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giovedì 7 giugno 2018

Thursday's child







Nuova settimana per la rubrica dedicata alle uscite con più ospiti della blogosfera che torna finalmente ad avere ospiti, per la precisione Andrea, che avrà l'arduo compito non tanto di far dimenticare l'ospite della settimana precedente, quanto di trovare il punto d'equilibrio - o di squilibrio - tra il vecchio cowboy ed il finto giovane Radical Kid.



"Questo è un cucciolo di Ford, bisogna stare davvero molto attenti."



JURASSIC WORLD – IL REGNO DISTRUTTO

"E questo è un esemplare di Ford adulto: occorre stare ancora più attenti."
 
Andrea: Un film sui dinosauri? Un altro? Ma non si erano estinti? Non amo il genere. Il mio unico contatto coi dinosauri è stato Terra Noia… ehm, Nova e non è andato oltre la puntata pilota. Cos’altro c’è da dire sui dinosauri? Niente più di quanto si sia già visto: i soliti ‘argh’, le solite zanne, le solite rincorse. Ma sicuramente qualcosa di interessante può offrirla Chris Pratt, l’attore protagonista. E no, non la sua interpretazione. Ma che pensate, maiali? Mi riferisco ai pettorali scolpiti.
Cannibal Kid: Non è che fossi molto appassionato di Jurassic World, negli anni '90. Sarà che non ho mai avuto la passione per i dinosauri e le cose jurassiche in generale, Ford compreso. Il primo recente Jurassic World però a sorpresa non mi era spiaciuto affatto, o se non altro non mi aveva distrutto le palle dalla noia. Questo sequel non troppo richiesto riuscirà a bissare? Non ci giurerei troppo, ma credo potrei fare uno sforzo. Più per Bryce Dallas Howard che per Chris Pratt, a dirla tutta.
Ford: nel corso degli anni novanta, a sorpresa come Cannibal, non ero un grande fan del brand "Jurassico" inaugurato da Spielberg, eppure il recente Jurassic World mi aveva divertito parecchio. Questo nuovo capitolo, oltre ad apparire una tamarrata degna del Saloon, potrebbe divertire molto anche il Fordino, dunque ben venga, Pratt o Dallas Howard che sia, seppur per diversi motivi.

MALATI DI SESSO

"E quest'acqua naturale cosa mi rappresenta? Mi avete preso per Cannibal?"

Andrea: Stavo pensando di esordire con “Oh, interessante.” Poi mi sono accorto che il film è di provenienza italica e munito di tutte le protezioni del caso – non voglio mica beccarmi la malattia dell’italianità vuota e stantia che appesta tanto cinema e serialità nostrani – sono andato a letto col trailer. Nel senso che l’ho visto sul pc accovacciato fra le lenzuola spiegazzate perché i resti di un’antica cena hanno monopolizzato il tavolo della stanza e minacciavano di prendere vita. Mi ha eccitato? Mi ha reso malato di sesso come un simile titolo sembra promettere? No. È più sexy l’alluce scarnificato della vecchietta in ciabatte che incontro sotto casa di tutto il cast, di tutta la confezione registica e di tutto il comparto autoriale (ma perché qualcuno ha scritto questa zozzeria che zozza non è?). Immancabile la canzone americana, di cui, sebbene famosissima, mi sfugge il titolo: un modo tutto italiano per spruzzarsi addosso un po’ di figaggine. Dal momento che i nostri film e le nostre serie perlopiù ne sono privi in senso drammaturgico, allora basta sbatterci sopra un brano degli U2 o dei R.E.M. e sei in pace col lato cool e profondo di te.
Cannibal Kid: I poster scopiazzati da quelli di Nymphomaniac del solo e unico Lars von Trier non sono certo il massimo dell'originalità, considerando che la stessa idea era già venuta qualche annetto fa a quelli di Smetto quando voglio. La canzone usata nel trailer, per sciogliere il dubbio di Andrea, è la più che piacevole “Spirits” degli Strumbellas, che mi pare piaccia anche a Ford. Pure questa però non è un'idea di primo pelo, visto che ad esempio l'aveva già sentita suonare nel trailer de Il sole a mezzanotte, se non ricordo male. Il tema trattato è interessante, ma lo svolgimento rischia di essere tutt'altro che fenomenale o anche solo un minimo imprevedibile. L'unico dubbio che ho è: nella clinica per malati di sesso, i protagonisti incontreranno anche Harvey Weinstein?
Ford: il sesso ci sta sempre, e quando è sfruttato bene in un film per quanto mi riguarda si va alla grande. Peccato che in questo caso si tratti dell'ennesima poracciata italiana dalla quale girerò alla larga neanche fosse un alluce scarnificato di vecchietta. O, per dire, un Cannibal Kid.

TITO E GLI ALIENI

"Più che alieni, quei tre bloggers mi paiono alienati."

