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lunedì 18 febbraio 2019

White Russian's Bulletin



A questo giro di giostra il Bulletin si presenta incredibilmente più corposo in termini di numero di titoli passati al Saloon negli ultimi sette giorni, quasi l'avvicinarsi della Notte degli Oscar avesse stimolato una ripresa rispetto alla parte finale del duemiladiciotto, una delle più lontane dalla settima arte che possa ricordare di aver vissuto: recuperi, nuove visioni, come di consueto serie che accompagnano i pasti o le serate di stanca di casa Ford. Un pò di tutto, insomma. E, strano a scriversi, per la maggior parte anche valido.


MrFord


OLTRE LA NOTTE (Fatih Akin, Germania/Francia, 2017, 106')

Oltre la notte Poster


Fatih Akin è sempre stato un piccolo idolo, da queste parti, ed il recupero di Oltre la notte, accolto più che bene dalla blogosfera, era doveroso da tempo: il regista turco/tedesco racconta l'odio, l'amore, la vendetta, la passione con la stessa forza dei suoi primi lavori - La sposa turca e Ai confini del paradiso -, appoggiandosi ad un'interpretazione pazzesca di Diane Kruger, che vive il suo personaggio quanto e più di se stessa.
Tensione costante dal primo all'ultimo minuto - incredibile quanto ad ogni passaggio ci si aspetti accada qualcosa -, atmosfere che mi hanno ricordato Polanski, tematiche importanti ed attuali gestite ed affrontate da un punto di vista non solo diverso, ma anche coraggioso e legato a molteplici interpretazioni e punti di vista.
Un film a suo modo imperfetto e figlio dell'istinto, che lascia il segno anche e soprattutto per l'istinto stesso.




SE LA STRADA POTESSE PARLARE (Barry Jenkins, USA, 2018, 119')

Se la strada potesse parlare Poster


Barry Jenkins aveva già conquistato il mio cuore di spettatore con Moonlight, che forse ero stato tra i pochi a preferire al pur stupendo La La Land. Se la strada potesse parlare è un titolo più sommesso di quello che ha portato alla ribalta il regista, più canonico, meno visibile e vendibile. 
Ed è anche un titolo che può apparire meno di quanto non sia in realtà.
In fondo, si tratta di una storia d'amore, di qualcosa di semplice, fin troppo, che pare confezionato per una conferma nella notte delle statuette più ambite del Cinema.
Eppure, Se la strada potesse parlare è decisamente qualcosa in più: è una storia che contrasta l'odio raccontando la rabbia e l'indignazione dal punto di vista dell'amore, la fantasia di un libro o di un film con quello che sarebbe il compromesso della realtà - splendida l'evoluzione finale -, eleganza trasformata in semplicità da una Jenkins ispiratissimo che mi ha riportato alla mente i migliori James Gray e Wong Kar Wai, intensità pazzesca di tutto il cast.
Una storia che, se non fosse vera, lo diventerebbe grazie alle sue immagini.




RALPH SPACCA INTERNET (Phil Johnston&Rich Moore, USA, 2018, 111')

Ralph spacca Internet Poster


Approfittando - o cercando di sopravvivere - ad una giornata intera passata con i Fordini reduci dall'influenza chiusi in casa, ho approfittato per recuperare Ralph spacca Internet, sequel del piacevole Ralph spaccatutto di qualche anno fa e primo film visto dal Fordino ad una festa di una compagna di scuola in sala senza di noi, in linea con il periodo di pre-adolescenza che sta vivendo.
La Disney, ad ogni modo, continua a sapere quello che fa, e con questo secondo Ralph riesce a dare un colpo al cerchio e uno alla botte divertendo i piccoli e strizzando l'occhio ai grandi con l'introduzione di Internet come mondo da scoprire per Ralph e Vanellope ed una serie di trovate metacinematografiche davvero sfiziose - il passaggio nel mondo delle principesse Disney è forse la parte meglio riuscita della pellicola -: il ritmo c'è, il messaggio anche, ci si diverte e alla fine, come è giusto che sia, si trova anche il giusto spazio per i sentimenti. Bene così.




