sabato 6 novembre 2010

Rocky V

Inevitabilmente, come ben sanno Randy the ram e William Munny, il tempo passa, ed intacca anche i miti più "duri" che si possano immaginare.
Giunto alla soglia degli anni novanta - che, sempre pensando al nostro Randy, "facevano schifo" -, anche Sly si trova a dover cominciare a fare i conti con l'età e l'evoluzione del suo personaggio più fortunato, elaborando una serie di ipotesi - non ultima quella che avrebbe visto Rocky ucciso accidentalmente in una rissa per lasciare che suo figlio ne prendesse il posto sul quadrato - che portarono al ritorno dietro la macchina da presa di Avildsen e alle atmosfere del primo film, complice una trovata tendenzialmente furbetta che toglie alla famiglia Balboa tutti i suoi averi - o quasi - per riportarla nel cuore della periferia di Philadelphia, vittima del "degrado urbano" e non più adatta al tenore di vita cui ci aveva abituati lo Stallone italiano.
Il primo a fare le spese di questo ritorno alle origini è il giovane Robert, che, da un giorno all'altro, si vede soppiantato nel ruolo di figlio prediletto da Tommy Gunn, giovane pugile dalle belle speranze e dal fisico possente che cerca in Rocky un manager alimentando il fuoco della passione per il combattimento costretto dai numerosi acciacchi fisici a rimanere sopito: con Tommy il nostro buon Rocky torna in qualche modo a provare l'emozione del guantone, senza rendersi conto dell'agguato pronto per lui ed approntato dal viscido manager George Washington Duke, sorta di Don King cinematografica che sogna l'incontro del secolo fra Rocky ed il suo nuovo pupillo.
Ovviamente i meccanismi della sceneggiatura porteranno all'inevitabile scontro fra un Tommy Gunn campione dei pesi massimi ed ormai burattino mosso dall'entourage di Duke e Rocky, ma questa volta lo scenario non prevederà secondi, round o gong, bensì una vera e propria rissa da strada, con tanto di perle di uno Stallone in versione action movie - "Mi cercavi? Adesso m'hai trovato!": impagabile - ed il ritorno di Mickey, pur se in versione "fantasma", che incoraggia Rocky a non mollare, a battersi fino all'ultimo per fare "un altro round".
E in bilico fra il consueto confronto con Adriana in grado di dare una marcia in più al nostro protagonista e l'indimenticabile dialogo per ritrovarsi con il figlio passato da fighetto dei quartieri alti a bullo di periferia - "Toc toc." "Chi è?" "Un merlo che fa me." "Come? Un merlo che fa me?" "Beh, se la mucca fa mu, il merlo deve fare per forza me." Impareggiabile la citazione che ne fece Elio qualche anno dopo - Rocky raddrizza tutti i torti seminati da quello che sognava sarebbe stato il suo erede per tornare a concentrarsi sulla Famiglia, e ritrovare l'amore della gente "ai margini" che aveva caratterizzato i primi due capitoli della saga.
Di sicuro non parliamo del più riuscito dei film dedicati al nostro incassatore preferito, ed il ritorno di Avildsen alla regia non riporta alla qualità della pellicola originale, eppure anche questo quinto episodio regala momenti che tutti i veri fan del vecchio Sly non possono non apprezzare: è stato un modo, malinconico ma sanguigno come tutta la saga, di prendere coscienza della fine di un'epoca e di affrontare nel miglior modo possibile l'arrivo di un decennio che si sarebbe dimostrato impietoso per interprete e personaggio.
La soluzione resta sempre quella: incassare.
Cadere, e rialzarsi.
Per fare un altro round.


MrFord


"You're out of time, you're out of place,
look at your face,
that's the measure of a man."
Elton John - "The measure of a man" -

7 commenti:

  1. Quello della mucca fa mu e il merlo fa me...
    Non so se l'amo di più per Rocky o per Elio.
    Non lo so

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  2. Io l'amo per tutti e due.
    E sogno anche un bell'incontro fra Rocky e Mangoni.

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  3. veramente è rocky a citare elio, non il contrario.

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  4. Anonimo, questa è davvero niente male.
    A questo punto, al prossimo concerto di Elio voglio Sly sul palco!

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    Risposte
    1. Mr James la canzone "Abitudinario" compare in un album degli Elii del 1989. Il film è del 90. Il dialogo viene citato dagli Elii nell'album del 1991. "Chi te l'ha raccontato?" "Elio e le Storie Tese" è la risposta cantata.

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    2. Vado a risentirmeli, e poi vediamo.
      Comunque continuo a pensare che una coppia Elio/Sly sul palco farebbe faville!

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  5. Great Things About Highway Haulage

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