Inoltre, dopo due ottime stagioni, con la terza il titolo ha cambiato definitivamente marcia, regalando una tripletta da paura al suo pubblico grazie ad annate pressochè perfette rappresentate al meglio dalla saga di Trinity, scritta e realizzata con una classe così cristallina che neppure il mio antagonista potrà avere nulla da obiettare. Anche perchè se così fosse impiegherei ben poco a farlo finire sul mio tavolo, legato ben stretto e pronto a propinargli una maratona di film russi alternati con titoli tratti dalle filmografie di Van Damme, Stallone e Schwarzenegger.
Cannibal Kid Dexter è una delle serie più discontinue di sempre, che ha realizzato in pieno il suo potenziale soltanto nella quarta stagione, quella con Trinity. Dimostrando come la forza della serie sia proporzionale a quella del cattivone di turno e mostrando così la debolezza di un protagonista che a me è sempre sembrato una versione senza ironia (oltre che privo della stessa critica sociale) dell’American Psycho Patrick Bateman, tra l’altro apertamente citato.
Riguardo alla qualità delle sceneggiature di Dexter poi ho parecchi dubbi, visto che alcuni degli episodi migliori sono stati scritti da Melissa Rosenberg, l’autrice degli script della saga di Twilight! Potete quindi immaginarvi la qualità degli altri…
Già la seconda stagione era davvero modesta, ma con la ridicola sesta e l’attuale settima si sta davvero toccando il fondo. Peccato, perché poteva essere davvero una grande serie e, invece, ha avuto soltanto una sola grande stagione. Comunque è già tanto, visto che molte delle altre proposte fordiane non hanno mai avuto manco quella. Alcune dubito persino che abbiano mai avuto un solo episodio decente.
MrJamesFord Curioso che il Bateman Kid faccia finta di nulla quando soltanto un paio d'anni fa rimase stupito - e più che in positivo - dalla quinta stagione del buon Dex, che oltre al cattivone di turno sfoderò una magnifica spalla nella Lumen di Julia Stiles. Ad ogni modo, continuerò sempre a preferire una serie umana ed imperfetta al fighettume sempre uguale a se stesso pur se ad alti livelli di proposte come Mad men.
Cannibal Kid La quinta stagione di Dexter non era male, ma come al solito proseguiva tra alti e bassi.
Su Mad Men cosa mi tocca sentire, da uno che ha visto appena le prime due stagioni? La quarta e la quinta cambiano tutte le carte in tavola, altroché sempre uguale a se stesso. Quello semmai è Dexter: dopo 7 anni sono ancora andati a ripescare le storie della prima stagione…

"Cannibal, stai tranquillo: se usiamo il mio metodo Vic Mackie non ti troverà mai!"
9) Breaking Bad (2008-2013) Creata da: Vince Gilligan


MrJamesFord Terza perla assoluta nonchè serie in grado di mettere d'accordo addirittura Ford White e Pinkman Kid, il Maestro e l'allievo, la forza bruta e il semolino, il cuore e l'egomaniacalità. La creatura di Vince Gilligan è un crescendo irresistibile, un mix perfetto, un cocktail che, una volta sorseggiato, diviene praticamente irrinunciabile: registicamente perfetto, scritto alla grande, fotografato da leccarsi i baffi, violentissimo, noir nel senso più oscuro del termine e dalle venature grottesche, è tutto quello che si
potrebbe chiedere da un prodotto televisivo. E anche di più. Nessuna descrizione o parola varrà sequenze come il confronto con i killer messicani della terza stagione o personaggi come Gus Frings. Sarebbe come provare ad ingabbiare in regole scolastiche una formula perfetta. O paragonare il Cannibale a Ford. Ahahahahahahahah!
Cannibal Kid Ingabbiata appare una serie geniale come questa all’interno della per il resto parecchio modesta e limitata decina fordiana.
Finalmente una ottima scelta, perché quelle precedenti più che da breaking bad erano davvero serie da breaking balls. Uahahah

Ed ecco Cannibal Kid e MrJames Ford paparazzati nel corso di uno dei loro romantici weekend.
10) Californication (2007-?) Creata da: Tom Kapinos


MrJamesFord Chiudo la mia lista con una serie che ha bruciato la concorrenza de I Soprano, non eclatante eppure ironica, intelligente, strabordante di alcool, sesso e musica come piace al vecchio Ford. Una serie rock, oserei dire. Il protagonista, Hank Moody, è poi uno di quegli incorreggibili bastardi con i quali passerei intere serate in giro a bere, senza contare che in qualche modo ha molto in comune con il sottoscritto, dalla passione per la scrittura a quella per l'alcool e le donne. Ma non è soltanto caos, Californication: perchè pur se dietro una montagna di stronzate e casini combinati a nastro, è chiara e ben definita la Natura di padre del personaggio che ha rilanciato David Duchovny, ormai uno dei fordiani ad honorem del Saloon. Ovviamente il Cuccioletto non potrà cogliere lo spirito bohemienne di Moody, perchè abituato a stare ben chiuso nella sua stanzetta fantasticando sui poster dei pollici di Megan Fox: mi sa tanto che noi vecchi pirati dovremo andare a rapirlo per concedergli una vera e propria rivoluzione di californicazione.
Cannibal Kid Non sapevo della passione di Ford per la scrittura (cosa c’entra con lui?), per l’alcool (ma se non beve manco la birra…) e per le donne (e io che ero certo gli piacessero solo gli uomini muscolosi).
Comunque, Hank Moody è sicuramente uno dei personaggi da lui proposti che apprezzo di più. Sarà perché il resto della concorrenza è davvero modesta. Peccato che a un ottimo personaggio corrisponda una serie guardabile come passatempo, ma non straordinaria. Dopo averla seguita per un po’ con piacere, l’ho abbandonata, così come ho fatto con l’omonimo album dei Red Hot Chili Peppers. Bel disco, però in giro c’è di molto meglio.
E poi per quanto idolo, Hank Moody rimane pur sempre una copia in tono minore del mitico Dr. Troy di Nip/Tuck. Quanto a David Duchovny, lui sarà sempre ricordato come Fox Mulder di X-Files, più che per Califordication.
Però non lamentiamoci troppo: finalmente almeno Ford ha proposto una serie (ma possiamo estendere il discorso anche ai film) in cui almeno c’è un po’ di figa e non solo degli uomini che si fanno la ceretta a vicenda per mettere meglio in mostra i muscoli!
MrJamesFord Sentire rimproveri a proposito dell'alcool da uno che beve quasi solo birra e che al primo Wild Turkey finirebbe sdraiato sul pavimento del cesso di uno qualsiasi dei peggiori bar di Milano è esilarante almeno quanto il pensiero che Duchovny possa essere rimasto legato a Mulder dopo anni alla ribalta con quel soggetto di Hank Moody. Tra l'altro, se non avesse paura di essere picchiato prima e dopo la sbronza, vorrei proprio vedere cosa sarebbe capace di fare Donnie Kid se uscisse in compagnia del vecchio Ford Moody. Ho come l'impressione che gli uomini muscolosi sarebbero tutti per lui! Ahahahahahahah!

