giovedì 21 settembre 2017

Thursday's child







Torna la rubrica dedicata alle uscite in sala condotta come sempre dal sottoscritto e dall'autoproclamatosi esperto di Cinema Cannibal Kid, da questa settimana in una nuova veste: cominceremo, infatti, a commentare i film che ci attendono per il weekend con una guest star diversa a settimana pescata dalla blogosfera.
Dunque, cari ragazzi, in caso abbiate il coraggio delle grandi occasioni, non esitate a contattare il mio rivale per essere inseriti in scaletta, sempre che siate pronti per un botta e risposta con i due nemici per antonomasia della blogosfera.
A dare inizio alle danze, il giovane padawan Mr. Ink, da anni uno dei giovani più in vista della blogosfera legata a Cinema e Letteratura.



"Mr.Ink, sei un pò troppo giovane per il mio spettacolo."

L'inganno

"Ink, Cannibal, venite subito! C'è un esercito di Ford alla porta!"

Cannibal Kid: Quale modo migliore per aprire la rinnovata rubrica sulle uscite settimanali, se non il nuovo film della migliore regista del mondo?
Sofia Coppola torna con un nuovo attesissimo lavoro e spero che Mr. Ink mi appoggi dagli attacchi del bruto Mr. Ford, che cercherà di convincere il mondo che la Coppola Jr. dopo Bling Ring sia un'Autrice finita, ma non è vero. Se proprio dobbiamo attaccarla, facciamolo per quella cacchiata natalizia di A Very Murray Christmas. L'inganno dovrebbe comunque segnare un ritorno alle sue origini, quelle del capolavoro assoluto Il giardino delle vergini suicide, nonostante il fatto che si tratti di un remake mi lasci un po' perplesso. Il film originale, La notte brava del soldato Jonathan, ho anche provato a guardarlo, ma devo ammettere di aver abbandonato la visione per noia dopo pochi minuti. Sarà che io già non sono un grande fan del Clint Eastwood regista, ma certo che come attore era (ed è) proprio una cagna maledetta, ahahah!
Il film è tratto inoltre da un romanzo, che però manco Mr. Ink ha letto. E se non l'ha fatto lui che legge 3 mila libri al giorno, mi sa che non l'ha fatto nessuno né in questo mondo, né sulla città dei mille pianeti.


Ford: Sofia Coppola è per me un'incognita. È riuscita, negli anni, a tirare fuori film sopravvalutati e radical chic - Lost in translation -, produzioni decisamente interessanti - Marie Antoinette e Il giardino delle vergini suicide - e schifezzine inutili - Bling ring -. La notte brava del soldato Jonathan è un classico totale ed un thriller pazzesco e semisconosciuto, che ovviamente io adoro - la coppiata Siegel/Eastwood garantisce -, dunque un remake potrebbe scavare la pietra tombale per la figlia d'arte qui al Saloon, ma chissà.
Quello che è certo è che la presenza di Mr. Ink potrebbe spostare gli equilibri di una rubrica troppo spesso rovinata dagli assurdi commenti di Cannibal Kid.
Mr. Ink: Riaprirò un’antica ferita del Cannibale, e chiedo perdono, ma a me Sofia Coppola non è mai piaciuta. Certo, ci sono Le vergini suicide e i fiumi di parole di Lost in Translation, che somiglia tanto a quelle commedie indie che dico io. Certo, dove lascio il buon gusto dell’irriverente Marie Antoinette? Sulla scia della noia di Everywhere, sotto gli zerbini dello stupidissimo Bling Ring. Vorrei dichiararmi scettico, ma L’inganno e il suo cast ispirano. Non abbastanza da recuperarsi quel romanzo troppo datato né da riscoprire il film con un giovane Eastwood che come attore no, non brillava di certo, ma tanto da fiondarsi al cinema.

Valerian e la città dei mille pianeti

"Cannibal, se non la smetti di messaggiarmi ti faccio saltare la testa con il mio raggio Ford."

Cannibal Kid: Non sono un patito di sci-fi come quel nerd di Ford e Luc Besson mi piace solo a tratti. Questo Valerian che qualcuno (stranamente non io) ha definito uno Star Wars sotto LSD mi attira però parecchio, complice un gran bel cast (Cara Delevingne + Dane DeHaan + Rihanna + Clive Owen + Ethan Hawke) e il fatto che sia una francesata e non un'americanata. Il rischio cacchiata è altissimo, però I want to believe.
Ford: ho sempre detestato Besson. Da prima che iniziassi a detestare Cannibal Kid. Cosa accadrà dopo questa settimana a Mr. Ink? Per scoprirlo non si dovranno girare mille pianeti, ma arrivare a leggere tutta la nuova versione della rubrica.
Mr. Ink: Correva l’anno 1994. Gli estimatori di Forrest Gump e Pulp Fiction guerreggiavano, in tempo di Oscar – scommetto che, almeno per quella volta, il Cannibale e Ford stavano dalla stessa parte della barricata. Da qualche parte, nascevo io. E, crescendo, mi sarei defilato dalla diatriba a modo mio: se penso a quell’annata, infatti, penso a Léon (mio fratello, sapete, non si è chiamato così per un soffio) e poi a tutto il resto del cinema. Ho un occhio di riguardo per Besson, e quanto amo il bianco e nero del suo Angel-A, ma gli effetti speciali a profusione e le due ore e venti di durata di Valerian non mi avranno facilmente. Con buona pace delle sopracciglia di Cara e del lanciatissimo DeHaan, che dal basso del suo metro e un po’ mi colpisce sempre con un carisma non da poco.