Andrea: A proposito di italianità… questa di Tito e gli Alieni però è un’italianità che non mi spiace, è un’italianità che almeno a parer mio sembra fresca e genuina e vada coltivata. C’è un’ironia buona, che gioca coi vizi e gli stereotipi, ribaltandoli, facendoli fare il can can e la doppia giravolta, non il sarcasmo spicciolo rubato dai discorsi della nonna su come si fa il brodino e guarda ti sei fatto sulla maglia una macchia a forma di pisello, attento a non scivolare sulle bucce di banana e guarda che zoccola. Ovviamente potrei sbagliarmi, eh. Spero che l’ora e mezza di film non mi sbugiardi. Pena, rapimento da parte degli alieni.
Cannibal Kid: C'è Valerio Mastandrea, e quindi per me è sì. Non che sia l'attore migliore del mondo o anche solo d'Italia, però (quasi) sempre sceglie dei progetti interessanti, o se non altro che a me piacciono parecchio, dai film di Virzì a Perfetti sconosciuti, passando per La felicità è un sistema complesso, Fiore e la serie La linea verticale. Questo Tito e gli alieni inoltre dal trailer si candida a potenziale gioiellino. Basta solo che non si riveli la solita robetta buonista buona per Ford.
Ford: robe italiane giuste ne escono davvero poche, e questo Tito e gli alieni, nonostante il tito(lo) agghiacciante, pare rientrare nella categoria. Lo spero davvero, perchè Mastandrea mi è sempre piaciuto ed i progetti alternativi made in Terra dei cachi, se ben gestiti, non hanno nulla da invidiare a quelli oltreoceano che, come dice a sproposito Cannibal, incenso per partito preso.

L’ATELIER

"Quello è Cannibal Kid." "Davvero? Quel blogger che pensa di essere giovane come noi e invece è soltanto un vecchio? Com'è ridotto male!"

Andrea: E veniamo ai francesi. I francesi non è che filmicamente li frequenti tanto – ma un bel francesino occhi azzurri e boccuccia sottile attendo con ansia di incrociarlo. Da quel poco che la mia percezione cinefila, ma più telefila, ha annusato qui e lì penso che i francesi abbiano buon gusto per l’estetica, siano molto raffinati e spesso questa raffinatezza tracimi in arte. A volte, però, come è accaduto con Les Revenants si chiudono così a riccio nelle loro confezioni filmiche algide e altezzose che non sanno toccare le corde dello spettatore che in sala si predispone a farsi stuzzicare. Un po’ come farsi bello per il proprio maschietto e non venire filati ‘manco di striscio. Va bè, spero che la relazione con L’atelier almeno sia più… proficua.
Cannibal Kid: Io invece del cinema francese, da buon radical-chic terminale quale sono, penso il meglio. Non sempre, eh, però spesso. L'atelier è il nuovo lavoro diretto da Laurent Cantet, il regista del notevole La classe, quindi clamorosamente potrebbe mettere d'accordo in positivo sia me che Ford. E non è mica roba da tutti. Certo non da tutti i francesi, considerando che il mio blogger rivale in genere li detesta.
Ford: in genere detesto i francesi almeno quanto Cannibal Kid, ma Cantet è una piacevolissima eccezione, autore di uno dei miei film d'oltralpe preferiti degli ultimi dieci anni, La classe. Questo L'atelier forse non si adatta altrettanto bene agli argomenti fordiani classici, eppure mi sento di dare fiducia ad uno dei pochi nomi del panorama cinematografico mondiale che, e Andrea sarà testimone, riesce a mettere d'accordo i due rivali numero uno della blogosfera.

DIVA!

"Di quello che hanno da dire quei tre non voglio più sentire neppure una parola!"

Andrea: Mi sembra un’operazione interessante. Un film a metà fra fiction e documentario con una manciata di attrici moderne che provano a ripercorrere i vissuti di Valentina Cortese, che – faccio mea culpa – non sapevo ‘manco chi fosse prima di sentir parlare del film. Il film sembra fatto con le migliori intenzioni… ma riusciranno le attrici di oggi a reinterpretare un volto che, apprendo solo ora – sì, sono vissuto in un pianeta fatto di sole serie televisive U.ES.EI e bei ragazzi –, è scolpito nel cinema italiano. Qua c’è il rischio cagna maledetta… Sarà forse un caso che nel cast ci sia anche Carolina Crescentini?
Cannibal Kid: Avevo sentito parlare di questo Diva! perché era stato premiato con un Nastro d'Argento al miglior docufilm, però non è che mi ispiri troppo. Come operazione sulla carta sembra anche interessante, ma nella pratica a vedere il trailer mi sembra un lavoro ad alto rischio sbadiglioso. Insomma, io ho intenzione di fare la diva di turno che se la tira e questo film lo guarderà soltanto se qualcuno mi pagherà profumatamente per farlo.
Ford: io non credo di avere le movenze, lo stile e la classe di una diva, ma purtroppo ancora una volta questa settimana mi tocca concordare con Peppa Kid rispetto al rischio noia di un'operazione che potrebbe anche rivelarsi interessante. A questo punto manderei in avanscoperta Andrea, in modo che possa sdebitarsi con noi dell'ospitata!

RESPIRI

"Andrea è ancora chiuso a piangere in camera sua?" "Sì, non si è più ripreso dall'incontro con Ford e Cannibal."