"Cannibal Kid? E' il peggio allievo di scrittura creativa che abbia mai avuto. E anche come seduttore lascia molto a desiderare!"

61 commenti:

  1. Come scritto a "Casa Cannibale" sulle prime due nulla da dire, come su Romanzo Criminale, migliore, a mio parere, addirittura del film. "Californication" a suo tempo l'ho trovata furba e odiosetta, mollata presto.
    Le altre non le ho viste causa orari mostruosi di programmazione.

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    1. Beatrix, direi che le altre andrebbero recuperate assolutamente! ;)

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  2. Il finale di Six Feet Under? Semplicemente un Capolavoro!

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    1. Boys, non c'è davvero altro modo per definirlo. Stupendo.

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  3. Ho un rapporto irrisolto con le serie tv.
    Alcune mi folgorano, all'inizio. Ricordo che Twin Peaks all'epoca mi aveva affascinato. Lo stesso è successo anni dopo con Lost. Poi succede qualcosa e mi disinnamoro.
    Alcune di quelle che citi, non essendo mai state trasmesse in chiaro, non le ho mai viste.
    Ma Hank Moody, ecco. Lui credo lo amerò per sempre. :)

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  4. su Twin Peaks credo che ci sarà più o meno un plebiscito ma credo che sia da notare che ha ben poco di televisivo....con Lost ho avuto un bel rapporto finito male( dopo la fine della terza stagione), alcune non le ho neanche viste, dovrei chiedere alla bradipa perchè al momento è lei l'esperta in casa di serie tv...

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    1. Prima di chiedere, Bradipo, aspetta la lista del Cannibale di domani, così con la Bradipa vi fate quattro grasse risate! ;)

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  5. con le serie tv ho un rapporto morboso... se me ne piace una mi ci attacco come una zecca...
    però son più tipa da "robe da figa"... sai "Grey's Anatomy", "Desperate Housewife", "Una mamma per amica"...

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    1. Patalice, Grey's anatomy piace anche a me, ma non così tanto da inserirla nelle mie dieci favorite: comunque, se cerchi "robe da figa", domani la lista del Cannibale ti accontenterà! Ahahahahahah!

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  6. Le serie TV non sono mai state il mio terreno. In gioventù (sigh!) troppi impegni non mi consentivano di seguirle con costanza per cui alla fine, nemmeno mi ci mettevo. Così non mi sono mai entrate nel DNA. Romanzo Criminale (che ho adorato fin dal libro) però non me la sono persa e devo dire che è anche meglio del libro. Dexter ho visto solo la prima serie ma appena riprogrammano le altre me la guardo, a costo di dover ricorrere all'aiuto dei nonni. Una delle poche cose che riesca a non farmi addormentare sul divano.

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    1. Gae, Romanzo criminale è una bomba. E vedrai che anche Dexter non ti deluderà!

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  7. gran listone, più o meno daccordo, su Californication assolutamente no, ma quello che aspetto è la lista del cuccioletto... ahah sonori cazzotti in arrivo!

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    1. Più che sonori cazzotti, ti sbellicherai dalle risate! ;)

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  8. che lista e che didascalie deprimenti!
    più che a una blog war, sembra di essere a un funerale, ford...
    per fortuna, domani la mia lista sarà molto più scoppiettante!

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    1. Stai già rosicando, eh!? ;)
      Anche perchè titoli così tu te li sogni, un pò come le idee delle didascalie scritte in "nanesco"! ;)

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    2. me le sogno sì, letteralmente: molte di queste serie infatti mi fanno dormire :)

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    3. Meglio dormire, che essere svegli e vedere le robette che proporrai tu domani! :)

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  9. Iniziare la settimana con una Blog War, e come potrebbe andar meglio!?
    Comunque, senza se e senza ma, vince Mr.Ford, ancora prima di vedere la lista del Cannibale, e dico così solo per la presenza di Romanzo Criminale! Dove c'è Romanzo Criminale si va garantito alla vittoria! :D

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    1. Pesa, le tue parole sono musica per le mie orecchie ancor più del solito perchè in barba alle stolte convinzioni del Cannibale, che afferma che Romanzo criminale è solo robetta.
      Pijamoce la vittoria! :)

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    2. Pesa si vergogni per quel che ha detto.

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    3. @MrFord: Senza ovviamente nulla togliere al capolavoro dei capolavori, Twin Peaks!

      @Defezionario: E perché mai? Non è stata di suo gradimento Romanzo Criminale La serie?

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    4. Defezionario, mi sa che si deve vergognare lei. ;)
      Romanzo criminale è di molto superiore a molte serie oltreoceano. Suvvia, non facciamo gli esterofili a tutti i costi! ;)

      Pesa, continua così. Sei un grandissimo.

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    5. @Mr.Ford: Sai cosa mi ha colpito? Non vedere in questa decina Sons of Anarchy!

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    6. Beh Ford ma mi perdoni...non siamo mica francesi o spagnoli, lì almeno qualcosa in fatto di cinematografia si salva, noi siamo ITALIANI. Come fa un italiano CINEFILO a non essere necessariamente esterofilo? Me lo spiega? :S

      O vogliamo vederci "film" che ci spacciano anche per opere rilevanti come "Il sole dentro"? Un italiano cinefilo con un minimo di onestà intellettuale e di senso artistico non ha mai avuto scelta in realtà, fin dalla nascita. Altro che a tutti i costi...qui non ci è mai stata data la possibilità di amare l'arte che più di ogni altra amiamo, è un fatto, ahinoi.

