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venerdì 12 gennaio 2018

Last friday night - Special Horror Edition



Per farci perdonare dalla latitanza da Feste della scorsa settimana, la rubrica dedicata alle uscite in sala più gettonata ed anarchica della rete torna per il secondo giorno consecutivo, rinfrescando l'edizione speciale di qualche mese fa con ospiti le Guardiane, per l'occasione tornate ad affiancare il sottoscritto e Cannibal Kid nel recensire quello che ci aspetta in ambito horror per i prossimi tre mesi.
Ovviamente, commenti sarcastici e colpi proibiti non saranno risparmiati, tanto da far impallidire perfino i più terrificanti tra i mostri del grande schermo.


"Nooooooo! Maledetto Goi, non mettermi quelle luride manacce addosso!"



THE MIDNIGHT MAN - 11 Gennaio

"Robert Englund? Sei davvero tu? Non un Visitor che cela le sembianze di Marco Goi!?"

Le Guardiane: C’è un qualcosa di simpatico in questo film che non riusciamo bene ad identificare.. sarà la presenza del buon vecchio Robert Englund o della mitica Lin Shaye? Boh staremo a vedere! Una possibilità gli va data, anche se non ci aspettiamo niente di più di una pellicola per chi ama i brividi facili!
Cannibal Kid: Anche per me c'è un qualcosa di simpatico in questo film. Solo che nel mio caso non è certo la presenza di quei due tizi più vecchi e inquietanti di Mr. Ford. È il fatto che è una pellicola teen che pare una variante horror di Jumanji e potrebbe rivelarsi una visioncina da “piccoli brividi” perfetta per intrattenere me e far infastidire il mio blogger rivale. Quindi, doppia libidine.
Ford: rispetto a questo film sono in bilico. Da una parte l'idea dell'ennesimo teen movie che vorrebbe far paura ma non potrà mai, dall'altra Robert Englund, che resta comunque una garanzia. Non so se sperare che si tratti della prima ipotesi in modo da poter essere in disaccordo con Cannibal, o della seconda per poter avere un film quantomeno decente da guardare.


INSIDIOUS - L’ULTIMA CHIAVE - 18 Gennaio

"Questo gioco proposto dalle Guardiane non mi piace per niente."

Le Guardiane: Vabbé ormai con questa saga siamo arrivati alla leggenda quindi che ve lo diciamo a fare? Vogliamo vedere questo film ORA! AHAHAHAHA già dal trailer si preannuncia un "Gardaland dell'horror", quindi vero e proprio pane per i nostri denti! Imperdibile! XD
Cannibal Kid: Io mi diverto con poco, mi basta pigliare per il culo Ford per la sua passione per il wrestling e i brutti film, ma certo che anche le Guardiane non scherzano mica. Il primo Insidious è uno degli horror più terrificanti visti di recente, però il 2 era inguardabile. Il terzo invece, per quanto di qualità infima, mi aveva divertito abbastanza e quindi mi sa che sono pronto a fare un viaggio anch'io in questa Gardaland dell'horror insieme alle due Guardiane. Che ci volete fare? Ci divertiamo anche così.
Ford: Insidious mi è sempre parso un brand inutile, per l'horror e per il Cinema, neanche l'avesse girato Cannibal. Strano che gente normalmente seria come le Guardiane si siano fatte trascinare in questa Gardaland dell'horror che mi sa che divertirà, o spaventerà, o entrambe le cose, solo Cannibal. Per quanto mi riguarda, piuttosto mi schiaffo una bella serata di wrestling e rutto libero.

SLUMBER - IL DEMONE DEL SONNO - 1 Febbraio


Le Guardiane: Dal trailer sembra essere un frullatone di diversi film recenti come Babadook, Oujia e The Conjuring e simili.
Insomma niente di nuovo sotto il sole, specie in questo primo trimestre del 2018 dove lo standard delle pellicole in uscita pare essere abbastanza uniformato. Daremo una possibilità anche a questo, magari una risata riesce a strapparcela!
Cannibal Kid: Il demone del sonno? Stiamo parlando della stessa persona? Mr. Ford in compagnia dei suoi soporiferi film pseudo impegnati?
Nonostante questo, o forse proprio per questo, mi sa che io da questo Slumber girerò al largo.
Ford: altro film come paiono essercene in giro a mazzi, e che con ogni probabilità è destinato a finire nel dimenticatoio - o nel cestino - come molti dei suoi simili. Senza contare che il demone del sonno io lo conosco bene, soprattutto nelle nottate in cui i Fordini ci rendono la vita più difficile.

