Visualizzazione post con etichetta Juan Solanas. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Juan Solanas. Mostra tutti i post

venerdì 1 marzo 2013

Upside down

Regia: Juan Solanas
Origine: Canada, Francia, Argentina
Anno: 2012
Durata: 107'




La trama (con parole mie): nel profondo dell'universo esiste un sistema solare unico nel suo genere, all'interno del quale esistono due pianeti gemelli a gravità invertite che ruotano attorno ad un unico Sole.
Adam e Eden, appartenenti il primo al mondo più basso - quello povero e operaio - e la seconda a quello più alto - tecnologicamente più avanzato, ricco ed impeccabile - si incontano per caso osservandosi dagli estremi dei due mondi, ancora adolescenti: la loro storia d'amore subisce però una brusca interruzione quando Eden perde la memoria a seguito di uno dei loro incontri clandestini.
Dieci anni dopo Adam, mai rassegnatosi all'idea di avere perso l'amore della sua vita, scopre che Eden lavora per la multinazionale che coordina gli scambi energetici tra i due mondi e decide di fare tutto il possibile per riconquistarla.





A volte il mondo della blogosfera riserva sorprese a dir poco curiose.
Seguendo la programmazione dei post ed avendo un grosso anticipo - di oltre un mese, giorno più, giorno meno - capita spesso che pubblichi quando ormai il film visto - ed il post scritto - sono solo un appannato ricordo sepolto negli archivi della mente obnubilata dall'età che avanza e dall'alcool: una cosa, però, della quale sono certo, è di avere preparato una recensione - anche abbastanza lunga - a proposito di Upside down, descrivendone l'indubbio fascino visivo così come l'inutilità dello script, banalotto e scontato.
Dunque, ieri sera, Blogger deve aver deciso di giocarmi uno scherzetto - probabilmente su suggerimento del mio antagonista Peppa Kid - ignorando bellamente le mie precedenti disposizioni e andando a postare la bozza che preparo sempre prima di scrivere il pezzo vero e proprio.
Come se non bastasse, essendo uscito con mio fratello ed avendo finito per ubriacarmi come una merda, ho scoperto solo a mattina inoltrata dell'inconveniente.
La cosa divertente è che la non recensione sia passata per una specie di genialata provocatoria rispetto ad una pellicola inutile come quella di Juan Solanas, che effettivamente non aggiunge praticamente nulla alla storia delle visioni dello spettatore, e anzi, a tratti riesce perfino ad annoiare un pò.
Dunque faccio outing con questo pippone sicuramente più palloso e meno divertente del fhdjkfhdfsjkhsdfkjs che era prima e dichiaro pubblicamente di non averlo fatto di proposito, anche se, alla fine, non mi metterò di certo a recuperare quel poco che è rimasto della visione dal mio cervellino per schiaffarlo da queste parti, ora che il danno è fatto.
Sappiate solo che, effetti speciali a parte - davvero notevoli -, Upside down offre davvero poco, e non rappresenta di certo una delle visioni imperdibili di questo 2013 che ha riservato, anche nel genere, sorprese ben più gradite e consistenti - come giustamente sottolineava sempre il Cucciolo, Cloud Atlas -.
Comunque, sappiate che ho molto gradito il vostro apprezzamento per la non recensione che non ho scritto.
Ora vi voglio un pò più bene.


MrFord


"Uptown girl
she's been living in her uptown world
I bet she never had an back street guy
I bet her mama never told her why."
Billy Joel - "Uptown girl" -



giovedì 28 febbraio 2013

Thursday's child


La trama (con parole mie): in linea con gli agghiaccianti risultati delle appena concluse elezioni, ecco pronto per noi tutti uno di quei weekend pressochè inutili che porteranno tutti gli spettatori a scegliere il meno peggio confidando nel fatto che il pubblico restante non decida di liberare la sua anima più masochista optando per il male maggiore. Cosa dite!? E' una storia che avete già sentito?
Purtroppo lo so bene. E per una volta, lo sa bene anche il Peppa Kid, mio di norma antagonista.
Ma che ci volete fare!? Resistiamo e andiamo avanti. A meno che non si decida di partire per la Siberia.

"Questi sono Ford e il Cannibale: ora li mandiamo dritti dritti ad una bella battuta di caccia."

