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domenica 13 settembre 2015

Predator on RipLive

La trama (con parole mie): qualche settimana fa, sono stato contattato dai ragazzi di RipLive, una webradio nata nella provincia di Varese grazie alla voglia di comunicare e di ripercorrere i fasti delle ormai "antiche" radio libere per partecipare come host di una serata del loro interessante Cineforum, partito ad inizio luglio e destinato a durare fino a novembre.
L'idea di poter parlare di uno dei film cult della mia infanzia, Predator, unita alla passione mostrata dal team di RipLive mi ha immediatamente convinto: ecco dunque un breve resoconto di quella che è stata una serata pane e salame - e Cinema - come piacciono al sottoscritto.





Sarebbe bastato Predator.
Accompagnato da pizza e birra.
E la serata - qualunque serata - sarebbe stata sicuramente una grande serata.
Fortunatamente, però, lo scorso ventisette agosto in quel di Canegrate, in provincia di Varese, i ragazzi di RipLive - realtà locale decisamente interessante che mescola abilmente Musica, Cinema, Cultura e volontà di aggregazione - hanno reso l'esperienza ancora più stimolante: nonostante un pubblico non nutritissimo - parliamo di un periodo decisamente vacanziero - la partecipazione è stata appassionata, la visione emozionante come la prima volta, il confronto che ha seguito la proiezione ricco di spunti d'interesse, dalla lettura del significato del Predator ad una sorta di definizione del genere action come realtà sopra le righe all'interno della quale molto è giustificato "per contratto", fino alle curiosità sulla realizzazione della pellicola, il cast ed il regista.
Addirittura, con grande gioia del sottoscritto, erano presenti addirittura due persone, tra il pubblico, che approcciavano per la prima volta in assoluto questa vera e propria chicca del genere - e non solo -, con le quali è stato decisamente interessante interagire una volta scorsi i titoli di coda principalmente per confrontare opinioni differenti nate da epoche e punti di vista agli antipodi che hanno trovato un loro modo per incontrarsi.
Come se non bastasse, vedere Dutch ed i suoi affrontare l'apparentemente invincibile cacciatore alieno a suon di Margherita, popcorn e birra in buona compagnia - devo ringraziare il prode Mattia e la sua dolce metà per essersi accollati la vasca del ritorno Canegrate-Lodi armandosi di pazienza per affrontare la favella inarrestabile del sottoscritto - ha reso tutto molto più speciale, trasformando un'ospitata da "critico" in una serata tra amici, un'esperienza di quelle che si vorrebbe sempre nel momento in cui si condividono passioni come quella per la settima arte.
Nell'attesa, dunque, che la collaborazione tra il Saloon e RipLive continui, avete la possibilità di ascoltare il podcast dell'intervento del sottoscritto e, se vi capita di passare da quelle parti, di regalarvi una serata quasi in famiglia di fronte ad un cult selezionato per voi da questi appassionati ed attivissimi ragazzi.



MrFord



Di seguito la lista completa dei titoli offerti dal programma di RipLive:

RIPLIVE.IT - CINEFORUM

FILM DI APERTURA

C'era una volta in America (1984) - Sergio Leone giovedì, 2 luglio


CICLO URLA DAL PROFONDO

Alien (1979) - Ridley Scott giovedì, 9 luglio

Aliens - Scontro finale (1986) - James Cameron giovedì, 16 luglio


BREAKING FILMS

Il braccio violento della legge (1971) - William Friedkin giovedì, 23 luglio

Trappola di cristallo (1988) - John McTiernan giovedì, 30 luglio


CICLO HORROR ITALIANO

La casa dalle finestre che ridono (1976) - Pupi Avati giovedì, 6 agosto

Suspiria (1977) - Dario Argento giovedì, 13 agosto

...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà (1981) - Lucio Fulci giovedì, 20 agosto