TITANS - STAGIONE 1 (Netflix, USA, 2018)

Titans Poster


In un periodo di stallo rispetto alle proposte da piccolo schermo da poter associare ai pasti senza turbare troppo i Fordini siamo incappati grazie al bacino di Netflix in Titans, una sorta di versione DC Comics degli X-Men marvelliani: conosco poco delle storie a fumetti di questi charachters essendo sempre stato un fan di Mamma Marvel - curioso che i due che conoscevo meglio, Batman e Robin esclusi, siano Hawk e Dove, praticamente sconosciuti -, dunque mi sono avventurato nella visione libero da confronti e pregiudizi vari. A prima stagione finita posso dire che il tentativo è stato fatto e a tratti è risultato anche apprezzabile, ma l'atmosfera decisamente televisiva ed un finale troppo aperto - tanto che con Julez pensavamo non fosse neppure l'ultimo episodio - hanno penalizzato il risultato. Dovessimo decidere di affrontare la season two, posso solo sperare in una ripresa.




NON CI RESTA CHE IL CRIMINE (Massimiliano Bruno, Italia, 2019, 102')

Non ci resta che il crimine Poster

Il Cinema italiano, si sa, da queste parti ha sempre vita difficile, a meno che non sia figlio delle grandi stagioni del passato. Di recente, però, complici un paio di attori ed una giusta dose di leggerezza, ho imparato ad apprezzare anche qualcosina di nostrano buona per accompagnare qualche serata senza pensieri. Non ci resta che il crimine può essere inteso in questo senso: senza troppe pretese, Massimiliano Bruno ed una squadra di caratteristi consolidata portano a casa una versione molto pane e salame di Ritorno al futuro in salsa Banda della Magliana che diverte ed intrattiene, non fa strappare i capelli ma conserva una sua dignità, tra il ricordo dei Mondiali dell'ottantadue ed un riscatto verso la vita di chi pensa di essere sconfitto dalla stessa.
Ennesima conferma della funzionalità della coppia Gassman/Giallini.


giovedì 15 marzo 2018

Thursday's child



A distanza di un paio di settimane dagli Oscar, a fare da terzo attaccante nella rubrica più temuta della rete quando si parla di uscite cinematografiche accanto a questo vecchio cowboy e all'ormai quasi altrettanto vecchio Cannibal Kid troviamo Simone, l'altra metà dell'ottimo Awards Today: quest'ultimo, che abbraccia uno stile minimalista anche più del mio, renderà la rubrica e perfino il mio prolisso antagonista ad una decisa riduzione di parole. E meno male.



"E il primo che osa alzare la cresta quanto quei due miscredenti di Ford e Cannibal verrà crocefisso in mia vece, assieme a loro, ovviamente!"


Il mio uomo perfetto

"Che noia! In questo bar non viene nessuno ad ordinare un bel White Russian!"

Simone: Un film di Lino Sciarrone con Nancy Coppola, Francesco Testi, Antonio Palmiere e il premio Oscar Eva Grimaldi. Non vorrete mica perdervelo dico io?
Cannibal Kid: Ah, ma questa è la pellicola con cui Eva Grimaldi ha soffiato la statuetta a Frances McDormand, giusto? E Nancy Coppola è la cuginetta neomelodica di Sofia?
Non so Ford, ma io questo film perfetto non ho proprio intenzione di perderlo per niente al mondo.
Ford: penso che se esiste qualcosa potenzialmente più lontano dalla perfezione di questo film, possa essere solo in stile Il mercante di pietre di Martinelli. Giro bene al largo.

Maria Maddalena

"Ho buttato la rete in rete nel giorno nella rubrica di quei tre bloggers, e cazzo se ne ho pescate, di stronzate!"

Simone: E anche quest’anno ci siamo portati a casa il film per le festività pasquali, su! Nota positiva: il film è diretto da Garth Davis (il regista di Lion – La strada verso casa) e ci sono la coppia di fatto Rooney Mara e Joaquin Phoenix nei panni di Gesù e consorte. Brutto brutto non può essere!
Cannibal Kid: Lion è uno dei film più ruffiani che abbia visto di recente, quindi questo Garth Davis alle prese con una storia religiosa mi fa venire un'enorme preoccupazione. La divina coppia Rooney + Joaquin together forever potrebbe essere l'unica cosa a farmi trattenere le bestemmie.
Ford: considerati il regista e i suoi trascorsi, il timore di una ruffianata pasquale c'è tutto, e di norma tendo a stare lontano dalle cose religiose quasi quanto dai film caldamente consigliati da Cannibal. Potrebbe fare qualche differenza la coppia di protagonisti, ma non abbastanza da farmi pensare di correre in sala.

Metti la nonna in freezer

"La prossima volta che Cannibal mi si avvicina, si becca una bella dose di spray al peperoncino."

