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giovedì 26 luglio 2018

Modern Family - Stagione 9 (ABC, USA, 2017/2018)







Non ho mai amato, come più volte mi è capitato di scrivere, le sit-com, e allo stesso modo, ho amato fin dal primo episodio Modern Family.
Fresca, sincera, divertente, frizzante, in grado di parlare a diverse generazioni e tipologie di famiglie, leggera ma in grado di emozionare, sempre piacevole da vedere episodio dopo episodio, stagione dopo stagione.
Con il tempo, anche i Fordini hanno cominciato ad apprezzarla, probabilmente riconoscendosi nei più piccoli o per la sigla orecchiabile, l'idea di famiglia o le stranezze della famiglia stessa, rendendola un appuntamento tra i più amati e goduriosi delle cene di casa Ford.
Anche a questo giro di giostra, ovviamente, le gesta dei Pritchett e dei Dunphy hanno allietato ed accompagnato quelle dei Ford nei loro sempre più turbolenti pasti, con il Fordino che non da respiro un secondo tra domande, racconti e semplice azione di disturbo e la Fordina sempre più presa a cercare di imitare il fratello o a farsi notare quanto lui.
Certo, la sensazione che un pò di stanca si avverta rimane, come per molti titoli di riferimento del piccolo schermo affrontati di recente, ma non è ancora nulla di preoccupante o terribile, quanto forse solamente fisiologico per un prodotto che prosegue praticamente senza battute d'arresto o cali di qualità da nove anni, un traguardo che pochi serial raggiungono in questo stato di salute, e le speranze che il futuro possa regalare nuove perle per i protagonisti di questo curioso ritratto di famiglia sono a mio parere ben riposte, anche per l'ottima caratterizzazione compiuta dagli sceneggiatori nel corso degli anni e resa alla grande dagli interpreti, come sempre, in termini di preferenza personale, capitanati da Jay e Phil, assolutamente impagabili.
Un titolo, dunque, sempre perfetto come scarico per i neuroni, piacere da famiglia, compagnia per single e chi più ne ha, più ne metta: in fondo le mura domestiche restano, senza dubbio, il luogo più strano ed incasinato che possiamo pensare di eleggere a nostro rifugio, ma allo stesso tempo il porto più sicuro cui potremmo ambire quando il mare si fa grosso e occorre cominciare a correre ai ripari.
La cosa più confortante e confortevole, in questo, è data dal fatto che in famiglia nessuno è perfetto, e così a stretto contatto si finisce per amare, prima ancora dei pregi, i difetti di chi ci cresce, chi ci sostiene, chi cresciamo: e proprio da quei difetti si finisce per costruire qualcosa di più forte di quanto ci saremmo mai potuti immaginare.
Qualcosa che ci permetta di ridere o di piangere, di desiderare di stare da soli ed avere un attimo di pace o di non separarsi mai, neppure per sbaglio, di diventare furiosi o pensare che non ci si è mai divertiti così tanto.
La famiglia, per l'appunto.
In questo senso, quando si torna dalle parti dei Dunphy e dei Pritchett, il suo spirito non potrebbe essere reso meglio.



MrFord




 

mercoledì 22 novembre 2017

Modern Family - Stagione 8 (ABC, USA, 2017)