      Poi lungi da me l'esser "a tutti i costi" qualcosa, è atteggiamento tipico degli ostentatori fasulli, non mi riguarda. Il punto è che non è proprio possibile pensare che fra le decine di offerte eccezionali che ci vengono d'oltre oceano, noi si debba perdere ore preziose di vita con film o peggio serie tv del Bel Paese.

      Su Ford, io non ho detto che questo "Romanzo Criminale" sia un'oscenità alla "Incantesimo" o alla "Carabinieri", però come faccio di grazia a dedicarmici quando ho ancora da spararmi carrettate di serie coi controcazzi quali "Walking Dead 3", "Dexter 7", "Breaking Bad", "Mad Man" (ho visto solo la prima stagione), "American Horror Story 2", "Sons of anarchy 4" e potrei continuare ancora? Senza contare il fatto che ci sono sempre nuove uscite cui dare una chance, roba iper-prodotta che magari si avvia a diventare un nuovo riferimento nel settore. Capisce, è umanamente impossibile buttarmi su roba italiana, che per quanto ben fatta non potrà mai superare quella inevitabile localizzazione e territorialità maledetta che a me sinceramente risulta alquanto indigesta.

      Pesa credo di aver risposto anche a lei...

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    7. Pesa, non ho inserito i Sons perchè sto ancora attendendo di vedere la quarta stagione, e mi pare sia già stata confermata anche la quinta. Troppo presto. Un pò come per Game of thrones e Homeland, che altrimenti avrei inserito volentieri.

      Defezionario, mi stupisce molto che un amante dell'arte come te dica una cosa del genere del Cinema italiano.
      Io sono sempre stato esterofilo, sia per le serie che per la Musica, o per il Cinema, ma non veniamoci a raccontare cazzate: qui da noi abbiamo prodotto due generazioni di registi che il mondo si sognava - dal neorealismo a Fellini, da Pasolini a Monicelli - e nonostante ora si navighi a vista, e il livello sia basso, non dobbiamo dimenticarci di questo così come dobbiamo spingere forte i prodotti che lo meritano.
      Proprio come Romanzo criminale.
      Sequenze come quella del Bufalo con la bara del Libanese, per esempio, serie soporifere e scopiazzate come Walking dead se le sognano, con le loro produzioni milionarie.
      Il fatto è che, da italiani, ci piace crogiolarci nelle lamentele a proposito di come stanno le cose, principalmente perchè così si fa meno fatica rispetto a lottare per cambiarle.
      E' l'antica regola del Gattopardo.
      L'ha girato un certo Visconti.
      Uno che valeva mille dei registi pseudo alternativi ed "artistici" che fanno impazzire te e il Cannibale. ;)

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    8. No momento, attenzione. Non mi cambi le carte in tavola mr Ford, è evidente che sto parlando della nostra contemporaneità italiana, non certo della storia di tutto un secolo di Cinema. In ogni dove cerco di parlare dei benemeriti italiani del tempo che fu proprio per dimostrare l'orrore attuale, nei miei commenti alla sua recensione di "Diaz" ho sviscerato credo con fiumi di parole l'argomento, citando anche 8 1/2 del Maestro come Capolavoro dei capolavori (d'altronde per me resta uno dei più grandi esempi di genio e visione artistica pura, distillata, autentica).

      Poi tutto l'universo neorealista a me sinceramente non ha mai detto nulla a livello artistico, anche di questo ne ho già parlato a commento della recensione di cui sopra. L'Arte è Fellini, appunto, è Leone...il resto viene parecchio distanziato, De Sica compreso. Ha rilievo culturalmente parlando, meno artisticamente. Stesso discorso del nostro cantautorato storico, prima i contenuti, la politica, il sociale e il messaggio e poi l'Arte. Musicale o cinematografica che sia, da noi è sempre stato così tranne alcune, rare eccezioni come quelle anzidette.

      Che cosa c'entra questo con il dato attuale, io ho detto che per nostra disgrazia di cinefili siamo NATI e cresciuti in Italia, nel senso che da quando abbiamo capacità di intendere e di volere non ci siamo mai ritrovati per le mani un bel nulla di rilevante in questa forma d'arte. Siamo tutti cresciuti a pane e america se non sbaglio, i primi film da bimbo che ricordi sono "ET", "I Goonies", "Ritorno al futuro" etc, ed è questa la cinematografia con cui siamo venuti su, il passato glorioso italiano è stato toccato dai nostri genitori e nonni da contemporanei e peraltro non si trattava di certo di cinema di intrattenimento. Vuoi o non vuoi è stata sempre e solo l'America hollywoodiana ad averci fatto passare ore liete di magia ed evasione, a svolgere il ruolo di fabbrica dei sogni. E trattando qui di serie tv (ovvero di entertainment puro, serializzato addirittura) non mi sembra proprio il caso di assegnare un ruolo di rilievo al nostro Paese.

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    9. "A-TEAM", "McGyver", "I ROBINSON", "MAGNUM P.I." erano prodotti italiani forse? E sbaglio o, chi più chi meno, qui ci siamo cresciuti tutti con sta roba? E non mi venga a dire che dall'80 ad oggi si sia prodotto qualcosa di rilevante qui da noi, né al Cinema né men che meno nelle serie tv. Per favore su, io non sono mai stato un negativo che si crogiola e rimugina, per niente guardi. Ma cerchiamo di guardare i fatti, altrimenti dall'esterofilia si passa ad una partigianeria alquanto triste (come ad esempio ieri nella puntata di "Cinematografo", dove si facevano i salti mortali per non dire chiaramente, ed in faccia ai registi presenti in studio, che i loro film erano delle cagate colossali ed impresentabili). Distruggere tutto sempre e comunque per pregiudizio MAI, è un lavoro da snob ed io non lo sono mai stato, non fa proprio parte di me, glielo assicuro. Ma anche e soprattutto voler difendere a tutti i costi le produzioni nostrane, peraltro foraggiate da un sistema chiuso ed arroccato nella pseudo-cultura solidal-sinistroide, sincerissimamente mi deprime come poche altre cose.

      E guardi che ho degli amici cui basta proporre un progetto che non abbia sotto una valenza sociale o culturale, per vedersi subitaneamente spazzar via ogni speranza di ricevere fondi dagli uffici preposti. Dunque questa è la situazione blindata dell'arte in Italia, ed io dovrei fare cosa? Difenderla? Ma manco per idea, con tutti questi saccenti snob da quattro soldi che si sentono degli dei per le loro poderose cagate prive di idee, di forma o di una qualche originalità stilistica. Cattedratici e preti che contaminano il Cinema con i loro sermoni del nulla, questo sono, altro che crogiolarsi nelle lamentele Ford...qui c'è da fare una rivoluzione, lei scherza.