BREAKING FILMS

Predator (1987) - John McTiernan giovedì, 27 agosto

Fight Club (1999) - David Fincher giovedì, 3 settembre


CICLO FOTTUTO VIETNAM

Rambo (1982) - Ted Kotcheff giovedì, 10 settembre

Taxi Driver (1976) - Martin Scorsese giovedì, 17 settembre

BREAKING FILMS

Chinatown (1974) - Roman Polanski giovedì, 24 settembre

Le ali della libertà (1994) - Frank Darabont giovedì, 1 ottobre


CICLO DISTOPIC MADNESS

Brazil (1985) - Terry Gilliam giovedì, 8 ottobre

Blade Runner (1982) - Ridley Scott giovedì, 15 ottobre

BREAKING FILMS

Lo squalo (1975) - Steven Spielberg giovedì, 22 ottobre


CICLO NICOLAS CAGE BEST OF

Cuore selvaggio (1990) - David Lynch giovedì, 29 ottobre

Con Air (1997) - Simon West giovedì, 5 novembre


FILM DI CHIUSURA

Il buono, il brutto, il cattivo (1966) giovedì, 12 novembre


domenica 23 novembre 2014

Ford on V-Quadro


La trama (con parole mie): la giornata di domani segnerà un piccolo avvenimento per il Saloon. Grazie ai ragazzi dell'ottima V-Quadro, infatti, questo vecchio cowboy esordirà, di fatto, in radio, seppur letto dalle voci decisamente più interessanti dei protagonisti di questa realtà unica nel suo genere. Seguite dunque queste nuove avventure lungo la Frontiera grazie alle trasmissioni di questi nocchieri dell'etere a partire dalla (re)visione di quello che è un vero e proprio cult del Cinema e della Musica, il Rocky Horror Picture Show.






Così come per il Cinema e le scoperte che è in grado di riservare, in questi anni la blogosfera è stata una vera e propria miniera di stimoli personali, dagli esperimenti legati alle recensioni di lavori firmati da giovani registi alle collaborazioni esterne: l'ultima in ordine di tempo ad esordire su queste pagine sarà quella con V-Quadro, network radiofonico che, come fosse uno scatenato bartender dietro un bancone di saloon, si diverte ad assemblare cocktails composti da settima arte e musica.
A dare una mano in questo processo il qui presente vecchio cowboy, che con la giornata di domani segnerà il suo esordio in questo nuovo mondo, al lavoro sui testi che verranno interpretati proprio nel corso delle trasmissioni: se doveste capitare da quelle parti, o avete voglia di scoprire una nuova incarnazione fordiana ed una realtà interessante come quella di questa radio, allora correte a consultare i seguenti link, in modo da partire con una base perfetta per l'ennesima sbronza che queste parti si preparano a sponsorizzare.
Appuntamento dunque a domani con uno dei pezzi da novanta dei musical di tutti i tempi: il Rocky Horror Picture Show.


MrFord


Sito:  www.v-quadro.com
 
 
 
 
 

mercoledì 17 settembre 2014

Good Morning Vietnam

Regia: Barry Levinson
Origine: USA
Anno:
1987
Durata: 121'




La trama (con parole mie): siamo a Saigon, nel 1965, e la guerra del Vietnam impazza.
Per risollevare il morale delle truppe viene chiamato a trasmettere l'aviere Adrian Cronauer, popolare dj delle forze armate. L'uomo, decisamente anticonvenzionale in quanto a metodi ed approccio, riscuote da subito un successo clamoroso con la sua "Good morning, Vietnam", ed al contempo attira le antipatie di alcuni degli ufficiali stanziati sul posto e responsabili delle trasmissioni.
Quando il suo legame con una ragazza del luogo e l'amicizia con il fratello di quest'ultima lo mette in pericolo, Cronauer si troverà a dover combattere non solo per la propria libertà di parola e trasmissione, ma per la sua vita e quella dei suoi nuovi amici, arrivando a giocarsi il posto nell'esercito e dietro il microfono.







