Regia: Juan Solanas
Origine: Canada, Francia, Argentina
Anno: 2012
Durata: 107'
La trama (con parole mie): nel profondo dell'universo esiste un sistema solare unico nel suo genere, all'interno del quale esistono due pianeti gemelli a gravità invertite che ruotano attorno ad un unico Sole.
Adam e Eden, appartenenti il primo al mondo più basso - quello povero e operaio - e la seconda a quello più alto - tecnologicamente più avanzato, ricco ed impeccabile - si incontano per caso osservandosi dagli estremi dei due mondi, ancora adolescenti: la loro storia d'amore subisce però una brusca interruzione quando Eden perde la memoria a seguito di uno dei loro incontri clandestini.
Dieci anni dopo Adam, mai rassegnatosi all'idea di avere perso l'amore della sua vita, scopre che Eden lavora per la multinazionale che coordina gli scambi energetici tra i due mondi e decide di fare tutto il possibile per riconquistarla.
A volte il mondo della blogosfera riserva sorprese a dir poco curiose.
Seguendo la programmazione dei post ed avendo un grosso anticipo - di oltre un mese, giorno più, giorno meno - capita spesso che pubblichi quando ormai il film visto - ed il post scritto - sono solo un appannato ricordo sepolto negli archivi della mente obnubilata dall'età che avanza e dall'alcool: una cosa, però, della quale sono certo, è di avere preparato una recensione - anche abbastanza lunga - a proposito di Upside down, descrivendone l'indubbio fascino visivo così come l'inutilità dello script, banalotto e scontato.
Dunque, ieri sera, Blogger deve aver deciso di giocarmi uno scherzetto - probabilmente su suggerimento del mio antagonista Peppa Kid - ignorando bellamente le mie precedenti disposizioni e andando a postare la bozza che preparo sempre prima di scrivere il pezzo vero e proprio.
Come se non bastasse, essendo uscito con mio fratello ed avendo finito per ubriacarmi come una merda, ho scoperto solo a mattina inoltrata dell'inconveniente.
La cosa divertente è che la non recensione sia passata per una specie di genialata provocatoria rispetto ad una pellicola inutile come quella di Juan Solanas, che effettivamente non aggiunge praticamente nulla alla storia delle visioni dello spettatore, e anzi, a tratti riesce perfino ad annoiare un pò.
Dunque faccio outing con questo pippone sicuramente più palloso e meno divertente del fhdjkfhdfsjkhsdfkjs che era prima e dichiaro pubblicamente di non averlo fatto di proposito, anche se, alla fine, non mi metterò di certo a recuperare quel poco che è rimasto della visione dal mio cervellino per schiaffarlo da queste parti, ora che il danno è fatto.
Sappiate solo che, effetti speciali a parte - davvero notevoli -, Upside down offre davvero poco, e non rappresenta di certo una delle visioni imperdibili di questo 2013 che ha riservato, anche nel genere, sorprese ben più gradite e consistenti - come giustamente sottolineava sempre il Cucciolo, Cloud Atlas -.
Comunque, sappiate che ho molto gradito il vostro apprezzamento per la non recensione che non ho scritto.
Ora vi voglio un pò più bene.
Seguendo la programmazione dei post ed avendo un grosso anticipo - di oltre un mese, giorno più, giorno meno - capita spesso che pubblichi quando ormai il film visto - ed il post scritto - sono solo un appannato ricordo sepolto negli archivi della mente obnubilata dall'età che avanza e dall'alcool: una cosa, però, della quale sono certo, è di avere preparato una recensione - anche abbastanza lunga - a proposito di Upside down, descrivendone l'indubbio fascino visivo così come l'inutilità dello script, banalotto e scontato.
Dunque, ieri sera, Blogger deve aver deciso di giocarmi uno scherzetto - probabilmente su suggerimento del mio antagonista Peppa Kid - ignorando bellamente le mie precedenti disposizioni e andando a postare la bozza che preparo sempre prima di scrivere il pezzo vero e proprio.
Come se non bastasse, essendo uscito con mio fratello ed avendo finito per ubriacarmi come una merda, ho scoperto solo a mattina inoltrata dell'inconveniente.
La cosa divertente è che la non recensione sia passata per una specie di genialata provocatoria rispetto ad una pellicola inutile come quella di Juan Solanas, che effettivamente non aggiunge praticamente nulla alla storia delle visioni dello spettatore, e anzi, a tratti riesce perfino ad annoiare un pò.
Dunque faccio outing con questo pippone sicuramente più palloso e meno divertente del fhdjkfhdfsjkhsdfkjs che era prima e dichiaro pubblicamente di non averlo fatto di proposito, anche se, alla fine, non mi metterò di certo a recuperare quel poco che è rimasto della visione dal mio cervellino per schiaffarlo da queste parti, ora che il danno è fatto.
Sappiate solo che, effetti speciali a parte - davvero notevoli -, Upside down offre davvero poco, e non rappresenta di certo una delle visioni imperdibili di questo 2013 che ha riservato, anche nel genere, sorprese ben più gradite e consistenti - come giustamente sottolineava sempre il Cucciolo, Cloud Atlas -.
Comunque, sappiate che ho molto gradito il vostro apprezzamento per la non recensione che non ho scritto.
Ora vi voglio un pò più bene.
MrFord
"Uptown girl
she's been living in her uptown world
I bet she never had an back street guy
I bet her mama never told her why."
she's been living in her uptown world
I bet she never had an back street guy
I bet her mama never told her why."
Billy Joel - "Uptown girl" -