      Poi, detto questo, secondo quello che è il mio costume, non stroncherò mai qualcosa prima di averla vista con i miei occhi. Dico soltanto che ora come ora di tempo non penso gliene dedicherei, spessissimo ho fatto l'errore di dare qualche chance alle produzioni italiane ed immediatamente sono rimasto col culo a terra e delusissimo. Vedremo, di certo sarà vero che questo "Romanzo Criminale" ha qualche carta in più all'interno panorama becero italiano, il problema però (come diceva anche lo stesso Cannibal) è proprio il panorama di riferimento a questo punto.

      Ma si rende conto di quanto stia affaticando le mie mani per risponderle? Chi mi ripaga ora? Me lo dica avanti, maledetto.

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    10. E me la pagherà per quest'affronto ingrato, mi tira in ballo Fellini il lurido...A ME viene a citare il Maestro. Ma io l'ammazzo.

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    11. Nessuno ti ripaga, Defezionario, tantomeno io, se non in forma di risposta. Ma in fondo a noi vecchi pirati della Frontiera piace lo scontro, la discussione, quel qualcosa che stimola e che, chissà, ha il potere, magari, di aprirci qualche porta che credevamo chiusa.
      Il senso dei miei continui confronti con il Cannibale è questo: se non pensassi che in qualche modo mi arricchiscono e mi stimolano a quest'ora sarei già andato a Casale Monferrato per prenderlo a botte, che cosa credi!?!? ;)

      Se poi vogliamo spostare avanti il baricentro del tempo rispetto al Cinema italiano, allora dico Amelio, Bellocchio, Sorrentino, Diritti.
      L'uomo che verrà non ha niente da invidiare a Malick, per esempio.
      E nonostante anche io sia cresciuto - e mi continui a divertire ancora oggi - con le tamarrate americane che qui non si producono - questioni culturali, comunque, sarebbe un pò come pensare di avere qui il football -, non puoi negare il fatto che roba come A-team o Magnum P. I., o Supercar, o Manimal artisticamente fossero delle chiaviche inguardabili.
      Altro che Romanzo criminale! ;)

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    12. Beh ma nel cine-show non è richiesta certo l'autorialità artistica spinta, l'importante è saper fabbricare per bene i sogni e le nuvolette nella testa della gente. E questo gli italiani non sono mai stati in grado di farlo, persi nella loro "cultura" e nei loro messaggi, è un fatto. Poi posto che fossero chiaviche (ed infatti anche secondo me tutta la nuova ondata di telefilm da fine anni '90 ad oggi è di ben altro livello e soprattutto ha capito il potere della serializzazione orizzontale), mi vorrebbe fornire degli esempi di alternative italiane dell'epoca? Mi sembra un po' difficile come operazione, e se anche un "Romanzo Criminale" può gravitare in questo spazio...beh stiamo pur sempre parlando della classica eccezione che conferma la regola.

      Peccato però che l'arte, quella vera, sia un'altra cosa. E paragonare "L'uomo che verrà" a Malick è davvero blasfemo quanto portarsi a letto Rita Levi Montalcini. Lei è impazzito, dev'essere questo. Malick tende all'Assoluto, è spirito ed è un'esteta inarrivabile, come fa a paragonarlo con un'opera che ha tutt'altro respiro ed intenzione, umanamente impegnata si...ma in senso ben più tradizionale e (come sempre) inevitabilmente "collocata". E per il momento storico e per la vicenda. E' lo stesso discorso di "Diaz" che le facevo l'altro giorno, ne "La sottile linea rossa" l'ambizione dell'autore è immensamente più alta ed impalpabile, la guerra solo un pretesto, la vicenda sottomessa alla visione e alla poetica nonché al linguaggio ed all'interiorità del sommo autore. Ed è questa la settima arte nella sua accezione più pura, porca puttana! Non lo dico io, lo dicono le enciclopedie. E cazzo.

      Va be' poi Amelio, Bellocchio, mio dio su. Quanti contraltari potremmo citare a livello internazionale per far sparire le pellicole di questi signori all'istante? Sia sincero Ford, quanti di questi possono vantare opere che abbiano un respiro globale e riconoscimenti planetari? Bellocchio e Amelio hanno forse lasciato tracce indelebili nelle memorie della gente di ogni età? Non mi pare.

      Oggi dove siamo? A farci prendere giustamente a pesci in faccia da un grande Michael Mann che mette apposto lo spocchiosissimo Bellocchio e il suo scadente cinema di provincia. Basta guardare Servillo recitare, e qui entra in gioco anche la sopravvalutazione delle produzioni dello stesso Sorrentino nelle quali il suo faccione deprimente è un po' dappertutto. Uno che poi, chissà perché, lavorando ad un film prodotto al di fuori del nostro meraviglioso sistema e con un attore/autore in gamba come Penn, ha tirato fuori qualcosa di realmente valido ed esportabile.

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    13. Le ripeto, la nostra idea di cinema è perdente e lo sarà sempre se non si opera un cambiamento radicale, nelle mentalità e nei talenti su cui puntare per tornare a creare opere degne di tale nome. E la politica la deve smettere e deve farsi da parte, mi vergogno di essere in un Paese in cui l'arte non può volare libera e la creatività viene continuamente frustrata ed ingabbiata. Per fortuna alcuni giovani autori stanno cercando di muoversi diversamente ed agitare un po' le acque, soprattutto nel cinema di genere. Speriamo bene, perché non se ne può più di questo schifo e di tanta, arrogante incapacità.

      Kubrick è stato uno dei più grandi geni della cinematografia, da studiare, un esempio di cosa significhi produrre arte con immagini in movimento a prescindere dalle "storie necessarie", dalle "testimonianze profonde", dal cine-giornale. Eppure ha sempre lottato e portato avanti il suo credo antimilitarista, si è sempre "schierato" ma l'ha fatto continuando a svolgere il suo mestiere di artista, variando registri e generi ed inserendo i temi all'interno della costruzione filmica, non sovrastandola o addirittura annichilendola (o a nichi vendola, faccia un po' lei) come accade qui da noi. Ed il mondo intero conosce ed apprezza ogni suo film, quindi lasciamo stare gli Amelio in un altro universo e non lanciamoci in paragoni imbarazzanti, mr Ford.