LA VEDOVA WINCHESTER - 14 Febbraio

Helen Mirren su un mezzo di trasporto tipico degli anni della gioventù di Ford.

Le Guardiane: Nel caso non ne abbiate mai abbastanza ecco a voi un’altra storia di fantasmi e demoni!
Pare di capire che quest’anno vanno per la maggiore XD!!
La storia della casa Winchester è affascinante e rende questo uno dei luoghi che più vorremmo visitare al mondo, anche se in realtà non ha niente di paranormale alle spalle.. siamo perciò curiose di vedere cosa si sono inventati!
Perlomeno sotto il profilo recitativo la presenza di Helen Mirren fa ben sperare... staremo a vedere!
Cannibal Kid: Ancora case infestate? Ma basta!
Helen Mirren poi è brava, però mi fa sbadigliare quasi più di Ford.
Ford: Helen Mirren sarà anche brava, ma la voglia di affrontare l'ennesima, inutile casa infestata è più o meno la stessa che avrei di una maratona di teen cult di Cannibal.

ANNIENTAMENTO - 22 Febbraio

"Non avevo mai guardato nella bocca di un Ford, prima d'ora!"

Le Guardiane: Questo thriller fantascientifico sembra veramente interessante! Il trailer riesce a darci un assaggio della trama senza addentrarsi troppo (cosa incredibile al giorno d’oggi!). Ciò che colpisce a prima vista è sicuramente l’aspetto visivo e l'intrigante alone di mistero che avvolge il tutto... poi vabbè la Portman è sempre un bel vedere, perciò questo lo teniamo d'occhio!
Cannibal Kid: Oh, finalmente un film da non perdere! È vero che Natalie Portman negli ultimi tempi di cacchiate ne ha girate parecchie, con mio sommo dispiacere, ma questa volta dovrebbe tornare a fare centro. Il regista è infatti Alex Garland, alla sua opera seconda dopo lo splendido Ex Machina, e questo potrebbe essere uno di quei thriller sci-fi perfetti anche per i meno appassionati di fantascienza. Si rivelerà il nuovo Arrival o quasi?
Nell'attesa, io propongo un altro annientamento. Indovinate di chi?
Ford: nell'attesa di compiere l'annientamento di Cannibal con le mie stesse mani, posso dire che in questo caso ci troviamo di fronte ad un potenziale cult. La Portman è una garanzia, e Garland con Ex Machina era riuscito nella quasi impossibile impresa di mettere d'accordo perfino me ed il mio rivale. Tra i titoli che proponiamo oggi, è forse quello che garantisce l'hype maggiore.

ESCAPE ROOM - 22 Febbraio


Le Guardiane: Film del 2017 che come al solito da noi esce con un anno di ritardo... mal di poco visto che sembra essere un mediocre filmetto sulla scia di Saw e compagnia bella. Staremo a vedere se ha qualche buona carta da giocare...
Cannibal Kid: Un solo anno di ritardo mi sembra già un buon risultato, considerati i tempi da bradipo (o da Ford) della distribuzione italiana. A vedere il trailer poi non credo avrebbero fatto un enorme torto al popolo italiano a non distribuirlo del tutto. Detto questo, lo spunto della escape room, per quanto in abusato stile Saw, è perfetto per un horrorino scemo, e quindi mi sa che non riuscirò a scappare da una visione potenzialmente trash del genere.
Ford: ennesimo film che pare la tipica immondizia horror buona per pusillanimi come Cannibal. Dal canto mio, preferisco replicare l'esperienza delle vere escape room, che sono davvero una pacchia, soprattutto se giocate con le persone giuste. Quindi non il Cucciolo Eroico.

MUSA - 8 Marzo


La Guardiane: Unico film tra quelli presenti in questa rubrica con una regia che ci ha già regalato degli ottimi prodotti come Bad Time, Nameless, Darkness e Rec.
Il trailer ci lascia un po' perplesse ma sappiamo che con Balaguerò tutto può rivelarsi diverso da ciò che sembra... Sicuramente non ce lo lasceremo sfuggire!
Cannibal Kid: Di Jaume Balagueró ho sempre evitato il tanto osannato Rec, per via di quello stile Blair Witch Project che mi provoca il mal di stomaco. In compenso ho visto il discreto Darkness e soprattutto il valido Bad Time e quindi credo che darò anch'io una possibilità al suo nuovo film. Sperando che faccia da Musa per ispirare una solita bellissima recensione di Pensieri Cannibali e un solito pesantissimo post di White Russian.
Ford: Balaguerò è uno di quei registi che non riesco a decifrare, capace di portare sullo schermo cose più che discrete come Rec o Bad Time e merdate giganti come Darkness o Nameless. Una possibiltà l'avrà senz'altro, ma sempre e comunque con il freno a mano tirato, a meno che questa Musa non riesca davvero ad ispirare lui e, di conseguenza, anche noi. Tranne Cannibal, ovvio. Con lui sarebbe un'impresa disperata.