Andrea: Apparentemente sembra un thriller ben fatto, almeno a stando a quel pochetto che ho visto nel trailer, un pochetto però senza dialoghi… e questo mi dà da pensare. Ho il timore che se gli attori aprissero bocca le atmosfere cupe da thriller si riconvertirebbero in una chiassosa sagra della porchetta con tanto di banda e ‘annunciaziò’ del sindaco. Forse è questa la paura su cui vuole fare leva il film…
Cannibal Kid: Il timore sollevato dall'attento Andrea mi ha fatto mancare il respiro, molto più di quanto non sia riuscito a fare il trailer di questo poco invitante thriller. E mi ha toto il respiro quasi quanto una recensione strampalata uscita dalla mente malata di Mr. Ford.
Ford: non trattenete il respiro nell'attesa che decida di guardare questo film. Tranne Cannibal.

LA TERRA DELL’ABBASTANZA

"Ammazza, questo posto è peggio di Casale e di Lodi messe insieme!"

Andrea: Per la serie ‘spenna il Saviano dalla cacca d’oro’, ecco un altro film legato a Napoli e agli ambienti della mafia. Sì, la prospettiva è diversa. Stavolta è il boss a venire ucciso dagli innocenti e bla bla bla. Però io ho come l’impressione che sia tutta un’enorme operazione commerciale, chiaramente di pregio, che accontenta le tasche dei produttori e le penne dei critichi, che così possono vergare elogi di caratura letteraria sentendosi un po’ Dante e un po’ Manzoni, come piace fare a me coi miei telefilms. Per me, è nì.
Cannibal Kid: Per me, è un no sonoro. La stessa risposta che do di default a qualunque domanda o richiesta di Ford. E per questa settimana, con i poco promettenti filmetti della settimana, direi che è abbastanza.
Ford: io mi dico abbastanza sicuro che eviterò anche questo film come la peste. O come Cannibal.

giovedì 30 ottobre 2014

Thursday's child

La trama (con parole mie): nuova settimana di uscite in sala, vecchi conduttori di rubrica. Da una parte la solida certezza del vecchio cowboy, dall'altra l'inquietante presenza dello sbandato Cannibale. Se non altro, alle spalle settimane quasi completamente inutili, a questo giro di giostra potremmo trovarci di fronte ad un buon numero di titoli potenzialmente interessanti, almeno sulla carta.
Non temete, ad ogni modo: troverete le consuete schifezze - italiane, ovviamente, ma non solo - a rendere il weekend cinematografico degno della distribuzione nostrana.

"Chris Martin mi fa una pippa! Anzi, meglio che me la faccia Jennifer Lawrence!"


Una folle passione

"Peppa, è inutile mandare avanti i tuoi compagni di classe per cercare di intimorirmi: Ford è mio e resta mio!"

Cannibal dice: Un film con Jennifer Lawrence va visto e basta. Questo melodrammone storico rischia però di essere tra le mosse meno brillanti della sua carriera. Peggio di quella di aver deciso di mettersi con Chris Martin, anche se per fortuna tra loro pare sia già finita. Quanto al film spero di sbagliarmi, ma ho l'impressione che l'accoppiata J-Law + Bradley Cooper questa volta non riuscirà a ripetere i fasti de Il lato positivo e nemmeno avvicinarsi al non troppo riuscito American Hustle. La folle (anzi, la più che ragionevole) passione per Jennifer Lawrence mi spingerà a guardarlo comunque e a cercare di non stroncarlo. Tanto per quello c'è sempre la mia altra passione: massacrare i film consigliati da Ford.

Ford dice: Jennifer Lawrence è una delle poche certezze della vita in grado di mettere d'accordo perfino me e Peppa Kid. Penso ci metterebbe d'accordo al punto di lavorare in tag team per scassare di legnate Chris Martin e chiunque a parte noi osi avvicinarsi alla signorina in questione.
Detto questo, il film non mi ispira neanche per sbaglio, ma penso mi sacrificherò per dovere di Lawrence.



Frank
 
"Vorrei dedicare questo pezzo alla groupie numero uno della blogosfera: Katniss Kid!"

Cannibal dice: Il folle tizio mascherato Frank è già passato a trovarmi. No, non mi riferisco al coniglione di Donnie Darko, né a un wrestler mandato da Ford, bensì al nuovo misterioso personaggio interpretato da Michael Fassbender.
Presto verrà a trovare anche voi...
Ford dice: onestamente non so cosa aspettarmi, da questa nuova incarnazione di Fassbender. Il film, però, è in rampa di lancio, e presto arriverà al Saloon.
Saranno bottigliate o brindisi?



Dracula Untold

 
"Dobbiamo darci da fare, Peppa: altrimenti ce lo scordiamo, di essere scritturati per Game of thrones!"
Cannibal dice: Dracula Untold? Sento già il sapore non del sangue, bensì dell'ennesimo fantasy-action vampiresco cui infilare un paletto nel cuore così, per precauzione, senza manco vederlo. Come a Ford appena cerca di avvicinarsi.
Ford dice: questo Dracula untold mi pare perfino meno interessante di Cannibal untold, la vera storia del coniglione numero uno della blogosfera. Fate voi.



#ScrivimiAncora

"Dici che siamo più romantici di Ford e Cannibal?" "Impossibile."

Cannibal dice: Nonostante il titolo italiano ggiovane e tecnologico quanto il mio blogger rivale, questa pellicola irlandese con protagonisti i due teen idols Lily Collins e Sam Claflin mi pare piuttosto promettente. Quando si tratta di romcom, il Regno Unito sa stupire e in genere in positivo, come dimostrato di recente con Questione di tempo. Persino quel finto duro di Ford dovrà ammetterlo.
P.S. Ford #NonScrivere+
Ford dice: secondo film della settimana dal quale non so cosa aspettarmi. Sulla carta potrebbe essere anche interessante, o almeno fornire un punto di vista diverso sulla romcom rispetto ai soliti blockbuster, ma so già che il mio rivale avrà l'hype a mille, e questo mi spaventa non poco.
Staremo a vedere.



