Passata la sbornia di Rocky e della sua saga, Julez ha giustamente ripreso in mano il lettore per propormi una vecchia commedia risalente all'epoca in cui Cher era ancora un essere umano e non un monumento alla chirurgia plastica e i capelli di Nicholas Cage erano ancora i capelli di Nicholas Cage, e non quel mostro marino che sfoggia talvolta davanti alla macchina da presa il nipote preferito di Coppola.
Il risultato, pur se non indimenticabile, è stato un gradevolissimo ritorno alla commedia romantica di quando ancora si sapeva fare una commedia romantica, frutto di un mix perfetto di attori bravissimi - o, comunque, in gran forma -, una regia pulita e una vicenda che mescola abilmente umorismo e passione, a metà strada fra Le streghe di Eastwick e Paura d'amare.
Ad incorniciare il tutto una piacevole cornice del mondo italoamericano in pieno stile Soprano, capace di far sorridere e risultare pacchiana quanto basta per essere gradita anche da noi, prodotti nostrani del Bel Paese - sempre che sia ancora così bello -.
La vicenda si sviluppa in modo abbastanza lineare, con Cher promessa sposa al tradizionalissimo tradizionalista succube della madre Danny Aiello che vola in Sicilia - stupenda la parentesi della vecchia e la maledizione all'aereo che decolla - per assisterla sul letto di morte pronto a tornare negli States ed accasarsi, finalmente, con la protagonista una volta sepolta la vecchia megera, assicurandosi che la promessa stessa, nel frattempo, si preoccupi di invitare al matrimonio suo fratello - Nicholas Cage e i suoi veri capelli, per l'appunto - dopo una rottura avvenuta fra i due anni prima.
Inutile dire che la passione sboccerà incontrollata fra Cher ed il futuro paladino del parrucchino, dando origine a scene da commedia brillante così come a momenti amari - l'incontro con il padre all'Opera - che mettono in discussione prima di rafforzare il concetto di Famiglia intesa come luogo d'origine e ritorno, rifugio e salvezza anche - e soprattutto - nel momento in cui si commettono errori.
Straordinari i personaggi dei genitori di Cher - Dukakis mitica, più che giustamente premiata con l'Oscar - così come la macchietta - ma neppure poi tanto - del nonno, perennemente a spasso con i suoi cani e portatore della saggezza popolare e dei consigli che solo gli anziani, come nelle migliori Famiglie, appunto, sanno dare.
Il ritorno di Danny Aiello, sconvolto - ma non troppo - dal miracoloso recupero fisico della madre, porterà meno problemi di quanti non ce ne si aspetti, e il tutto si consumerà in cucina brindando e mangiando per festeggiare il matrimonio.
Anche se il matrimonio sarà un altro.
E forse, considerato il ritrovarsi dei genitori della Cher dei tempi migliori, anche due.
Un bel modo di tornare indietro nel tempo e scoprire che queste pellicole non più di primo pelo, anche quando non si tratta di capolavori - come in questo caso -, potrebbero ancora dare molto, in termini di ispirazione ed esempio, ai registi delle nuove generazioni.
Se solo ci fosse qualcuno, tra loro, che si sforzasse di recuperarle.
MrFord
"Well it's a marvelous night for a moondance
with the stars up above in your eyes
a fantabulous night for a romance
'neath the cover of the October skies."
Michael Bublè - "Moondance" -
Concordo, certe pellicole del passato possono ancora dare molto. Mitico il tuo menzionare il "futuro paladino del parrucchino". Mi aggiungo ai tuoi Follower.
RispondiEliminaMuchas gracias, Tizyana!
RispondiEliminaIl paladino del parrucchino è ormai un mito: sogno un film in cui si scontra con il suo toupet divenuto gigante a suon di pistolettate!
Whahaha il parrucchino che si anima di vita propria e si rivolta contro il suo proprietario XD
RispondiEliminaStregata dalla luna l'ho visto millemila anni fa,ma ricordo ancora la passione bruciante fra Cher con la sua faccia,Nicolas Cage con i suoi capelli e tutto il simpatico teatrino che li circondava :)
Un film che lascia bei ricordi, parrucchini a parte! ;)
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