giovedì 11 gennaio 2018

Thursday's child



Alle spalle la sosta delle Feste natalizie, torna alla ribalta la rubrica dedicata alle uscite cinematografiche più celebrata (???) della blogosfera, che oltre ai consueti presentatori, il qui presente Ford ed il suo rivale Cannibal Kid, a questo giro ospiterà l'aristocratica Alessia Carmicino, una delle bloggers più ottocentesche che possiate immaginare.
Come avrà influito la sua presenza sulla prima uscita del duemiladiciotto di questo appuntamento?


"Sono la versione horror del Cucciolo Eroico! O almeno, vorrei esserlo!"


Tre manifesti a Ebbing, Missouri

"Questi sono i resti di Cannibal: Ford ha fatto davvero uno scempio."

Alessia: Tre manifesti in una cittadina nel bel mezzo del nulla per dire a Cannibal di smettere di scrivere? Dopo anni di storica rivalità, da Ford mi aspettavo quanto meno un un duello di pistola alla Sergio Leone, non queste soluzioni politically correct!
Già accolto meravigliosamente e premiato a Venezia, fresco fresco di Golden Globes arriva al cinema il nuovo film di Martin McDonagh (regista irlandese che aveva fatto scintille col bellissimo e strampalatissimo In Bruges), sulla storia di una madre coraggio coi contro bip decisa a scoprire l'identità dell'uomo che ha violentato e ucciso la figlia diciannovenne. Capolavoro o robetta radical chic piazzata ad hoc per guidare una stagione dei premi dove l'affermazione della donna la farà da padrone?
Cannibal Kid: Ford, in effetti anche io mi aspettavo qualcosa di più estremo e violento da te, che non degli “innocui” manifesti. Che poi saranno così innocui?
Si direbbe proprio di no a guardare il film, che ho già visto e di cui prossimamente scriverò. Sempre che i manifesti di Ford non facciano davvero effetto e mi impediscano di continuare a scrivere. Per la gioia del mondo.
Ford: a dire il vero, da buon wrestler, attaccherò i manifesti su tre cartelli di legno che sarò felice di fracassare sulla zucca di Cannibal per inaugurare nel miglior modo possibile il duemiladiciotto. Per quanto riguarda il film, che dovrei vedere in questi giorni, penso si tratti di un'ottima proposta fordiana perfetta per iniziare bene l'anno, in barba ad Alessia che gufa senza ritegno una cannibalata radical chic.

Benedetta follia

"Ma come ti vesti!? Cosa pensi di fare, uscire con Ford!?"

Alessia: Che Verdone sia ormai un autore stanco e vicino all'ebollizione sembra trovare d'accordo anche i nostri agguerritissimi eroi. Questo film, in cui un pio e virtuosissimo proprietario di un negozio di articoli sacri prende a lavorare come commessa una giovane e prorompente venticinquenne, potrebbe essere il trionfo dello stereotipo verdoniano più grigio e insopportabile quanto un lavoro decente e una buona rimessa in carreggiata. Siamo nelle mani di Dio, per rimanere in tema.
Cannibal Kid: È vero che negli ultimi tempi Verdone pare bollito quasi quanto Ford, però non riesco comunque a volergli male e, per quanto sembra rifare sempre lo stesso film come un Woody Allen de' noantri, il trailer di questo suo “nuovo” lavoro mi ispira una certa simpatia. E quindi mi sa che finirò per dargli un'occhiata, daje!
Ford: Verdone mi è sempre stato simpatico, anche se la grinta dei tempi d'oro è da un pezzo in pensione. Non credo vedrò questo film, ma nel dubbio, attenderò di capire che ne pensa Cannibal per fare esattamente il contrario.

The Midnight Man

Cannibal cerca di togliersi il sangue dopo lo scontro con Ford.