      Per il resto io non ho le forze demoniache sue e del dottor Cannibal, dunque continuo ad attendere per un risarcimento prima o poi, le "wars" le lascio a voi e con immenso piacere guardi.

      Il dibattito è sempre stimolante certo, però a volte bisogna anche comprendere a pieno che certi principi non sono barattabili, ad esempio se le parlo di forma lei non mi deve tornare sulla narrazione. E se parliamo di un Malick che è pura forma estetica supportata da una poetica altissima e sublime nonché antinarrativa, lei non me lo può poi metter a paragone con "L'uomo che verrà".

      Non si azzardi mai più ecco, mai più. Altrimenti si ritroverà con un bullet in the head.

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    14. Tu, invece, caro Defezionario, avrai una bella "bottle in the head"! ;)

      A parte il fatto che L'uomo che verrà è tranquillamente paragonabile a La sottile linea rossa - che è fatto di arte quanto di sostanza - e che This must be the place è senza dubbio il film peggiore di Sorrentino, io sono sempre stato dell'idea che l'opera d'arte totale ha alla sua base la narrazione.
      Parliamo dell'adorato Kubrick: 2001 è sicuramente la sua opera d'arte suprema, ma con il cuore io sceglierò sempre e comunque Barry Lyndon, che mi ha strizzato il cuore fino all'ultima goccia di sangue.
      Non ti ridurre come il Cannibale, che bada sempre e solo alla forma: la sostanza è ben altra cosa.
      Sarebbe come preferire una modella anoressica dalle misure volute dai guru della moda per una giunonica felliniana dal pompino indimenticabile.
      Suvvia, Defezionario.
      Non diventarmi un "materialista" dell'arte! ;)

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    15. Senza contare che l'enfasi - ammirabile - che metti nella discussione mi fa pensare che tu sia molto più "sostanzioso" che "distaccato".
      Esci dalla caverna, amico: fatti un giro da buona forchetta, invece che da buongustaio! ;)

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    16. 1) "L'uomo che verrà" un bel nulla Ford, davvero non lo ribadisca oltre, basta. Insomma non si faccia leggere o sentire altrove perché questa è una bestemmia o giù di lì. Ma lo ha visto e soprattutto l'ha SENTITO "La sottile linea rossa"? Sa di cosa stiamo parlando? Non credo eh, non aggiungo altro ma trovo onestamente folle questo accostamento, oltraggioso e alquanto maldestro.

      2) Il peggiore? Mah, anche qui non ci siamo per niente caro Ford. Quindi "Il Divo" sarebbe un film migliore secondo lei, "le conseguenze dell'amore" con quelle sequenze imbarazzanti ed estetica ed interpretazioni da quasi fiction pure. Va be' va.

      3) "Barry Lindon", quel capolavoro, è anche il mio preferito di Kubrick. Ma porco giuda Ford non certo per le ragioni del cuore su, BARRY LINDON è è un affresco, un dipinto. Kubrick non ha mai puntato sul "cuore", Kubrick era un purista in quel che faceva, non di certo un narratore. C'è tutto uno studio sulla fotografia, le messe a fuoco, gli obiettivi. Insomma il film è un monumento ma l'esempio è davvero poco calzante, resto basito.

      Io ricerco semplicemente ciò che può appagare il mio intelletto ed il mio senso artistico, non mi riduco come nessuno e la miopia verso la forma è secondo me un cancro che aggredisce i più. Qui non stiamo discutendo di film del cuore o di storie che ci appassionano, porca mignotta, si starebbe cercando di trattare di Cinema e di arte a certi livelli. Sembra che se la canti e se la suoni da solo, pretendendo anche di stabilire come sarei fatto io, mi fa incazzare questo. Lei tratta opere di valore planetario e con una cifra autoriale fuori dal comune come fossero robetta da paragonare al primo sconosciuto passato per i David di Donatello, se permette mi fumano lievemente i coglioni. Dimostri quel di cui va parlando no, vada nel tecnico, non può fare certe affermazioni così alla leggera, se ne renda conto.

      E poi dovrebbe aggiungere un "secondo me" ogni tanto, non può pretendere che si mandino giù certe assurdità con il sorriso sulle labbra tanto più se le propone come verità inoppugnabili. E che cazzo.

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    17. E guardi che non deve dirmi lei che ne "La sottile linea rossa" c'è anche sostanza, mi sembra di aver parlato di tutta una poetica e di un'interiorità dell'autore che in quest'opera vanno a sostanziare il sontuoso impianto visivo. Quindi non so, o non mi legge con attenzione o probabilmente non ci capiamo. E "narrazione" e "sostanza" son 2 cose diverse, un film può essere assolutamente antinarrativo (vedi Malick in un "Tree of life", opera sontuosa che lei paragonerebbe magari a Bellocchio) e però portare con se una sostanza ed un significato enormi.

      Niente, non mi piace che si discuta così di arte, non mi piace per niente. Meglio tornare a commentare i film di disimpegno a sto punto, dalla caverna passo e chiudo per oggi. Argo vaffanculo.

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    18. Ma porco giuda va, chi cazzo me lo fa fare.

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    19. Caro Defezionario, rispondo punto per punto.
      1) La sottile linea rossa è uno dei miei film preferiti in assoluto, un Capolavoro indiscutibile. Lo paragono senza farmi problemi a L'uomo che verrà, che tocca temi simili - come l'orrore della guerra - con la stessa poesia. E trovo che farlo sia un pò come accostare Bob Dylan a Fabrizio De Andrè.
      2) Il divo mangia in testa a This must be the place senza fare nessuna fatica, e fotografa con uno stile splendido anche una sostanza dalla quale non poteva distaccarsi, essendo ambientato in un contesto ben preciso. Sequenze come quella sulle note de "I migliori anni della nostra vita" sono pura arte, e pura sostanza, caro amico.
      3) Barry Lyndon senza cuore? I passaggi strazianti della morte del figlio e del duello con il figliastro sono da brividi, Defezionario. Che poi sia anche un'opera d'arte di tecnica, non l'ho mai messo in dubbio. E trovo che Kubrick - come Welles - fosse molto più di cuore di quanto non gli sia mai stato riconosciuto.
      Detto questo, non mi pare che anche tu sfrutti troppo il "secondo me": in fondo qui esprimiamo opinioni, e se non sbaglio proprio tu, qualche giorno fa, hai "minacciato di morte" Blackswan perchè opposto al tuo pensiero. ;)

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    20. Tra l'altro, The tree of life SECONDO ME è un pippone megagalattico di proporzioni tali che se avessi avuto Malick davanti appena conclusa la proiezione l'avrei pestato con le mie mani.
      Una sega mentale gigante di un presunto artista santone del cazzo.
      Se questa è l'arte, che se la tengano a casa gli artisti.
      Se vuoi mostrare qualcosa al mondo, devi prima imparare a raccontare.

