Settimana di pausa nel recupero tarantiniano - comunque in cima alla lista delle mie priorità di visione - che ha portato al Saloon due nuove uscite e un paio di serie che erano da parecchio nel menù di casa Ford: e in bilico tra pellicole premiate, supereroi e vecchie glorie fordiane, non c'è stato davvero modo di annoiarsi.
Anche se i punti di vista potrebbero essere diversi da quelli raccolti in rete e sui social.
MrFord
THE BOYS - STAGIONE 1 (Amazon Original, USA, 2019)
Tratto da una serie firmata dal Garth Ennis di Preacher e legato per ispirazione a Watchmen, The Boys è giunto sugli schermi del Saloon quasi a sorpresa, nonostante il passato legato a doppio filo al mondo del Fumetto del sottoscritto: acclamata e ben accolta, la produzione Amazon centra il bersaglio grazie ad una serie di personaggi e trovate di grande efficacia, oltre ad una manciata di episodi - quelli iniziali - davvero notevoli.
Si spegne un pò alla distanza, ma senza dubbio presenta materiale che, se ben trattato, potrebbe trasformare The Boys in una delle realtà da supereroi più interessanti del passato recente, grazie principalmente al gruppo di outsiders protagonisti/antagonisti e ad un villain d'eccezione - il Patriota di Anthony Starr, che in barba al passato tagliato con l'accetta di Banshee ha svolto un lavoro d'interpretazione notevole -, oltre ad una visione che porta il mondo del superpotere strettamente a contatto con i difetti che tutti noi portiamo dentro da esseri umani.
E cosa accade quando un essere umano in grado di sfondare muri o volare o correre a velocità supersonica non è in grado di mantenere il controllo?
Who watch the Watchmen?, recitava la graphic novel cult di Alan Moore. Ci sarebbe da chiederselo.
WU ASSASSINS - STAGIONE 1 (Netflix, USA, 2019)
Giunta sugli schermi di casa Ford principalmente grazie alla presenza nel cast di Iko Uwais e alla promessa di un sacco di calci rotanti, Wu Assassins ha finito per non rispettare appieno le attese: la produzione Netflix, ambientata in una San Francisco splendidamente ripresa, ha vissuto nel corso dei suoi dieci episodi una sorta di lotta tra la componente action e botte da orbi e quella fantasy, legata a doppio filo alla trama principale che vede il protagonista ritrovarsi ricettacolo del potere di Assassino dei Wu, esseri una volta umani divenuti sovrannaturali grazie al ritrovamento di reliquie in grado di donare loro caratteristiche uniche ma anche una propensione al "lato oscuro" non indifferente.
Personalmente, ho di gran lunga preferito la prima, legata agli stilemi classici del "buono contro cattivo" in ambiente metropolitano con tante mazzate e dose di pane e salame elevata rispetto alla seconda, più dispersiva, senza particolari idee e confusa, purtroppo pronta a prevalere nel ciclo di episodi che concludono la stagione, ancora senza una conferma a proposito di una seconda.
Faccio giusto tesoro delle evoluzioni di Uwais - uno dei migliori interpreti attuali del "Cinema di botte" - e di Katheryn Winnick, la Lagertha di Vikings.
JOKER (Todd Phillips, USA/Canada, 2019, 122')
Ho fatto di tutto, nonostante le recensioni entusiastiche lette in ogni dove in rete e sui social, per non farmi influenzare dall'hype rispetto al Joker fresco vincitore del Leone d'Oro a Venezia, in modo da evitare l'eventuale delusione. Oggettivamente, c'è da congraturarsi con Todd Phillips per la confezione e la realizzazione di una pellicola dal sapore di anni settanta disturbante e molto autoriale, considerato il genere, e con Joaquin Phoenix per un'interpretazione ottima, almeno tre scene cult - la discesa dalla scalinata una volta completata la "mutazione" in Joker, gli omicidi in metropolitana e quello nello studio televisivo - ed un lavoro di oppressione rispetto allo spettatore più che efficace, eppure devo ammettere di essere uscito dalla sala emotivamente distaccato, con la sensazione di aver assistito ad un grande spettacolo con la grande pecca di essere stato studiato clamorosamente a tavolino.
Anche se non è giusto - perché si tratta di pellicole diverse - fare paragoni, questo Joker è più simile a quello macchiettistico di Nicholson nel primo Batman di Tim Burton che non a quello distorto e caotico di Heath Ledger nel Cavaliere Oscuro di Nolan, e proprio per questo, forse, non sono riuscito a sentire tutta la carica emotiva che avrebbe dovuto avere.
Resta senza dubbio un lavoro con i fiocchi, ma non quelli che restano stampati nella memoria.
RAMBO: LAST BLOOD (Adrian Grunberg, USA/Spagna/Bulgaria, 2019, 89')
La settimana è stata chiusa dal più consueto festival della tamarrata fordiana, quel Rambo che, come Rocky ed in modo ancora più pane e salame continua a non voler mollare e continuare a combattere, in barba ad età, mondo che cambia ed essere fuori tempo massimo.
Riprendendo il canovaccio di Taken alimentando pessimismo e violenza, il buon Sly riesuma uno dei suoi charachters simbolo in un tributo che ha poco senso in termini di scrittura e di logica narrativa ma è una gioia per gli occhi ed il cuore di tutti i fan che, come il sottoscritto, l'hanno visto attraversare mezzo mondo e spaccare culi a prescindere dalla latitudine geografica ed ora tornano ad apprezzarlo tra le mura di casa sua, spinto come il passato vuole dalla vendetta e dal desiderio di raddrizzare i torti.