Alessia: Un'ombra si aggira minacciosa nella soffitta della nonna... lo vedo, è lui, è Cannibal! Per tentare di sfuggire all'ennesimo giro di tombola natalizia si è rifugiato lì in attesa di tempi migliori, o semplicemente per sfuggire alle domande/interrogatorio della prozia.
Non amo particolarmente gli horror (perchè da brava donna coraggiosa finisco sempre a vederli con un cuscino sugli occhi buttando via i soldi del biglietto), ma questa sorta di antiJumanji in cui un gruppo di giovincelli si mette a fare un gioco da tavola che risveglia i loro incubi peggiori potrebbe essere interessante. Poi c'è anche sua maestà Robert Englund, mica bruscolini.
Cannibal Kid: L'intuito da detective d'altri tempi stile signora in giallo di Alessia c'ha quasi preso. È vero che mi sono rifugiato in soffitta, ma per sfuggire a Ford, non a qualche prozia. Quanto al film, spero che si riveli un horrorino teen scemo abbastanza da potermi piacere, anche se dal trailer sembra prendersi più sul serio di Ford in uno qualunque dei suoi post. Bene così: cosa c'è di più spaventoso?

Ford: gli horrorini teen, di norma, o mi fanno il solletico o incazzare più di Cannibal, che appena troverò nella sua piccola soffitta passerà davvero momenti di paura. L'unica cosa che pare essere interessante di questo The Midnight Man pare essere Robert Englund, sperando che non sia bollito come tanti altri miti che con l'età hanno deciso di prendere la via del non ritorno. Un po' come il Cannibale.
Cannibal Kid: Ford, stai quindi dicendo che sono un mito? :)

Leo Da Vinci – Missione Monna Lisa

"Cannibal, vuoi una mela? L'ha avvelenata per te la Carmicino!"

Alessia: Con Coco che si prepara a far vincere l'ennesimo Oscar alla Disney Pixar, questi tentativi dell'animazione italiana di trovarsi un posticino nel mercato mi fanno sempre una gran tenerezza: perplessità massime su questo lungometraggio dedicato al giovane Leonardo Da Vinci, pronto a fregare il tesoro dell'isola di Montecristo al poro Edmond Dantes con qualche secolo di anticipo. Se va tutto bene sarà un'innocua bambinata, ma ho la sensazione che anche i fordini si annoierebbero parecchio.
Cannibal Kid: A me invece, più che tenerezza, questi film fanno una gran pena. E penso pure ai Fordini. A Ford padre invece no. Lui è pronto a spacciare qualunque innocua bambinata animata come Coco e come questa per un capolavoro assoluto.
Ford: proprio stasera ho visto il trailer insieme al Fordino, che non mi è parso particolarmente interessato, se non all'ambientazione vagamente piratesca. Fortunatamente, ha ancora negli occhi quel gioiellino di Coco. E va bene così.

sabato 12 luglio 2014

Freddy VS Jason

Regia: Ronnie Yu
Origine: USA
Anno: 2003
Durata: 97'



La trama (con parole mie): costretto all'Inferno e dimenticato dagli abitanti di Springwood a seguito di una pesantissima campagna di condizionamento che prevede l'isolamento degli adolescenti ancora legati a lui, Freddy Krueger si ritrova senza poteri e lontano dai bagni di sangue cui era abituato. L'unica possibilità di riacquistare l'antico splendore pare essere Jason Voohries, essere immortale e letale almeno quanto lui che viene da Freddy manipolato ed inviato lungo Elm Street in modo da risvegliare il timore di un suo ritorno. Peccato che Jason, commessi i primi delitti, si lasci prendere la mano, e che il redivivo Freddy si trovi a dover fare i conti anche con l'omone dalla maschera da hockey oltre che con gli ultimi teenagers sui quali ha messo gli occhi.






