domenica 12 giugno 2016

Racconti agghiaccianti

Autore: Gustav Meyrink
Origine: Austria
Anno: 1993
Editore: Newton






La trama (con parole mie): attraverso undici racconti ambientati tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, andiamo alla scoperta di mondi lontani e terrificanti, incubi pronti ad invadere la realtà, follia e vendetta, amore e morte, esoterismo e cosmici orrori.
Gustav Meyrink, autore di riferimento del genere per l'epoca grazie a Il golem, conduce il lettore attraverso un viaggio che tocca elementi mistici e la materia di cui sono fatti gli incubi, da Il gabinetto delle figure di cera a L'anello di Saturno, passando per Danza macabra ed Il segreto del castello di Hathaway e La maschera di gesso: piccole chicche pronte a seminare quello che verrà raccolto dall'horror mistico e non nel secolo successivo, e ad influenzare la produzione di autori anche più noti.










Quando si chiude una lettura epica come quella che è stata Il cartello, si ha sempre bisogno di un pò di decompressione, se non altro per evitare che il romanzo successivo nella lista finisca inesorabilmente schiacciato dal confronto con quello appena terminato: Winslow alle spalle, dunque, per stemperare la carica accumulata con le vicende di Keller e soci, ho deciso di fare un salto indietro nel tempo recuperando dalla libreria un volumetto appartenente alla mitica collana "100 pagine, 1000 lire" che fu una vera e propria manna per la mia adolescenza, una raccolta di undici racconti firmati da Gustav Meyrink, una sorta di fratellino di Edgar Allan Poe passato alla Storia principalmente per aver portato su carta una delle fiabe nere più note dell'horror gotico, Il golem.
Per quanto rapido nella lettura, comunque, ammetto di aver fatto una fatica notevole ad adattarmi alla traduzione "aulica" dopo anni di letture contemporanee, e di essermi chiesto in più di un'occasione per quale motivo non esista un editore che abbia il coraggio di riadattare e presentare con nuove traduzioni anche opere che ormai cominciano ad avere i loro quasi duecento anni: ad ogni modo, e conscio del fatto che si trattasse di una lettura riempitivo fatta di racconti di non più di sette/otto pagine l'uno, devo ammettere di aver rivisto in Meyrink e nelle idee alla base di questi suoi piccoli gioielli molta della magia che, ai tempi, avevo respirato grazie a Poe, forse con una base più legata all'esoterismo che non all'orrore ed al terrore veri e propri.
Dal quasi spassoso La maschera di gesso che apre la raccolta raccontando una storia di vendetta tra due vecchi rivali in amore che si sono succeduti alla guida di una sorta di loggia massonica fino ai misteriosi L'anello di Saturno e Danza macabra - che, invece, chiude la selezione -, passando per Castroglobina, che sfiora invece le atmosfere della distopia da contagio in pieno stile Walking Dead o simili, è indubbio quanto Meyrink fosse proiettato verso il futuro, spinto da visioni che, a tratti, paiono avanti anche rispetto a produzioni horror da grande schermo attuali: come fu per Lovecraft, poi, è evidente quanto il fascino di questa materia influisse sull'autore, che, si dice, fu distolto da propositi suicidi proprio grazie alla lettura di un opuscolo che trattava l'esoterismo ed i suoi effetti ed applicazioni.
Dovendo, comunque, scegliere un racconto più rappresentativo di altri, personalmente opto per Il gabinetto delle figure di cera, che a prescindere dall'evoluzione della vicenda - la "sfida" lanciata da tre avventurieri ad una sorta di stregone a capo di un misterioso "circo degli orrori" - rievoca atmosfere che mescolano, oltre all'orrore classico ed al già citato esoterismo, elementi che cinematograficamente si ritrovano in produzioni come Freaks o The elephant man, legate al fascino distorto dei freak show, per l'appunto, che imperversavano all'epoca.
Terminata la lettura, e tornato "a riveder le stelle" dopo questa carrellata di incubi, devo ammettere che Racconti agghiaccianti ha svolto bene il suo compito: considerata la mia lunga carriera di fruitore del genere, sono ben contento così.





MrFord





"Feel your spirit rise with the breeze
feel your body falling to it's knees
sleeping wall of remorse
turns your body to a corpse
turns your body to a corpse
turns your body to a corpse
sleeping wall of remorse
turns your body to a corpse."
Black Sabbath - "Behind the wall of sleep" - 






8 commenti:

  1. Già solo sul titolo "Racconti agghiaccianti" le battute potrebbero sprecarsi...
    Solo che al momento non me ne viene in mente manco una. Sarò stato contagiato dalla seriosità del tuo post? ;)

    Solo una domanda: visto che sono racconti vecchi di 200 anni, qualcuno l'hai scritto tu? XD

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    1. No, i miei sono decisamente più vecchi di duecento anni! ;)

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  2. ...questa edizione la conosco bene, la SuperMamma, li acquistava al supermercato...

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    1. Io li compravo in edicola, ai tempi.
      Sembra passata una vita! ;)

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  3. E ma che figata, una bella antologia di racconti horror a volte è quello che ci vuole!!! Me la segno ;)

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    1. La traduzione è un pò datata, ma alcuni racconti sono davvero interessanti. E poi si legge in un attimo!

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  4. Pure io ho letto parecchia roba in questi volumetti,e nei loro fratelli moderni,certo a volte le traduzioni sono quelle che sono,ma per quel che costano non mi lamento.Almeno un'idea dell'autore te la fai,poi se vuoi approfondisci!Qui essendo scritti molto vecchi più che un problema di traduzione è,credo,il fatto che lo stesso linguaggio usato in origine sia datato....

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    1. Io non mi lamento mai delle traduzioni, la mia idea era quella di operare uno svecchiamento ed un'attualizzazione del linguaggio "datato" di prodotti come questo.
      Secondo me potrebbe essere un buon tentativo.

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