Con ogni probabilità i radical chic o i finti intenditori di Cinema come Cannibal Kid protesteranno di fronte a un titolo come questo, eppure messi da parte i pregiudizi ed accettata l'operazione per quello che è, resta un festival del gore versione action come solo il Rambo precedente era stato.
Segno che, per quanto fantasmi, certi personaggi hanno ancora il diritto ed il dovere di far sentire la loro presenza al pubblico.
Condivido la tua opinione su Joker: un buonissimo film ma non un capolavoro, la cui sceneggiatura è piuttosto prevedibile. Però, lo devo ammettere, per me che giudico i film in base alle emozioni che mi smuovono, l'ho trovato superiore a quello di Nolan.
RispondiEliminaQuello di Nolan però era un film di tutt'altro genere, qui si è cercato di portare sullo schermo una versione del Joker autoriale, perfino troppo.
EliminaHo visto solo The Boys: una bella ventata d'aria fresca.
RispondiEliminaCurioso per Joker, vado martedì. Ammetto di non essere un grande fan del film di Ledger (l'Oscar, per dire, lo meritava più in Brokeback Mountain), quindi andrò proprio senza grandi paragoni.
The Boys funziona, sono molto curioso di scoprire come lo porteranno avanti.
EliminaPer quanto riguarda Ledger, per me resta il miglior Joker sullo schermo.
The Boys la devo finire in questi giorni, e mancando poco percepisco quello spegnersi rispetto all'inizio, vedremo.
RispondiEliminaSe Rambo è attesissimo dallo zio, che forse però il gore non lo apprezza, con Joker non la pensiamo proprio uguale. È per me un gran film, confezionato alla grande, e quella sofferenza generale l'ho sentita davvero come mia, per quanto qui esagerata.
The Boys resta un prodotto assolutamente valido, peccato non abbia per me tenuto la tensione del primo paio di episodi. Comunque promosso.
EliminaRambo è un giocattolone per vecchi fan come me, e il gore ci sta. In fondo, pare quasi quello di Tarantino. ;)
E meno male che questo Joker è diverso da quello di Ledger (e Leto che lo imita)... molto meglio che sia piu simile a Nicholson e (esagerando) a Romero (per non parlare di Mark Hamill che lo doppia magistralmente nei cartoni). Anch'io ero rimasto affascinato da Ledger, ma poi a mente fredda ho realizzato che quello non era il Joker ma solo uno psicopatico impiastricciato.
RispondiEliminaIo invece trovo che Ledger sia stato l'unico interprete che si sia davvero calato dentro il Joker, invece che portare il Joker a mostrare il proprio talento.
EliminaQuasi quasi mi tranquillizza sapere che c'è gente a cui non è piaciuto Joker ^^' devo ancora vederlo, ma tutte queste lodi a trattimi spaventano.
RispondiEliminaNon è che non mi sia piaciuto, l'ho trovato un ottimo prodotto che però non mi ha lasciato dentro granchè.
EliminaE immagina… nemmeno a me ha lasciato molto :/
EliminaEra il rischio di un'operazione così, del resto.
EliminaAttenzione: pensavo che avresti salutato Joker come il capolavoro dell'anno, e forse anche del secolo, considerando che è un film molto 70s, e per certi versi piuttosto fordiano, e invece no.
RispondiEliminaA questo punto credo sia piaciuto di più a me, anche perché a me è piaciuto decisamente. Solo che le aspettative erano più alte...
E oserei dire che potrebbe piacermi di più perfino il "nuovo" Rambo, per cui anche in questo caso mi aspettavo lodi più sperticate da parte tua. Ma credo non lo scopriremo mai, visto che non ho tutta questa voglia di vederlo. :D
Per me The Boys anziché spegnersi si accende alla distanza. Giusto per non perdere l'abitudine e darti un po' contro. ;)
Sono contento di notare che sei sempre dall'altra parte della barricata. Almeno su questo non perdi colpi! Ahahahahah!
EliminaHo visto e assolutamente adorato The boys, e concordo col Cannibale, anche secondo me nella distanza si accende anzichè spegnersi;il Joker ha quell'hype un pò ipertrofico, nel web tutto, che un pò mi disturba, e viene definito un pò troppo autoriale per, credo, avere le carte per piacermi.Lo guarderei solo per curiosità verso la performance di Joaquin, anche se il mio preferito, come approcio, credo resterà quello di Ledger, l'unico che ho trovato davvero disturbante.
RispondiEliminaRambo non vedo l'ora di vederlo!!!!
Rambo è divertentissimo, anche se davvero, davvero poco plausibile. Più degli altri. ;)
EliminaThe Boys mi ha folgorato con i primi due/tre episodi per poi, secondo me, sedersi un pò in attesa della seconda stagione. Staremo a vedere.
Per quanto riguarda Joker, sono d'accordo con te: Ledger per me è stato l'unico a mettersi davvero al servizio del personaggio, e non mettere lui al suo.
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RispondiEliminaCondivido appieno quanto dici su Joker, ma... Sarà che averlo visto in lingua originale mi ha dato qualcosa in più, ma io ho son uscito dalla sala (p.s. 1300 persone nella balconata del Grand REX, uno spettacolo dentro lo spettacolo) sconvolto dall'interpretazione incredibile di Phoenix. In lingua originale, giuro, mi ha lasciato a bocca aperta.
RispondiEliminaIl paragone con Ledger? Sì, forse quello di Nolan era più folle, più Joker per certi versi; ma questo era "vero", reale, credibile, spaventava purtroppo.
Che esprimesse un disagio profondamente reale è assolutamente vero, e Phoenix è stato bravissimo: ma a me è parso che il Joker fosse a servizio dell'attore, e non il contrario.
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