Educazione siberiana di Gabriele Salvatores


Il consiglio di Cannibal: meglio un’educazione siberiana che una fordiana
Gabriele Salvatores è un regista che non mi esalta particolarmente. A lui riconosco comunque una certa dose di coraggio e di voglia di provare a cimentarsi con film e generi diversi. Considerando come in Italia molti, una volta trovata una formula anche solo un minimo fortunata, si accontentano di replicarla stancamente a vita, non è una dote da poco. I risultati però nel suo caso sono altalenanti…
Per questo Educazione siberiana qualcuno ha osato scomodare paragoni addirittura con C’era una volta in America e non mi sembra il caso. Lo dice uno che con i paragoni assurdi c’ha una certa familiarità. E pure Ford è un altro che su queste cose non scherza mica…
Le premesse per qualcosa dal respiro internazionale e di diverso dalle solite produzioni italiane ci sono, poi i risultati come sempre con Salvatores sono un’incognita. Così come i risultati delle elezioni italiani. E come ogni film consigliato da Ford che può rivelarsi o una ciofeca media oppure una ciofeca gigantesca.
Il consiglio di Ford: prepariamoci per emigrare in Siberia, lì forse la fauna locale riesce a votare meglio degli abitanti della Terra dei cachi!
Salvatores è un regista che, ai tempi dei suoi esordi, riusciva sempre a convincermi con il giusto equilibrio tra scanzonato panesalamismo all'italiana ed un pizzico di autorialità che non guastava mai: poi ha iniziato a scopiazzare clamorosamente i registi in voga in questa o quella stagione e ad appigliarsi a classici del passato, e progressivamente mi è parso sempre più un fuoco di paglia senza più alcuna idea che meritasse questo nome. Ora torna alla carica portando sullo schermo l'adattamento di un romanzo che strabiliò la critica qualche anno fa e che personalmente non ho letto, speriamo non si tratti dell'ennesima operazione furbetta e che, almeno, valga la pena di una visione quantomeno discreta. Un po’ come paiono essere diventati i gusti del Cannibale ultimamente.

Peppa Kid al termine di una qualsiasi Blog War in procinto di essere asfaltato da Ford.

Upside Down di Juan Diego Solanas


Il consiglio di Cannibal: Cannibal è sempre Up, Ford è sempre Down
Filmetto già visto. Carino. Visivamente è molto interessante, e non solo per la presenza della sempre magnifica Kirsten Dunst, mentre purtroppo a livello di sceneggiatura è un po’ esilino.
Io una visione comunque la consiglio, soprattutto in una settimana più down che up come questa.
Consiglio anche di non stare a dare troppo peso ai consigli fordiani, se non volete che vi butti down l’umore ancora più di quanto possa fare la situazione politica nazionale. E non è un’impresa da poco.
Il consiglio di Ford: più che Up, questa settimana mi sa tanto che ci aspetta molto Down.
Film parecchio inutile nonostante il fascino visivo che ho già visto parecchio tempo fa e che a brevissimo farà la sua comparsa qui al Saloon, che vale la visione più per gli effetti - davvero interessanti - che per la storia, che è riuscita ad entusiasmarmi meno delle tresche adolescenziali di Peppa Kid o dei risultati delle elezioni politiche. Se proprio non avete altro da recuperare, fate un tentativo non troppo convinto con questo.

Ford e Cannibale preparano la loro strategia in vista dello scontro che li vedrà annichilire Giocher e Dottor Massis.

Non aprite quella porta 3D di John Luessenhop


Il consiglio di Cannibal: se bussa Ford, non aprite a quella porta (3D o meno che sia)
Ma ancora?
L’ultimo remake del cult horror degli anni ’70 tanto esaltato da Ford era quello con Jessica Biel uscito 10 anni fa. Remake parecchio squallido. Visto che quello non bastava, adesso ne arriva un altro che rischia di essere ancora più squallido.
Dove andremo a finire, se continueremo così? Finiremo peggio della Grecia? Finiremo persino a bussare alla porta di Ford?
Il consiglio di Ford: io non busso alla porta del Coniglione, la abbatto a bottigliate!
Trascurabilissimo - per non dire orrido - reboot di un cult dell'horror di tutti i tempi buono giusto per le inquadrature al limite del soft-porno alle due notevoli protagoniste femminili che ho già visto e massacrerò a dovere a breve neanche fossi un novello Leatherface nei prossimi giorni, ulteriore segno del declino che sta vivendo il genere, quasi peggiore di quello che attraversa la Terra dei cachi, ormai allo sbando completo, e la mente del Cannibale, che non so a quale remake con Jessica Biel voglia attribuire la mia approvazione.
Nota cannibale: l’esaltazione era riferita all’originale, non al remake. Anche se secondo me Ford s'è esaltato pure con quello...