La spia – A Most Wanted Man

"Andiamocene dalla sala prima che quel Ford ci prenda a bottigliate!"
Cannibal dice: Film visto da pochissimo e recensione in dirittura d'arrivo.
Cosa dirà?
Sono mica scemo che faccio la spia su me stesso. In compenso posso fare la spia sul mio blogger nemico Ford, anticipandovi cosa dirà la sua recensione: delle gran cacchiate come al solito.
Ford dice: ultimo film del compianto Philiph Seymour Hoffman, come sta ampiamente ricordando la campagna pubblicitaria, e a mio parere non proprio il modo migliore per andarsene in bellezza. Non l'ho ancora visto, ma sento puzza di film di spionaggio da salotto noioso e bolso.



Annie Parker
 
"Cannibal Kid? Le prescrivo un paio di film fordiani al giorno, sperando che possa riprendersi dall'incompetenza cinematografica."

Cannibal dice: Indie movie americano con un bel cast (Helen Hunt, Samantha Morton e Aaron “Jesse Pinkman” Paul) che racconta la vera storia di Annie Parker e della sua lotta contro il cancro al seno. Una battaglia più dura della mia contro Ford. Una vicenda interessante, ma sarà anche una pellicola cinematograficamente interessante?
Ford dice: cerco sempre di prendere con le molle i film legati a grandi tragedie, malattie ed affini, considerato il sempre alto rischio di retorica.
Cerco anche di prendere sempre con le molle le discutibili opinioni del mio antagonista, dunque credo attenderò di leggere la sua recensione per capire se questo film varrà una visione, oppure no. E come avrete già intuito, ho intenzione di orientarmi al contrario rispetto a quello che penserà lui.



Ritorno a l'Avana
 
"Ecco la scorta di rum per festeggiare il compleanno di Ford!"

Cannibal dice: Il regista Laurent Cantet è una incognita gigantesca. Dopo aver girato con classe il notevole film Palma d'Oro La classe, ha realizzato il noioso e dimenticabile Foxfire – Ragazze cattive e adesso pure questo Ritorno a l'Avana, una specie di Grande freddo ambientato a Cuba, non sembra così imperdibile, ma anzi pare più una visione da nostalgici fordiani. Chissà però che il cinema francese non torni a regalarci una piacevole sorpresa.
Ford dice: Cantet è un regista incostante, eppure di grande talento. Onestamente questo Ritorno a l'Avana mi pare una mattonata che neppure io potrei sopportare, specie in un periodo decisamente impegnativo a livello di quotidianità come quello dell'inserimento al nido del Fordino. Dunque, almeno per il momento, lascerò in standby.



Pelo Malo

"Peppa, ti ho detto che fino a quando non sarai maggiorenne il rum di Ford potrai proprio scordartelo!"

Cannibal dice: Un film venezuelano che dal trailer non sembra nemmeno malaccio.
Sarà la rivelazione della settimana?
E soprattutto mi chiedo: ma Ford ancora una volta si confermerà il pirla della settimana?
Ford dice: se non altro, dopo una serie di settimane a dir poco agghiaccianti, cominciamo quantomeno ad avere proposte in sala che potrebbero perfino avere una buona possibilità di rivelarsi sorprese piacevoli.
Cannibale, invece, resterà sempre la solita, terrificante certezza.



Confusi e felici
 
"Interessante questo nuovo sport: tiro al Cannibale!"

Cannibal dice: Solita commediola italiana da evitare?
Su questo sia Ford che io non siamo confusi e rispondiamo con un sì in coro. Inoltre, entrambi non siamo felici. Di avere una rubrica in co-abitazione.
Ford dice: oltre a Jennifer Lawrence, esiste un'altra cosa al mondo in grado di mettere d'accordo il sottoscritto e Cannibal. Il Cinema italiano di bassa qualità.
Qui ne trovate un perfetto esempio.



Last Summer

"Le proposte di Cannibal sono così terribili che non posso fare a meno di buttarmi di sotto."
Cannibal dice: L'astuzia dei distributori italiani è sempre più palese. Roba da far invidia al Ford dei tempi peggiori, cioè quello attuale. Nel weekend di Halloween si è infatti deciso di non fare uscire manco un horror, che sarebbe stata una mossa commercialmente troppo furba, per dare invece in pasto al pubblico questo piccolo film italiano intitolato Last Summer. Che poi magari non è nemmeno troppo male, ma con 'sto tempo da castagne chi c'ha voglia di andarsi a vedere un film con un titolo del genere?
Ford dice: ormai, i nostri distributori, oltre ad adattare titoli con un criterio alquanto discutibile, distribuiscono con un approccio anche peggiore.
E dopo C'era una volta in estate, ecco Last summer arrivare in tempo per le prime castagnate. Geniale.