L'appuntamento annuale con Modern Family equivale, in casa Ford, alla sensazione di piacevolezza che si prova nel rientrare tra le proprie mura dopo una giornata di lavoro, o al termine di una qualsiasi serata fuori o momento in cui, banalmente, l'unica cosa di cui si ha bisogno è un rifugio.
Nel corso dei suoi ormai otto anni di programmazione, il serial targato ABC, pur non stupendo per originalità o rottura degli schemi o regalando al pubblico stagioni in grado di far gridare al miracolo, ha compiuto l'impresa decisamente non da poco di mantenere lo stesso standard qualitativo senza alcun calo di tensione, sia essa emotiva o ironica, cosa da queste parti ancora più apprezzata in quanto sit-com, genere che non ho decisamente mai amato troppo.
Il tema della Famiglia, poi, risulta affrontato in modo sempre fresco e coinvolgente, a prescindere dal fatto che dall'altra parte dello schermo possano esserci single incalliti o vere e proprie tribù: dalle nostre parti, a partire dalla sigla, Modern Family riscontra grande successo anche rispetto ai Fordini, che in modo diverso ma ugualmente splendido manifestano la loro approvazione e portano noi "old school" a pensare a quando ci troveremo nella stessa condizione dei genitori protagonisti di questa stagione, quasi completamente incentrata sulla crescita dei figli delle tre famiglie protagoniste, in particolare Manny e Luke, giunti all'anno del diploma ed momento della scelta del college.
Se, poi, accanto a loro vengono considerate Ellie - già "inserita" nel mondo del lavoro" -, Alex - in bilico tra università e primo impiego - e la piccola Lily - pronta a rivelare sorprese nel corso della stagione - la sensazione di tempo che inesorabilmente trascorre e generazioni che si passano il testimone viene addirittura amplificata, toccando corde per le quali è impossibile rimanere indifferente per qualsiasi genitore.
Accanto a questa tematica decisamente sensibile - almeno per il sottoscritto, che già vede la Fordina in età da difesa automatica contro qualsiasi possibile fidanzato e il Fordino impegnato negli studi - si concentrano i momenti divertenti ed emozionanti legati al consueto gruppo di rodati charachters ed attori, dai mitici Jay e Phil - che continuano ad essere i miei favoriti - alle vulcaniche Gloria e Claire, diverse tra loro ma ugualmente dirompenti, senza ovviamente dimenticare Cameron e Mitchell, in grado di rendere e di ridere sul concetto di coppia gay senza risultare pesanti, spocchiosi, troppo ammiccanti o ruffiani.
Un plauso va senza ombra di dubbio agli autori ed alla produzione, capaci non solo di selezionare un gruppo di interpreti fisicamente perfetto per i ruoli delineati, ma anche e soprattutto in grado di mantenere attenzione, divertimento ed emozione ben oltre il livello di guardia nonostante il successo e tutti gli anni trascorsi.
Non resta, dunque, che attendere la prossima stagione per scoprire cosa ne sarà delle nuove generazioni dei Dunphy, dei Pritchett e dei Pritchett-Tucker.
Noi Ford, e rigorosamente insieme, saremo qui pronti per scoprirlo.




MrFord




 

domenica 13 novembre 2016

Modern Family - Stagione 7 (Fox, USA, 2016)





