Come promesso, torno a godermi Fritz Lang e Il sepolcro indiano, seguito - ma potrei dire quasi secondo tempo - de La tigre di Eschnapur.
A seguito di un antefatto che riassume le vicende della prima pellicola, torniamo a seguire le vicende legate all'amore "proibito" di Berger e Seetha, anche se, in questa seconda parte del dittico, l'attenzione è principalmente rivolta agli intrighi di palazzo che nascono e si sviluppano attorno a Chandra, che assurge a ruolo di protagonista a dispetto della coppia di amanti in misura molto maggiore rispetto a La tigre di Eschnapur.
Il fratello maggiore del marajà, infatti, dopo aver ricoperto il ruolo di marginale cospiratore nel primo capitolo, assume ne Il sepolcro indiano i connotati del vero e proprio "antagonista dell'antagonista", ponendosi al centro della disputa per l'amore di Seetha così da poter sfruttare la rivalità dello "straniero" e del suo consanguineo, nel mirino del suo colpo di stato, del cognato e dei monaci, che conservano una parte marginale nello scontro ma vengono dipinti con chiaro sdegno dal regista, incapace di prendere una posizione anche solo lontanamente positiva nei loro confronti.
Il personaggio di Chandra, al contrario, esce arricchito ed approfondito da Il sepolcro indiano, guadagnando spessore nel suo ruolo di "cattivo senza scrupoli" fino a giungere al bellissimo confronto finale con Berger, giocato sugli sguardi, il montaggio e la suggestione e capace di assumere i connotati di una vera e propria lezione di Cinema.
La pellicola mantiene, per il resto, lo standard qualitativo - altissimo - de La tigre di Eschnapur, approfondendo grazie a Debra Paget la parte sensuale del racconto - la danza di redenzione alla dea di fronte al cobra è così carica di erotismo da ricordare Oshima, pur non mostrando nulla di esplicito - e mantenendo la tensione legata alla componente avventurosa, altrettanto trascinante, sfruttando sfumature solo accennate nel primo capitolo - la prigione dei malati e la loro rivolta, le catacombe sotto Eschnapur - per mutarle in veri e propri personaggi, capaci di parlare al pubblico quanto i protagonisti.
Mi rendo conto di essere stato forse un pò troppo "autoriale", rispetto al mio standard di post tutti pane e salame, ma per il vecchio Fritz questo ed altro.
Per ripagarvi della pazienza, cercherò di proporre per la serata in famiglia Desperado, in modo da tornare, domani, con qualcosa di un pò più tamarro.
MrFord
"India terra di santi indiani,
poeti indiani,
navigatori indiani,
Gange fiume che ti bagna fiume che ti parla,
non vorrai rovinare un così bel rapporto."
Elio e le Storie tese - Very good very bad
Stronzo stronzissimo!
RispondiEliminaHai una voce di mmerda come quella che canti come sei un uomo di mmerda
come sei un vigliacco come sei un pornografico come sei un depravato come sei TUTTO!
Sei un uomo di mmerda..il Signore non ti deve mai lasciare entrare ti deve tanti di quei grattacapi che solo il Padreterno te li puo' dare..te lo auguro di tutto
cuore perche' ti sto perseguitando tramite una fattucchiera, assassino !!
Musicista dei miei stivali !
Ricocordati che Rigoletto dice una gran bella frase : "Stronzo !!"
Che momenti! Elio è sempre un Maestro!
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