Un fantasma per amico

"Ciao, sono Peppa, il fantasma buono. Mi raccomando: non rivelate a Ford della mia esistenza!
Cannibal dice: Sempre meglio un fantasma, che un Ford per amico. Okay, su questo credo non ci siano dubbi. Così come non ci sono più dubbi sulla schizofrenia di chi decide le uscite nelle nostra sale, in cui nella settimana di Halloween l'unico film vagamente in tema è 'sta robetta fantasy tedesca che si preannuncia più infantile dei filmini di solito adorati dal mio Ford per nemico. Auf wiedersehen!
Ford dice: purtroppo mi sono già sorbito allo sfinimento il trailer di questa robetta dalla qualità simile a quella dei telefilm tedeschi - del resto, l'origine è quella -, martellato a tutta caldara sui canali come Boing e K2, e certo non ho alcuna intenzione di gettarmi a capofitto in una visione praticamente suicida.
I fantasmi, per festeggiare Halloween, dovrebbero fare una visitina agli autori di questa roba.
A Peppa Kid, invece, penserò io.


sabato 23 agosto 2014

Foxfire - Ragazze cattive

Regia: Laurent Cantet
Origine: Francia, Canada
Anno: 2012
Durata: 143'





La trama (con parole mie): siamo nel pieno degli anni cinquanta della "gioventù bruciata" nel cuore dello Stato di New York, quando un gruppo di ragazze guidate dall'intraprendente, idealista e ribelle Legs decide di dare vita ad una vera e propria banda pronta a dare del filo da torcere ai figli del consumismo e agli uomini, loro perenni nemici.
Le giovani, forti della loro alleanza, danno inizio ad una serie di atti di rivolta progettati per sconvolgere lo status quo della società di allora, senza badare al fatto che alcuni degli stessi possano portarle al di fuori della Legge.
Quando Legs finisce in un istituto correzionale e le sue compagne si trovano costrette a cercare un lavoro, tutto pare naufragare, ma il ritorno della leader porterà le Foxfire ad un nuovo, e più pericoloso, livello: la crescita e la vita condurranno le ragazze a destini e scelte profondamente diverse le une dalle altre.







Fin dai tempi dell'indimenticabile Jimmy Dean, la generazione dei "rebels without a cause" è stata al centro di un vero e proprio calderone che ha finito per contaminare con le sue eruzioni il Cinema, la Letteratura, l'immaginario pop: gli anni cinquanta, figli di un benessere e di una rinascita legata al riscatto del Dopoguerra, zuccherosi eppure bigotti, hanno senza dubbio regalato grandi speranze tanto quanto illusioni schiacciate dalla paura del diverso, fosse il Comunismo venuto dall'Est e dagli ambienti artistici ed intellettuali o la diversificazione razziale e culturale.
Laurent Cantet, che qualche anno fa lasciò di stucco la Giuria del Festival di Cannes quanto il sottoscritto con il meraviglioso La classe, torna sul grande schermo con un dramma di formazione che vede protagoniste alcune giovani donne pronte a battersi - chi per sentimento, chi per ideale, chi per un amore finito male, come canterebbe De Andrè - per un'evoluzione della vita sociale americana e non solo, anche a costo - o forse, in alcuni casi, proprio per questo - di sacrificare la propria Libertà, incolumità e posizione rispetto alla Legge.
La cosa più interessante del lavoro di Cantet, comunque, non è costituita dai riferimenti al turbamento che avrebbero provocato, entro una decina d'anni, i primi moti di rivolta che sfoceranno nelle grandi rivoluzioni culturali degli anni sessanta e settanta, o l'ottima ricostruzione, quanto la riflessione sui disequilibri di un gruppo di ragazze decisamente troppo giovani per affrontare il mondo pur se convinte di mezzi ed ideali a loro sostegno, presto vittime di egoismi e voglia di sperimentare strade diverse e decisamente non omologanti come tipico dell'adolescenza, uno dei periodi più tumultuosi e scombinati che tutti noi ci troviamo a vivere.
In questo senso è interessante notare come le contraddizioni finiscano per divorare dall'interno il gruppo, destinato alla sconfitta fin dalla prima, esaltante esperienza di rivincita dei suoi membri, vissuti ai margini della società non solo in quanto donne, ma anche figlie degli strati sociali medio-bassi: Cantet, come fece per La classe, si preoccupa molto di delineare i caratteri diversi delle sue protagoniste, e mostra in questo senso una cura ed una passione non comuni, nonostante il risultato finale sia convincente solo in parte, specialmente se confrontato con il dirompente precedente: la stessa Legs, leader e trascinatrice del gruppo, ed il suo rimbalzare tra la volontà di una rivolta che la porterà, una volta adulta, a battersi accanto a Castro - e, presumibilmente, al Che, a Cuba - al fascino esercitato dalla giovane volontaria conosciuta nel centro di detenzione e dalla meraviglia di fronte alla ricchezza della famiglia di quest'ultima, così come il rapporto conflittuale con la violenza, è simbolo perfetto di quanto instabili e fragili fossero queste giovani pioniere del femminismo, che come molte prima e dopo di loro cercarono di sacrificare tutto - forse troppo, a volte - affinchè potesse essere riconosciuto il posto che spettava ad ognuna, senza dover lottare anche soltanto per sperare di mettere il naso oltre i fornelli in una società maschiocentrica prima ancora che consumista e lontana dagli ideali - spesso e volentieri, comunque, distorti e settari - del Comunismo.
Un esperimento ed una storia, dunque, sentiti, profondi ed interessanti, ma al contempo incompleti e non ancora maturi come le loro protagoniste: peccato per Cantet, che aveva tra le mani la possibilità di portare ancora più in alto la riflessione del suo lavoro migliore, e che ha finito per farsi imprigionare dalla stessa passione che finì per bruciare le Foxfire.
Ma a volte va bene anche così: in fondo, senza scottarsi, si finisce per non avere l'esperienza e la forza di raccontare una grande storia.
Pur se imperfetta.