      E chi cazzo te lo fa fare? Il gusto del dibattito, no!?!? ;)

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    21. In realtà i miei "secondo me" ci sono sempre, ma vengono usati al momento opportuno, quando è giusto farlo. Oltre a questo ho sempre riportato fatti a supporto di quel che vado dicendo. Come il provincialismo becero che ammanta il nostro Cinema da ormai troppo tempo, denunciata da un signor Michael Mann (cui avrei dato un bacio in fronte, se solo avessi potuto) in risposta ad un alfiere della deprimente insolenza della nostra prestigiosissima cinematografia come Bellocchio. Il da lei citato Bellocchio.

      Io non mi spingo a certe affermazioni peraltro, quel che lei continua ad affermare nel suo oltraggioso parallelismo (di cui si assume ogni responsabilità) è inaccettabile se non supportato da un "secondo me" grande quanto una casa. Già solo il fatto che mi descriva le opere parlando di "temi" mi fa vacillare, il film di Malick sta nelle carrellate leggere sull'erba che parlano all'anima, non si tratta di una "vicenda" né di guerra. Lo definisce santone del cazzo e presunto artista, ovvero pura blasfemia. Onestà vorrebbe che dicesse semplicemente che non è il suo Cinema, che non ne comprende le intenzioni (altissime, intellettualmente e spiritualmente inarrivabili per tutti gli Amelio di questo mondo che lei considera artisticamente degni, roba da pazzi) e che passa la palla prendendo atto dei riconoscimenti (la giura di Cannes ovviamente per lei non conta un cazzo no? Tutti dei poveri imbecilli infatuati...) e dell'apprezzamento di migliaia di semplici spettatori e di critici con 8 paia di palle sotto. E poi mi parla pure di chiusure, di arricchimento del dibattito etc...onestamente secondo me è lei che si propone davvero molto ma molto avvitato sulle sue posizioni, confrontando peraltro modelli di cinema che nemmeno andrebbero accostati.

      Io non dico ad un genio e ad uno spirito enorme come quello di Malick che "deve prima IMPARARE" qualsivoglia cosa, ma stiamo scherzando. Alla faccia dell'umiltà, alla faccia del Cannibale egocentrico...ma scusi lei si legge? Ora lei sarebbe in grado di dire ad un Terrence Malick che deve IMPARARE qualcosa? Guardi che quel che lei crede debba imparare, lui l'ha semplicemente sempre saltato a piè pari perché gli risulta BANALE Ford, inutile per portare la sua visione e la sua poesia sul grande schermo. Ha mostrato già forse tutto quel che doveva mostrare al mondo, si fidi. Infatti un "To the wonder" in quel modo lì probabilmente non avrebbe dovuto girarlo, anzi sono convinto senza aver visto il film che questo sia un lavoro forse troppo sopra le righe e confuso, bastava già "The tree of life" senza ulteriori costole aggiuntive. Quel che altri registi decisamente molto meno dotati non potrebbero mai fare, perché la narrazione, il racconto tout court è in realtà lo step più agevole da affrontare per un cineasta. Mi sembra sia un fatto piuttosto logico peraltro, il genio non è qualcosa di classificabile ed a livello assoluto la mera visione delle immagini in movimento deve produrre estasi negli occhi di chi guarda. E le pare facile questo tipo di operazione? Anche "La vita è bella" di Benigni è un bel racconto e ha funzionato emotivamente su scala mondiale, ma cosa significa? E' paragonabile forse per complessità, sofisticatezza e rilievo artistico ad un Lynch? Ad un Malick o ad uno stesso Fellini di 8 1/2? Ma manco per idea, l'arte non passa dal "calore" delle emozioni ma è uno squarcio nella testa, una folgore, tende ad infinito. L'arte è espressione estetica, e non può che essere universale in quanto attiene all'elevazione dello Spirito. E questo non "secondo me" ma secondo una storia dell'uomo, della filosofia e delle arti lunga 3 mila anni.

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    22. E badi che parla con uno che di film del "cuore" ne ha tantissimi in bacheca, di narrazioni ci ha sempre campato, ma non è questo il punto e non stiamo discutendo di questo. Stiamo parlando delle vette artistiche in campo cinematografico, stiamo parlando di ciò che da nutrimento all'intelletto ed allo spirito nelle forme più pure e piene. E Malick tocca quelle vette, laddove un "Divo" di Sorrentino ha evidentemente ambizioni e riuscita decisamente inferiori, ad esempio.

      Lo stile splendido de "Il Divo" non è altro che corposo fumo negli occhi a parer mio. Esercizi ed orpelli assolutamente superflui e ripetuti in modo alquanto fastidioso. La vicenda è meglio metterla da parte, la sua universalità dove sarebbe? Le metafore sul bene e male che vengono fuori dalla vita di Andreotti? Il senso di fiction in realtà frustra il tutto, guardare all'interiorità del solo immenso Cheyenne e ai mille risvolti significativi che il suo viaggio alla ricerca dell'assassino del padre e della sua stessa identità intrappolata in quella maschera si porta appresso, è ben più appagante. Per non parlare dello stile, della fotografia del viaggio e dell'interpretazione magnetica di un signor Sean Penn, che in quanto a carisma e fascino non può che mettersi in tasca quella faccia da culo deprimente di Servillo, specchio fedele della carenza di fascino e di spirito di tutto il nostro Cinema e dello stesso italiano medio. In questo senso funziona molto bene, va detto.

      Ovvio che trattasi di ironia quella riguardante Black, il quale peraltro è stato molto umile e misurato nel dire la sua. Lei invece ha parlato dal balcone di Palazzo Venezia ed onestamente la cosa a me non è piaciuta, proprio perché osa decisamente troppo e snobba arte altissima con eccesso di spocchia.