"Solo il pensiero di Ford mi fa venire voglia di spogliarmi!"
Non ci indurre in tentazione di N. Santi Amantini


Il consiglio di Cannibal: …ma liberaci dal Ford
E veniamo al capitolo ogni settimana più atteso da voi fedeli lettori cannibalini e (ahivoi) fordini. Il capitolo dedicato alle uscite italiane inutili. Quei film che già fin dal trailer capisci una cosa: che non li vedrai mai. Per carità, poi magari si scopre che sono dei capolavori, ma se il trailer fa già pena, ciao belli, io ci rinuncio. In Italia si dovrebbe imparare una cosa, oltre a votare con il cervello e a tornare a girare dei film interessanti: realizzare dei trailer intriganti. Sarebbe già un primo passo.
E a proposito di primi passi e di crescita: ma vi immaginate che bello se la prima parola del figlio di Ford fosse: “Cannibal”? (okay, non c’entrava niente con il film, però avevo voglia di chiederlo).
Il consiglio di Ford: non vi induco in tentazione, ma vi libero dal Male. Cannibal? No, qualcuno di ben peggiore che ha quasi vinto le elezioni.
Non passa settimana senza che ci si trovi ad affrontare filmetti inutili prodotti e distribuiti nel Paese dei voti discutibili quando pellicole splendide come ad esempio i quattro quinti dei candidati all'Oscar per il miglior film straniero non trovano spazio manco a pagare.
Quello, invece, spazio lo trova sempre.
Quello, non il Cannibale.

Reazione del votante (intelligente) medio a fronte degli ultimi risultati elettorali.
Tutti contro tutti di Rolando Ravello


Il consiglio di Cannibal: tutti contro Ford
Un film da regista in Italia non lo si nega a nessuno e quindi dopo i vari Siani, Ceccherini, Papaleo etc., ecco che debutta dietro alla macchina da presa pure Rolando Ravello. Chi è Rolando Ravello???
E che ne so io… è quello pelato noto per film come… e anche… e poi pure per…
Avete capito, no?
A questo punto fatelo fare anche a me e a Ford un film da attori, registi e sceneggiatori.
Il consiglio di Ford: tutti contro di lui. Proprio lui. Magari! Peccato che siamo in Italia.
Non voglio neppure alla lontana prendere in considerazione un filmetto di questo genere, segno del declino culturale - e non solo - che vive un'Italia sempre più in crisi.
Mi accodo alla richiesta del Cannibale: fate fare anche a noi due un film. Sicuramente verrebbe meglio di certa merda che finisce in sala.

"E così quelli sono Ford e Cannibale: c'è da avere paura!"

Nitro Circus: The Movie 3D di Gregg Godfrey, Jeremy Rawle


Il consiglio di Cannibal: ma che è?
Io già solo quando leggo 3D nel titolo sento puzza di bufala lontano un miglio. Come quando sento una promessa elettorale shock. Per di più, si tratta di una roba spericolata alla Jackass di serie B. Una roba che insomma giusto Ford potrebbe correre a vederlo, manco si trattasse di un concerto del suo gruppo preferito: i Modà ahahà.
Il consiglio di Ford: ultimamente basta avere nel titolo 3D o circus, ed ecco che si è pronti per la distribuzione.
A questo punto mi viene un dubbio: ma una certa campagna elettorale è stata fatta promettendo il 3D per tutti!?!?
Roba da pazzi. E parlo rispetto alla distribuzione così come al voto.
Neppure il Cannibale avrebbe osato tanto.
E questo dice tutto.

Ford e Cannibale alle prese con una nuova variante delle Blog Wars.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...