Fabrizio: Qui mi sento di spezzare una lancia a favore di Fabio De Luigi, Myriam Leone e Barbara Bouchet: non è facile sapresi prendere un po' in giro nel cinema italiano odierno, e sono sicuro che se questo tipo di commedia fosse stata realizzata in Usa non ci staremmo qui a lamentare. E poi Barbara Bouchet congelata è sogno bagnato di Quentin Tarantino since forever!
Cannibal Kid: Pure io spezzo una lancia, ma anche 1000, in favore di Miriam Leone, che si preannuncia meravigliosa protagonista assoluta di questa piacevole commedia dark italiana non troppo all'italiana. Una lancia la posso invece tirare contro De Luigi che, dopo le risate regalatemi ai tempi di Mai dire gol, da quando è passato al cinema ha cominciato a farmi abbastanza pena – ricordo ancora l'abominevole La peggior settimana della mia vita – e anche contro Barbara Bouchet, che di recente ha osato bestemmiare contro Dio Quentin, un po' come farò io contro il film Maria Maddalena questa settimana. O contro Ford ogni settimana della mia vita.
Ford: io, che bestemmio contro il Cinema italiano sempre più allo sbando, metto in freezer questa roba e preferisco farmi una bella battuta al coltello di Cannibal. In fondo, è una tradizione che lui conosce bene!

Oltre la notte

"L'idea di un matrimonio in stile Ford è stata proprio perfetta, tesoro."

Simone: Golden Globe e Critics’ Choice Award per il miglior film straniero, in competizione a Cannes lo scorso anno e premio a Diane Kruger come miglior attrice. Il film tedesco di Fatih Akin lo si vede a prescindere!
Cannibal Kid: Il fordiano Fatih Akin finora non mi ha ancora convinto, però questo Oltre la notte tra trailer, premi vari e la sua storia di una donna che medita vendetta dopo la morte del marito e del figlio in un attentato dinamitardo promette di essere letteralmente esplosivo.
Non è che avanzata della dinamite da mettere su White Russian, e magari pure su Awards Today, che negli ultimi tempi sta facendo un po' troppa concorrenza agli altri blog cinematografici?
Ford: Fatih Akin da queste parti è sempre benvoluto, e nonostante negli ultimi anni me lo sia un pò perso per strada, questo Oltre la notte promette davvero bene, complice un'atmosfera che mi riporta ai suoi primi lavori. Probabilmente, il film della settimana a mani basse in barba a Cannibal.

Rachel

"Ma perchè ci siamo vestiti così?" "Vogliamo ricordare a Ford e Cannibal gli anni in cui sono cresciuti."

Simone: Ecco, questo l’ho visto, e se non fosse per un inaspettato Pierfrancesco Favino (si, Picchio assieme a Rachel Weisz e Sam Claflin), quasi quasi vi consiglierei di rivedervi il film omonimo del 1952 con Richard Burton e Olivia de Havilland o di leggervi il romanzo di Daphne Du Maurier. Fatto?
Cannibal Kid: Le brave ragazze vanno in Paradiso, Favino va... dappertutto. Dopo Sanremo e l'ultimo Muccino, ce lo troviamo pure in questa produzione internazionale. Non so, se gli avanza del tempo vuole pure aprire un blog di cinema e fotterci il lavoro?
Quanto al film, è già da un po' che si trova in rete ma mi ispira noia a pelle quasi quanto un entusiasmante lavoro austro-ungarico consigliato da Ford, e non so se approfittando dell'uscita italiana mi verrà voglia di recuperarlo.
Ford: Favino è ovunque peggio di quanto fosse stato profetizzato dalla serie Boris qualche anno fa, e questo non è quasi mai un bene. Sinceramente, piuttosto che guardarmi questa roba, potrei addirittura concedermi una visione teen sponsorizzata da Peppa Kid.

Rudolph alla ricerca della felicità

Il Fordone, il Cucciolo Eroico e, defilato, Simone il gatto sornione.


Simone: Di cosa stiamo parlando? Ripeto, di cosa stiamo parlando? Non pervenuto.
Cannibal Kid: Simone, stiamo parlando della consueta uscita settimanale per far contento il pubblico dei più piccoli. Cioè Ford che ha il suo posto fisso al cinema accanto ai bimbi. No, non i suoi figli. Mi riferisco ai suoi compagnucci di asilo.
Ford: io vado con i miei compagnucci d'asilo a vedere film d'animazione di qualità. Di certo non questa roba peraltro fuori stagione.