La maratona dedicata alla serie di Nightmare ed al suo indimenticabile protagonista Freddy Krueger giunge al termine con il più recente, di maggior successo - parliamo di incassi che sfiorano quelli dell'indimenticabile primo film - e momentaneamente ultimo capitolo del brand - escludendo il pessimo reboot di qualche anno fa -, crossover che regala al pubblico patito di horror uno degli incontri più incredibili e desiderati fin dagli esordi dei due charachters: quello tra Freddy, per l'appunto, e Jason Voohries, star della serie Venerdì 13 - che a questo punto potrei prendere in considerazione per una nuova maratona di genere - e punto di riferimento dello slasher degli anni ottanta, noto anche ai non avvezzi principalmente per la maschera da hockey indossata da questo immortale ragazzone specializzato in giovani educatori da campeggio.
Ricordavo ben poco della visione di questo film firmato da Ronnie Yu - lo stesso de La sposa di Chucky, per restare in tema -, passato sugli schermi dell'allora Saloon nel periodo appena successivo all'uscita in sala, e devo ammettere di essermi parecchio divertito nel riscoprirlo: rispetto agli ultimi capitoli del brand, infatti, non solo vengono omaggiate due figure cardine del Cinema d'orrore di tutti i tempi ed una struttura tipica dello slasher anni ottanta con tanto di quadretto liceale e mondo degli adulti ostile - addirittura trova spazio come comparsa per una manciata di secondi anche un'allora sconosciuta Evangeline Lilly nel periodo antecedente a Lost -, ma il tono generale resta divertito e divertente, gli effetti interessanti e, per quanto l'evoluzione della storia resti prevedibile e legata ad uno script di bassa qualità, le schermaglie crescenti tra Freddy e Jason rendono la visione decisamente piacevole, regalando un intrattenimento con la giusta dose di volgarità, sangue e violenza decisamente superiore alla maggior parte dei film che hanno fatto parte della saga, esclusi i due firmati dal creatore Wes Craven.
Certo, sono ben lontani i tempi in cui Krueger incuteva timore, ed il personaggio è ormai divenuto una sorta di versione visivamente più impressionante di Chucky - spassoso il suo continuo intercalare "bitch" -, eppure l'incontro/scontro con Jason funziona alla grande, i due si completano come una coppia inossidabile - uno sempre intento a parlare, l'altro muto come un pesce, uno legato al fuoco e l'altro all'acqua, uno sadico e predatorio, l'altro una sorta di macchina da guerra mossa dal rancore - e riescono a tirare fuori il meglio anche dai protagonisti umani presi nel mezzo del loro confronto - perfetto il climax che vede Kelly Rowland fare allusioni sessuali sulle "lamette" di Freddy confrontate al machete di Jason -: in questi termini, l'attesissimo faccia a faccia che di fatto dona un significato all'ora abbondante precedente di pellicola è una vera manna per tutti i fan di genere, che si saranno divertiti - o si divertiranno - a scegliere di quale dei due mostri prendere le parti - personalmente, nonostante abbia sempre adorato la favella di Krueger, la Natura dello stesso di assassino di bambini mi fa pendere dalla parte del corpulento Jason, che all'origine dei suoi eccidi conserva pur sempre un torto subito - e gustarsi uno scontro all'ultimo sangue che regala ben più di una sorpresa e conduce ad un epilogo che potrebbe sfociare, prima o poi, in un secondo round, e che lascia aperta ben più di una porta ad operazioni di questo genere, grazie alle quali leggende dell'horror potrebbero interagire regalando ai fan soddisfazioni anche più grandi rispetto a quelle dei loro massacri "convenzionali".


MrFord


"I'm friends with the monster
that's under my bed
get along with the voices inside of my head
you're trying to save me
stop holding your breath
and you think I'm crazy
yeah, you think I'm crazy (crazy)."
Eminem feat. Rihanna - "The monster" - 



venerdì 11 luglio 2014

Nightmare - Nuovo incubo

Regia: Wes Craven
Origine: USA
Anno: 1994
Durata: 112'





La trama (con parole mie): a distanza di dieci anni dalla realizzazione del primo Nightmare, Heather Langenkamp, che ai tempi interpretò la protagonista Nancy, comincia ad essere perseguitata da incubi che vedono il ritorno di Freddy Krueger, cui prestò volto e fisicità il collega della donna Robert Englund. Parallelamente Wes Craven, creatore del personaggio, comincia a lavorare su un nuovo copione per un film che dovrebbe vedere il grande ritorno del cast dell'originale sul grande schermo. Purtroppo per la Langenkamp, il terribile spauracchio dominatore degli incubi che pare essere l'incarnazione di un'entità decisamente più antica del personaggio ha deciso non solo di mantenere l'aspetto di Krueger, ma di minacciare la sua incolumità e quella di suo figlio Dylan.