MrFord



"We had to fight to be accepted
it wasn't right and I protested
for hangin' out we got arrested
every day life in the city."
Kiss - "Hard times" - 




giovedì 29 agosto 2013

Thursday's child


La trama (con parole mie): con agosto ormai vicino ai titoli di coda cominciano a delinearsi settimane più dense ed almeno sulla carta ricche di proposte interessanti. Quante di queste, però, si riveleranno all'altezza delle aspettative? E il Cannibale, dopo anni passati a spararle sempre più grosse, riuscirà finalmente a dare un contegno a se stesso e al proprio ego smisurato?
Quest'ultima ipotesi mi pare decisamente fantascienza, dunque potenzialmente intonata al weekend che ci aspetta in sala.

"Mi pare quasi di leggere Pensieri Cannibali o di vedere un film di Malick: una bella cornice con niente dentro."

Elysium di Neill Blomkamp


Il consiglio di Ford: Neill Blomkamp. Quello di District 9. E dovrebbe bastare così.
Senza dubbio uno dei titoli più attesi di fine estate e dell'anno.
Neill Blomkamp, autore del prodigioso District 9, torna ad esplorare la fantascienza con una nuova riflessione politica che dal futuro finisce per applicarsi più che bene anche al presente.
Cast da grandi occasioni ed aspettative altissime per quello che potrebbe essere lo sci-fi numero uno del duemilatredici, nonchè uno di quei pochi titoli in grado di mettere d'accordo perfino il sottoscritto e quel gamberone del Cannibale.
Il consiglio di Cannibal: Elysium per noi, Valium per Ford
Che figata era, District 9?
È stato uno dei pochi film sci-fi in grado di esaltarmi davvero negli ultimi anni. In mezzo a tante porcherie tutte effetti speciali e zero idee, svettava alla grande e proponeva un cinema fantascientifico nuovo e diverso dal solito. Correva l’anno 2009 e da allora il cinema di genere ci ha regalato ben poche altre soddisfazioni. Adesso il regista di quel film, il sudafricano Neill Blomkamp, torna in pompa magna con una superproduzione, i due divi Matt Damon e Jodie Foster e un sacco di costosi effetti speciali. Avrà mantenuto anche idee e originalità?
Questo è già più difficile e, per quanto possa dare fiducia al talentuoso Blomkamp, ho paura che la delusione possa essere dietro l’angolo.
Comunque sempre meglio avere la delusione, che un Ford dietro l’angolo.

"Questo è Pensieri Cannibali, lo conosci?" "Certo, sul nostro pianeta è vietato da tempo!"

In Trance di Danny Boyle


Il consiglio di Ford: per poter dare dei consigli come quelli di Peppa Kid, bisogna proprio essere in trance!
Torna sul grande schermo l'ex alternativo ed ormai popolarissimo Danny Boyle, regista cui è sempre mancato il guizzo in grado di fare la differenza ma che negli anni è riuscito a sfornare moltissimi titoli sicuramente interessanti, dal cult Trainspotting a 28 giorni dopo, da The millionaire a Sunshine.
In trance pare inserirsi nel filone thriller che il regista anglosassone di norma sa ben gestire: sarà l'ennesimo colpo messo a segno dal vecchio leone prima del tanto vociferato sequel del già citato Trainspotting, o un fuoco di paglia?
La risposta nella recensione fordiana, in arrivo a brevissimo.
Il consiglio di Cannibal: leggendo Ford, si cade in Trance. Con questo film uguale
In attesa di scoprire se Elysium possa risultare una delusione o meno, di certo In Trance è stato parecchio diludente, almeno per me. Il nuovo film di Danny Boyle, regista discontinuo ma che in passato ci ha regalato una perla come Trainspotting, è un thrillerino che parte bene, poi annoia, e nel finale si rivela addirittura una discreta cazzata. Colpa anche di una poco felice scelta di casting: d’altra parte quando si mette al centro della vicenda Rosario Dawson, attrice cagna come poche altre in circolazione che qui offre una splendida prova di pessima recitazione, è difficile tirare fuori un capolavoro. Davvero un peccato, perché all’inizio sembra essere un thriller avvincente, ma poi finisce per esere un’insipida fordianata.
Recensione cannibale in arrivo a breve.

"Devo avvisare Cannibal: Ford è sulla strada per Casale, e non sembra di buon umore!"

