lunedì 12 giugno 2017

Alien - Covenant (Ridley Scott, USA/UK/Australia/Nuova Zelanda/Canada, 2017, 122')




In termini di esperienze d'impatto nella mia vita di spettatore, poche cose riescono a superare il primo, angoscioso, terrificante Alien firmato da Ridley Scott sul finire degli anni settanta: in particolare, ricordo benissimo - oltre alla cura dei dettagli, all'ambientazione, alla Nostromo ed alle sequenze divenute cult - il momento in cui a tentare di fermare il predatore cinematografico per eccellenza è il Capitano della nave, armato di lanciafiamme ed all'inseguimento della bestia nei condotti d'areazione: un passaggio al cardiopalma, degno di un film che resta uno dei vertici della fantascienza contaminata dall'horror di tutti i tempi.
Proprio quell'indimenticabile pellicola diede origine ad un brand che, negli anni, pur conservando il suo fascino, ha regalato pochi alti - l'Aliens di Cameron, sopra le righe e goduriosissimo - e molti bassi - per quanto mi riguarda, il massacrato dalla produzione Alien3 di Fincher -: quando, qualche anno fa, Scott decise di riprendere in mano la sua "creatura" con Prometheus, il livello di hype nei fan della prima guardia ebbe un picco da Guinness dei primati, complici le aspettative che il cult originale aveva contribuito a creare.
Aspettative che, almeno in parte, furono deluse, dando origine ad un ibrido che pareva mescolare gli effetti e la confezione con un tentativo di rendere filosofico il concetto della creatura creata dal geniale Giger: dunque, a conti fatti, un prodotto senza un'identità definita con alcuni momenti dal grande potenziale ed altri decisamente dimenticabili.
Proprio a causa di tutti questi precedenti, approcciare al post dedicato a Covenant è piuttosto difficile: questo perchè non si tratta, come fu anche per Prometheus, di un brutto film - Scott sa il fatto suo con la macchina da presa, e tutti i suoi collaboratori sono professionisti di altissimo livello -, o di qualcosa di poco interessante o coraggioso - la parte finale dedicata al personaggio di David, grazie anche ad un ottimo Fassbender, è notevole -, quanto privo non solo di un'anima vera e propria - nonostante i tentativi dell'autore -, ma anche di quella scintilla che rendeva il primo Alien qualcosa di unico e selvaggio come la creatura che ne era protagonista.
In questo senso, vedere Scott sforzarsi nel creare una mitologia quasi divina attorno al mostro, ed alla ricerca di David nell'indagine legata ai creati ed ai creatori, mi ha fatto tornare alla mente un passaggio da brividi del meraviglioso Grizzly Man di Werner Herzog, documentario che se non avete mai avuto modo di vedere dovreste recuperare al volo che racconta la triste vicenda di un uomo abituato a passare le estati a stretto contatto con i grizzly finito divorato da uno degli orsi davanti agli occhi della sua fidanzata: Herzog, a fronte delle immagini - splendide - di queste creature maestose, afferma di ammirare i tentativi del suo protagonista di mettersi in contatto con loro, ma anche di "non vedere nulla in quei vuoti occhi neri, se non la spietata predatorietà della Natura".
Alien è il predatore perfetto, una creatura che pare rappresentare gli istinti più selvaggi e pericolosi dei più selvaggi e pericolosi animali con i quali l'Uomo ha avuto a che fare nel corso dei secoli - Uomo escluso, ovviamente, ma questa è un'altra storia -: dunque perchè mai si dovrebbe andare alla ricerca di una spiegazione filosofica del suo essere com'è?
Uno degli aspetti che, a mio parere, rese così grande il primo film di questa serie fu senza dubbio quello del confronto tra gli umani disposti a tutto per lottare per la loro vita e sopravvivenza e questa creatura dispensatrice di morte che non guardava in faccia a niente e nessuno, perchè come la morte sarebbe giunta, inevitabile e senza troppi giri di parole.
Forse anche questa è filosofia.
O forse, certe cose non hanno bisogno di troppi castelli costruiti attorno a loro.
Perchè il castello sono loro stesse.




MrFord





 

12 commenti:

  1. visto, a me è piaciuto abbastanza tanto da dargli sette ^_^

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    1. Io sarei stato più sul sei politico, pensandola in quei termini. ;)

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  2. In settimana lo vedo. I pareri contro altrui mi avevano un po' tolto la voglia. ;)

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    1. Posso capire: non è così male, ma certo non memorabile come i primi due film.

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  3. Ti dirò, a me tutto il pippone sulle origini divine mi è garbato abbastanza preso come sono da sti cazzo di antichi astronauti, solo che è trattato in maniera troppo scema e i personaggi li ho trovati quasi tutti fastidiosi e stupidi -toh guarda una spora aliena, TOCCHIAMOLA!-
    Necessita di una seconda visione, magari in combo con Prometheus. Tutto sommato godibile, e con la scena dell'infermieria davvero notevole

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    1. La seconda visione ci può stare, ma nonostante il fascino, per me Alien dev'essere spogliato di tutta la filosofia per dare spazio alla furia della bestia. ;)

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  4. In termini di esperienze d'impatto nella mia vita di spettatore, poche cose riescono a superare il primo... noioso e sì terrificante (ma non in senso positivo) Alien, per me tra i film più sopravvalutati di sempre.

    Se aggiungiamo le implicazioni filosofiche (che però magari sono presenti solo nel tuo post e non nella pellicola), sono pronto a bottigliare questo Covenant come si deve. :)
    Anche se Prometheus, nella sua totale mediocrità e inutilità, a sorpresa non mi aveva nemmeno fatto incazzare più di tanto.

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    1. A prescindere dall'assurdità del tuo giudizio sul primo Alien - che ricordavo -, può essere che anche questo, come Prometheus, non ti faccia incazzare più di tanto.
      Purtroppo. ;)

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  5. Questo l'ho visto, al cinema e mi è piaciuto. Ormai secondo me non la tensione, il thrilling, la sorpresa non possono essere più ricercate. Lo sa anche mia figlia di sei anni che le uova non si toccano nè tanto meno ci si guarda dentro quando si aprono. Alla fine secondo me, Scott ha cercato di confezionare un buon film che mi è piaciuto per la storia, per come è stato girato, il ritmo ecc ecc. E' un buon film di fantascienza, ma vedo ormai esaurito il filone horror sull'argomento.

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    1. Il problema è che ormai buoni film di fantascienza ce ne sono o si possono trovare.
      Ai tempi Scott aveva una scintilla che pare aver perso da parecchio.

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  6. Ormai mi sono allontanato troppo dal mondo di Alien... Non ti nego che ho avuto voglia di vederlo. Forse lo recupererò tra qualche tempo...

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    1. Il tempo per recuperare c'è sempre.
      Di sicuro, comunque, non parliamo di una pellicola imprescindibile. ;)

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