      Lasci un "Tree of life" alla gente che era talmente dentro all'opera da rimanerne estasiata, lasci i "Tree of life" a chi ha saputo cogliere quelle vette autoriali e farle proprie, a chi ha sentito il film dal primo istante all'ultimo e ha potuto allargare a dismisura le proprie percezioni ed il proprio spirito, lasci.

      Il SECONDO ME è d'obbligo dunque, ora che l'ha inserito le cose vanno già molto meglio. Non è necessario invece nel caso in cui si dica che un Malick "presunto artista" è un affronto senza pari, Malick non è un artista secondo me o lei o sempronio, Malick è un artista e stop. Fine della storia e titoli di coda.

      Quel che è onesto dire è che quella forma d'arte non corrisponde alla propria sensibilità o alla destinazione che si assegna al proprio intelletto, chi magari ha raggiunto altri stati dell'animo e della mente invece potrà padroneggiarla e fondersi a pieno con essa.

      L'enfasi attiene alla sostanza certo, ma da intendersi come carattere e forza di difendere i propri concetti, specie se suffragati da teoria e pratica. Ecco perché ci metto enfasi, perché mai dovrei fermarmi alla forchettata di spaghetti quando posso provare un'espierenza obe ed avvicinarmi a Dio. Che discorso è Ford...ognuno ha le proprie ambizioni ed onestamente per arrivare alla visione e alla consapevolezza del mio stesso essere (quel "conosci te stesso" di Socrate è il punto di partenza per ogni forma di comprensione) e non continuare a vivere scambiando l'apparente per l'esistente ho dovuto fare un percorso davvero non facile, trasformando l'istinto e la percezione in vero e proprio esercizio teoretico del mio intelletto. Insomma io non le parlo a cazzo, dovrebbe rendersi conto di chi interloquisce con lei e magari non offendere anche inconsapevolmente l'intelligenza altrui. Non sta parlando con uno snob o con uno pseudo intellettualoide che ostenta una qualche forma di "cultura" o di pensiero, io sono autentico dalla testa ai piedi e spero lei ne sia conscio.

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    23. Ed al mio intelletto io ci tengo, le false modestie non fanno parte di me, le lascio ai mediocri. Ma proprio perché ci tengo moltissimo credo che l'onestà intellettuale sia il primo requisito richiesto alle parti in un confronto, tutto qui.

      Non ce la faccio più, in ogni caso questa sarà l'ultima volta che utilizzo internet per andare a fondo in qualcosa, è perfettamente inutile e frustrante come poche cose. Avast (antivirus), mi limiterò ai semplici commenti sporadici su film di mero disimpegno quando e se ne avrò le forze o l'interesse, questo perché la mia passione per il Cinema è troppo grande e purtroppo o gni tanto sento l'esigenza di condividerla con altri innamorati come me. Stramaledetta rete virtuale del cazzo.

      Datemi la macchina del tempo, voglio campare nella grecia classica del V secolo a.c., conoscere Eraclito ed insieme prenderci gioco del mondo. L'Oscuro, l'immenso.

      «Unico e comune il mondo per coloro che sono svegli, agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli. Allo stesso modo di quando non sono coscienti di quel che fanno dormendo»

      E' finita, andatevene a fanculo. Mi avete rovinato la vita, bastardi.

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    24. Defezionario, quindi potrei direi che la tua mente non si è fusa completamente con L'uomo che verrà e tu non l'hai compreso? Ma per favore.
      Malick è un artista, questo è sicuro.
      Ma non mi venire a dire che in quanto tale può saltare parti della vita "banali", come le definisci tu.
      Perchè allora il signor artista dovrebbe imparare a mangiare, bere, cagare e tutte quelle altre cose banali attraverso la sua arte.
      La vita è bella è un film che io ho fortemente criticato, palesemente retorico e ruffiano, eppure al suo interno ha due singole sequenze che sono veri e propri colpi di genio.
      L'arte è imprevedibile, caro amico.
      Ed è imprevedibile perchè fa parte della vita.
      Non è al di sopra di essa.
      Ho passato tutta la mia adolescenza imbevuto di questa vanità, a spalare merda sulla cosiddetta mediocrità.
      Ma vuoi saperla una cosa? La mediocrità non esiste.
      Esiste soltanto la voglia di vivere le passioni, o la scelta di non farlo.

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    25. La vanità di cui eri imbevuto in adolescenza era ostentazione, tipica di quella fase inconsapevole della vita. Se pensi davvero di interloquire con un "vanitoso" allora ho ragione a dire che offendi l'intelligenza del tuo interlocutore, la mia impressione era corretta.

      Ed io vivo di passioni, non ho più forze per ribadirlo ancora, ma sfortunatamente non è il punto della discussione o forse il punto tu non l'hai mai voluto o potuto cogliere.

      Se un giorno vorrai padroneggiare oltre che la tua sfera emotiva e sensibile anche il tuo intelletto e il tuo spirito allora capirai quel che disperatamente ho tentato di dirti, questo blog a parer mio ti nuoce non poco se non lo sfrutti come occasione reale (e non a chiacchiere con le belle parole) di crescita ed evoluzione. E se non si ha piena cognizione di causa di quel di cui si va discutendo è meglio tacere, sentire, studiare e poi finalmente comprendere.

      La consapevolezza di sé è la base per costruire una solida fortezza spirituale, se non ci lavori non saprai mai davvero cos'è l'Arte e fin dove può spingersi. Ti accontenterai delle tue emozioni (che per carità, credo siano autentiche e pure) e nulla più, come vedi parliamo di due cose completamente differenti ed è per questo che sinceramente sono stanco.

      Senza rancore alcuno, sei un bravo ragazzo, solare e positivo, mi sei sempre stato simpatico. Non mi andava di arrivare a questo, sinceramente. Per il resto vale quanto detto sopra, finiamola qui.

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    26. Defezionario, non penso onestamente che tu sia un vanitoso, anzi. Ti ho già più volte scritto che il fatto che tu ti butti così tanto anche in semplici commenti fa di te un passionale profondo.
      E non mi metto su un piedistallo, al contrario sto cercando di farti scendere da quello che pensi l'arte ti abbia regalato. L'arte non regala proprio niente. Non esisterebbe senza le piccole cose.
      Prendi una persona e chiudila in una stanza senza stimoli dalla nascita, e vediamo quanta arte riuscirà a produrre nella sua vita.