Tomb Raider

"Alicia, ti vedo molto giù di forma: quelli sono gli stessi pesi che usa Peppa Kid."

Simone: Io non sono un fan dei videogiochi, dunque men che meno delle avventure archeologiche di Lara Croft, però Alicia Vikander è bassina, quindi viva Angelina Jolie! Amen!
Cannibal Kid: Questa settimana mi volete proprio far bestemmiare?!? Se non è per il film Maria Maddalena, se non è per le cose che dice Ford, è per questo. Va bene tutto. Va bene la libertà d'espressione. Va bene la libertà di pensiero, ma preferire la mostruosa Scheletrina Jolie alla meravigliosa Dea norrena Alicia Vikander non lo posso davvero tollerare, Dio Kanye!
Ford: gli ultimi videogiochi di Tomb Rider mi hanno molto esaltato, dunque sono curioso di scoprire se questo film riuscirà a mantenersi ad un livello quantomeno decente. Per quanto riguarda il dibattito sulla protagonista, io mal sopporto sia la Vikander - che di dea norrena non ha proprio niente -, sia la Jolie, e avrei visto molto meglio, chessò, la b(u)ona Rita Ora.

Un amore sopra le righe

"Certo che questi tre sono più forti come comici che come bloggers!"

Simone: La storia dello scrittore francese Victor de Richermont e della donna dietro il suo successo. L’ennesimo, (im)perdibile film sentimentale d’oltralpe che a noi italiane non fa ridere, non commuove, non eccita. Italia 1- Francia 0
Cannibal Kid: In genere le pellicole d'Oltralpe a me fanno ridere, commuovono ed eccitano persino. Questa però dal trailer mi semba una porcheria sopra le righe, quindi almeno in questo caso mi tocca dare ragione a Simone. Questa settimana grazie a Miriam Leone l'Italia a sorpresa batte la Francia. Pardon, mes amis.
Ford: di norma il Cinema francese se la gioca con quello italiano partendo da uno standard più alto, ma questa settimana pare che i nostri cugini d'oltralpe abbiano voluto imitarci in quanto a potenziali schifezze. Preferisco recuperare un bell'action sopra le righe dei miei.

giovedì 9 aprile 2015

Thursday's child

La trama (con parole mie): ricordo un tempo in cui il giorno delle uscite in sala rappresentava, almeno in piccola parte, un momento di grande eccitazione per il pubblico cinefilo, considerata la presenza di almeno due o tre titoli in grado di suscitare quantomeno curiosità.
Purtroppo parliamo di un passato remoto, ed ormai io ed il mio scomodo rivale Cannibal Kid ci ritroviamo costretti più che altro a scommettere sul meno peggio della settimana, nella speranza che ci offra quantomeno uno spunto per proseguire la nostra faida.
E non crediate che questo incipit riveli, al contrario, un weekend ricco di proposte: le cose stanno proprio ed indubbiamente così.

Il sindaco della Terra dei Cuccioli Eroici.
Humandroid

"Batti cinque! Pensieri cannibali ha chiuso i battenti!"
Cannibal dice: Il regista Neill Blomkamp ai tempi del fulminante esordio District 9 era indicato da alcuni come il possibile salvatore del genere sci-fi. Alcuni tra cui il sottoscritto. Dopo aver visto la sua opera seconda, il modesto e banale Elysium, posso dire che forse, forse eh, l'avevo un tantino sopravvalutato. Questo suo nuovo Chappie, che in Italia per evitare prese per il culo hanno ribattezzato Humandroid, negli Usa si è già rivelato un bel floppone. Da noi possono anche avergli cambiato il nome, ma la sostanza non cambia. Come il mio blogger rivale, puoi chiamarlo James o puoi chiamarlo Ford, ma sempre pirla resta.
Ford dice: Neil Blomkamp, che era partito alla grandissima con District 9 prima di crollare sotto il peso di Hollywood con Elysium, torna sul grande schermo con un prodotto che, almeno sulla carta, parrebbe richiamare il suo esordio.
Sarà un ritorno alle origini, o la conferma che tutti noi avevamo sopravvalutato il regista sudafricano?



White God - Sinfonia per Hagen

"Merda, sono inseguito dai Cuccioli Eroici!"
Cannibal dice: Pellicola ungherese su cui non so perché mi sento di scommettere. Oh, poi le scommesse sono fatte per essere perse, si veda Neill Blomkamp...
Ford dice: in questo periodo della mia vita non sono propriamente propenso a scommettere su film ungheresi o troppo di nicchia, dunque penso passerò la mano.
Con Cannibale, invece, direi che non ho mai neppure pensato che si sarebbe potuto scommettere su un tale squilibrato, in quanto a pareri sensati rispetto ai film, in uscita e non.