La revisione della saga di Nightmare ha portato più dolori che gioie, qui dalle parti del Saloon, e tolto il sempre mitico ed indimenticabile primo capitolo, il resto delle avventure di Freddy Krueger si è rivelato decisamente vulnerabile alla prova del Tempo, oltre che qualitativamente ancora più basso di quanto non lo ricordassi: inutile sottolineare quanto attendessi, per riprendermi almeno in parte dalla delusione, il capitolo numero sette, firmato a dieci anni esatti dalla realizzazione del primo proprio dal creatore del brand, Wes Craven, uno che di horror ha sempre masticato a dismisura.
Ed è inutile sottolineare quanto la mano di un veterano del genere si senta in Nightmare - Nuovo incubo, realizzato come una sorta di omaggio alla saga stessa giocato per la maggior parte attorno al concetto di metacinema, che quando è ben orchestrato - come in questo caso - è sempre in grado di portare soddisfazioni allo spettatore: l'idea del vecchio Wes, infatti, di rinverdire i fasti della sua creatura più fortunata - anche al botteghino - partendo dai protagonisti che l'avevano resa grande attorno alla metà degli anni ottanta - Robert Englund, che ormai deve la sua fama anche futura alla rappresentazione dell'artigliato boogeyman, e Heather Langenkamp, prima vera antagonista del serial killer dei sogni - per raccontare l'orrore da un punto di vista decisamente più vicino alla "realtà" non solo è interessante, ma anche divertente ed ironica al punto giusto, soprattutto perchè, dopo sei film grazie ai quali Freddy è divenuto un'icona più amata che temuta, puntare sulla paura sarebbe stato decisamente difficile.
Dunque, ripensato il charachter design - artiglio compreso - e rilanciata l'ipotesi che il buon Krueger possa essere, di fatto, l'incarnazione di un concetto di Male più antico e radicato che ha scelto di manifestarsi sotto le sue spoglie, lo spazio dell'azione viene concesso ai protagonisti stessi della pellicola impegnati ad interpretare le loro vite, e se, da un lato, manca di fatto il momento più che cult che sarebbe stato l'incontro tra Robert Englund e Freddy Krueger, dall'altro assistiamo senza dubbio al più intelligente ed acuto tra i film a quest'ultimo dedicati, nonchè il migliore dai tempi dell'esordio di questa fortunata serie.
E nonostante il bambino scelto per interpretare il figlio della Langenkamp non renda assolutamente giustizia alla categoria dei piccoli e spaventosi interpreti dell'horror e la confezione non sia effettivamente all'altezza di una grande produzione, quanto più simile a quella di un prodotto artigianale, il risultato è divertente e ben orchestrato, dall'utilizzo di John Saxon - padre di Nancy nel primo capitolo, amico di Heather in questo - all'esplorazione del concetto secondo il quale gli spauracchi dei grandi interpreti dell'horror possano tornare a perseguitare i suoi stessi protagonisti alimentando l'ispirazione di questi ultimi così come, di riflesso, la loro fama.
Nightmare - Nuovo incubo rappresenta dunque l'ennesima dimostrazione di quanto un Autore di un certo calibro sia assolutamente necessario alle proprie creature, che in mani non adeguatamente esperte - o semplicemente non talentuose - finiscono per precipitare non solo nel macchiettismo, ma anche e soprattutto nell'appiattimento: lasciare che un'icona del Cinema d'orrore come Freddy Krueger finisse come era finito con il sesto capitolo della sua saga sarebbe stata una vera e propria ingiustizia rispetto ad un nome che ha portato incassi da record nelle casse della New Line Cinema ed attualizzato il panorama del settore dagli eighties in avanti, tanto da far sperare il sottoscritto che, per dimenticare il pessimo remake di qualche stagione fa, il buon Craven possa tornare a gestire come ben sa la sua più fortunata creatura.
I primi a guadagnarci, in questo senso, saremmo noi spettatori.
Seguiti a ruota dal vecchio, malvagio, depravato, deturpato Krueger.



MrFord



"Oh, life is bigger
it's bigger than you
and you are not me
the lengths that I will go to
the distance in your eyes
oh no, I've said too much
I've said it all."
R. E. M. - "Losing my religion" - 


sabato 7 giugno 2014

Nightmare 5 - Il mito

Regia: Stephen Hopkins
Origine: USA
Anno: 1989
Durata: 89'




La trama (con parole mie): Alice e Dan, unici sopravvissuti all'ultima razzia di Freddy Krueger, sono finalmente giunti al diploma, e parallelamente al college e ai progetti di un viaggio estivo a Parigi, si troveranno ad affrontare la maternità di Alice e gli incubi recenti che portano la ragazza al luogo in cui venne concepito Freddy, figlio di una suora violentata dai detenuti di un manicomio criminale. 
Quando il praticamente immortale serial killer dei sogni tornerà nelle loro vite, Alice potrà contare proprio su Amanda, madre del "mostro", per cercare di sconfiggerlo un'altra volta prima che possa mettere l'artiglio - e lo spirito - nel corpo del suo futuro primogenito Jacob dopo aver ucciso i suoi amici.