Le vicissitudini da famiglia sempre più caotica - chi ha due o più figli sa bene di cosa parlo - e la crescita del Fordino in particolare - che ormai comincia a comprendere bene, o ad essere curioso, di tutto ciò che passa sugli schermi del Saloon quando è sveglio - ha costretto Julez ed il sottoscritto ad operare una selezione più accurata delle serie indirizzate ai pasti di casa Ford, eliminando tutte le proposte troppo sopra le righe per quanto riguarda sesso e violenza - emblematico il caso di Banshee, la cui ultima stagione è stata dirottata ad orari in cui AleLeo era all'asilo - per concentrarci su cose più morbide e fruibili anche per un bambino di quasi quattro anni - e so già che dovremo fare la stessa cosa per la Fordina tra qualche tempo -: una di queste, fortunatamente, è anche uno dei guilty pleasures d'intrattenimento da focolare domestico preferito anche da noi vecchi, Modern Family, che ormai da anni allieta senza mai tirare fuori dal cilindro la zampata indimenticabile ma neppure calando in termini di qualità e divertimento, così come di sincerità nel mostrare molto di quello che accade quando ci si ritrova catapultati nel mondo incredibile, meraviglioso e senza dubbio difficile che ognuno di noi ha tra le mura domestiche, specie se lo stesso è popolato da più persone.
E le vicissitudini dei Dunphy, con Claire ormai pronta a raccogliere il testimone del padre alla guida dell'azienda di famiglia, il sempre mitico Phil - che resta il più divertente del cast - e gli ormai in odore di età adulta - più o meno - Hayley, Alex e Luke, dei Pritchett, con il mio favorito Jay alle prese con la pensione, la sempre prorompente Gloria, il damerino Manny ed il piccolo Joe, e dei Tucker-Pritchett, con Cameron e Mitchell che non perdono un colpo in termini di potenziale comico e l'altrettanto mitica Lily, proseguono come un treno con il solito mordente, in grado di alimentare risate a crepapelle così come momenti da quasi commozione, per l'appunto, da famiglia, generando quell'imbarazzo tenuto sepolto il più possibile che di norma io e Julez proviamo simultaneamente e ci spieghiamo cercando lo sguardo l'uno dell'altra senza bisogno di troppe spiegazioni.
Ho sempre amato questa serie, malgrado di norma detesti le sit-com, e dopo sette stagioni continuo ad aver voglia di godermi le disavventure di tre gruppi di persone - ma di una sola famiglia, in fin dei conti - che paiono sincere e normali come tante altre, e come noi, che anno dopo anno non solo abbiamo visto la nostra condizione cambiare - paiono passati secoli dai tempi della coppia senza figli ad ora -, ma impariamo dai momenti di difficoltà e da quelli di gioia o di divertimento come proseguire pensando che, in fondo, anche quando si vorrebbe fuggire su un'isola deserta e prendersi pause lunghissime dalle persone che abbiamo accanto, dentro si sa che non potremo mai fare davvero a meno di loro.
Ed il bello è proprio questo.
Che si parli di Modern Family, o che si parli di noi.




MrFord




 

domenica 8 maggio 2016

Modern Family - Stagione 6

Produzione: ABC
Origine:
USA
Anno:
2015
Episodi:
24







La trama (con parole mie): le vicende dei Pritchett, dei Dunphy e dei Pritchett/Tucker proseguono nella loro irregolare, scombinata quotidianità. Jay e Gloria, impegnati principalmente rispetto alla crescita del piccolo Joe, vedono Manny diventare un adolescente e frequentare le prime ragazze; Tucker e Mitchell affrontano la prima formazione del carattere di Lily, l'idea di adottare un secondo figlio e la perdita del lavoro proprio di Mitchell, che per tanto tempo era stato al contrario la colonna portante, finanziariamente parlando, della famiglia; Phil e Claire, invece, imparano a conoscere i nuovi vicini ed assistono alla crescita di Luke - della stessa età di Manny -, Alex - giunta all'anno del diploma e destinata, prima della famiglia, ad una scuola di alto livello - ed Hailey, alle prese con una cotta che potrebbe cambiarle la vita.
Come gestiranno i piccoli e grandi stress quotidiani i componenti di queste disequilibrate, perfettamente normali famiglie?