Kingsman – Il cerchio d'oro

Collezione Ford Winter. Is coming.

Cannibal Kid: Il primo Kingsman m'era sembrato un action spionistico decente, una specie di versione più simpatica e teen del vecchio e antipatico James Ford... volevo dire James Bond. Detto ciò, non sentivo per niente il bisogno di un secondo capitolo che si preannuncia guardabile, ma tutt'altro che imperdibile.
Ford: il primo Kingsman mi era parso una robetta uguale a mille altre assurdamente incensata da gente che non capisce nulla di Cinema come Cannibal Kid. Non sentivo affatto il bisogno di un secondo capitolo, ma neppure del mio socio, eppure sono ancora qui a sopportarlo dopo anni.
Mr. Ink: Questa volta scontento entrambi! Quel lato di me che, da bambino, voleva fare l’agente segreto – tra i miei cult di infanzia, accanto a classici grandi e piccoli, ha un posto tutto suo la videocassetta del primo Spy Kids – aveva scalpitato per Kingsman. E se è bene diffidare dai sequel, il villain interpretato dalla Moore, il ritorno a sorpresa di Colin Firth e le prime impressioni diffuse online mi dicono: sta’ un po’ zitto e goditela, ti divertirai da matti. Di nuovo.

Noi siamo tutto

"Avete presente Mr. Ink? Lui questi libri li ha letti tutti. In una settimana."

Cannibal Kid: Mr. Ink è un patito di young adult, sia romanzi che film, persino più di quanto lo sia io. Incredibile, ma vero. Ciò nonostante, non ha apprezzato un granché questo Noi siamo tutto. Perché, Mr. Ink, peeerché? Non è che ti stai trasformando in Mr. Ford?
La romantica storia di una tipa reclusa in casa che si innamora del suo vicino ha davvero tutto per essere detestato con tutto il suo cuore dal perfido blogger di Lodi. Come Colpa delle stelle, persino più di Colpa delle stelle!
Io l'ho già visto e a breve ne parlerò. Domanda retorica: secondo voi riuscirò a criticarlo?
Ford: lo young adult è un genere che ancora fatico a capire, a meno che non si tratti di uno young adult nello stile di Hank Moody. Lascio quindi al finto giovane di questa rubrica Cannibal Kid ed al giovane vero Mr. Ink il compito di dipanare la matassa a proposito di questo film.
Mr. Ink: Ammiccava a Noi siamo infinito, ma sperava di essere il nuovo Colpa delle stelle (in modo diverso, inutile dire, la mia anima teen aveva adorato entrambi). Purtroppo somiglia più a uno di quei filmini leggerissimi, estivi, che arrivano in sala col tempismo sbagliato. Male non gli si vuole, per carità, ma la fuga di Amandla Stenberg – Cannibale, le sue magliette attillate ti ispireranno forse il titolo “Noi siamo tette?” – non convince, neanche chi, in certi giorni, si fa rabbonire come me. Fatto sta, ho lasciato sfitti i miei dotti lacrimali per This is us.

Glory – Non c'è tempo per gli onesti

"Questa cosa del look fordiano va rivista."

Cannibal Kid: Per la serie “pellicola autoriale della settimana che solo il Ford de 'na vorta si sarebbe sorbito e ora manco più lui”, ecco Glory, una produzione bulgaro-greca che racconta di un uomo che trova un sacco di soldi su un binario del treno e invece di tenerseli decide di consegnargli alla polizia. Eroe o pirla?
Ford: pellicola che ai tempi avrei scovato in qualche sala deserta di Milano per darmi un certo tono da critico e cinefilo radical. Per fortuna questi tempi sono finiti, ed ora prendo le cose come vengono, in pieno Lebowski style. E spero prenderà non troppo male questa collaborazione anche Mr. Ink.
Mr. Ink: Sono uno spettatore semplice. Mi sono fermato a “produzione bulgaro-greca”.

L'equilibrio
 
"La prossima volta che lodi Cannibal Kid ti mando a fare un viaggetto nell'Inferno fordesco."

Cannibal Kid: L'equilibrio, il nuovo film di Vincenzo Marra. Chi è Vincenzo Marra?
E io che ne so?
Meglio chiederlo a Mr. Ink, che lui se ne intende di cinema italiano, al contrario di Ford che negli ultimi tempi se ne intende soltanto di vacanze.
Ford: l'arrivo di Ink a commentare le uscite in sala accanto al sottoscritto e a Cannibal darà equilibrio a questa rubrica? Non saprei davvero. Quello che è certo, è che questa rubrica potrebbe risultare più interessante del film.
Mr. Ink: Come può parlarvi di un film che si chiama L’equilibrio uno come me, che cade anche da seduto? Se Marra non vi attira, e chi vi dà torto, confidate di vedermi capitombolare dal vivo, un giorno di questi. Di sicuro vi divertite di più.