Devo ammettere, pur se amaramente, che il viaggio nel viale dei ricordi che ripercorre l'intera filmografia dedicata ad uno dei personaggi cardine dell'horror di tutti i tempi, Freddy Krueger, si è rivelato, almeno fino a questo punto, una clamorosa delusione.
Nel post dedicato al quarto capitolo delle sanguinose avventure del serial killer signore degli incubi per adolescenti affermavo, infatti, quanto il confronto con la recentemente recuperata saga di Chucky finisca per essere inesorabilmente perduto dalla creatura di Wes Craven, che abbandonata dal suo vero padre non ha più saputo ritrovare lo smalto necessario a spaventare o a divertire davvero l'audience, specialmente quella più smaliziata come il sottoscritto.
Il quinto film, che ai tempi figurava a mio parere tra i migliori, appena sotto il terzo - senza ovviamente considerare l'inarrivabile primo -, finisce come i precedenti vittima non solo del tempo, ma di una qualità pessima sia per quanto riguarda la regia che per effetti e recitazione, alla stregua degli attuali teen movies che vorrebbero rinverdire i fasti di un'epoca purtroppo finita per l'horror: nonostante, infatti, la parentesi sulle origini di Freddy, il ruolo fondamentale della madre dello stesso killer per la sua sconfitta ed un'ironia decisamente più spiccata rispetto ai titoli che l'avevano preceduto, Nightmare 5 affonda inesorabilmente nelle sabbie mobili dei b-movies di genere che verranno ricordati con affetto e bonarietà soltanto dagli appassionati e poco più, e che, duole ammetterlo, trovano la loro giusta collocazione proprio dove si trovano, essendo di fatto incapaci di solleticare un qualsiasi interesse con la parte di pubblico poco interessata ai film "di paura".
Se, dunque, da un lato, troviamo un Krueger finalmente ringalluzzito e tornato alla lingua lunga del primo capitolo, dall'altro momenti ben oltre il trash come l'inseguimento di Jacob nel finale - palesemente scopiazzato da Labyrinth - o scelte assolutamente prive di logica anche in un sogno finiscono per rendere la visione di Nightmare 5 - Il mito praticamente un'operazione da amarcord forzato per chi, allora, magari bambino, era riuscito perfino a trovarlo inquietante - ricordo, invece, la mia esaltazione al confronto tra Il giustiziere fantasma e Super Freddy -, pronto a giustificare ora la sua inevitabile, clamorosa pochezza.
Il mio viaggio attraverso il percorso di uno dei simboli dell'horror contemporaneo, dunque, continua nel peggiore dei modi, e spero che l'avvicinarsi del ritorno di Wes Craven al timone - con il numero sette della saga - e del divertentissimo - almeno a quanto ricordi - crossover con Jason riporti in alto le quotazioni di questo babau sempre considerato intoccabile al Saloon ed ora precipitato al limite della decenza, quasi fosse il residuato di un tempo ormai trascorso ed inutilmente recuperato, decisamente troppo poco non solo a livello cinematografico ma anche sociale, considerato quanto sono cambiati i bambini oggi e quanto possa essere difficile spaventarli davvero - e quasi mi sembra di parlare come fossi dentro Monsters&Co. -.
Senza dubbio, a vent'anni dall'ultimo giro di visioni, dei Nightmare finisce per salvarsi - giustamente - soltanto il primo, unico davvero in grado di portare sullo schermo l'inquietudine che è giusto venga trasmessa da personaggi oscuri, terribili e beffardi come Freddy Krueger, simboli di qualcosa di anche peggiore che continua ad albergare, purtroppo, nel mondo reale.
Ed in quel caso non bastano i peggiori incubi a dare corpo al terrore.