Di norma, una delle cose più belle di un viaggio, paradossalmente è costituita dal ritorno a casa.
Personalmente, adoro scoprire luoghi e conoscere persone, percorrere strade e sperimentare cose nuove che mi affascinano o potrebbero piacermi quanto le vecchie, eppure nel corso di ogni avventura della mia vita, il richiamo del rifugio non ha mai smesso di farsi sentire.
Nell'ambito delle serie tv, uno dei titoli che, anno dopo anno, oltre a non aver perso assolutamente smalto pur non rientrando tra i miei generi preferiti - ho sempre detestato non troppo cordialmente le sit com - ha rappresentato sempre più questo concetto è stato Modern Family, pronto a divertire, in parte quasi commuovere e coinvolgere gli occupanti di casa Ford in misura sempre maggiore mano a mano che la famiglia si è allargata, complici le caratterizzazioni dei protagonisti, sempre spassosi ed al sesto giro di giostra ancora in grado di apparire freschi e divertenti come al primo: e da Jay - che continua ad essere il mio personale favorito - all'irresistibile Phil - uno dei comedy charachters più riusciti della Storia del piccolo schermo, almeno negli ultimi vent'anni -, passando per Claire, la coppia Mitchell/Cam, i nuovi vicini dei Dunphy - che paiono i miei vicini ideali, tamarri pieni di sorprese come mi piace intendere che sia l'essenza degli USA - ed ogni personaggio piccolo o grande di questa serie semplice e diretta, pane e salame come dovrebbero essere tutte, leggera quanto basta per divertire ad ogni età ed in tutte le condizioni senza dimenticare, comunque, di approfondire tematiche importanti - se non fondamentali - come quelle della Famiglia e dei legami che si costruiscono giorno per giorno, alimentati da discussioni e malintesi, risate e lacrime, pronti a porre le basi dell'esistenza di ognuno di noi, da quando si è figli a quando si è genitori o nonni.
Sarebbe inutile, per il resto, che analizzassi questa stagione ed i suoi episodi in particolare, o raccontassi quali sono e potrebbero essere le evoluzioni delle vicende di queste tre scombinate eppure clamorosamente normali famiglie: la cosa migliore di Modern Family, infatti, è più che altro quella di trasportare il suo pubblico in un universo che conosce bene perchè, in un modo o nell'altro, l'ha vissuto sulla pelle.
E' lo stesso che ci ha visto almeno una volta detestare i nostri genitori, o amarli alla follia, combattere con fratelli o sorelle per cose che, una volta alle spalle, appariranno come stronzate, prendere cotte e poi prenderne altre, scoprire tutta la fatica, il divertimento e la magia - neanche ci si trovasse in qualche film fantasy - di costruire una famiglia, e vederla crescere un giorno alla volta, dal momento in cui ci pare di essere gli indiscussi protagonisti a quello in cui si spera con tutto il cuore che i protagonisti siano quelli che vengono dopo di noi, e rendono la nostra vita la più straordinaria delle avventure e l'impresa più titanica che si possa immaginare.
E quando rivedo Jay, Cam, Phil, Gloria, Mitchell o Claire penso a me e Julez che decidiamo, nei giorni liberi dal lavoro, chi si alzerà la mattina e chi dopo il riposino per portare all'asilo o andare a prendere il Fordino, al Fordino stesso che un tempo mi stava appoggiato all'avambraccio - un pò come la Fordina oggi - ed ora, quando lo sollevo, ed è aggrappato a me come una scimmietta e parla e scopre il mondo e le emozioni come un bimbo grande.
Ed è solo l'inizio.
Un viaggio che ricorda quanto sia importante tornare al proprio rifugio.
Quello che Modern Family, tra una risata e l'altra, sa comunicare nel miglior modo possibile.




E dato che siamo in un giorno speciale per la Famiglia, la Festa della Mamma, vorrei dedicare questo post alla persona senza la quale le due cose davvero stupefacenti che ho fatto nella mia vita non sarebbero state possibili, e che contribuisce ogni giorno a renderle sempre più incredibili.
Grazie, compagna di tenda. L'isola non esisterebbe senza di te.





MrFord





"Oh and isn't it strange
how a life can be changed
in the flicker of the sweetest smile
we were married in spring
you know I wouldn't change a thing
without that innocent kiss
what a life I'd have missed."
Jamie Lawson - "Wasn't expecting that" - 





sabato 2 maggio 2015

Modern Family - Stagione 5

Produzione: ABC
Origine: USA
Anno: 2014
Episodi: 24




La trama (con parole mie): le quotidiane e più o meno strampalate vicende dei Pritchett e dei Dunphy proseguono affiancando la crescita dei figli - dai più grandi ai più piccoli -, e passando dalla scuola ad una gita di famiglia in Australia rincorrono il momento più atteso del nuovo anno dei loro protagonisti, il matrimonio tra Tucker e Mitchell, padri adottivi della piccola Lili con la possibilità, finalmente, di rendere ufficiale anche agli occhi della Legge la loro unione.
I preparativi per l'evento, a partire dai confronti tra i due sposini ed i loro caratteri decisamente differenti fino al coinvolgimento del resto della famiglia, saranno ovviamente unici e scombinati, complice una serie di curiose casualità a sfavore ed un chiarimento che sarà necessario per affrontare l'evento tra Mitchell e Jay, che da padre "vecchio stile" pare avere ancora delle riserve a proposito dell'orientamento sessuale del figlio.
Riusciranno i membri delle tre famiglie a fare in modo che, alla fine, tutto possa sistemarsi?