Royal Affair di Nikolaj Arcel


Il consiglio di Ford: un film "royale".
Candidato all'Oscar per il miglior film straniero a febbraio, giunge inaspettatamente in Italia il film che avrei molto volentieri premiato con la statuetta, in bilico tra Barry Lyndon, Ritratto di signora e Lezioni di piano. Un viaggio nell'illuminismo danese che porta sullo schermo il confronto tra mente e cuore vissuto da tre figure chiave del progresso della stessa Danimarca, tra i Paesi più avanzati da sempre rispetto alla libertà di pensiero.
Doveste scegliere un film non dico della settimana, ma del mese, dev'essere questo.
Il consiglio di Cannibal: meglio del Royal Baby
Con i soliti tempi da lumaca fordiana, ecco che la distribuzione italiana si sveglia e decide di distribuire uno dei migliori film in costume recenti. Nominato agli Oscar, ottimamente recitato, con splendide atmosfere, non è il capolavoro totale che qualche iper-entusiasta alla Ford cercherà di spacciarvi, però è meritevole di una visione. Dopo il Royal Baby, ecco a voi Royal Affair, già recensito dal solo e unico Cannibal Kid qui: http://pensiericannibali.blogspot.it/2013/02/a-mc-royal-affair-deluxe.html.

"Qui c'è scritto che Ford è in viaggio verso Casale." "Non vorrei proprio essere nei panni di Cannibal Kid."

Una canzone per Marion di Paul Andrew Williams


Il consiglio di Ford: una canzone per Cannibal. Vaffanculo.
Di norma non sono maldisposto rispetto alle commedie dolciamare di stampo anglosassone come questa, che tra le altre cose può contare sull'apporto di un mostro sacro come Terence Stamp, eppure ho come l'impressione che ci troveremo di fronte ad una mezza sòla nello stile del recente Paulette, che prometteva faville ed invece si è rivelato un fuoco di paglia.
Comunque penso che una visione la concederò, non fosse altro perchè A royal affair è già passato da queste parti.
Il consiglio di Cannibal: una canzone per Ford? Di certo una di Justin Bieber XD
Lo dico col cuore in mano: mi è proprio piaciuto questo film. Una pellicola che sa essere strappalacrime, ma non stracciapalle, grazie a una buona dose di british humour e a un protagonista cattivissimo, interpretato da quella faccia da villain di Terence Stamp. In più c’è Gemma Arterton, e scusate se è poco.
Una piacevole sorpresa made in UK, insomma, assolutamente consigliato persino ai vecchietti come Ford ed entro breve vi beccate pure la mia recensione.

Una foto di gruppo dei compagni di casa di riposo di Ford.

Shadowhunters – Città di ossa di Harald Zwart


Il consiglio di Ford: dopo una settimana di allenamenti con il sottoscritto, del Cannibale non rimarrebbero neanche le ossa!
Questo mi pare proprio uno di quei filmetti d'atmosfera teen in grado di fare andare in brodo di giuggiole Katniss Kid, che in attesa del nuovo Hunger Games dovrà scaldare i motori con robetta simil-Buffy come questa.
Io, che ormai ho una certa età, penso che ci metterò le mani sopra soltanto nel caso in cui mi trovassi in astinenza da bottigliate.
Il consiglio di Cannibal: Casale Monferrato – Città di merda
Un nuovo best-seller teen fantasy diventa pellicola e, con esso, i peggiori incubi di Ford diventano realtà. Io invece, da buon bimbominkia quale sono, questi filmetti non li disdegno affatto. So già che sarà ‘na cagata epica, però il misto tra storiella adolescenziale e componente trash-fantasy si lascia sempre guardare. Se non altro perché qualche risata involontaria, si veda la saga di Twilight, la dovrebbe regalare. E poi nel cast, oltre alla sopraccigliosa protagonista Lily Collins, c’è anche l’ex Misfits Robert Sheehan e insomma io a lui continuo a volergli bene. E a Ford continuo a volergli male, soprattutto quando vaneggia contro Buffy, universalmente riconosciuta come una delle serie più importanti e rivoluzionarie nella storia della tv.

"Cannibal Kid, libera la blogosfera dalla tua presenza, te lo ordino!"

Foxfire – Ragazze cattive di Laurent Cantet


Il consiglio di Ford: ragazze cattive? Saranno le amiche di Katniss Kid!
Se avessi letto la trama di questo film senza approfondire ulteriormente, avrei probabilmente finito per liquidare il consiglio in un paio di righe e senza preoccuparmi troppo.
Invece la cornice molto operaia, l'idea della critica al sogno americano e la firma illustre di Cantet mi portano a pensare che, forse, potremmo trovarci di fronte ad una sorta di perla nascosta della settimana, nonché di una sorpresa in grado di farci iniziare bene la nuova stagione cinematografica.
Speriamo solo di non essere delusi: anche perchè sto conservando le bottigliate migliori per la prossima Blog War.
Il consiglio di Cannibal: Fordfire – Ragazza cattiva
E se questo fosse il filmone della settimana, in una settimana finalmente ricca di proposte degne di visione?
Ho come l’impressione che il Laurent Cantet, già autore della Palma d’Oro La classe, film che aveva messo d’accordo in positivo me e Ford, abbia tirato fuori una nuova bella bomba.
Tratto dal romanzo Ragazze cattive di Joyce Carol Oates, ambientato negli USA ma con produzione e cast perlopiù francesi, questo Foxfire potrebbe rivelarsi uno Spring Breakers versione anni ’50. Se non si era capito, io su questo film punto fortissimo, alla faccia dei dubbi di Ford che, come già capitato con il citato Spring Breakers, dovrà ricredersi!