MrFord



"Bring your daughter, bring your daughter to the slaughter
let her go, let her go, let her go
bring your daughter, bring your daughter to the slaughter
let her go, let her go, let her go
let her go, yeah!"
Iron Maiden - "Bring your daughter to the slaughter" - 


venerdì 21 marzo 2014

NIghtmare 4 - Il non risveglio

Regia: Renny Harlin
Origine: USA
Anno: 1988
Durata:
93'




La trama (con parole mie): Kristen, Kinkaid e Joey, superstiti della battaglia che vide la distruzione - almeno apparente - di Freddy Krueger ed ultimi sopravvissuti tra i figli dei responsabili della morte dello stesso serial killer ai tempi della sua esistenza umana, tornano ad essere perseguitati dall'artigliato spirito malvagio, pronto ad eliminarli non prima di avere dagli stessi trovato un aggancio che possa portarlo all'interno degli incubi di altri giovani.
In questo modo il ragazzo di Kristen, Rick, sua sorella Alice ed i loro amici si ritrovano intrappolati nelle spire di Krueger, che ad ogni sua presunta morte pare tornare alla ribalta sempre più potente, conscio del fatto che, nel territorio che si esplora una volta addormentati, l'unico signore e padrone resta e resterà proprio lui.
Ma è davvero così? O una vecchia filastrocca che la stessa Alice adora recitare potrà mostrare una via d'uscita?






Poche storie, la memoria a volte gioca proprio dei brutti scherzi.
Ancora legato ad una mitologia kruegeriana risalente ai primi anni novanta, quando soltanto evocare il primo Nightmare faceva scattare brividi lungo la schiena, ho affrontato la maratona dedicata alle pellicole con protagonista il mitico Freddy con fin troppo ottimismo, affidandomi principalmente all'amarcord per approcciare di nuovo titoli che non passavano su questi schermi da più o meno vent'anni: dunque, dopo la parziale delusione del terzo capitolo, ecco che la situazione precipita con il quarto, cui il tempo ha riservato un trattamento davvero impietoso se non fosse per la curiosità di vedere dietro la macchina da presa il veterano mestierante Renny Harlin - che verrà ricordato più per tamarrate come Sorvegliato speciale e Driven - ed un ritorno alla sceneggiatura - seppur con una collaborazione parziale - il creatore del main charachter Wes Craven e l'allora praticamente sconosciuto Brian Helgeland, che avrebbe in seguito firmato cose ben più importanti come Mystic river.
Del resto, la sostituzione come volto del personaggio di Kristen di Patricia Arquette con la sconosciuta e decisamente meno attraente Tuesday Knight - un nome, una garanzia - doveva dirla lunga sulle aspettative che gli stessi autori avevano a proposito della riuscita del lavoro, davvero artigianale sia per quanto riguarda gli effetti che rispetto alle riprese: se non altro, però, assistiamo ad un ritorno da parte di Krueger all'ironia nera e pungente che era stata alla base del suo successo nel primo film, e continuano ad essere poste le basi per rivelare il passato dell'assassino seriale divenuto signore degli incubi che troveranno la loro completa realizzazione nei due capitoli successivi.
Certo, pensare che soltanto quattro anni prima l'arrivo dello spauracchio di Elm Street sugli schermi aveva di fatto rivoluzionato l'horror è un pò come trovarsi di fronte ad una rockstar che, dopo un disco d'esordio fulminante, si vende al miglior offerente buttando sul mercato album scadenti e fotocopia uno dietro l'altro, ma quantomeno si assiste ad uno spettacolo senza dubbio di basso livello eppure pane e salame, all'interno del quale avviene, di fatto, il passaggio di testimone tra il cast del capitolo precedente e quella che diverrà la protagonista indiscussa dei numeri quattro e cinque, Alice - affiancata da un fratello che è l'emblema di tutti i luoghi comuni degli anni ottanta, oltre ad essere interpretato da un cane maledetto di primissima categoria, protagonista di una delle sequenze più trash che ricordi, con un allenamento in pieno stile Karate Kid da piegarsi in due dal ridere -.
Detto questo, tra un buco di sceneggiatura e l'altro - il padre alcolizzato e scostante di Alice che di colpo diventa un fiorellino pronto a correre al capezzale del fidanzato di lei dopo l'incidente d'auto come se niente fosse, tanto per citarne uno - non mi resta che riflettere su quanto, primo e cultissimo capitolo a parte, in questa maratona di recuperi il vecchio Chucky e la saga de La bambola assassina finiscano per fare polpette del signore degli incubi Freddy Krueger: e devo dire che non mi dispiacerebbe vedere interagire anche queste due icone dell'horror come sarà - ovviamente in linea con questa serie di ricordi emersi dalle furono notti horror - ed è stato tra Freddy e Jason.
Sarebbero sicuramente fuochi d'artificio. Dentro e fuori dai sogni.



MrFord



"So long since I've waited
to live again
you've brought my world to an end
love takes it's victim
and leaves it's remains
my broken heart has died in vein."
Vinnie Vincent - "Love kills" -  




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