lunedì 27 aprile 2020

White Russian's Bulletin



La primavera è esplosa, la quarantena prosegue - anche se, fortunatamente, comincia ad intravedersi qualche spiraglio di "liberazione" - e anche in casa Ford cerchiamo di limitare i danni dando più spazio possibile alle serate Cinema con i Fordini, che spero possano ricordare questi momenti in un modo più gioioso di quanto non sia stato possibile per noi vecchi del Saloon. 
Spazio, dunque, accanto a Netflix e affini, alla prima cavalcata con Il signore degli anelli dei giovani eredi del vecchio cowboy.


MrFord


GLITCH - STAGIONE 1 (Netflix, Australia, 2015)

Glitch Poster

In pieno recupero da quarantena, che probabilmente ha rappresentato un'occasione per tantissime proposte da piccolo schermo semisconosciute, è giunto al Saloon l'australiano Glitch, ambientato in una ipotetica cittadina dell'entroterra del continente "down under" e basato sull'interessante intro legato al ritorno dalla morte di alcune persone trapassate in contesti ed epoche diverse, tra le quali appare subito come fondamentale la figura della moglie di uno degli agenti di polizia della città, morta neppure due anni prima, che ritrova il marito sposato con la sua migliore amica ed in procinto di diventare padre.
Le idee sono interessanti, la prospettiva per la seconda e terza stagione buona, il cast risulta abbastanza azzeccato - mio preferito assoluto il buon Fitzgerald, una specie di Crocodile Dundee, il più fordiano dei redivivi -, pesa forse una realizzazione a budget senza dubbio limitato e dal taglio molto televisivo.
Per il momento ci rifletto, i tempi comunque di socialità sfrenate, del resto, sono ancora parecchio lontani.




IL SIGNORE DEGLI ANELLI (Peter Jackson, Nuova Zelanda/USA, 2001/2002/2003)

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re Poster


Una delle cose più belle di essere un grande appassionato di Cinema è senza dubbio quella di poter trasmettere questa stessa passione ai propri figli: che diventino a loro volta fan della settima arte oppure no, avere la possibilità di vedere le emozioni che suscitano titoli che hanno costruito il percorso fatto dall'infanzia all'età adulta in noi è qualcosa di stupefacente, davvero magico.
Approfittando della quarantena e trasformandolo grazie alle versioni estese in una sorta di miniserie in sei puntate, ho potuto vivere la "prima volta" dei Fordini di fronte all'affresco dipinto da Peter Jackson legato al mitico romanzo - che, lo ammetto, non ho mai amato - di Tolkien: il risultato è stato una cavalcata divertentissima, dalla paura provata dai piccoli Ford nelle miniere di Moria alle imitazioni che ora fanno di Gollum, dalla passione del Fordino per Gandalf - anche se sembra più Peregrino Took - alle incitazioni all'indirizzo dell'esercito di "coloro che dimorano sotto la montagna" - detti più propriamente "fantasmi verdi" -.
Il lavoro di Jackson, anche a distanza di ormai quasi vent'anni, risulta sempre epico e magico, velato da quella malinconia da tempo che scorre ma che, se ben sfruttato, può trasformare una vita - anche la più piccola - nella più incredibile delle avventure.
Senza dubbio la meraviglia del Cinema, nel senso più puro e magico del termine, passa attraverso questa trilogia come in pochi altri titoli, e la rende e renderà sempre un Classico irrinunciabile.




TYLER RAKE (Sam Hargrave, USA, 2020, 116')

Tyler Rake Poster

Con le sale cinematografiche chiuse e le uscite scombinate, i network come Netflix diventano fondamentali anche oltre il piccolo schermo, assumendo il ruolo di bacino dal quale andare a pescare le eventuali novità del periodo: già puntato un paio di settimane fa, Tyler Rake - o Extraction - è il tipico action fordiano che indispettirebbe il Cannibale, tutto sequenze adrenaliniche, spari, botte e inseguimenti, costruito come se il fu Tony Scott incontrasse il Cinema action orientale.
Trama e personaggi sono piuttosto tagliati con l'accetta, e senza dubbio il motivo principale per il quale godersi la visione resta la qualità molto alta dei corpo a corpo e delle sequenze di combattimento, girate in uno stile davvero adrenalinico - ma non troppo tamarro, anzi, in stile The Raid - e tirate per il collo in modo da far restare senza fiato il pubblico.
Probabilmente i non appassionati potrebbero alla lunga patire le quasi due ore occupate per buoni due terzi dalla componente action, ma per chi apprezza Tyler Rake potrebbe diventare un piccolo guilty pleasure da quarantena da tenere buono per una qualche revisione anche in future serate da rutto libero e neurone spento.


11 commenti:

  1. ho adorato il signore degli anelli xD

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    1. Anch'io... peccato che poi Peter abbia fatto anche Lo Hobbit...

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    2. Sicuramente Lo hobbit non è all'altezza del Signore degli anelli, ma intrattiene comunque. :)

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  2. Epica e magica, hai detto bene, e quella malinconia la sento, però è troppo bella questa saga, che proprio stasera "esordisce" in televisione ;)

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    1. Vero, molto bella. E tra l'altro l'ho rivalutata molto negli anni.

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  3. Rimpiango sempre di non aver visto su grande schermo Il signore degli anelli, e soprattutto di non averlo visto prima: i fordini avranno un carico di nuovi mondi non indifferenti a cui poter tornare :)
    La voglia è di scoprirlo anche su carta, sarà una spedizione alquanto lunga, lo immagino.

    Il resto delle visioni sono un po' troppo fordiane per me, passo!

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    1. Su carta ci ho provato tre volte, senza successo. Troppo dettagliato, per me. La versione cinematografica, invece, l'ho amata tantissimo con il passare degli anni. Sarà la malinconia. ;)

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  4. "serate da rutto libero e neurone spento" queste sono da fare con gli amici però! Quindi magari meglio aspettare di poterlo fare.

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    1. Nel dubbio che l'attesa sia troppo lunga, intanto mi sono portato avanti! :)

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  5. Tyler Rake, più che indispettirmi, mi sa che mi farebbe schifo. :D

    Con tutte le serie che ci sono in giro, proprio Glitch? Ma che è? :)

    E Il Signore degli Anelli, bello ai tempi, ormai è diventato una visione da prima serata di Canale 5, e non so se è una cosa positiva...

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    1. Ai tempi secondo me Il signore degli anelli aveva esaltato più te che me, ma come un vecchio saggio io negli anni ho capito la sua importanza, mentre tu, giovane hobbit, sei ancora confuso. Ahahahahah! ;)

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