mercoledì 1 settembre 2010

The box

Lo confesso. Non ho mai, ma proprio mai amato Richard Kelly.
E voi direte: certo, a parte Donnie Darko ha cagato fuori solo schifezze, facile!
Ma io rispondo: neanche il coniglione ha fatto breccia nel mio cuore, immaginatevi il resto!
Ad ogni modo, dopo la sequela di inguardabili film di serie "l'importante è partecipare", nonostante la sfilza di recensioni negative, ci siamo accostati a The box, giusto per soddisfare la curiosità rispetto alle reazioni di sgomento che ha suscitato praticamente in tutti i critici cinematografici, online e non.
Comodi comodi sul divano, con l'aria fresca della sera al mare che filtrava dalla finestra e il fido Jack&Coca stretto in mano, abbiamo passato la prima metà del film a chiederci come mai era stato così maltrattato dai recensori, fatta eccezione per l'impresentabile trucco di Frank Langella, che dopo la splendida performance di Frost/Nixon pare essersi totalmente rincoglionito per tornare agli standard del suo Skeletor di He-man e i dominatori dell'universo - cult totale della mia infanzia, tra le altre cose -.
Neanche il tempo di cominciare a sentirmi in colpa rispetto ai pregiudizi mostrati verso il film - fino a quel momento un thriller d'intrattenimento senza picchi particolari, ma neppure così terribile - e Richard Kelly smette di resistere alla sua vera natura di pippone clamoroso con manie di protagonismo e anche un filo del tanto malsopportato radicalchicchismo: perchè, io mi chiedo e domando, occorre rovinare una trama funzionale nella sua semplicità - una scatola con pulsante consegnata ad una coppia con la promessa di un milione di dollari in cambio del pulsante premuto, con l'effetto collaterale della morte di una persona sconosciuta - con improbabili spiegazioni e prese di posizione poco coerenti e pretenziosamente intellettualoidi?
La clamorosa debacle della seconda parte della pellicola ha qualcosa di mitico, tanto da rendere possibile non solo il calo di tensione costruito al principio, ma anche il progressivo approccio ironico e divertito dello spettatore di fronte a tanti episodi che sfociano nel ridicolo involontario - non ditemi che la sequenza nella biblioteca legata alle tre vasche con tanto di esondazione casalinga dopo il "teletrasporto" non vi ha strappato almeno una risata di scherno, non ci crederei! -.
Devo ammettere di sentirmi sollevato, ora, superato lo choc dell'agonia che è stata il termine della visione.
Posso sedermi tranquillo, e sospirare sorridendo, compiaciuto dal fatto che, effettivamente e senza riserve o possibilità ulteriori, Richard Kelly sia proprio una pippa.
Conigli oppure no.

MrFord

"I started living outside of the box
crossing over lines where I always used to stop."
Katy Perry - "The box"

7 commenti:

  1. e dopo twilight, con richard kelly torniamo ad essere totalmente in disaccordo. non fosse stato così avrei cominciato a preoccuparmi :D

    non solo donnie darko è tipo il mio film preferito, ma ho pure apprezzato quella follia di southland tales e naturalmente questo the box mi è piaciuto (non a livelli eccelsi, però abbastanza)

    però dai, almeno donnie con tutti i suoi riferimenti 80s non puoi non salvarlo..

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  2. MAMMAMAMMAMAMMA!
    Prima metà del film: "Oh amore, ma perchè hanno detto che è una merda? Cioè non è un capolavoro, ma io sono in tensione!"

    Seconda metà del film: "Ma amore, hai scaricato il prequel di Star Trek girato a Pantelleria dal cugino povero di Apicella? No, perchè questo film è una stronzata colossale, non c'è colla tra la prima metà e la seconda metà, ma... ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ, RONF"

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  3. Hannibal: i riferimenti li salvo anche, ma il film era supponentissimo, per quanto ben costruito, e avrei picchiato selvaggiamente Donnie con il coniglio per tutto il tempo. Di Southland tales salvo solo la presenza di The Rock, che potrebbe deliziarmi con un People's elbow sul buon Richard.
    Ad ogni modo mi sono salvato anch'io dalla preoccupazione!

    Julez: Però ci siamo divertiti, a prendere in giro come si stava evolvendo, no!? Ed è sempre bello ridere insieme!

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  4. Sono con Marco, o meglio, quello che dici è giustissimo (la biblioteca su tutto) ma ho preferito non dar peso alle esagerazioni per restare nell'essenza del film. Per me Kelly ha fatto goal, se poi prima di tirare in porta ha fatto dei dribbling senza avversari lo posso rimarcare ma è meno importante del raggiungere l'obbiettivo. Poi, definirlo una pippa...

    Saluti!

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  5. Dae, che ti posso dire!?
    Sai che io sono da pistola - o bottigliata - quindi continuo a pensare che il buon Richard sia un pippone galattico: Donnie Darko menosissimo, Southland agghiacciante, The box anche peggio.
    Altro che dribbling senza avversari, qui mi sa che è andato a piazzare il tiro migliore nella sua porta!
    Comunque non demordere, così come Aronofsky è passato da pippa a grandissimo con The wrestler, potrà fare lo stesso anche Kelly!
    Una seconda possibilità io non la nego a nessuno - tranne a Martinelli, credo -!

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  6. Beh, qui allora siamo alla quarta possibilità a quanto pare...

    Riguarda The Box mandando avanti (velocità 3) alla sequenza della biblioteca e inzuppamento connesso, non farai in tempo a dire crostata di mirtilli che a fine visione ti sarai già ricreduto.


    O devo ricredermi io...?

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  7. Io non mi tiro mai indietro, nel dare una possibilità. Quarta o centesima.
    L'importante è sentire di poterla dare.

    Onestamente, però, non credo riuscirò mai a rivederlo, e dunque a ricredermi.

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