Negli ultimi anni il piccolo schermo ha regalato agli occupanti di casa Ford momenti molto alti ed altri clamorosamente bassi: dalle vette inarrivabili di Breaking Bad a schifezze subumane come il finale di True Blood, comunque, pochi sono stati i titoli in grado di rappresentare, di fatto, sempre una certezza.
Uno di questi è senza dubbio Modern Family.
Ora, io sono il primo ad ammettere i limiti del formato della sit-com, che non ho mai particolarmente amato e probabilmente mai amerò, senza dubbio non occorre pensare a sviluppi di trama e sceneggiatura particolarmente complessi, la resa del prodotto può essere tranquillamente televisiva e non cinematografica, e via discorrendo: eppure tornare, di anno in anno, a gustarsi le vicissitudini quotidiane dei Dunphy e dei Pritchett - nelle loro due incarnazioni - riesce a regalare la stessa, piacevole sensazione che si prova quando, al termine di un viaggio o di una giornata particolarmente faticosa, si torna a casa per stare con le persone che si amano, fosse anche per schiantarsi sul divano senza fare nient'altro di particolare che non sia godersela e godersi le persone stesse.
Alla quinta stagione questa sempre divertente produzione riesce ancora ad emozionare, intrattenere, divertire, e a volte commuovere - vero, Julez? - come ai tempi della prima, trasmettendo un grande calore ed amore per i suoi protagonisti così come per gli spettatori, coccolati dalla solidità del pensiero che, all'occorrenza, nelle giornate più nere charachters come Phil Dunphy, il duro dal cuore morbido Jay, i battibecchi tra Mitchell e Tucker, l'essere principessina di Lili, l'apparente "assenza" di Hailey, il genio di Alex, il piglio adulto di Manny, quello fin troppo giovane di Luke, la solidità di Claire e l'esplosività di Gloria sapranno come curare quasi ad occhi chiusi, come può fare soltanto chi ti conosce come nessun'altro: la famiglia, per l'appunto.
Se, inoltre, alle consuete e sempre divertenti gags si aggiungono un finale addirittura toccante - Jay che porta all'altare Mitchell è stato quasi un colpo anche per me, in termini di emozione, guardandolo in veste di padre - ed una trasferta australiana che in casa Ford sfonda una porta spalancata - bellissimo vedere i Dunphy scalare l'Harbour Bridge di Sidney, conquistato anche dai Ford in barba ai problemi del sottoscritto con la sensazione delle vertigini -, il gioco è fatto: anche in occasione di questa stagione numero cinque, dunque, pur non sconvolgendo, probabilmente, quella che sarà la classifica di fine anno dedicata alle serie televisive, Modern Family si conferma come una delle colonne più solide delle visioni da piccolo schermo del Saloon.
Senza dubbio da queste parti titoli legati a tematiche come quelle del rapporto tra genitori e figli ed al concetto di famiglia - incasinata, felice, caotica, allargata che sia - guadagnano in partenza un giro gratis, eppure il valore di questo titolo è assodato ed indubbio: in barba a quanto potrà affermare un certo tipo di critica snob - vero, Cannibal? -, Modern Family è un piacere tutto da gustare, specialmente se a tenervi compagnia nel corso della visione avrete al vostro fianco le persone più importanti della vostra vita: non ci saranno drammi particolari, grandi climax da season finale o sfoggi di tecnica da togliere il fiato, ma senza dubbio non mancheranno all'appello genuinità e cuore.
E da queste parti, sono due cose che finiscono per convincere decisamente più di uno sfoggio algido di tecniche particolarmente artistiche.




MrFord







"United, united, united we stand
united we never shall fall
united, united, united we stand
united we stand one and all."

Judas Priest - "United" - 





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