"Che palle di libro, questo L'ultima estate di Joan e altri racconti! Ma chi l'ha scritto, il Cannibale!?"

Comic Movie di Registi vari


Il consiglio di Ford: è già una comica leggere i consigli del Cannibale, non serve un film!
Titolo sfaccettato e frutto della collaborazione di una miriade di attori e registi americani realizzato nello spirito della comicità anni settanta: ammetto di essere attratto dalla quantità di nomi presenti, e che probabilmente la curiosità vincerà e mi ritroverò a recuperarlo, ma le speranze che nutro di assistere ad uno spettacolo davvero valido - almeno nella sua interezza - sono poche.
Se poi dovessi essere contraddetto, tanto meglio.
Il consiglio di Cannibal: mi sa che sarà un poco comic movie
Per chi se lo stesse chiedendo, come Ford, immagino, Registi vari non è il nome di un nuovo fenomenale regista, ma significa solo che questa pellicola è stata diretta da più registi. Si tratta di un film a episodi, con un cast ricco di stelle che però dubito riescano a illuminare una robetta che da parecchio giace in un angolino del mio hard-disk. Dove resterà fino a che non prevarrà la curiosità di vedere se Comic Movie è davvero al livello dei cinepanettoni, come si dice in giro, o possa addirittura essere peggio. Prima o poi credo quindi che cederò e gli darò una possibilità. L’attrazione per il trash d’altra parte è troppo forte. Conduco una rubrica insieme a Ford mica per niente…

"Cannibal, prova a spararne un'altra delle tue e vedi dove ti finisce questo!"

La variabile umana di Bruno Oliviero


Il consiglio di Ford: la variabile non umana, quella di Peppa Kid.
Altro film italiano forse non pessimo come quelli cui siamo ormai abituati ma certamente non abbastanza interessante da spingermi ad una visione, specie se inserito in una settimana in cui le uscite "straniere" sono decisamente più interessanti - anche se, ormai, per essere più interessante di una proposta made in Terra dei cachi basta davvero poco -.
Il consiglio di Cannibal: Ford – La belva umana
Dopo tanti film dal buon potenziale, ecco una quasi assicurata schifezza umana, in arrivo naturalmente dall’Italia. Già il trailer accompagnato da una canzone di Gianna Nannini sembra uno spot del PD, figuriamoci il film completo. Ormai mi viene l’ansia al solo pensiero (cannibale) di dovermi sorbire una pellicola italiana. Come siamo arrivati a questo punto? E come siamo arrivati al punto che Ford infesta il mio blog una volta a settimana con le sue opinioni bislacche?

"Sei in arresto per aver guidato come Ford!"

Infancia clandestina di Benjamín Ávila


Il consiglio di Ford: l'infancia del Cannibale pare non avere fine.
Trascinato dall'aura autoriale di A royal affair, finisco per tuffarmi a capofitto anche in questo Infancia clandestina, del quale conosco poco ma che tocca un argomento che da sempre affascina il sottoscritto rispetto alle tragedie sociali del novecento: la questione argentina, tra desaparecidos e dittatura.
Basato su una storia vera, questo titolo dovrebbe portarci agli anni bui del tempo attraverso gli occhi di un bambino: probabilmente sarà troppo realistico e profondo per il mio rivale, dunque mi sento di consigliarvelo anche per lui.
Il consiglio di Cannibal: visione clandestina
Pellicola ambientata nell’Argentina del 1979 che ci racconta dell’infanzia da clandestino di un ragazzino.
Buone le intenzioni, per di più si tratta di un film ispirato a una storia vera, però al momento, con questa afa estiva, mi sa troppo di mattone impegnato di quelli che possono anche esaltare il mio rivale Ford, ma che io non ce la faccio a reggere. Non ora. Rimandato a settembre, quando poi sarà rimandato all’inverno, quando poi sarà rimandato al 2014, quando poi sarà rimandato al 2000 e credici, quando poi sarà rimandato al 2000 e mai…

"Non ti preoccupare, era solo un brutto sogno: Peppa Kid non esiste!"

Starbuck – 533 figli e non saperlo di Ken Scott


Il consiglio di Ford: Cannibal, io sono tuo padre! Ahahahahah!
Chiudiamo la prima grande carrellata della nuova stagione con una commedia canadese di stampo chiaramente transalpino che, considerato il resto delle proposte, finisce inevitabilmente in fondo alla lista senza troppi rimorsi.
In un weekend in cui è possibile scegliere tra Boyle, Blomkamp, Cantet e Arcel, sinceramente avrete di meglio da fare.
Il consiglio di Cannibal: Ford – 1 figlio e sono cavoli suoi (di suo figlio, intendo)
La storia di un uomo che ha fatto il donatore di sperma e poi un giorno si ritrova con centinaia di figli che vogliono rintracciarlo, desiderosi di conoscere l’identità del loro padre biologico. Dal Canada, arriva una pellicola che parte da uno spunto davvero sburrante e che potrebbe rivelarsi una delle commedie più simpatiche dell’anno. Speriamo…
Quando invece il Fordino si renderà conto che suo padre è l’autore di uno dei più spaventosi siti Internet italiani, lì saremo dalle parti del dramma, altroché commedia.

"Con questo stile sto cercando di imitare Ford, ma non sono ancora abbastanza tamarro!"

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