Il Padre

"Fatemi passare! Voglio anch'io un autografo di Ford!"
Cannibal dice: Di Fatih Akin ho visto solo Soul Kitchen e mi è parsa una commediola tra le più sopravvalutate degli ultimi anni. In questa nuova pellicola sembra essersi dato al mattonazzo religioseggiante impegnato. Una fordianata che lascio tutta al padre del Fordino.
Ford dice: Fatih Akin è un regista che ho sempre apprezzato, dallo splendido La sposa turca fino allo spassoso Soul Kitchen, apprezzato in lungo e in largo ed osteggiato solo dai radical chic come Peppa Kid.
Per quanto sulla carta il suo nuovo lavoro appaia un bel mattonazzo, devo ammettere di essere molto curioso.



Se Dio vuole

"Quei due bloggers vanno internati: e subito."
Cannibal dice: Altra pellicola a tematica religiosa, questa volta per giunta sotto forma di ennesima commedia all'italiana. Questa non posso rifilarla manco a Ford. Se Dio vuole questa roba non va a vederla manco un'anima.
Ford dice: se dio vuole, un giorno non esisteranno più questi film. E, forse, anche Pensieri Cannibali.



Ameluk

"Quello è Peppa Kid: arrestatelo."
Cannibal dice: E con Ameluk questa settimana scatta il triplete di pellicole religiose. E soprattutto il triplete di pellicole che non vedrò mai.
Ford dice: quando si pensa di essere arrivati al peggio delle uscite per il weekend, si finisce per essere sempre sorpresi.

Un po' come con le bislacche valutazioni del Cucciolo Eroico.





Uno, anzi due

"Quei due bloggers fanno proprio ridere. Al contrario di me."
Cannibal dice: Maurizio Battista è un comico.
Sì, questa era una battuta e fa ridere più delle sue solite.
Uno, anzi due invece cos'è? Vorrebbe essere un tentativo di indovinare il voto che potrei mettere al suo film se mai lo vedessi?
Mi sa che si illude, perché più di zero sarebbe difficile.
Ford dice: io mi chiedo di chi sia la responsabilità dell'invasione delle sale cinematografiche da parte dei presunti comici televisivi.
Il responsabile di questo scempio meriterebbe più bottigliate perfino del mio antagonista.



Oops! Ho perso l'arca...

"Chi manca all'appello?" "Il Cucciolo Eroico!" "Allora possiamo anche partire."
Cannibal dice: Non bastassero milioni di pellicole italiane, questa settimana deve arrivare pure la solita assurda bambinata fordianata?
Oops! I film di questo weekend mi sa che me li perdo tutti.
Ford dice: nonostante si tratti di un film d'animazione - si fa per dire - mi sa che lo perderò. E senza ops di sorta.



La dolce arte di esistere

"Caro, sono preoccupata: da qualche giorno legge solo gli scritti di Ford."
Cannibal dice: Solo perché certe cose esistono, non per forza bisogna prenderle in considerazione. Come Ford. O come questo film.
Ford dice: c'è a chi piace esistere, e a chi piace vivere. Inutile dire che io faccio parte della seconda schiera. Quindi ignorerò bellamente l'esistenza di questa roba inutile.



Ci devo pensare

"Quante volte te lo devo dire, non devi dare confidenza a Peppa e Ford! Quelli sono pazzi!"
Cannibal dice: Ci devo pensare è una frase che va benissimo in un sacco di occasioni. Come quando Ford ti propone una nuova Blog War o ti consiglia un film da vedere. E può tornare utile anche nel caso in cui qualcuno ti chieda di andare a vedere questa pseudo pellicola.
Ford dice: quando Cannibal incensa senza pietà una nuova pellicola, non devo pensare o avere dubbi. Sarà senza dubbio una schifezza atomica.
Non credo consiglierà mai questo film, ma il risultato è lo stesso.



L'amore non perdona

"Brindiamo alla chiusura di Pensieri Cannibali!"
Cannibal dice: L'amore non perdona. Figuriamoci se lo faccio io.
E con questa battuta da action fordiano anni '80, per questa settimana è tutto.
Ford dice: io non perdono i distributori e i produttori di questa roba. E neppure Cannibal, tanto per gradire.



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