Nonostante la promessa a me stesso di completare visione e post su tutta la saga dell'Ispettore Callaghan all'inizio di giugno, quando recuperai i dvd, mi ritrovo ancora al terzo capitolo, in attesa di creare una sezione ad hoc sul blog che racchiuda i link delle epopee cinematografiche come questa: questione di tempo, tranquilli.
Rispetto ai primi due capitoli della saga dell'inossidabile tutore dell'ordine interpretato dal grande Clint ci si trova di fronte ad una pellicola certamente inferiore non tanto per messa in scena o azione quanto per sceneggiatura, certamente meno solida rispetto ai due precedenti lavori messi in scena da Siegel e Post, senza dubbio registi di un'altra caratura - soprattutto Siegel - rispetto a James Fargo.
L'umorismo corrosivo di Callaghan e i suoi metodi spicci la fanno sempre da padroni, ma, escluso l'inserimento dell'elemento femminile come nuova controparte dell'Ispettore i passaggi logici - soprattutto quelli legati al gruppo di terroristi veterani del Vietnam che decide di prendere di mira San Francisco - risultano nebulosi a tratti, e in molti punti estremamente superficiali per la facilità con la quale avvengono - il rapimento del sindaco, il recupero delle armi per la "crociata" di questo eterogeneo, eversivo esercito -.
Eppure, nonostante non ci si trovi certo di fronte ad una pellicola memorabile - a quanto ricordi io stesso, forse la meno valida dedicata al personaggio -, il divertimento e la sana goduria da film poliziesco non mancano mai, e la durata non eccessiva influisce nella fruizione estremamente liscia di ogni spettatore: personalmente mi sono concentrato ai plausi legati alle pungenti incursioni di Callaghan nei territori minati di Stato e Chiesa, dalla battuta rifilata al potenziale ricercato che diviene informatore - "Se non lo fai per chi comanda, per chi lo fai?" "Saresti sorpreso della risposta." -, allo scontro con il prete che protegge i terroristi - fantastico il "lancio" nel confessionale - fino al dialogo con il Capitano ed il Sindaco - "Sei sospeso, Callaghan!" "Allora ecco questa bella supposta a sette punte, Capitano, si diverta!" "Non capisco cosa intende." "Intendo che può prendere il mio distintivo e infilarselo su per il culo (nel didietro, nell'edulcorata versione italiana)." -.
Per gli appassionati, i vecchi fan dell'incarnazione originale di quello che sono divenuti il Detective Caleb di Debito di sangue e Walt Kowalski di Gran Torino, o gli ammiratori del poliziesco duro e puro, bastano questi pochi, magici momenti per trascorrere un'ora e mezza di ruvida, piacevole compagnia con l'Ispettore Callaghan, da sempre meno reazionario di quello che si possa credere, più affidabile di chi grida ai quattro venti di difendere leggi e diritti per poi farsi i propri comodi e decisamente credibile come difensore da chi, invece, di leggi e diritti non si interessa affatto.
Saranno male parole per i primi - in attesa di una rivalsa che varrà il suo silenzio - e gran revolverate per i secondi.
Da democratico in pieno stile dell'Hap lansdaliano, mi sento tutto dalla sua parte.
Vai così, Dirty Harry!
Anche quando il film attorno non è all'altezza, resti sempre un mito.
MrFord
"People looking for
fortune and fame
they don't know
that it's all the same."
Black crowes - "By your side" -
Aspettiamo tutti con ansia la cartella dedicata al mitico Clint.
RispondiEliminaCosì come aspettiamo il suo nuovo film...
Clint si aspetta sempre. E con piacere.
RispondiEliminaE' un pò il nostro nonno, fratello.
Appena finisco il ciclo di Callaghan preparo la cartella "grandi saghe", dove andrà a finire anche Rocky.
E daje.
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