2 biglietti della lotteria

"Cannibal, adesso che siamo in tre non saremo più costretti a far guidare quel tamarro di Ford!"

Cannibal Kid: Una commedia on the road che così, a un primo sguardo, sembra una versione rom di Tre uomini e una gamba e Così è la vita. Potrebbe anche essere simpatico, ma ho le stesse probabilità di guardarlo di quelle che ho di vincere alla lotteria. Soprattutto considerando che io non gioco mai alla lotteria.
Ford: non sono un patito di lotterie e gioco d'azzardo, dunque difficilmente punterò su questo film. Un po' come su Cannibal. Per quanto riguarda Ink, staremo a vedere.
Mr. Ink: A proposito di gioco, ragazzi, punto su altro. Magari sulla conta delle mattonelle del bagno: cose così.

Tiro libero

"E ora, White Russian per tutti!"

Cannibal Kid: Una pellicola italiana sul basket, che affronta anche il tema della disabilità?
Pareva un film interessante e coraggioso. Poi ho visto il trailer, che trasuda amatorialità e retorica da tutti i pori. E ho visto che nel cast c'è Biagio Izzo, uno che sta al cinema come Ford sta al... cinema. Ho così capito che questo, più che un tiro libero, è un colpo basso.
Ford: produzione molto casereccia italiana legata ad un tema sociale. Se l'avessero chiamato autogol avrebbe avuto più senso.
Mr. Ink: Ne so poco di sport, figuriamoci di basket. Le mie lacune, sospetto, non le colmerà Alessandro Valori, con Izzo e Conticini in squadra. Non esattamente l’NBA del nostro cinema.

15 commenti:

  1. Bella l'idea dell'ospite, mi piace! :)

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    1. Puoi partecipare anche tu, ormai abbiamo dato il via ad una nuova era! ;)

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  2. Urca quante uscite questa settimana, bene, non mi resta che segnarmi il tutto e vederlo...ah sono una estimatrice di Sofia Coppola...fin dalle vergini suicide xD

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    1. Tu preparati, perchè devi assolutamente fare un'ospitata! :)

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  3. Onoratissimo per l'ospitata, mi sono divertito! :-D

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    1. E pure noi! :)
      Sei il nostro giovane padawan preferito! ;)

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  4. A parte i primi quattro davvero poca roba sta settimana ;)

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    1. Quattro sono già tanti, per gli standard della distribuzione italiana! :)

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  5. Uffa Ford, mi aspettavo un nuovo nome per la rubrica, e invece no. Il mio suggerimento è Ch-ch-ch-ch-changes.
    Oppure Ch-ch-ch-ch-cinema. :)

    Simpatica la didascalia di Noi siamo tutto e quella con Rihanna. Visto che le battute divertenti (se mai ne hai avute) su di me sono finite, ora puoi rifarti con la nuova vittima sacrificale settimanale di turno. ;)

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    1. Beh, la vittima sacrificale di turno sarà ovviamente massacrata il più possibile.
      Detto questo, com'è che di colpo ti sei messo a fare tutti questi complimenti alle mie battute!? ;)

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  6. Con questa minaccia temo di aprire la posta per le prossime settimane, anche se sì, la formula a tre funziona (e parte un Renato Zero di sottofondo), anche se 3 contro 1 non vale, devo trovare supporto per la mia rubrica copiata senza troppa remore da voi?

    (commento copia-incollato, la pigrizia regna sovrana al giovedì)

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    1. Beh, per prima cosa dovresti prepararti ad essere una delle prossime vittime di questa rubrica! ;)

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  7. Attenzione! Valerian e la città dei mille pianeti non è uno Star Wars sotto LSD, ma è Star Wars che è un Valérian et Laureline senza LSD.
    Star Wars ha preso molte idee (ma non l'LSD) dal vecchio fumetto francese

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    1. Se parliamo del Fumetto sono d'accordo, ma rispetto al film le aspettative sono enormemente basse. :)

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    2. Ma, guarda, io avevo grandi aspettative, poi sono rimasto un po' deluso dal film. Ne ho scritto anche una recensione fin troppo critica nel mio blog. Poi, trascorso qualche giorno (la recensione l'ho scritta la sera stessa!) lo sto parzialmente rivalutando. Mi sa che correggerò qualcosa.
      Sulla questione Star Wars, i due film non sono chiaramente paragonabili. Però sento e leggo di molte persone che trovano elementi comuni fra Valerian e Star Wars (più che altro astronavi e costumi) e pensano che Besson abbia "copiato" da Star Wars.
      E, invece, Besson ha ripreso fedelmente ciò che c'era nel fumetto. E' Star Wars che ai tempi si "ispirò" a Valérian et Laureline.

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