      Detto questo, ricordati - e senza alcun rancore anche da parte mia - che qui sei tu l'ospite: io posso e potrò portare avanti il mio blog e le opinioni che contiene come vorrò, con tutta la consapevolezza di me stesso che possiedo. E continuerò a dire - a meno di non avere un'illuminazione contraria - che roba come The tree of life è una pippa mortale che non vale un millesimo di un film fatto con il cuore e solo con quello.
      La mia crescita è avvenuta - e sta avvenendo - anche grazie al fatto di essermi lasciato alle spalle un sacco di stronzate "da artista". E sto parlando per me, non vorrei pensassi che mi riferissi alla tua vita. :)

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  10. E vaiiii è arrivata la blog war!
    Sintetizzerei il mio commento da frequentatrice fedifraga (non riesco più a vedere una serie dalla prima all'ultima puntata...) con due soli nomi Bob e Hank.
    Twin peaks "la madre di tutte le serie" e Bob la sua vera icona. Californication, in realtá niente di eclatante ma Hank Moody un meraviglioso SoB.
    In mezzo poca roba.Va beh, piccola menzione per Six Feet under.
    Bro, io avrei messo anche i Soprano.

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    1. Poca roba, Sorella!?!?
      The Shield, Oz, Friday night lights, Lost sarebbero poca roba?
      I Soprano sono stati in ballo fino all'ultimo, ma poi ho preferito inserire Vic Mackie e compagni!

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    2. Eeeeh Friday night lights non mi dispiace ma ci siamo poco frequentati...
      Oz proprio non sono mai riuscita ad intercettarlo e Lost, proprio non lo ho mai digerito.
      ....adesso cadranno su di me anche i tuoi strali oltre che quelli dello scriteriato Defezionario??

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    3. Ovviamente sì! E sappi che dovessi apprezzare di più le proposte da scolaretta del Cannibale partiranno bottigliate rotanti! ;)

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    4. E questa cos'è la mia Lucky Week??
      Giá devo sopportare le infinite bordate (oggi mi ha giá seppellito...) dell'incontenibile Defezionario, ti ci metti anche tu, Bro ?
      No no non vale intimidire la giuria con metodi poco ortodossi....soprattutto dopo.aver escluso i Soprano's...
      Cicca cicca Fratellino

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    5. Ma no, ma cosa dice. Lei mi fa cattiva pubblicità Mrs Irriverent, io sono buono. Capisce...BUONO.

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    6. I Soprano sono una delle mie serie favorite, ma Oz e The Shield mi hanno emozionato di più, non c'è che dire.
      Tanto, in ogni caso, il giudizio del Cannibale in proposito non sarebbe cambiato. ;)

      E comunque le bottigliate te le prendi lo stesso! Ahahahah!

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  11. Friday night lights voglio recuperarlo da due anni buoni ma è introvabile (o meglio, ci vuole un po' di impegno che non mi va di mettere). Breaking Bad è al primo posto come serie tv del millennio. Io avrei messo anche i Soprano come serie cult (nonostante debba recuperare le ultime due stagioni). Lost dopo la terza stagione è stato un costante declino (con picchi come "la costante" di Desmond ma che si riduceva a un bel polpettone per lo più). D'accordo su Romanzo Criminale, mi ha preso molto. Twin Pick non mi è piaciuto per niente ma lì, questione di gusti :) The Shield e Oz decisamente fuori dal mio campo d'interessi anche se qualche puntata di The Shield l'ho vista e avevo i brividi, veramente una bomba. Californication invece come Nip/Tuck è una di quelle serie che ha degli episodi ottimi oltre ogni aspetattiva ma è troppo discontinua e spesso cade nel ridicolo. Ma Homeland e Mad men (devo recuperare almeno mille episodi, ora che ci penso) dove sono? Ford, ma Supernatural un cowboy come te non la guarda?

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    1. Ilenia, recupera assolutamente Friday night lights! E' una bomba!
      Per quanto riguarda il resto: Homeland - grandissima serie - è solo alla seconda stagione, troppo presto per inserirla, come Game of thrones. I Soprano è stato in ballottaggio fino alla fine, ma The Shield l'ha spuntata.
      Di Mad men ho visto solo le prime due stagioni, e per quanto ottimamente realizzata, non mi ha emozionato come quelle della lista.
      Supernatural, invece, non l'ho mai vista.

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  12. a parte Twin Peaks, Breaking Bad e Romanzo Criminale, tutte le altre non sono riuscito a portarle a termine.
    Lost abbandonato agli inizi della seconda stagione, così come Six Feet Under e Californication. Friday night lights credo alla terza o forse alla quarta, The Shield e Oz a metà della prima e Dexter al pilot.
    ho la sindrome di abbandono facile. Nella mia top avrei comunque inserito oltre a Breaking Bad, Sons of Anarchy, Games of Thrones, Louie, Dead Set e Fawlty Towers.

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    1. Frank, i Sons avrei voluto inserirli anche io, ma ho da poco finito la terza e mi paiono ben lontani dalla conclusione, così come Game of thrones.
      Le altre, invece, non le conosco.
      Per quanto riguarda la sindrome dell'abbandono, io non ne sono affetto, a meno che si tratti di titoli davvero in crollo verticale.

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Embé, listona di tutto rispetto.
    Io avrei inserito una serie che cagavo solo io e che quindi è stata inesorabilmente tagliata: The Black Donnellys. Eh, sì, anche Dead Set, come giustamente fa notare Frank.
    La si aspetta quella del Cannibale...

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    1. Ester, listona di tutto rispetto davvero. Al contrario di quella di domani del Cannibale! Ahahahahaha!
      Le serie che citi, però, mi mancano: dici che devo rimediare!?

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  15. Wow! D'accordissimo su quasi tutte, anche se alcune sono in lista per tenermi compagnia quest'inverno! Twin Peaks e Lost rimarranno ancora per molto il paragone a cui tutto il resto dovrà relazionarsi. Six Feet Under l'ho già abbandonato due volte, vediamo se alla terza andrà a segno...

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    1. Lisa, Six feet under è una serie che ha bisogno del suo tempo: vedrai che, una volta arrivata alla fine, la troverai meravigliosa. :)

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