La recente scomparsa di Robin Williams, oltre a segnare profondamente il sottoscritto - in fondo era stato il volto di almeno un paio di pellicole simbolo della mia crescita - ha risvegliato la curiosità in merito alla riscoperta o al recupero di titoli che l'avevano visto protagonista e che, per colpa o per destino, dalle parti del Saloon ancora non si erano viste: una di esse, se non per qualche spezzone colto nel corso delle numerose visioni concesse invece da mio fratello, è proprio Good morning Vietnam, uscita nel pieno degli anni ottanta e forse all'apice della carriera del suo protagonista e perfettamente ascrivibile alla cerchia dei titoli antimilitaristi in grado di stemperare il dramma attraverso una decisa ironia - non a caso fu paragonato, ai tempi, al MASH di Robert Altman, pur non raggiungendone i livelli -.
Ispirato alla vera storia di Adrian Cronauer e praticamente cucito addosso a Williams - che, di fatto, mise nel personaggio molti dei suoi tratti tipici e dei trademarks in quanto a battute che il pubblico avrebbe ritrovato spesso e volentieri anche in seguito -, il lavoro di Levinson è solido e funzionale, tipico esempio di Cinema USA in grado di accontentare il grande pubblico senza essere snobbato dall'elite legata all'autorialità, meritevole di raccontare una vicenda legata fortemente al Vietnam ma lontana dai drammi bellici che molti grandi Maestri dedicarono a quella che, di fatto, resta una delle cicatrici più profonde nella cultura a stelle e strisce - da Kubrick a Coppola, passando per Stone e Cimino -: interessante, infatti, quanto mostrato rispetto alla vita almeno in parte "pacifica" per le strade di Saigon, ed il rapporto tra i soldati americani ed i locali, dai ristoranti ai corsi di inglese - teatro delle gag migliori di Williams - passando per la lotta legata alle proprie radici dei vietnamiti ed il desiderio di ricominciare a vivere dall'altra parte di quel mondo, nel cuore del sogno americano venduto da quei soldati sempre in bilico tra l'invasione e la voglia di comunicare.
Proprio il linguaggio ed il suo utilizzo come strumento per abbattere le barriere ed agitare le acque si aggiungono alle tematiche più importanti trattate dal lavoro del regista di Sleepers e Piramide di paura, dalle sventagliate di battute a raffica del protagonista alla sua scoperta del mondo celato dalle strade di Saigon, passando alle già citate e spassose lezioni di slang da strada fino al concetto alla base della radio, ovvero un mezzo in grado non solo di divulgare notizie ed informazioni, ma di sfruttare musica e parola affinchè chiunque si trovi in ascolto possa non solo trascorrere del tempo piacevolmente, ma anche prendere spunto ed ispirazione per piccole o grandi imprese.
Certo, ci troviamo di fronte comunque ad un prodotto viziato almeno in parte dal buonismo a stelle e strisce da blockbuster - seppur colto - che non lesina colpi bassi - molto ben riusciti - come l'utilizzo di uno dei pezzi più noti e "da strappo" della Storia della Musica - What a wonderful world di Louis Armstrong -, eppure Good morning Vietnam è uno di quei titoli destinato a rimanere un Classico cui è impossibile non voler bene, quasi fosse lo scatenato Cronauer, che con tutti i suoi eccessi - verbali e non - finisce per segnare il cuore di chiunque si trovi in un modo o nell'altro ad ascoltarlo: dunque, dalle visioni a scuola fino a quelle da serate in famiglia, il lavoro della premiata ditta Levinson/Williams continuerà a funzionare, divertire e, in una certa misura, anche a commuovere.
Perchè in fondo, pur se con un pò di retorica, riesce a parlare della guerra giocando sul sorriso prima che sul dramma, e lo fa con una buona dose di onestà, da titolo pane e salame: se, dunque, un giorno il Fordino dovesse manifestare interesse rispetto all'argomento Vietnam al Cinema, senza dubbio questo sarà uno dei primi film cui penserò.
E non è una cosa da poco.



MrFord



"I see skies of blue,
and clouds of white.
The bright blessed day,
the dark sacred night.
And I think to myself,
what a wonderful world."
Louis Armstrong - "What a wonderful world" - 



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